L’architettura di un sito web in ottica SEO – di Francesca Galasso

L’architettura di un sito web in ottica SEO – di Francesca Galasso

Grazie per essere qui! Per coloro che non ti conoscono, vuoi raccontarci qualcosa su di te?

Mi occupo da più di 10 annidi creare delle strategie che siano forti e valorizzanti per quanto riguarda il Web Marketing e la SEO.

La mia passione sono le parole chiave e i codici per far aumentare le conversioni dei siti web. Studio, sperimento e diffondo la passione attraverso il mio blog web-assistant.it Sono anche una Webmaster esperta in WordPress, realizzo siti web, che vanno dai basicii, come quelli vetrina, passando a quelli più complicati, come i siti di e-commerce e o portali. Aiuto aziende e liberi professionisti ad avviare il loro business online. Ho fatto da docente presso diverse realtà aziendali e relatrice a diversi eventi Italiani.

Francesca Galasso - Architettura sito web SEO

In che cosa consiste l’architettura di un sito web?

Creare un sito web non è semplice, purtroppo non nasce così da un giorno all’altro e prima di mettervi mano necessita di una buona pianificazione e di idee molto chiare.
Se stai pensando di crearne uno per la tua azienda sappi che ci sono molti aspetti di cui devi tenere conto, per affrontare al meglio ogni situazione e fare in modo che il tuo sito abbia il successo che tanto speri.

Il più importante dei quali riguarda sicuramente l’architettura e la struttura di un sito. Infatti ogni pagina web prima di essere disegnata e messa online, subisce un processo di progettazione, che richiede alcuni step fondamentali per riuscire a posizionare il sito in alto nei motori di ricerca, oltre ad essere di semplice utilizzo per chi vi naviga all’interno.
L’architettura di un sito web o alberatura, rappresenta il primo passo verso il successo del proprio sito. Consiste nella struttura e nell’organizzazione logica dei contenuti già a partire dalla home page.

La progettazione accurata della struttura aiuta gli utenti finali a navigare più agevolmente all’interno del sito, passando da una pagina all’altra senza difficoltà.


L’architettura di un sito è ben realizzata quando per arrivare ad una pagina target, con un prodotto specifico, non si impiegano più di quattro click, ovvero 4 livelli di profondità. Questo indica il limite massimo di operatività del sito, il quale permette agli utenti di muoversi con molta facilità da una pagina all’altra e da una categoria all’altra.


Questa è una regola generale, da non prendere come la Bibbia ma a cui attenersi per svolgere al meglio il lavoro ed assicurarsi un buon posizionamento SEO.

Quale impatto ha l’architettura di un sito in ottica SEO?

Lo scopo primario dell’architettura di un sito web è quella di facilitare l’esperienza di utilizzo degli utenti. Di conseguenza una buona struttura aiuterà un sito ad essere indicizzato meglio. Questo perché ogni giorno i contenuti di un sito vengono analizzati da degli spider di Google, con lo scopo di scansionare i contenuti ed indicizzarli. A livello di SEO quindi migliore sarà la struttura e più facile sarà il posizionamento.

Anche la scelta di un mercato di riferimento, e di conseguenza di prodotti coerenti con quel mercato, aiuterà i robots a capirne la sintassi, il linguaggio, gli argomenti, e a categorizzare il sito più precisamente.

Sotto quali aspetti suggerisci di analizzare l’architettura di un sito?

Innanzitutto è importante stabilire gli obiettivi di business, quindi definire come gli utenti raggiungeranno le informazioni che cercano. Per fare questo è bene elencare i contenuti da inserire nel sito e raggrupparli in macrocategorie.

La cosa fondamentale è creare un sito monotematico, in modo che i robots che analizzeranno il sito per l’indicizzazione capiscano immediatamente di cosa tratta.

Inutile proporre prodotti di diversa natura per poter vendere di più, questo non farà altro che mandare in confusione i robots che avranno difficoltà a riconoscere la semantica del sito e quindi a categorizzarlo, impedendo di fatto il corretto posizionamento del sito.

Come delineare un alberatura di un sito web in ottica SEO?

Per delineare l’alberatura del sito web è necessario in prima istanza fare una ricerca approfondita sulle keywords primarie e secondarie, e come queste vengono utilizzate dagli utenti nelle ricerche. In questo modo si ha un’idea della gerarchia degli elementi, ed è possibile quindi definire le categorie e le sotto categorie per iniziare a delineare l’architettura del sito web.

A questo punto si deve disegnare la struttura, per farlo ci si può avvalere dei vari strumenti messi a disposizione, come programmi, tools o fogli di carta.

È importante equilibrare tutta la struttura sia in senso orizzontale che verticale, predisponendo un numero ben definito di macro-categorie (che non devono essere più di 7 o 10) e le relative sotto-categorie (3 o 4 al massimo)

Quali sono gli errori comuni che interessano l’alberatura SEO di un sito web?

Se ne commettono molti di errori ma due sono quelli sostanziali, di questi ce ne possiamo accorgere direttamente dai menu di navigazione.

Infatti il primo errore è quello di pensare l’architettura del sito prevalentemente in ottica SEO, utilizzando delle anchor text piuttosto lunghe e forzature ridicole che poco hanno a che fare con il reale contenuto del sito.

Il secondo errore invece consiste nel creare dei menu con un numero elevato di sotto-categorie, addirittura 7 o 10 con moltissime voci che fanno perdere quella struttura gerarchica che invece contraddistingue un sito bene pensato.

Il più delle volte si crea una struttura disequilibrata che genera più traffico in una sezione rispetto ad un’altra.

Come ti approcci all’architettura di un sito da creare ex novo e di uno preesistente?

Per un sito ex novo l’approccio è quello descritto qualche riga sopra, vengono fatte le indagini preliminari per quanto riguarda la concorrenza, le keywords, il mercato di riferimento, i prodotti da vendere, il tipo di sito da creare.

Successivamente, una volta ottenuti tutti gli elementi necessari si passa alla creazione dell’architettura, creando uno schema ad albero dove vengono inseriti gli elementi principali e secondari, i link interni, il menu di navigazione e le varie pagine che comporranno il sito.

Infine si passa alla creazione vera e propria delle pagine, attraverso la realizzazione di un design accattivante, dell’inserimento delle immagini, dei testi e di tutti i contenuti visivi. Il tutto pensato in ottica SEO e ottimizzato per essere visualizzato nelle posizioni migliori dei motori di ricerca e con un occhio di riguardo per quanto riguarda l’usabilità e l’esperienza utente.


Per un sito preesistente invece si compiono più o meno le stesse analisi, con particolare attenzione alla struttura del sito. Infatti se questa risulta incoerente o troppo sbilanciata bisogna ripensarla daccapo.

L’analisi preliminare inoltre serve a individuare i punti di forza e le debolezze del sito, capire se i contenuti all’interno sono tutti rivolti al mercato di riferimento ed hanno una certa coerenza di stile e forma. In caso contrario si provvede a modificare secondo esigenza questo aspetto, uniformando il tutto.


Si analizza anche lo stile grafico e, laddove dovesse avere qualche difetto o non presentarsi particolarmente accattivante, si procede alla creazione di un nuovo design, alla redazione di nuove immagini e di contenuti interessanti e di valore.

Come ottimizzare le url di un sito web in ottica SEO?

L’ottimizzazione degli URL è forse uno degli aspetti più importanti e delicati per ottimizzare al meglio il proprio sito e posizionarlo nei livelli più alti dei motori di ricerca.


In generale la struttura di un URL dovrebbe seguire delle linee guida molto semplici, innanzitutto dovrebbero essere espressivi, ma in maniera pulita e semplice. A tal proposito è bene prendere in considerazione di accorciare i propri URL, rendendoli brevi o quantomeno più brevi possibili.


L’ideale sarebbe creare URL facilmente digitabili dagli utenti, evitando in maniera assoluta l’inserimento di numeri o caratteri particolari, che non farebbero altro che rendere l’URL troppo lungo e difficile da ricordare.

Come dico sempre ai miei studenti, le url devo essere parlanti.

Quali differenze riscontri tra l’alberatura e la struttura applicata nel menù di navigazione?

L’alberatura serve per dare un senso logico e lineare alla struttura del sito, in modo da capire come ogni pagina possa essere collegata tra loro tramite dei link interni, e questo consente all’utente di navigare facilmente alla ricerca delle notizie che cerca.


Per poter navigare però non bastano l’alberatura e la struttura, servono anche gli strumenti per poterlo fare che raccolgano in maniera sintetica gli elementi più importanti.

Il menù di navigazione è lo strumento primario per poterlo fare, è ciò che a primo impatto offre una panoramica delle pagine del sito e su come è organizzato.

Deve quindi essere semplice, intuitivo e rispecchiare in pieno l’organizzazione del sito, permettendo all’utente di effettuare dei percorsi con assoluta chiarezza.

Il menu di navigazione deve quindi contenere gli elementi più importanti, tralasciando quelli secondari e di poco conto che potrebbero invece risultare distraenti. In più i testi contenuti all’interno del menu devono essere semplici, chiari, essenziali e descrittivi di ciò che contengono le pagine a cui rimandano.

Quali tool utilizzi per definire l’architettura di un sito web?

Esistono moltissimi tool per riuscire a creare l’architettura di un sito web. Partendo proprio dalla ricerca delle parole chiavi uno dei tool maggiormente utilizzati è Google Keyword Planner.
SEMrush e SeoZoom sono gli strumenti più idonei per affrontare tutte le ricerche e le analisi del caso, permettendo agli stessi di creare la gerarchia dei contenuti che sarà poi utilizzata per ideare l’architettura del sito.

Per quanto riguarda invece l’aspetto grafico dell’albero ci si può avvalere di un semplice foglio di carta, penne o matite colorate, oppure di programmi di calcolo come Excel, o altri tool interessanti come Visio o OmniGraffle.

Grazie mille, a presto!

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