Ben ritrovati su questi lidi!
All’interno di questo articolo – che andrà progressivamente a espandersi così come è accaduto per la mia guida per copywriter SEO – approfondiremo il tema della scelta delle long tail keyword, chiavi di ricerca a coda lunga che, sebbene poco profittevoli di per sé, si rivelano fondamentali per generare autorevolezza attorno a un portale web e per specificare a Google con chiarezza il genere di attività attorno al quale gravita il nostro portale editoriale.
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Che cosa sono le chiavi di ricerca a coda lunga?
Le long tail keyword sono sequenze di parole chiave che singolarmente veicolano meno visite delle short tail keyword (le chiavi composte da una sola parola), ma che complessivamente permettono di intercettare una mole maggiore di utenti, e di soddisfare in modo più mirato le loro ricerche.
Solitamente si afferma che le LTK sono quelle composte da 3 o 4 o più parole mentre, più precisamente, esse sono chiavi di interesse dal volume di ricerca più delimitato.
Le chiavi di ricerca a coda lunga in breve
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- sono keyword composte da 3, 4 o più termini che individuano un argomento specifico
- definiscono un concetto specifico rispetto alle short tail keyword
- veicolano singolarmente meno traffico ma una quantità maggiore nel complesso
Perché scegliere le long tail keyword?
Scegliere le long tail keyword è una attività conveniente da svolgere quando:
- si vuole indirizzare la propria attività comunicativa verso un pubblico ben definito, che possa essere convertito con maggiore facilità rispetto a quanto accadrebbe puntando sulle parole più generiche
- non si dispone di un budget tale che consenta di competere per le singole chiavi ad alto volume di traffico
- non si vuole attrarre visite da un pubblico troppo generalista e fuori target che rischia di compromettere gli obiettivi di monetizzazione

Come aumentare l’autorevolezza con le long tail keyword
La scelta delle keyword è alla base di un progetto a lungo termine ideato per generare autorevolezza e rilevanza attorno a uno specifico argomento, che ci consenta di attrarre l’interesse del pubblico più vantaggioso per il nostro business.
La scelta delle parole chiave non si esaurisce con il traffico in sé per sé che esse possono condurre, ma serve a inviare ai motori di ricerca dei segnali sull’ambito trattato e all’appartenenza del sito a un dato macro-argomento.
Quando si procede a selezionare le parole chiave di interesse, si svolgono delle considerazioni in merito:
- al volume di ricerca di ciascuna espressione
- alla competizione da affrontare per posizionarsi per ciascun termine
- al matching tra le parole digitate e il vero intento di ricerca a cui si mira.
Le long tail keyword sono in pratica delle versioni più contestualizzate delle alternative secche: esse sono contraddistinte da volumi di ricerca singolarmente limitati ma più in lin linea con le aspettative di un pubblico definito.
Lavorare su un gruppo più o meno ampio di chiavi di ricerca di coda lunga permette di ottenere un traffico complessivamente maggiore di quello veicolabile da singole chiavi secche, che sono più difficili da raggiungere a causa della concorrenza già affermata.
Sviluppare contenuti ben ottimizzati attorno a specifici intenti di ricerca, anche se esse da sole non calamitano numerose visite, permette di accrescere la popolarità e l’autorevolezza di un portale attorno a un determinato genere di argomenti.
Ciò che ci interessa in quanto blogger, è coltivare un piano di contenuti che appaia soddisfacente sotto tre profili:
- la popolarità del blog in questione
- l’autorevolezza del brand al quale è associato il portale
- l’aderenza ai topic attorno al quale il progetto editoriale è costruito
Non è da sottovalutare inoltre il fatto che il boom di smartphone e della navigazione mobile incida sulle abitudini di chi svolge delle ricerche, invogliando a pensarle in un modo “colloquiale” e perciò inedito rispetto alle “formali” chiavi meccaniche del tipo “nome servizio + località”.
Consideriamo che, come dice Google, il 15% di tutte le query non sono mai state digitate prima e questo attesta la nuova abitudine delle persone di ricorrere a espressioni sempre più attinenti alle proprie necessità per trovare contenuti idonei alle proprie esigenze.
Perché raggruppare le keyword a coda lunga
Perché investire in una chiave che non porta che poche centinaia di ricerche?
Vedi, qui abbiamo un fraintendimento alla base del processo: tu non devi mirare alla chiave di coda lunga, bensì al pubblico di coda lunga, ovvero a quella fascia di destinatari interessati a un range di argomenti ben definiti.
Ci occuperemo pertanto di raccogliere le keyword attinenti a ciascun sotto-topic “a grappoli”, allo scopo di raggruppare tutte le combinazioni di keyword attinenti a uno stesso concetto, che complessivamente catturano l’attenzione di molte persone potenzialmente interessate.
Le keyword a coda lunga possono essere non profittevoli in termini di visite, ma importanti per il tuo genere di business, ovvero possono non veicolare un numero impressionante di visitatori, ma suggellare la tua autorevolezza relativamente al tuo business.
Ovviamente, ogni pagina del blog dovrà vertere non su una singola chiave di ricerca a coda lunga, ma ospitare più espressioni correlate in grado di esplorare il medesimo intento di ricerca.
Pertanto, non pensare a un contenuto per LTK ma a un contenuto per un pubblico di long tail audience.
Le long tail keyword – Alcune considerazioni
- ottimizzare i tuoi contenuti per argomenti attorno alle long tail keyword ti permette di costruire autorevolezza a livello del portale
- conviene raccogliere svariate chiave di ricerca a coda lunga attinenti a uno stesso intento di ricerca per ottimizzare la pagina a livello complessivo
- la pagina sviluppata attorno alle long tail keyword deve servire a trasmettere visite e visibilità alle pagine centrali per il tuo business (come la presentazione di prodotti e servizi)
Strumenti per scegliere le parole chiave di coda lunga
Tra i principali tool di cui possiamo avvalerci per catalogare le nostre parole chiave di coda lunga abbiamo:
- Keywordtool.io: un tool molto interessante che consente di declinare le ricerche delle keyword attraverso diversi portali (Google, Youtube, Amazon ecc.). Offre anche i volumi di ricerca ma visionabili nella versione stesa.
- Answerthepublic: consente di estrapolare sia i termini più ricercati attorno a un determinato argomento che di visionare le domande poste attorno a esso
- Ubersuggest: elenca una serie di chiavi di coda lunga a partire dai termini sottoposti
- Kwfinder: un tool gratuito per individuare le parole e bassa competizione. Declinabile anche per il mercato italiano.
- Longtail Pro: un tool molto rinomato per la scelta delle LTK. Disponibile una trial gratuita.
Bell’articolo! 🙂
Però non mi torna quando prima dici che bisogna raggruppare le LTK “a grappoli”, quindi pensavo che dovrei ottimizzare una pagina per rispondere a 3 o 4 LTK, magari una per paragrafo?
e poi dici che: “ogni pagina deve rispondere solamente a un intento di ricerca”…
Cosa ho capito male? 🙂