Quante forme può assumere il male? Nel caso di William Afton, innumerevoli.
Oggi parleremo di un cattivo videoludico che non ha niente da invidiare in spietatezza e longevità a mostri sacri del calibro di Freddy Krueger, Jason Voorhees e Michael Meyers. Anzi, il paragone più corretto dovrebbe essere con Chucky, la bambola assassina.
Stiamo parlando di William Afton, misterioso antagonista della saga videoludica Five Night at Freddy’s. Per quanto agisca spesso dietro le quinte e venga rappresentato con il suo avatar “Purple Guy”, Afton è a tutti gli effetti una minaccia concreta e letale, che nell’arco di quarant’anni ha causato enormi sofferenze e disgrazie a tutti coloro che hanno avuto la sventura di incappare nelle sue creazioni animatroniche.
La storia di William Afton / Springtrap
Apparentemente, William Afton aveva tutto ciò che poteva desiderare: era un uomo realizzato, un imprenditore di successo e padre di almeno tre figli: Michael, Elizabeth e un bambino di cui non sappiamo il nome.
Ma, nell’intimo, era un sociopatico che non si sarebbe fermato davanti a nulla per raggiungere il suo obiettivo: scoprire il segreto dell’immortalità. E nessun tributo di sangue sarebbe stato troppo duro da versare.
Prima del 1983, William Afton e il suo socio Henry Emily fondarono il Fredbear’s Family Diner, un locale per mangiare allietato dal canto e dalla musica di una serie di mascotte animatroniche. Tutto sembrava andare per il meglio, ma la vita di entrambi stava per cambiare in maniera tragica.
Suo figlio maggiore – presumibilmente Michael – e il suo gruppo di bulli si divertivano a tormentare il figlio più piccolo di Afton, lasciandolo continuamente in lacrime, consolato soltanto dai suoi amici pupazzi che colmavano la sua carenza di affetto.
Un giorno i suoi tormentatori, per spaventarlo, infilarono la sua testa nell’animatronic di Freddy Fazbear, il cui meccanismo non funzionava correttamente, che lo schiacciò, uccidendolo. Uno scherzo idiota che ebbe conseguenze catastrofiche.
Forse fu quello il momento nel quale William si votò completamente al male? Non lo sappiamo con certezza.
Il locale chiuse i battenti ma i due uomini non si persero d’animo e ne aprirono un altro, il Freddy Fazbear’s Pizza, sempre riciclando l’idea delle mascotte di intrattenimento.
Afton era scivolato in un vortice oscuro di ambizione e di spregiudicatezza. Aveva la sensazione che esistesse una sostanza, il Remnant, che potesse essere drenata dalla vita stessa per prolungare la normale vitalità di un essere umano, e lui avrebbe scoperto di cosa si trattava.
La figlia del suo socio Emily, Charlotte, fu una delle prime vittime in questa insensata caccia al divino. Una delle tante.
Con indosso una tuta da Spring Bonnie, il 26 giugno 1985 William attirò e rinchiuse 5 bambini nella Safe Room del locale e li uccise, nascondendo i corpi all’interno dei costumi delle mascotte. Ma una morte tanto traumatica non era destinata a restare impunita. Le cinque anime dei bambini – con l’aiuto del Pupazzo posseduto dall’anima di Charlotte – presero possesso delle uniche creature in circolazione delle quali avrebbero potuto servirsi per la loro vendetta. Gli animatronic Freddy Fazbear, Chica, Bonnie, Foxy e Golden Freddy. Oggetti nati per divertire e intrattenere i visitatori, si sarebbero trasformati in crudeli strumenti di morte per le guardie notturne che avrebbero avuto la sventura di incontrarli. Le anime dei bambini ricordavano confusamente che qualcuno vestito da guardia giurata aveva posto fine alle loro vite, così non avrebbero avuto pietà per coloro per tutti gli addetti alla sicurezza che avrebbero incontrato.
Nel 1987 Afton riprese i suoi propositi omicidi ai danni degli ignari visitatori del Freddy Fazbear’s Pizza, dove lavorava come guardia di sicurezza.
Nel 1988 Fazbear Entertainment aprì un nuovo locale Freddy, dove nel 1993 trovò lavoro come guardia notturna Michael Afton, con il falso nome di Mike Schmidt. Era realmente in cerca di un lavoro che gli garantisse pizza gratis, oppure voleva liberare le anime sventurate che a causa di suo padre erano intrappolate negli animatronici?
Comunque sia, la compagnia finì in bancarotta e il locale venne chiuso. Prima del 1993 Afton fu sospettato dei delitti, ma l’assenza di prove concrete, con i corpi delle giovani vittime mai ritrovati, fece sì che la polizia non poté incriminarlo.
Dopo la chiusura della terza pizzeria, Afton aprì il Circus Baby’s Pizza World popolato dai nuovissimi Funtime Animatronics. E, se abbiamo imparato un po’ a conoscerlo, risulta chiaro che il loro scopo non era quello di divertire.
Sempre più ossessionato dalle sue ricerche sul Remnant, programmò i robot per catturare e uccidere i bambini, allo scopo di ottenere abbastanza Remnant per le sue ricerche. In particolare, l’affabile Circus Baby doveva contare i presenti in una stanza per essere sicura di colpire la prima vittima a disposizione una volta che fosse stata da sola. Vittima che, per fatalità del caso, fu proprio la figlia del suo creatore: Elizabeth.
Ma un simile mostro non intendeva mollare la presa sulle sue proprietà, sia che si trattasse di animatronic che dei suoi figli. Specie, se le due cose coincidono.

Incurante dei rischi che avrebbe affrontato, costrinse Michael a lavorare sotto copertura nel Circus Baby’s Entertainment and Rental, la compagnia che forniva i Funtime Animatronic alle feste private, con lo scopo di liberare l’anima di Elizabeth, confluita in Circus Baby. La macchina, apparentemente docile e amichevole, aveva ereditato la spietatezza e la capacità di manipolare del padre.
Non si fece scrupolo a tradire e intrappolare Michael per riversare i suoi componenti nel suo corpo, e “indossarlo” per muoversi liberamente all’esterno.
Il corpo di Michael ben presto si degradò ed espulse nelle fogne le parti artificiali: se non morì fu soltanto perché Baby, per un senso di colpa oppure in vista di ulteriori utilizzi, lo rivitalizzò con il Remnant rendendolo una creatura non più totalmente umana. Una creatura intenzionata a ritrovare suo padre William.
Afton procedette poi a smontare i vari animatronic nel Freddy’s restaurant prendendoli di sorpresa uno per uno, approfittando del fatto che non potessero entrare nella Safe Room. Ma i loro spiriti inquieti non conoscevano simili limiti e lo raggiunsero proprio dove credeva di essere al sicuro.
E fu così che William Afton scoprì la maggiore delle proprie paure: la morte.
In preda al puro terrore che gli impediva di ragionare lucidamente, prese la peggiore delle decisioni. Indossò la tuta di Spring Bonnie, contando sul fatto che l’avrebbe protetto e magari che le anime dei suoi persecutori, alla vista di quella forma che li aveva strappati dalla loro esistenza terrena, si sarebbero dileguate.
Ma le cose non andarono proprio in quel modo. Gli ingranaggi di metallo che separavano il pesante costume dall’operatore erano danneggiati dall’umidità e le molle si ruppero, schiacciando Afton e distruggendo i suoi organi interni.
Il suo corpo, all’insaputa di tutti, rimase quindi a marcire nella Safe Room.
Ma la sua paura di morire e di scontare nell’aldilà la giusta punizione per i suoi orrendi crimini era più grande della morte stessa. Non importa quanto il suo cadavere fosse martoriato e corrotto, il suo spirito avrebbe comunque trovato il modo di avvinghiarsi a esso.
30 anni dopo l’incidente dei 5 bambini scomparsi venne aperto Fazbear’s Fright: The Horror Attraction, liberando lo Spring Bonnie con il cadavere di Afton al suo interno.
Cadavere che, presumibilmente grazie all’effetto del Remnant, riprese vita: William Afton era tornato, aveva finalmente sconfitto la morte!
Ma non aveva motivo di gioire: il suo corpo maciullato era fuso con l’esoscheletro che gli permetteva di muoversi, e che gli conferiva le sembianze di un sanguinoso e deteriorato Spring Bonnie. Springtrap iniziò a perseguitare la guardia notturna. Durante l’ultima notte il Fazbear’s Fright viene bruciato, ma il terribile killer sopravvive nella forma di “Scraptrap”.

Henry Emily, sconvolto dal lutto, scomparve per anni abbandonando ogni interesse nelle proprie attività di ristorazione. Ma non poteva ignorare gli orrori ai quali inconsapevolmente aveva contribuito a dare vita, aiutando Afton nella realizzazione degli animatronici. Fece sì che nel Freddy Fazbear’s Pizza Place venissero raccolti tutti gli animatronics residui compreso Scraptrap. Afton sospettava una trappola, ma era intrigato dalle possibilità che si prospettavano e dall’idea di ammirare come si fossero evolute le sue creazioni, stette al gioco
Michael Afton viene coinvolto dal piano di Emily, e fu chiamato a fare sì che tutte le creazioni robotiche vengano bruciate in un rogo complessivo, liberando finalmente le povere anime trattenute ed epurando il mondo dal flagello di Afton. Il sacrificio di Michael non fu vano, ma nemmeno del tutto risolutivo.
A partire dai resti della programmazione inseriti nel VR Gamer, Afton ricompare sotto forma di Glitchtrap, un virus senziente che intendeva fondersi alla mente del giocatore per lasciare la realtà virtuale e tornare a infestare quella materiale. In qualche modo riuscì quindi a sopravvivere ai tentativi di cancellazione, presumibilmente prendendo possesso del corpo di Vanessa, una guardia notturna del Mega Pizzaplex sorto sui resti del Freddy Fazbear’s Pizza Place. Ora Afton ha di nuovo un corpo, e con esso può dare sfogo alle proprie ambizioni di potere. Ricominciò a rapire e a uccidere i bambini per continuare i propri studi sul Remnant.
Assumendo l’identità di “Vanny” fece scaricare la sua coscienza digitale nei resti bruciacchiati del suo precedente avatar, divenendo così Burntrap. Una incarnazione destinata ad avere vita breve. Mentre muoveva i primi passi incerto in quel mondo nel quale aveva disperatamente desiderato di tornare, un amalgama dei precedenti animatronic lo ghermì con le sue appendici robotiche trascinandolo in alto, verso un destino che al momento non ci è dato di conoscere.
Quanto è pericoloso William Afton?
Quanto ti senti a tuo agio nell’affrontare l’apoteosi del male?
William Afton è la fonte di tutto ciò che può terrorizzarti.

Non c’è modo di sapere che niente di ciò che esce dalle sue fabbriche non sia stato reso uno strumento di morte. Un amichevole animatronic, un tenero peluche, un videogame, possono rivelarsi strumenti letali all’insaputa di chi li tiene in casa propria.
No, Springtrap non si accontenta di prendere la vita delle sue vittime. Ha bisogno, desidera che esse soffrano, che si aggrappino vanamente alla vita prima che le sue unghie metalliche gliela strappino via.
Ma la sua mente è la sua arma più diabolica.
Afton è un maestro della manipolazione mentale in grado di spingere persone fragili e compiere i suoi desideri, un genio della robotica capace di realizzare sofisticati animatronici, un assassino lucido e calcolatore esperto nel celare le proprie tracce.
La sua morte non è stata altro che una fase nella sua esistenza diabolica volta a produrre sofferenze in ogni dove. Anche se il suo corpo è carne per i vermi, la sua anima non vuole saperne di bruciare all’inferno, e trova sempre un modo per piagare questo mondo.
William Afton in “Five Night at Freddy’s” (film)

Afton, anche conosciuto come Steve Raglan o il Coniglio Giallo, è il principale antagonista della serie Five Nights at Freddy’s. È una persona calma e calcolatrice che pianifica meticolosamente le sue violente scorribande omicide. Pur apparendo amichevole e disponibile in superficie, è un assassino sadico e manipolatore che non mostra alcun rispetto per il benessere degli altri, compresa sua figlia. Afton è astuto e intrigante, utilizzando giochi mentali e manipolazione per controllare coloro che gli stanno intorno. Ha un lato sentimentale per quanto riguarda il suo lavoro e le sue creazioni. Alla fine, trova la sua fine quando il suo controllo sugli animatronici viene distrutto e viene fatalmente ferito dai springlocks nel suo costume. Nonostante l’agonia, rimane fiducioso e arrogante fino alla fine. Si ipotizza che possa tornare come Springtrap in futuri capitoli.
Il film segue la stessa trama del libro “The Silver Eyes” nel senso che i bambini che possiedono gli animatronici non sono consapevoli che William, indossando il Coniglio Giallo, li ha uccisi. Ciò è mostrato dal modo in cui gli obbediscono e lo aiutano finché Abby non mostra loro con un disegno la verità sulla loro morte, facendoli ribellare contro William. Finalmente rivelata la verità, il controllo di Afton sugli animatronici si frantuma completamente, e Freddy e gli altri si voltano verso il folle con chiare espressioni di rabbia. Afton cerca di uccidere Abby in risposta, ma il suo cammino è bloccato da Foxy. Afton urla a Foxy di spostarsi, ma i riflettori del ristorante si attivano accecandolo, esponendolo drammaticamente come la fonte di agonia degli animatronici. Mentre gli animatronici lo circondano, Afton inizia un altro sfogo, deridendo i bambini come poco più che bestie marce, ma Chica lo interrompe quando gli lancia la sua cupcake robotica che si morde nel costume di Afton, causando il malfunzionamento dei springlocks all’interno e perforando fatalmente i suoi fianchi.
Nella sua disperazione, Afton dichiara che tornerà sempre e si rimette la testa della tuta da coniglio prima di crollare dalle ferite. Mentre Mike e Abby trascinano la svenuta Vanessa fuori dal ristorante, gli occhi degli animatronici radunati diventano rossi e Foxy afferra la spalla di Afton, trascinandolo in un retrobottega per morire. Nell’ultima scena del film, Afton è visto per l’ultima volta dopo che Freddy’s è crollato in rovina nella stanza dei depositi. Ancora contratto e lamentoso nel dolore anche dopo la morte. Tende la mano al fantasma di Golden Freddy per chiedere aiuto, solo per vedere Golden Freddy chiudergli la porta, lasciando Afton a vivere per sempre nel dolore dentro la tuta animatronica proprio come le sue vittime.
È probabile che tornerà come Springtrap in futuri capitoli, dato il suo destino causato dal malfunzionamento dei springlocks come nei giochi, insieme al fatto che Matthew Lillard ha firmato un contratto per tre film con Blumhouse e Universal.
Camilla
Bella storia io sono una fan di fanfa da sempre ma non sapevo di tutto ciò