Il Ciclo della Lavanderia (The Laundry Files) di Charles Stross
Storytelling LovecraftBen ritrovati, miei blasfemi amici, a un nuovo approfondimento sulle opere ispirate alla mitologia lovecraftiana.
Oggi parleremo del Ciclo della Lavanderia, una serie di romanzi di Charles Stross che mescolano abilmente horror grottesco e thriller spionistico, Le Carré e Doctor Who, Lovecraft e Douglas Adams.
Questa serie di racconti e romanzi costituisce una rivisitazione fantascientifica dei Miti di Cthulhu, in un approccio spionistico alla James Bond intriso di una consistente punta di ironia demenziale.
Dalla serie sono stati tratti degli audiolibri, delle storie spin off e un gioco di ruolo.
Charles Stross è un acclamato autore britannico di romanzi di fantascienza il cui ciclo della Lavanderia omaggia vari maestri del genere spionistico come Ian Fleming, Peter O’Donnell e Len Deighton. Stross ha rivisitato i Miti di Cthulhu anche in un altro racconto dalla connotazione simile, “Guerra Gelida”, che però non ha le venature comiche della serie e non appartiene alla continuity della saga.
Il ciclo della Lavanderia: l’ambientazione
Robert Francis Howard, anche se questo nome viene detto essere falso, siccome i veri nomi hanno potere sulle persone, è un “demonologo informatico” che lavora per la Lavanderia, un ente governativo segreto britannico ultra burocratizzato nato durante la Seconda Guerra Mondiale per affrontare le minacce occulte del Reich. Nei decenni successivi l’ente si è ultra statalizzato diventando un’organizzazione elefantiaca dal punto di vista burocratico, nella quale ogni eccesso di spesa provoca enormi sconvolgimenti a livello amministrativo.
Vessato da una burocrazia contorta oltre ogni limite, Bob si batte assieme a sua moglie Dominique “Mo” O’Brien e ai suoi colleghi ogni giorno contro fenomeni che sfidano la ragione umana e che mettono in pericolo la sicurezza del mondo intero.
Lo scopo ultimo della Lavanderia è quello di scongiurare l’avverarsi di una serie di scenari terribili tra i quali il famigerato CASE NIGHTMARE GREEN che prevede “l’allineamento delle stelle nelle giuste posizioni” e il ritorno dell’equivalente dei Grandi Antichi.
In questa ambientazione l’informatica è la vera attuazione della magia, e i computer altro non sono che mezzi più efficaci rispetto a grimorii e pentacoli. Anche solo sviluppare delle equazioni troppo complesse rischia quindi di aprire portali non richiesti verso altri mondi da incubo.
A seconda dei volumi, l’attenzione si concentra sulla matematica pura o sull’informatica, che vengono presentate come discipline molto pericolose siccome, portate a un certo livello, rischiano di richiamare nel nostro mondo orrori indescrivibili.
I libri della serie vengono presentati come memorie di Bob scritti su insistenza del suo superiore, probabilmente a scopo di farne manuali di addestramento in vista di terribili eventi che possono seguire.
Nel primo romanzo “Rapporto sulle atrocità” Bob viene descritto come un impiegato da scrivania che anela all’azione sul campo. Bob è l’anti-James Bond per eccellenza: non è chic, non è un donnaiolo, non ha modi snob e soprattutto non è il perno dell’organizzazione, che in caso di sua dipartita semplicemente lo rimpiazzerebbe con qualcun altro.
Benché non sia un individuo estremamente coraggioso, in tutte le storie ha effettivamente una prontezza di spirito invidiabile e una buona conoscenza della magia e dei meccanismi burocratici che gli consentono di sopravvivere a minacce di inaudito pericolo, ivi compresi i suoi superiori gerarchici.
Bob infatti non è un eroe impeccabile stereotipato bensì un mix di senso di sopravvivenza, acume, conoscenze geek e fortuna che gli consentono di sopravvivere a scenari terrificanti e catastrofici.
Nel corso delle storie effettivamente fa carriera diventando l’assistente di James Angleton, uno dei funzionari più influenti, e in Il Memorandum Fuller viene confermato che ha tutte le carte in regola per diventare a sua volta un esponente di primo piano nella Lavanderia.
Molto spesso le minacce alla sua vita – e alla sua anima – giungono dai suoi stessi datori di lavoro, che spietatamente lo sottopongono a maledizioni e riti infernali per assicurarsene la fedeltà e per spingerlo a compiere missioni pericolosissime.
La Lavanderia è composta da varie sezioni e al suo interno vi sono specializzazioni di ogni tipo, dagli Idraulici – che fanno sparire le tracce di attività soprannaturale – ai terribili Revisori che scendono in campo quando ci sono ingiustificati sforamenti del budget.
E non sono i soli: ogni Paese del mondo ha la propria versione della Lavanderia, in varie occasioni vengono presentati agenti americani della Camera Nera, addirittura più spietati dei concorrenti britannici.
La Lavanderia era in origine una divisione della Special Operations Executive destinata al controspionaggio demoniaco, cresciuta dopo la Seconda Guerra Mondiale fino a diventare un mastodontico apparato di intelligence contro fenomeni occulti.
Un plot che per certi versi ricorda Torchwood, il cupo spin off di Doctor Who, ma in questo caso lo sconsolato Bob deve vedersela, oltre che con i mostri, con superiori gerarchici pazzi e ossessionati dai vincoli di bilancio. Benché le minacce vere e proprie siano costituite dagli esseri interdimensionali dal forte sapore lovecraftiano, dal punto di vista di Bob i quadri amministrativi sono altrettanto potenti e pericolosi, siccome i loro ragionamenti ottusi e le loro procedure ingessate dai regolamenti interni rischiano più volte di interrompere le sue indagini e di mettere in pericolo la sua anima. Letteralmente. I loro interrogatori vengono svolti in forma demoniaca, con veri e propri rituali occulti che possono dannare i dipendenti che non collaborano. Alla stesso modo gli impiegati subiscono sigilli magici che li vincolano a rispettare rigidamente le autorizzazioni burocratiche nell’esercizio delle loro funzioni. Non di rado, appaiono tra le retrovie ex dipendenti sotto forma di zombie, che continuano a essere utili all’organizzazione lavorando nelle aree più pericolose del complesso.
La magia è agli occhi di Bob un fenomeno del tutto comune, dato che è abituato a entrare in contatto con entità demoniache occultate da incantesimi di glamour e lui stesso gira con mani della gloria per tutelarsi da pericolosi malefici.
In questa ambientazione la magia è una branca della matematica, al punto che un sistemista di computer può benissimo essere all’atto pratico un negromante degno delle più ardite evocazioni alla Lovecraft. Siccome oggi il mondo è invaso da computer, e poiché essi servono a eseguire calcoli, ciò significa che le possibilità di entrare in contatto con le presenze dell’oltremondo sono più alte che mai. Mentre un tempo la magia era eseguita con rituali analogici e quindi più facilmente soggetta a errori, oggi viene ricondotta alle regole dell’informatica, al punto che l’elaborazione dei computer è a tutti gli effetti un processo di tipo esoterico, proprio quelli che la Lavanderia tiene d’occhio.
Londra fa spesso da scenario alle avventure dell’agente: la città è sotto un forte controllo dell’organizzazione, che dispone tra l’altro di un’arma chiamata Scorpion Stare in grado di trasformare gli atomi di carbonio in silicio pietrificando le vittime.
All’interno della Lavanderia, che è un incrocio tra MI6 e Men in Black, si insegnano discipline insolite come informatica applicata all’occulto, ma allo stesso tempo la burocrazia domina incontrastata e tutto deve rientrare negli stringenti parametri del budget.
Il problema è che la Lavanderia è un ente dai rigorosissimi controlli del budget, dove ogni minaccia che sfiora i limiti assegnati sottopone gli agenti a lungaggini burocratiche estenuanti e alle riassegnazioni interne studiate per punire gli impiegati troppo zelanti.
Nelle proprie avventure in genere Bob Howard ha la copertura politica di Angleton, il suo capo super-potente che gli permette di sopravvivere all’ostilità di altri burocrati a lui ostili.
James Angleton lavora alla Lavanderia, presumibilmente, “da sempre”: Howard sostiene di avere visto una sua foto della Seconda Guerra Mondiale e non sembra essere invecchiato da allora, lasciando intendere che in realtà Angleton sia solo una copertura per qualcosa di non umano.
In “Il Memorandum Fuller” si intuisce che Angleton (angle, angolo) possa essere legato agli esseri dai Molti Angoli che lo hanno vincolato a una forma umana per non morire mai.
In questa ambientazione le creature innominabili e indescrivibili appartengono appunto a una schiera di esseri chiamati “Molti Angoli”, che nella cultura generale è una terminologia utilizzata in molti ambiti – in primis i fumetti della Marvel Comics – per indicare gli esseri di stampo lovecraftiano.
In questo setting gli esseri che, sulla falsariga dei Miti di Cthulhu, vivono nei profondi abissi, sotto la crosta terrestre, nello spazio tra le dimensioni, in genere non vengono presentati o descritti nel dettaglio. Si fa riferimento a nomi in codice come Deep Seven, Blue Hades, Nightmare Green ma senza mostrarli fisicamente, lasciando il dubbio se si tratti proprio delle creature di Lovecraft oppure di versioni differenti.
Dal punto di vista della filosofia, inaspettatamente, la serie è coerente con la visione del cosmo amorale propria dello scrittore di Providence: non può esistere nessun Dio, perché, se esistesse, non potrebbe mai permettere l’esistenza delle mostruosità poco al di fuori della realtà che minacciano la nostra vita e la nostra sanità mentale. Bob e Mo, per esempio, si rifiutano di avere dei figli, perché se disgraziatamente dovesse avverarsi lo scenario Nightmare Green, la cosa più misericordiosa che potrebbero fare sarebbe tagliare loro la gola per salvarli dalla raccapricciante apocalisse.
Rapporto sulle atrocità
Rapporto sulle Atrocità è un romanzo spionistico che mescola sapientemente fantascienza lovecraftiana e comicità, fortemente debitore dei romanzi di spionaggio di Len Deighton (vedi “La pratica Ipcress”).
Se nell’universo esiste qualcosa di terrificante e innominabile, allora esiste anche un’organizzazione segreta atta a contrastarlo.
Con questa premessa seguiamo le vicende di Bob Howard, agente della Lavanderia, organizzazione governativa super-segreta che si occupa di reprimere le minacce all’integrità dell’universo provocate da matematici troppo zelanti.
Esatto, in questa ambientazione non servono blasfeme litanie, basta dimostrare teoremi indimostrabili con ardite formule matematiche per evocare esseri dai molti angoli, agire su pericolosi nodi di energia universali che sconquassano l’universo e la nostra concezione di esso.
Bob è un “negromante informatico” che anela all’azione sul campo, puntualmente strigliato a dovere dai superiori, che vive con due pazzoidi di nome Pinky e Brains e ha una relazione piuttosto incerta con Mhari. Un giorno salva per conto della sua agenzia Mo O’Brien, una studiosa che sembra vittima di sgradite attenzioni di reduci della Ahnenerbe e di terroristi mediorientali.
I nazisti infatti durante la Seconda Guerra Mondiale sono riusciti ad aprire un passaggio per un altro universo nel quale hanno evocato un antico essere simile a un gigante dei ghiacci, che minaccia di assorbire tutto il calore e distruggere la Terra.
Queste versioni degli Dei Esterni sembrano essere creature che si nutrono di informazioni; quindi la matematica è il nodo che unisce vita e coscienza e può spalancare cose impensabili. I loro mondi sono orripilanti o dissanguati di tutte le informazioni.
Ci sono molti concetti di, diciamo, “blasfema matematica” che può dare origine a pericolose evocazioni. Pensiamo alle curve di geometria “Dho-Nha” dagli esiti pericolosissimi. Quindi occhio, quando risolvete equazioni apparentemente insolubili!
Giungla di cemento
In “Giungla di cemento” Bob viene richiamato d’urgenza in servizio per rispondere a un Codice Blu, che si rivela essere un piano per unire le doti letali del Basilisco al sistema di telesorveglianza londinese, con la collaborazione segreta proprio di alcuni elementi della Lavanderia.
Il romanzo è vincitore del Premio Hugo 2005.
Giù alla fattoria
In “Giù alla fattoria” Bob viene inviato alla Fattoria, un istituto governativo dove vengono curati gli agenti della Lavanderia la cui mente ha irrimediabilmente ceduto. Il solo entrare nella struttura è pericolosissimo per gli agenti con anni di esperienza alle spalle siccome le tremende e grottesche infermiere robotiche sono sensibili alla “magia informatica” che questi si portano dietro. Bob deve scoprire che cosa fanno realmente gli agenti dalla mente compromessa racchiusi al suo interno e possibilmente sopravvivere alle arpie robotiche della Fattoria.
Il Memorandum Fuller
In “Il Memorandum Fuller” Bob viene messo a riposo dopo avere involontariamente ucciso una civile nel corso di un esorcismo. Con la scomparsa del suo capo Angleton e un attacco da parte di sicari sovietici posseduti le cose si infittiscono.
In questa storia, il Culto del Faraone Nero, dietro la facciata della Libera Chiesa Universale, vuole impadronirsi del Divoratore di anime contenuto nell’assistente del sanguinario barone Roman Ungern Von Sternberg, rischiando di fare avverare lo scenario Nightmare Green.
Nel libro viene introdotto appunto lo scenario “Case Nightmare Green” che è l’equivalente del risveglio dei Grandi Antichi: poiché la popolazione della Terra aumenta esponenzialmente, aumentano le menti al lavoro, ovvero organi computazionali, che più sono al lavoro e più indeboliscono le divisioni dalle altre realtà. Questo fenomeno viene accresciuto dalla disposizione del sistema solare che entra in una regione dello spazio particolarmente suscettibile a tali fenomeni, che viene definito “le stelle entrano nella giusta posizione”, proprio come viene detto in “Il richiamo di Cthulhu”.
Il Progetto Jennifer
In “Il progetto Jennifer” Bob viene vincolato a una Abitatrice del Profondo nel corso di una missione alla James Bond per ritrovare la cosiddetta arma Jennifer Morgue, un mostro ctonio fonte di tensioni internazionali.
Equinoide
In “Equinoide” Bob scopre a sue spese che gli unicorni sono reali, e che sono famelici predatori provenienti dallo spazio profondo atterrati nella pacifica campagna britannica. Il romanzo è vincitore del Premio Hugo 2014.
The Apocalypse Codex
In “The Apocalypse Codex” l’eroismo di Bob viene premiato e sta per ricevere una promozione. Ovviamente questo è l’anticamera di un’altra sciagura, siccome viene assegnato alla supervisione dei casi esterni che possono portare a incidenti pubblici imbarazzanti.
Nello specifico, deve verificare che l’agente Persephone Hazard non provochi un incidente internazionale indagando su un telepredicatore, troppo vicino al Primo Ministro, con lo strano potere di guarigione.
The Annihilation Score
In “The Annihilation Score” la protagonista è Mo, la moglie di Bob.
Con l’avvicinarsi dello scenario CASE NIGHTMARE GREEN gli umani iniziano a sviluppare dei superpoteri. Ne nasce un complotto delle forze dell’ordine per instaurare un controllo mentale della popolazione, piano che potrebbe portare all’evocazione nientemeno che del Re in giallo.
The Rhesus Chart
In “The Rhesus Chart” Bob indaga su una infestazione di vampiri, ma questa è complicata dal fatto che lo stesso Staff della Lavanderia, per qualche ragione mostra di non credere all’esistenza dei vampiri.
The Nightmare Stacks
In “The Nightmare Stacks” l’agente Alex Schwartz, un vampiro, deve vedersela con un’invasione di Elfi, che altro non sono che una specie sviluppatasi sulla Terra di un’altra dimensione e che in passato ha visitato il nostro mondo dando origine a numerosi miti locali.
The Delirium Brief
In “The Delirium Brief” l’esistenza della Lavanderia è ormai di dominio pubblico, dopo che l’invasione degli Elfi ha provocato la morte di migliaia di persone. Il primo ministro tenta di servirsi della Lavanderia come capro espiatorio, ma dietro di esso c’è il ritorno di un vecchio antagonista di Bob Howard.
Per sopravvivere, la Lavanderia è costretta ad allearsi con i cultisti del Faraone Nero, siccome portare la Gran Bretagna sotto il dominio di Nyarlathotep è il male minore!
The Labyrinth Index
In “The Labyrinth Index” Mhari, una ex di Bob Howard, viene inviata in America e scopre che la Camera Nera ha preso il controllo del governo. La Camera Nera ha intenzione di servirsi nientepopodimeno che di Cthulhu per proteggere la nazione da altri orrori alieni.
Analisi dei Miti di Cthulhu
Passiamo ad analizzare gli easter egg connessi alle opere di Lovecraft che sono riuscito a trovare.
La serie non è ambientata nei Miti di Cthulhu, anche se da l’impressione che le creature descritte da Lovecraft siano realmente esistenti con quelle caratteristiche. Lovecraft stesso comunque viene menzionato in varie occasioni e anche le sue creature in termini reali, dando l’impressione che egli avesse soltanto descritto nei libri ciò che – purtroppo – esiste davvero.
Il protagonista usa come pseudonimo Bob Howard, che potrebbe essere un riferimento a Robert E. Howard, scrittore contemporaneo di Lovecraft e autore di alcuni racconti del Ciclo di Cthulhu.
Fin dalle primissime pagine di Rapporto sulle atrocità, Bob si imbatte in alcuni libri su faccende occulte uno dei quali è scritto da un certo “Alhazred”.
Bob ha inventato una curva geometrica per l’evocazione di Nyarlathotep che aveva quasi raso al suolo una città.
I membri della Lavanderia si servono di un fantomatico “Teorema di Lovecraft-Turing” che a quanto pare permette di calcolare il rischio che un algoritmo matematico provochi qualche inopportuna crepa nella realtà. Lo stesso Lovecraft viene menzionato come un soggetto “al corrente di un po’ troppe cose”.
Viene citato John Dee (nelle opere di HPL, uno dei traduttori nel Necronomicon) come uno dei possibili mistici responsabili di opere pericolose.
Il protagonista vive nello Cthulhu Chateau, un complesso residenziale dove i suoi vicini spesso compiono esperimenti scellerati prendendo scarse precauzioni.
Cthulhu stesso comunque appare sotto forma di un avatar simile a una vespa di taglia umana che ha preso il controllo della Operational Phenomenology Agency, la Camera Nera, la versione americana della Lavanderia.
Vengono menzionati gli studi matematici applicati alle scelleratezze cosmiche del professor Angell della Brown University, che è il prozio del protagonista del racconto “Il richiamo di Cthulhu” ucciso dal Culto di Cthulhu.
Il villaggio degli addestramenti sul campo della Lavanderia si chiama Dunwich. Sulla spiaggia nei suoi pressi Bob rinviene delle tentacolose stelle marine che riconosce essere discendenti di quelli che vivono a chilometri di profondità di una base artica inglese, ovviamente è un riferimento agli Antichi del racconto “Le montagne della follia”.
Vengono menzionate le cittadine di Arkham e la Miskatonic University.
Agenti nemici con i quali Bob entra in conflitto tentano di portare a compimento un’evocazione di Shoggoth di primo livello. Tali entità hanno al posto del sangue icore, proprio come Wilbur Whateley ne L’orrore di Dunwich.
Le creature sono dette “esseri dai molti angoli” che è una dicitura molto comune, presente anche nei fumetti della Marvel Comics per indicare creature come i Grandi Antichi.
Una razza dei Miti di Cthulhu chiamata Cthoniani qui è presente con il nome Deep Seven.
La curva di geometria Dho-Nha ha le sillabe di una evocazione di Abdul Alhazred.
La Fratellanza del Faraone Nero in “Il Memorandum Fuller” è un riferimento a Nyarlathotep, il quale è una delle entità più tremende presenti in questa ambientazione.
Mo possiede un violino Erich Zann, fatto di ossa umane che se suonato divora l’anima della vittima.
In “Jennifer Morgue” la coprotagonista Ramona è una Abitatrice del Profondo.
Nel romanzo “The Apocalypse Codex”i personaggi incontrano un segugio di Tindalos. Nel romanzo The Jennifer Morgue è presente il Risonatore Tillinghast.
Nel libro The Annihilation Score si narra del furto di un presunto manoscritto del Re in giallo dalla British Library.
In “Equinoide” Bob legge delle vere e proprie lettere di Howard Phillips Lovecraft nelle quali egli spiega che suo padre e suo nonno erano stati vittime del male extradimensionale.