<<Riassumendo, sono pazzi!>>
(Dottor Scrauss)
Ben ritrovati su questi lidi!
Cristian “Screammaker” Taranto è, credo, noto ai più come l’autore del canale Youtube Stroncando l’orrore, nel quale il vlogger e videomaker si cimenta nella recensione di film trash, generalmente horror, ignobilmente orrendi, realizzati senza arte né parte e noti per la splendida bruttezza che essi incarnano (Troll 2? Sharknado? Birdemic? Vi suggeriscono niente questi titoli?).
L’idea a mio parere geniale che caratterizza il suo canale è che il personaggio da lui interpretato, a causa della shockante orripilantezza di queste rare perle videoludiche, è impazzito e ora vede svariate personificazioni della sua psiche con le quali colloquia mentre recensisce i film trash: abbiamo quindi Doc Scrauss – forbito e controllato -, Paul Emiko – sciocco e qualunquista -, Lele Ganza – modaiolo snob -, Los Fagio – criminale ispanico -, Judy Morales – rissosa teenager -, e non so nemmeno quanti altri.
Screammaker ha realizzato decine e decine di recensioni una più spassosa dell’altra nelle quali interpreta dai 2 ai 6 co-recensori, spiazzanti scambi di sagaci battute intervallate da siparietti comici nei quali evidenzia buchi logici, forzature delle sceneggiature, recitazioni ignominiose, plagi e altre virtù di cult videoludici esteri e nostrani.
Favolosa Guida del Disoccupato Italiano, parto letterario della sua fervida fantasia, è una specie di guida comica e parodistica delle vicissitudini tragicomiche che i disoccupati nel nostro Paese si trovano a vivere, loro malgrado. Ho avuto il piacere di leggerlo e ora ti spiegherò perché lo consiglio.
Ecco il video introduttivo del libro in questione:
Favolosa Guida del disoccupato italiano – Dati edizione
- Autore: Cristian Taranto
- Pagina Lulu
- Prezzo: 7 euro + IVA
- Lunghezza: 124 pagine
- Formato: PDF
Favolosa Guida del disoccupato italiano – Recensione
Favolosa guida del disoccupato italiano è una esposizione ironica e piacevole della invece non piacevole situazione dei senza impiego del Belpaese, contiene consigli scherzosi su:
- come affrontare i colloqui con spavalderia (= disarmante ingenuità)
- come compilare i curricula (= come inventarsi competenze e non scendere nel triviale)
- come non cadere nella depressione di fronte alle offerte di lavoro umilianti e deprimenti
- i lavori più assurdi che si possono svolgere o che andrebbero inventati
Il libro ha un taglio descrittivo fantozziano e un’esposizione che lo rende una specie di manuale delle Giovani Marmotte per gli inoccupati loro malgrado, gli inoccupati fieri e militanti, gli inoccupati pigri (tramutatisi in statici e demotivati uomini-divano), il tutto immerso nella deprimente e paradossale atmosfera da limbo della disoccupazione italiana.
Perché la disoccupazione è brutta, ma la disoccupazione in Italia, forse, è la peggiore.
L’umorismo dell’esposizione è condito di esagerazioni, giochi linguistici, situazioni surreali, ma essendo passato anche io nella forca del “cerco lavoro: sono disponibile anche come zerbino” so bene essere paradossi basati su fondi di verità: i curricula possono essere “pregiata carta igienica dei dirigenti”, esistono mestieri incomprensibili (il pinguinologo) ed esistono mestieri comprensibili ma inspiegabili (il portaborse), tutto è un grande mistero nella vita del lavoro.
La comicità è mai volgare e rispecchia le trovate assurde e surreali del canale Youtube, praticamente una serie di battute fulminanti dopo l’altra.
Inoltre, c’è un taglio di malinconia alla base del libro che qualsiasi disoccupato prova o ha provato, ma a dispetto di ciò il tutto è permeato da un desiderio di non abbattersi, a mantenersi attivi e propriamenti vivi nonostante le frustate che ci arrivano da ogni parte.
Questo è un messaggio che ho apprezzato molto e che credo possa contribuire a sollevare l’umore di chi di certo ne ha bisogno.
Favolosa Guida del disoccupato italiano – Giudizio in breve
Il mondo del lavoro italiano è ricco di problemi e contraddizioni: è giusto puntare i piedi per esigere un lavoro coerente alla propria formazione, essere retribuiti degnamente, oppure è sintomo di “spocchia”, di non accontentarsi di quello che offre al convento?
Ogni risposta che potrei offrire è banale e incompleta e pertanto eviterò di esprimermi a riguardo.
Il libro è una guida delirante e demenziale che unisce uno scopo “formativo” per coloro che cercano lavoro ma che riesce prima ancora a consolare in piccola parte l’amarezza di chi non trova lavoro regalando qualche sorriso genuino.
Una lettura, anche ammettendo che non sia utile, indubbiamente piacevole e divertente ma ugualmente ammantata di una velata malinconia, priva di gratuita volgarità – pregio che contraddistingue il suo canale Youtube.
Lascio quindi la parola a Screammaker per parlare del suo nuovo libro e come direbbe lui stesso: <<Orbene e poffarbaffo, alla prossima!>>
Benvenuto Cristian! Per coloro che non ti conoscono, vuoi raccontare qualcosa su di te?
Beh, sono un diversamente occupato come tanti, ergo un “disoccupato forzato” che lotta e sgomita per garantirsi un futuro. Sì, anche se sono prossimo ai 33. E così, tra un lavoretto a tempo determinato sottopagato con “compromessi” e l’altro, ho aperto un canale su YouTube.
In cosa consiste il canale di Stroncando l’orrore? Da cosa hai tratto ispirazione per la sua creazione?
Stroncando l’Orrore è tutto fuorché quello che dice di essere, ergo “un canale di recensioni e di informazione”. È un portale comico dove pubblico degli spettacoli da circamenoquasi 30 minuti l’uno, dei piccoli show orbitanti attorno ai cosiddetti “film trash” già di per sé divertenti. Scream, ergo il personaggio principale, è un povero “recensore-wannabe” che, avendo trascorso gran parte della sua vita visionando tonnellate di spazzatura cinematografica, ha perso la capoccia. Come risultato, si ritrova perennemente circondato da proiezioni mentali di sé stesso, soggetti fastidiosi e dotati di una caratterizzazione propria che, tramite interventi non richiesti, aneddoti inverosimili e freddure della peggior specie, continuano a sabotare le sue “critiche professionali”.
O almeno così pare. Siamo sicuri che Scream sia pazzo? Eheheheh…
Inizialmente pubblicavo pseudodisamine in forma scritta via blog, poi mi sono fatto coraggio ed ho debuttato sul tubo. Sì, coraggio, perché Yotobi era già famoso, ed essere additato come suo clone era un rischio più che concreto.
Da fan di James “AVGN” Rolfe ho poi conosciuto il mio vero punto di riferimento, ergo Doug Walker, noto come The Nostalgia Critic. Ho cercato dei collaboratori, una o più spalle comiche, ma senza successo (un classico: tante promesse, zero fatti). Così ho pensato di essere “la spalla comica di me stesso”, e… da qui l’idea delle proiezioni mentali.
Esistono innumerevoli recensori di film anche nel solo Youtube Italia, ma tu sei riuscito a dare un taglio originale e spassoso al tuo canale di recensioni. Come realizzi le sceneggiature alla base delle recensioni?
Scelgo il film da stroncare, lo studio con occhio critico, annoto tutte le scene “interessanti” con relativo minutaggio, escludo i passaggi evitabili e, semplicemente, inizio a scrivere il copione. Sì, perché dovendo interpretare più personaggi, non posso permettermi di improvvisare davanti alla videocamera.
Quanto tempo dedichi in media alla realizzazione di un video?
Circa due settimane, dedicando dalle 5 alle 12 ore al giorno. Ho descritto l’intero procedimento in un videozzo intitolato Stroncando l’Orrore – The Making Of, reperibile su Youtube.
Quali strumenti utilizzi per fare le recensioni?
Allooooora… una videocamera Panasonic HC-V750, un microfono a fucile Røde Videomic Pro, un computer antidiluviano che dovrei seriamente aggiornare, Pinnacle Studio 20 come software per il montaggio, un guardaroba improponibile ed una stanzetta inquietante come ambientazione. Ah, e l’immancabile accoppiata “carta & penna”!
Come ti vengono in mente così tante battute fulminanti e sempre diverse?
Le prime battute le annoto durante la visione del film (generalmente quelle inerenti ad associazioni, nomi strani o giochi di parole). Poi ci sono quelle legate alle interazioni tra i miei personaggi, ergo i “cosa direbbe Paul/Scrauss/X di/in questa circostanza”, pensate mentre stendo il copione. Infine ci sono le “magie di montaggio”: immagini, brani e spezzoni esterni al film sotto esame inseriti a tradimento in contesti particolari.
Quale consiglio daresti a un aspirante videorecensore su Youtube?
Me l’hanno chiesto così tante volte da spingermi a scrivere una “miniguida di risposta”! Volendo sintetizzare il più possibile in una decina di punti chiave:
- avere ben chiari i propri obiettivi (realizzare video per divertimento personale o puntare ad una carriera? A che tipo di pubblico rivolgersi?)
- battezzare il canale con un nome facile da ricordare e che suggerisca lo spirito/i contenuti dei video proposti
- personalizzare tutto! Grafica del canale, logo, sigla, personaggio, tormentoni… insomma, differenziarsi dal mucchio che si ostina a ripetere “bella a tutti” e via discorrendo
- offrire qualità nei contenuti. Non si può intrattenere un pubblico con pause lunghe, silenzi e banalità
- inserire introduzioni accattivanti. Perché l’utente che ancora non ti conosce sceglie se darti una chance o meno nei primi 30 secondi di video
- essere pronti a sperimentare, a sbagliare ed a correggere il tiro
- da tenere sempre a mente che, su Youtube, non esiste concorrenza
- evitare lo spam assillante
- ricordare al pubblico (e tenere sempre presente) che le tue non sono recensioni, ma opinioni
- Porsi domande e rispondere sinceramente. “Guarderei mai un mio video?”. “Cosa mi contraddistingue da Tizio?”. “Cosa potrei fare effettivamente per migliorare?”
Naturalmente il discorso è molto più complesso ed articolato di così! Maaaa… tanto basta a fornire un paio di spunti di riflessione, credo.
Perchè guardare film trash, ammesso che lo consigli? Si può trovare del “bello”, nel “brutto”?
Certo che sì, anche se dipende molto dai gusti personali. Ci sono film considerati bellissimi che mi annoiano a morte, e ci sono porcherie immonde che riguarderei all’infinito. Michael Clayton con George Clooney mi ha quasi ucciso, per quanto l’ho trovato pesante, eppure ha vinto un Oscar ed è entrato in nomination per altri sei! Al contrario, sono sempre pronto a riguardarmi un Primavera di Granito o un Quattro Carogne a Malopasso, ancora meglio se in compagnia!
Il trash, soprattutto quando involontario, è una forma di commedia. Parlo del microfono visibile, dell’attore che balbetta muovendosi goffamente, dello stagista che rimane bloccato nell’inquadratura, del pugno che stende il cattivo senza toccarlo.
Un ottimo omaggio al blaxploitation e, di conseguenza, a questo concetto è Black Dynamite (sebbene riassuma VOLONTARIAMENTE l’involontarietà di… ok, mi sono perso. Ma recuperatelo).
Il film peggio peggio peggio che ti sia mai capitato di recensire e/o vedere?
Di recensire credo Dreamland. Di vedere… Forse sempre Dreamland, al pari di The Room! Sì, sto considerando Manos – The Hands of Fate, Plan 9 From Outer Space, The Beast of Yucca Flats e tanta altra immondizia firmata, non so, Bill Zebub, Uwe Boll o Andreas Schnaas.
Quali canali di recensori di film consigli di seguire, oltre al tuo?
Per giudizi seri ben presentati da qualcuno che mastica pellicole dalla nascita affidatevi ciecamente a Federico Frusciante. Se preferite qualcuno di più “giovanile” c’è quel mitico mitra umano di Victorlaszlo88.
Tra i recencomici ho due nomi: MightyPirate e l’immancabile Nostalgia Critic (attualmente il miglior recencomico di film al mondo, secondo il mio modesto parere).
Grazie mille per questa chiacchierata, a presto!
Grazie a te per questo immenso onore! Orbene e poffarbaffo, alla prossima!
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