Ben ritrovati su questi lidi!
Oggi vedremo come utilizzare Google Search Console e Google Trends per migliorare la nostra capacità di realizzare articoli davvero utili per i nostri utenti e in grado di convertirli in clienti con maggiore facilità.
Google Search Console ci informa con alert periodici delle query che hanno portato maggiore traffico organico al nostro sito nell’ultimo mese.
Oltre a questi report periodici, GSC può informarci via mail anche di cambiamenti improvvisi che hanno generato una sensibile picco di visite rispetto alle solite ricerche.
Questo è molto importante, perché può aiutarci a effettuare l’analisi dei trend anche di argomenti che solitamente trascuriamo (perché “freddi” da molto tempo) o perché riteniamo che non possano generalmente portarci visite particolari a prescindere.
Come analizzare i trend di ricerca con Google Search Console
Nel mio sito includo anche articoli informativi di letteratura e cultura popolare, per effettuare dei test e analizzare le ripercussioni sul ranking.

In questo caso, l’alert mi riporta che è avvenuto un picco di visite per la query “Solomon Kane”, un personaggio della narrativa fantastica. Il picco è strano perché
- non ho recentemente effettuato ottimizzazione dei contenuti al fine di migliorarne il posizionamento
- è un argomento “neutro” che non viene rivitalizzato da eventi esterni (come nuovi film o serie TV in uscita)
Tuttavia è balzato improvvisamente come prima query di ricerca del sito. Che cosa starà succedendo?
L’articolo in questione, sebbene esaustivo, non era nemmeno particolarmente posizionato. Questo perché Google è consapevole che esistono varie fonti di interesse in merito (film, libri, recensioni ecc.) e pertanto lo spazio della serp a disposizione è ripartito tra tanti portali di generi differenti, che trattano appunto ognuno una sfaccettatura differente.
Eppure, stando a Seozoom, l’articolo è migliorato di 9 posizioni nell’arco di poco tempo, come per magia.
Prima di tutto bisogna appurare se si tratta di un cambiamento di ranking che interessa l’intero sito oppure soltanto questo specifico contenuto.
Analizzare i trend di ricerca con Google Trends
Google Trends è un fantastico tool per analizzare e prevedere le fluttuazioni periodiche che interessano determinati argomenti. In ambito SEO è uno strumento molto importante per la keyword research e la realizzazione di contenuti, siccome permette non soltanto di analizzare la parola chiave in questione, ma anche di evidenziare i topic correlati (gli argomenti affini a quello digitato) e le query correlate (le ricerche affini a quella analizzata).
Questi campi sono molto interessanti perché Google mostra quali sono gli argomenti che interessano i nostri utenti assieme a quello che abbiamo trattato, e quali ricerche vengono digitate in relazione a quelle ci riguardano.
Si tratta di informazioni importanti per comprendere appieno le esigenze informative del nostro pubblico, che noi potremmo non conoscere.
Ad esempio, potremmo vedere che “canone RAI” e ”PEC” hanno contemporaneamente un’impennata di visite, e a prima vista non riusciamo a capire quale nesso potrebbe esserci tra i due. Controllando la serp, potremmo scoprire ad esempio che la richiesta di esenzione del canone RAI possa essere inviata per PEC. Quindi l’impennata di ricerche legata all’interesse per l’esenzione dal canone sarebbe accompagnata dalla ricerca di informazioni su come aprire e utilizzare la PEC, generando a cascata il bisogno informativo in questione.
Nel caso che mi riguarda, decido di verificare il posizionamento con Google Trends. In effetti risulta un picco di interesse proprio negli ultimi giorni che lo ha portato ai massimi da molti mesi a questa parte. Eppure, come detto, non mi risultano eventi in particolare.

Dato che il cambio di posizionamento è relativo agli ultimi giorni, controllo i risultati della serp, ma limitandomi all’ultima settimana.
La serp infatti è un minestrone di contenuti, alcuni evergreen sempre in evidenza siccome riscuotono frequentemente l’interesse, altri che esplodono in un dato momento quando si verifica un boom di ricerche attorno a un dato argomento.
Svelato l’arcano! Il film di diversi anni fa è atterrato su Rai4. Evidentemente un gran numero di persone ha iniziato, tutte nello stesso periodo, a fare ricerche sulla pellicola.
Questo cambio nelle abitudini di ricerca deve avere spinto Google a rimodellare i risultati in serp, ponendo in posizioni più alte siti informativi che potessero rispondere alle esigenze informative in merito all’argomento della pellicola.
Perché analizzare periodicamente l’intento di ricerca?
Questa analisi è importante perché ci fa capire come il posizionamento può variare indipendentemente dalla nostra volontà e del lavoro svolto in un dato periodo, come conseguenza delle considerazioni che gli algoritmi di Google svolgono su quale genere di risultati debba essere restituito nelle serp.

L’ottimizzazione del SEO Copywriter deve vertere quindi sull’analisi dei trend di ricerca per comprendere quali sono le esigenze informative o transazionali che devono essere soddisfatte in un dato periodo. Un articolo esaustivo, che non risponde più alle esigenze di un dato periodo può essere:
- riscritto o espanso in virtù dei nuovi interessi delle persone
- affiancato da un contenuto più attinente alle necessità del periodo in corso
Se optiamo per due contenuti, dobbiamo ovviamente creare un sistema di link interno per fare sì che dalla pagina principale l’utente venga a conoscere quella secondaria, e che da quest’ultimo avvenga un trasferimento di visite e di link juice verso la pagina principale.