L’analisi dei trend stagionali: tool e strategie per capire le persone (e le serp)
SEO Guide SEO, Seo copywritingBen ritrovati su questi lidi!
Fare SEO non significa soltanto capire i motori di ricerca, ma prima ancora di ciò vuol dire comprendere le esigenze delle persone che si servono di questi strumenti per trovare una risposta alle proprie necessità.
Il compito dei motori come Google è quello di offrire una risposta quanto più puntuale e coerente all’intento di ricerca, e ciò richiede di provare a comprendere l’effettivo significato delle query digitate tenendo conto di anche eventuali variazioni che avvengono nel breve periodo e che possono incidere sul significato delle parole digitate.
Un portale editoriale legato al cibo, ad esempio, potrebbe variare il proprio piano di pubblicazioni con l’avvicinarsi della stagione estiva e i consueti patemi della prova costume, che spingono a interessarsi di ricette dietetiche per perdere chili, anche se non tratta strettamente di diete.
Se tratti di informatica, come nell’esempio sotto, puoi essere interessato a trattare argomenti che in genere non segui, come il portale github, se questo significa rispondere a un’improvvisa e non pianificata esigenza di informazioni nata dall’oggi al domani, in seguito all’acquisizione da parte di Microsoft.
Comprendere la sensibilità degli intenti di ricerca ai periodi dell’anno e ai fatti di cronaca dovrebbe essere un obiettivo del professionista del SEO copywriting per identificare le scadenza di pubblicazione da assegnare ai singoli argomenti.
L’intento di ricerca: perché è così importante?
Avrai sentito dire che tutto è già stato detto, che non ci si può più inventare niente di nuovo.
Non credo, il mondo si evolve, altre necessità nascono man mano che veniamo a contatto con nuovi fenomeni, pertanto il nostro piano editoriale può adattarsi per offrire risposte più esaustive e curate alle esigenze di ricerca, possiamo riscrivere vecchi contenuti che aumentano soltanto il tasso di rimbalzo per venire incontro alle nuove richieste stagionali.
Quando cerchi di aumentare la visibilità di un progetto web sui motori di ricerca, esegui un’attività di keyword research per evidenziare le chiavi di ricerca connesse alle esigenze degli utenti, che possono rispondere alle domandi appartenenti a diverse categorie:
- query navigazionali: si tratta di ricerche che includono designazioni di brand e che pertanto rivelano un forte interesse per una azienda in particolare
- query informazionali: si tratta di ricerche di informazioni non direttamente connesse a un intento di acquisto, ma che possono servire a fidelizzare i visitatori trasformandoli in utenti ricorrenti
- query transazionali: si tratta delle formule di ricerca connesse a esigenze di acquisto che possono portare visitatori facilmente convertibili in clienti
Stando a quanto ci fa presente Rand Fishkin, Google è ancora la maggiore origine di visite da ricerca (26%) mentre Facebook si attesta all’11%: gli sforzi tesi a intercettare visitatori attraverso i motori di ricerca appaiono del tutto motivati.
Tuttavia non sempre l’intento di ricerca traspare chiaramente.
Link building, ad esempio, può significare un interesse sul suo significato (articolo alla Wikipedia), così come servizi specializzati nella costruzione dei link. Se però, ad esempio, un giornale nazionale parlasse della link building e dei vantaggi per la reputazione online, potrebbe esserci un boom di ricerche con lo scopo ultimo di “come posso applicare la link building e guadagnare anch’io” stimolato da questa novità.
Come cambia l’intento di ricerca nel corso delle stagioni
Le intenzioni di ricerca non si fossilizzano ma si evolvono in relazione al periodo dell’anno nel quale ci si trova e delle reazioni a fenomeni di cronaca che modificano la percezione del mondo circostante. La vendita di acqua in bottiglia e di erogatori, ad esempio, potrebbe vivere un boom improvviso se i mezzi di informazione sottolineassero che da li a poco si vivrebbe una calura estiva senza precedenti.
La stagionalità è un fattore alla base delle fluttuazioni periodiche che influiscono sul flusso di visitatori (ad esempio prima e dopo le feste natalizie, con le Olimpiadi o i mondiali di calcio, in occasioni di eventi come il Black Friday).
La SEO dovrebbe accompagnare la produzione dei contenuti per spingere a incorporare nel piano editoriale articoli adatti al periodo e per intuire come siano variate le richieste di informazioni nel corso del tempo.
Nella produzione del tuo piano editoriale per blog dovresti tenere conto di occasioni quali feste (Natale, Pasqua, San Valentino) ed eventi locali (conferenze, concerti, eventi sportivi) specialmente se il tuo business è relativo a prodotti che vivono oscillazioni stagionali oppure legati all’atto del dono (libri, elettronica, dolci, fiori…).
Il comportamento dell’utente online è influenzato da fattori sia online che offline, ne è la prova questo interesse del tutto eccezionale per l’articolo 92 che, non appena è stato coinvolto nelle recenti decisioni del Presidente Mattarella, ha visto una decuplicazione del suo volume di ricerca dall’oggi al domani.
Tool per studiare i trend stagionali sui motori di ricerca
Google Trends
Google Trends, come puoi immaginare, è il tool più intuitivo (ma anche sottostimato) al servizio di chi deve stimare l’impatto dei trend stagionali sui motori di ricerca.
Ci permette di estrapolare preziosi dati attorno agli argomenti di tendenza sia sotto forma visiva che testuale, sia relativamente all’Italia che alle altre nazioni. I trend di ricerca vengono evidenziati secondo criteri geografici e in forma di un grafico che mostra immediatamente eventuali sbalzi nel periodo di interesse. Puoi selezionare anche le fonti di riferimento per adeguare le tue ricerche al canale che ti interessa (es. Youtube).
I risultati si possono anche scaricare, embeddare e condividere.
Google Trends è uno strumento prezioso per distinguere gli argomenti evergreen da quelli che hanno subito delle impennate, specialmente perché indica l’ascesa in % rendendo intuitiva la comprensione delle esplosioni di interesse.
Se hai una traccia di argomenti da trattare, puoi analizzare allo stesso tempo più varianti di argomenti per giudicare quali di essi stanno vivendo una crescita di attenzione considerevole, e impiegarli nel piano editoriale.
Se operi nel settore travel e hai committenti attivi in certe aree geografiche, per esempio, potresti realizzare contenuti attorno:
- le migliori località per vacanze in + LUOGO
- cosa c’è da vedere in estate in + REGIONE
- 10 eventi da non perderti in + CITTA
per intercettare le esplosioni di interesse in occasione di particolari periodi dell’anno.
Talkwalker Alerts
Talkwalker Alerts è un’alternativa professionale a Google Alerts che nasce per ricevere puntuali aggiornamenti sulle menzioni sul proprio brand o su altri argomenti rilevate in siti, blog, forum e Twitter. Gli alert sono personalizzabili sulla base di operatori booleani
Google Alerts
Google Alerts è un comodo tool che ti invia degli alert via email quando vengono pubblicati dei contenuti attorno a specifici argomenti. Google Alerts è facile da usare, si può impostare sotto diversi aspetti (frequenza di segnalazione, fonti, nazionalità…) ed è un’ottima fonte di aggiornamenti sia sulle keyword attorno alle quali sviluppiamo il nostro brand.
Google Analytics
Google Analytics rivela importanti informazioni su come varia il volume di visite a seconda del periodo dell’anno. Ad esempio, puoi comparare le fluttuazioni di visita con i giorni festivi (per capire se la gente a casa legge di più o di meno il tuo blog) e con i mesi estivi per capire se c’è una correlazione tra il tempo trascorso al lavoro e le visite al tuo portale.
Ad esempio, potresti scoprire che un tuo vecchio contenuto ha improvvisamente beneficiato di un picco di visite. Se non hai subito fluttuazioni di ranking considerevoli di recente ciò potrebbe essere dovuto a fattori esogeni del tipo:
- un big del tuo settore ha menzionato l’argomento che tu avevi trattato suscitando interesse per quel genere di temi
- un evento nella tua località ha determinato una crescita di ricerche geolocalizzate a tuo vantaggio
Grazie all’analisi dei canali di traffico e alle (scarse) informazioni sulle chiavi di ricerca non cannibalizzate dal Not Provided, puoi incamerare preziose deduzioni sulle esperienze dei tuoi utenti. Se noti, ad esempio, di ricevere un picco di visite poco prima di Natale ma niente ad aprile, potresti studiare un piano di contenuti apprezzabili poco prima delle festività pasquali per colmare il gap.
Motore di ricerca di Google News
Vuoi scoprire a colpo d’occhio quali sono le novità che riguardano il tuo business?
Il motore di ricerca di Google News ti permette di scoprire quali news sono state pubblicate recentemente che possono rivelare particolari interessi per il tuo target.
Google Search Console
Google Search Console può aiutarti a individuare traffico proveniente dal motore di ricerca grazie alla sezione Search Queries, dalla quale possiamo cogliere quali sono le parole che in questo momento ci portano più visite. Utilizzato in sinergia con gli altri tool della suite offre un quadro ancora più approfondito e completo.
Motore di ricerca di Facebook
So che può sembrare elementare, ma Facebook è un bacino sconfinato di informazioni tratte dalla “vita reale online” delle persone. L’apposita barra di ricerca ci permette di selezionare post, pagine e gruppi attorno a un determinato argomento, definendo eventuali luoghi taggati, periodi di analisi (perfetto per la stagionalità!), autori dei post (nostri amici oppure altri).
Autocompletamento delle ricerche di Youtube
Se il tuo pubblico è molto interessato alla fruizione dei video, puoi avvalerti della funzione di autocompletamento della barra di ricerca di Youtube, che ti evidenzia combinazioni di parole chiave recentemente oggetto di ricerche consistenti.
Ti basta scrivere le parole di interesse e osservare quali long tail keywords vengono restituite per trarre spunti sulle tendenze video del momento.
Mention
Mention è un potente strumento per l’analisi del buzz che possiamo utilizzare per rinverdire il nostro piano editoriale. Permette di analizzare oltre un milione di fonti tra social media (Facebook, Twitter, Instagram ecc.), forum, blog, filtrando tra fonti, lingua e data.
Ti consente di analizzare il chiaccchiericcio in rete attorno a un determinato argomento, al tuo brand oppure a quello dei competitor, per comprendere il sentimetno in merito di coloro che apaprtengono al tuo target.
Disponibile da 29 dollari al mese a salire a seconda dell’ampiezza delle analisi che puoi svolgere.
AnswerThePublic
AnswerThePublic è un comodo tool che permette di esplorare in un colpo solo tutte le principali piazze virtuali
Sempre nel caso delle vacanze, vediamo una serie di spunti di cui possiamo avvalerci per attività di keyword research più sofisticate, ad esempio:
- vacanze come risparmiare
- vacanze come vestirsi
- pacchetti vacanze come funzionano
- vacanze per celiaci
Sondaggi
Perché non coinvolgere direttamente il tuo pubblico chiedendo di rispondere a quesiti specifici su argomenti di loro interesse,magari offrendo contenuti sviluppati ad hoc a partire dalle loro esigenze?
Per quesiti molti semplici puoi servirti della funzione nativa di Facebook, con la quale puoi sottoporre due domande ai lettori e di registrare i voti (es “preferisci un articolo sulle creme solari oppure sugli occhiali da sole?”), in alternativa avvalerti di strumenti dedicati come SurveyMonkey.
E tu, che cosa ne pensi?
Come abbiamo visto, il nostro piano editoriale dovrebbe prevedere (o per meglio dire, adattarsi) ai periodi dell’anno e alle novità della vita di tutti i giorni per aumentare la rilevanza del proprio portale rispetto agli interessi del pubblico al quale ci si rivolge.
Impegniamoci pertanto nel realizzare sempre contenuti esaustivi dato l’intento di ricerca che prendiamo in esame. Prima ancora che pensare alla lunghezza, riflettiamo se i nostri video o articoli riescano a rispondere in maniera completa a ciò che il nostro reader persona ha bisogno di sapere.
Se conosci altre strategie per studiare i picchi di interesse del tuo pubblico, raccontale nei commenti!