Ben ritrovati, miei blasfemi amici, a un nuovo video sul Ciclo di Cthulhu.
Gli Antichi, noti anche come Quelli-di-prima oppure come Cose Primordiali (a partire dai nomi originali, Elder Things oppure Elder Ones) sono una razza extraterrestre filtrata dalle stelle quando la Terra era giovane, e che colonizzò il nostro pianeta in un periodo compreso tra uno e quattro miliardi di anni or sono. A dispetto del nome non appartengono alla categoria dei Grandi Antichi che abbiamo descritto nel primo video, erano invece in guerra con il loro grande sacerdote, Cthulhu.
La loro prima e più consistente apparizione si ha nel romanzo di H.P. Lovecraft Alle montagne della follia scritto nel 1931.
Chi sono gli Antichi e gli Shoggoth?
Gli Antichi provengono da mondi lontanissimi, forse da Urano o Nettuno, ove hanno dato origine a una civiltà enormemente più progredita della nostra dal punto di vista scientifico. Essi colonizzarono sulla Terra sia le distese oceaniche – habitat che preferivano – che la terraferma.
Poiché padroneggiavano un’avanzata forma di bioingegneria, manipolarono le cellule procariotiche dando origine al grande Antico Ubbo-Sathla (il progenitore della vita terrestre) oltre che, probabilmente, agli antenati scimmieschi degli esseri umani, che utilizzavano come cibo oppure come fonte di divertimento.
La loro creazione più famosa sono comunque gli Shoggoth, vischiose masse protoplasmatiche nere ricolme di occhi in grado di assumere qualsiasi forma adatta al compito da svolgere: essi vennero utilizzati per costruire le città degli Antichi e come mezzi di trasporti, tenuti sotto controllo mediante ipnosi. Nel corso dei millenni, tuttavia, gli Shoggoth iniziarono a ottenere una qualche forma di intelligenza, e lentamente maturarono ostilità nei confronti dei loro creatori e schiavisti.
Come scoperto dalla spedizione scientifica organizzata nel 1931 dalla Miskatonic University giunta nei pressi di una delle loro città in Antartide, gli Antichi entrarono in guerra con popoli di altri mondi e dimensioni che erano giunti sulla Terra, in primis i Mi-Go e la Grande Razza di Yith, dei quali parleremo in appositi futuri video.
I loro più grandi nemici furono i membri della Progenie Stellare di Cthulhu, che mise in seria difficoltà il loro dominio e li costrinse a ritirarsi verso l’entroterra.
In seguito all’ultima grande glaciazione, si dice che gli Elder Things finirono per abbandonare il nostro piano dimensionale, che si ritirarono sott’acqua oppure che si ibernarono per sopravvivere alle temperature inospitali.
Questa terza ipotesi sembra vera per almeno una parte di loro, poiché gli scienziati rinvenirono degli esemplari di Antichi apparentemente morti, ma in realtà ibernati, che si svegliarono e uccisero i membri della spedizione per comprendere la biologia umana a loro ignota.
Il tracollo finale della loro civiltà si ebbe con la rivolta degli Shoggoth circa 150 milioni di anni fa, ormai del tutto insofferenti a una esistenza di schiavitù: essi vennero contenuti ma non uccisi in quanto Quelli-di-prima dipendevano da loro per il lavoro.
Due esploratori della spedizione trovarono la città antartica abitata da pinguini giganti senza occhi, abituatisi all’assenza di luce, e soprattutto da esemplari di Shoggoth, da cui sfuggirono per un pelo.

Nel racconto La casa delle streghe del 1932 il protagonista viaggia in un portale dimensionale fino a un mondo circondato da tre soli popolato da Antichi, posto tra la Costellazione dell’Idra e quella della Nave Argo.
Quell-di-prima vengono menzionati anche nel racconto L’ombra calata dal tempo dl 1934-1935.
Gli Elder Things compaiono anche nel racconto breve di Brian Lumley “In the Vaults Beneath” del 1971.
Aspetto, biologia e società
Gli Antichi hanno la forma di barili simmetrici grigiastri alti circa due metri e mezzo con appendici dalla forma di stelle marine in alto e in bassoi. Sul lato superiore sono presenti cinque occhi in grado di vedere al buio e attraverso i corpi solidi, e cinque aperture con tentacoli che fungono da bocche.
Sul lato inferiore sono poste cinque appendici preposte al movimento.
Gli Elder Thing possiedono un cervello con cinque lobi, qualità che suggerisce la presenza di un sistema sensoriale differente da quello umano.
Il numero cinque è quindi ricorrente nella loro biologia, che univa tratti animali a vegetali.
Si tratta di esseri crinoidi con caratteri anfibi adattatisi alla respirazione in ambienti privi di ossigeno, sebbene la presenza di cinque ali membranose sul torso suggerisca la provenienza da un luogo provvisto di aria. Tuttavia tali ali retrattili sono in grado di farli volare, nuotare e muoversi nello spazio, benché in seguito siano divenute inutili.
Il loro metabolismo, basato su diossido di carbonio, è adatto a sostenerli nutrendosi – molto di rado, seppure talvolta lo facessero – sia di materia organica che inorganica, prediligendo se possibile una dieta a base di carne.
La loro struttura non segue nessuno dei processi che hanno portato all’evoluzione degli organismi multicellulari su questo pianeta: ciò nonostante, a differenza dei vari generi di mostri che abbiamo elencato nel video n.4, sono composti di materia come quella terrestre.
La loro pelle è colore cenere e incredibilmente resistente, tale da permettere loro di sopravvivere sia nello spazio che nelle profondità oceaniche.
I loro organi interni rimangono intatti anche dopo un’ibernazione durata 40 milioni di anni, capacità che permette loro di riattivarsi quando l’ambiente è favorevole al loro ritorno.
Sono muniti di un doppio sistema di respirazione, branchiale e attraverso i porti della pelle.
Vantano un sistema nervoso incredibilmente complesso; gli organi vocali sono connessi al sistema respiratorio principale che consente suoni rudimentali simili a quelli flauteschi.
Gli Antichi si riproducono per mezzo di spore, cosa che non lascia spazio a legami familiari.
La loro società sembra improntata su un rudimentale socialismo; si sa che prevedeva di affrescare le pareti delle dimore illustrando fatti storici e nozioni astronomiche, mentre il mobilio era posto al centro delle stanze. Essi praticavano agricoltura, allevamento e commercio, oltre a pratiche minerarie e industriali. Erano capaci di muoversi in aria, in acqua e in terra e si ispiravano nelle costruzioni alla loro stessa forma di stelle marine: probabilmente esistono ancora oggi colonie di questi esseri nelle profondità marine.
La loro scienza eccelle nell’ingegneria genetica e nella chirurgia e include anche fisica e cosmologia a livelli avanzati. Non sembrano avere nessuna religione, ma mostravano un timore folle di ciò che dimorava, appunto, oltre “le montagne della follia”.
Passiamo ora agli Shoggoth, esseri di cui Abdul Alhazred accennava con terrore nel Necronomicon.
Questi esseri tentacolari simili ad amebe piene di bulbi e occhi dalla posizione mobile in certe occasioni servono a fini difensivi anche gli Abitatori del Profondo e altre razze, siccome possono vivere sia sulla terraferma che in acqua. Possono comunicare allo stesso modo dei loro padroni generando gli organi di cui abbisognano. Celebre è il loro verso “Tekeli-Li” che avevano appreso imitando Quelli-di-prima, verso che tra parentesi è tratto da Le avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe.
Sono temibili avversari in quanto larghi quindici piedi e oltre, e poiché gran parte degli attacchi fisici o basati su caldo e freddo sono inefficaci sulla loro massa, che è in grado di assorbire al proprio interno i nemici. Essi si riproducono per mitosi, si nutrono di qualsiasi componente biologica e prediligono gli ambienti marini come loro habitat.
Ne esiste una variante detta ghols, ancora più ingestibile in quanto creato dai Mi-Go infondendo i propri tratti genetici in essi. Altre varianti sviluppano poteri specifici, come la capacità di far crescere ali oppure di imitare le fattezze di una persona dopo averne assorbito il sangue.
Oltre che in Alle montagne della follia vengono menzionati nei sonetti Fungi da Yuggoth del 1929-1930, nei racconti La maschera di Innsmouth del 1931 e La casa sulla soglia del 1933. La variante degli Shoggot di mare alleata dei Deep Ones appare nel racconto di Lumley The Burrowers Beneath.
Nella cultura popolare
Gli Antichi sono inclusi nella Barlowe’s Guide to Extraterrestrials.
Vengono citati in To Mars and Providence di Don Webb come equivalenti ai marziani de La guerra dei mondi.
Nel racconto a Colder War di Charles Strauss le vicende ruotano attorno alla tecnologia degli Antichi, qui chiamati Predecessori. In The Atrocity Archives dello stesso autore si parla di discendenti degenerati degli Antichi che popolano le coste della Gran Bretagna. In questi racconti gli Shoggoth sono presentati come armi di distruzione di massa.
Nel romanzo The Taking of Planet 5 dell’universo di Doctor Who appare una città degli Elder Things uguale a quella delle Montagne della follia. Un Primordiale appare nel fumetto The League of Extraordinary Gentlemen: Black Dossier.
La popolazione precedente quella dei protagonisti nei romanzi de La Torre Nera di Stephen King viene chiamata Antichi.
Appaiono nei romanzi Hive di Tim Curran, Beyond of the Mountain of Madness di Charles e Janyce Engan.
In The Weird Company di Peter Rawlik vengono paragonati ad altre razze e si suppone che la Grande Razza di Yith discenda da essi.
Nei videogiochi, Gli Antichi vengono soltanto menzionati in Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth. Il videogame Conarium è un seguito de Alle montagne della follia e include i Primordiali.
Nei giochi di ruolo, oltre a quelli tratti dalle ambientazioni di Lovecraft appaiono in Dungeons & Dragons con il nome di Primordiali. Appaiono anche nell’universo Pathfinder e in altri giochi.
Da Alle montagne della follia è stata tratta una graphic novel molto fedele alla storia, di Ian Culbard.
Nel film Hellboy 2: The Golden Army appaiono vari Antichi sia nel quartier generale del Bureau for Paranormal Research & Defense che al mercato dei troll; viene detto che il personaggio Myers del film precedente è stato spedito in Antartide.
Il regista Guillermo del Toro era coinvolto nella realizzazione di un film tratto da Le Montagne della follia, progetto che al momento è stato accantonato.
Esiste un film animato di produzione italiana, realizzato da Michele Botticelli, Leonardo Manna e da altre persone tratto da Alle montagne della follia, che ti linko in descrizione.
Alcuni sostengono che il racconto del 1938 di Campbell “Who goes there?” dal quale sono tratti i tre film de La Cosa possa essere stato influenzato dal racconto di Lovecraft pubblicato nel 1936.
Gli Shoggoth vengono citati nel racconto Shoggots in bloom di Elizabeth Bear, in Haunter of the Thresold di Edward Lee, in Merkabah Rider di Edward Erdelac, nella storia di Robert Bloch “Notebook Found in a Deserted House“ , in Move Under Ground di Nick Mamatas, e vengono citati in Differently Morphous di Ben Croshaw.
Appaiono nel fumetto Nemo Heart of ice di Moore e O’Neil, in War Cry di Butcher
Nel film Phantoms c’è un mostro con le caratteristiche di uno Shoggoth.
Gli Shoggoth vengono evocati nel videogame Scribblenauts Remix, appaiono nel gioco Shoggoth Rising. Appaiono delle loro varianti in Darkest Dungeon, In Dark Corners of the Earth appaiono nello scenario di Innsmouth. Vi sono dei mostri simili in Bloodborne, e la loro influenza di estende a vari giochi, come Legacy of Kain ed Elder Scrolls V.
C’è persino un libro per bambini intitolato Where is my Shoggoth? !!!
Siamo giunti alla fine di questo video.
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Noi ci vediamo al prossimo blasfemo video.
Credits
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Roberto Recchioni Presenta: I Maestri dell’Orrore – Alle Montagne della Follia https://amzn.to/2DnIh0V
I racconti del Necronomicon. Ediz. integrale: https://amzn.to/2LegbtS
Cthulhu. I racconti del mito: https://amzn.to/2mwD4Kv
Musica di sottofondo: Look Out di myuu
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Elder Thing pottery fragment by vonmeer
SHOGGOTH by BOTAGAINSTHUMANITY
…and the Spawn of Cthulhu by iampagan
Mountains of Madness by Ville Assinen (e-will) https://e-will.deviantart.com/art/Mountains-of-Madness-473493196
Frozen Waste (speedpaint) by RubberRabbit2
Віщун – http://vixis24m.deviantart.com/art/The-Elder-Thing-395769042
Shoggoth by Tatsuya Nemoto (Nottsuo) http://nottsuo.deviantart.com/art/Shoggoth-594261203
Bel post, pieno di informazioni interessanti, complimenti.
Piccolo appunto, l’autore di A colder war non è Charles Strauss ma Charles Stross.
E si, sono un po’ pedante 🙂