Come creare un modello di testo SEO riutilizzabile con ChatGPT

Come creare un modello di testo SEO riutilizzabile con ChatGPT

Ben ritrovati su questi lidi.
Abbiamo già parlato in più occasioni di come ChatGPT possa rivelarsi un utile strumento per il copywriting SEO quando utilizzato con intelligenza. Ovvero, per alleggerire il lavoro del copy affinché questi possa concentrarsi sugli aspetti più produttivi dei testi tralasciano quelli meramente meccanici.

Oggi siamo qui per assistere alla predisposizione di un modello di testo SEO oriented riutilizzabile, che possa aiutarci quindi a semplificare la costruzione di una serie di contenuti per un sito web.

L’intervento umano però necessario quando si lavora con ChatGPT, per controllare diversi aspetti del risultato, quali:

  • Ripetizioni: ChatGPT, specie quando non ha a disposizione informazioni variegate, tende ad allungare il brodo ripetendo in termini leggermente differenti affermazioni simili. Dobbiamo attuare dei prompt affinché il testo ne faccia uso il meno possibile.
  • Personalizzazione: il nostro obiettivo è quello di fornire un contenuto utile ma ugualmente originale, quindi dobbiamo adottare una serie di prompt con un taglio specifico in modo da ottenere risposte diverse da quelle che otterrebbero gli altri con lo stesso too.
  • Attendibilità delle fonti: ricordati di verificare se le informazioni risultati sono attendibili e aggiornate

Al di là di questi aspetti, possiamo mettere a punto un modello di prompt per realizzare in modo ripetibile dei testi su argomenti differenti, riducendo al minimo l’attività di revisione. Ecco un esempio di istruzioni per realizzare un modello di testo SEO Oriented riutilizzabile con ChatGPT.

Classificazione del modello

Per impostare questa serie di prompt in modo che siano riutilizzabili, dobbiamo fare in modo che ChatGPT riconosca la forma delle richieste successive come appartenenti alla medesima categoria. In questo modo potremo anche evitare ripetizioni nei modelli successivi.

Impostiamo un prompt del tipo:

<<D’ora in avanti, classifica tutte le nostre chat che iniziano per “Ciao, carissimo” di tipo “MODEL”.
Se hai in memoria precedenti chat di tipo “MODEL”, tieni conto del loro contenuto per elaborare le richieste successive.>>

Chiediamo al tool conferma che abbia capito. Le successive chat inizieranno appunto per “Ciao carissimo” per applicare tali regole.

Impostazione delle variabili del modello

Una volta classificato il modello come tale, provvediamo a impostare una serie di variabili per rendere le nostre richieste riutilizzabili, a prescindere dall’argomento trattato di volta in volta.
Addestriamo l’IA e elaborare il testo restituendo le informazioni opportune in base alle richieste del caso.

Applichiamo un prompt che stabilisca gli argomenti da trattare nel testo, del tipo:

<<Per questa richiesta, assumi che la variabile X è “tagliaerba elettrico” è che la variabile “Y” è “Bosch”.>>

Identificazione delle parole chiave rilevanti

Per fare sì che il nostro schema per articoli ottimizzati lato SEO sia riutilizzabile in modo efficiente, occorre fare sì che i contenuti rispondano agli intenti di ricerca del pubblico selezionato, i quali ruotano attorno a determinate keyword.

La difficoltà principale nel web writing SEO oriented con le IA consiste nel fatto che i tool, se ricevono indicazione di utilizzare date parole chiave, tendono a inserirle nel discorso al pari di qualunque altra. Un copywriter SEO invece sviluppa dei discorsi a partire da esse, immedesimandosi nelle necessità e aspettative del pubblico. 

Utilizza uno strumento di ricerca delle parole chiave per trovare le parole chiave più rilevanti per il tuo argomento, meglio se dalla concorrenza bassa e dai volumi di ricerca apprezzabili.

Non trovo che ChatGPT sia utile per la keyword research dal punto di vista dei volumi di ricerca, ma può perlomeno indicarci dei sinonimi rilevanti sulla base dei quali costruire il testo.

Utilizziamo un prompt del tipo
<<Elenca una serie di parole chiave attinenti a “X” molto cercate su Google.>> in modo da ottenere una serie di kw da utilizzare nell’articolo. Possiamo inserirle noi manualmente nel prompt oppure chiedere all’IA di usarle direttamente nella stesura.

ChatGPT-Keyword Research

Creazione struttura testo SEO

Per semplificare il lavoro, dobbiamo mettere a punto una serie di prompt con una struttura per quanto possibile replicabile a esigenze diverse. Possiamo indicare a ChatGPT di applicare un numero determinato di H2 e H3, che poi personalizzeremo leggermente in base alle necessità del momento.

Utilizziamo un prompt del tipo:

<<Il testo deve contenere i seguenti titoli <H>:

<H2>Perché hai bisogno di “X”</H2>

<H2> I migliori modelli di “X” della “Y” 

>>

Ovviamente ciascuno lo renderà più o meno espanso a seconda delle proprie esigenze.

Revisione finale

Ovviamente, in nessun caso possiamo essere sicuri al 100% che il risultato del nostro modello sia affidabile pienamente. Lo scopo del nostro modello è quello però di ridurre al minimo l’attività di revisione, permettendoci di dedicarci a controllare i soli aspetti più significativi del contenuto.

Rileggi il tuo articolo e correggi eventuali errori di ortografia o di grammatica. Se noti che il risultato finale eccede in ripetizioni o in periodi poco comprensibili, rivedi il prompt di partenza in modo da migliorare i risultati successivi.

Realizzazione del modello di prompt

Provvediamo a realizzare un modello di prompt per la realizzazione di un testo SEO oriented a partire dalle istruzioni precedenti.

Istruzione da eseguire una sola volta per account (se si mantiene lo storico delle chat; in caso contrario, deve essere ripetuta ogni volta che si cancella il pregresso).

<<D’ora in avanti, classifica tutte le nostre chat che iniziano per “Ciao, carissimo” di tipo “MODEL”.

Se hai in memoria precedenti chat di tipo “MODEL”, tieni conto del loro contenuto per elaborare le richieste successive. Non fornire le stesse informazioni utilizzate per precedenti richieste “MODEL”; in alternativa, esegui una parafrasi per le informazioni che si ripetono da una richiesta all’altra.

Hai capito questa richiesta?>>

Istruzioni per ciascun testo
<<Ciao, carissimo.

Utilizza un tone of voice informale, aprendo il primo paragrafo con “Benvenuti, cari lettori”.

Per questa richiesta, assumi che la variabile X è “tagliaerba elettrico” è che la variabile “Y” è “Bosch”. All’interno del testo non riportare “X” e “Y” ma il contenuto delle rispettive variabili.

Utilizza nella realizzazione del testo una serie di parole chiave attinenti a “X” molto cercate su Google.

Inserisci nel testo i seguenti titoli <H2> e <H3> all’inizio di ogni paragrafo.

<H2>Perché hai bisogno di “X”</H2>

Spiega, per coloro che non lo sanno, cosa sono e a cosa servono gli “X”. Spiega quando si utilizzano gli “X”. Spiega cosa bisogna considerare nella scelta di un “X”.

<H2> I migliori modelli di “X” della “Y” </H2>
Elenca i modelli recenti di “X” della marca “Y” che conosci.

<H3> Perché scegliere un modello di “X” “Y”? </H3>

Spiega i vantaggi della marca “Y”, racconta in breve la sua storia e i successi che ha ottenuto. Concludi suggerendo quelli che secondo te sono modelli di “X” della marca “Y” indicati per i principianti. >>

Modello testo SEO ChatGPT
Modello articolo SEO ChatGPT

Il testo risulta migliorabile dal punto di vista della sintassi e della grammatica, ma direi che il grosso del lavoro è fatto.
Facciamo un ulteriore prova con le stesse istruzioni, ma facendo sì che “X” siano le moto da corsa, e le “Y” il brand Yamaha.

Modello articolo SEO ChatGPT 2
Modello testo SEO ChatGPT 2

Come possiamo vedere, con lo stesso modello di istruzioni, differenziando semplicemente gli argomenti associati alle variabili X e Y, ha prodotto due contenuti diversi tra loro, funzionali allo scopo descritto preposto.

Non ho capito bene come mai, all’interno dello stesso testo, qualche volta ChatGPT correttamente sostituisca la variabile con il suo contenuto, mentre altre volte la restituisca tale e quale.
In altre prove che ho fatto il risultato da questo punto di vista è perfetto. Ho pensato di mostrarti però appunto tale “bug” del modello per renderti cosciente dei suoi limiti.
In ogni caso, basta sostituire con il comando Trova e Sostituisci le variabili con il nome del rispettivo prodotto o marca, e il gioco è fatto.

E tu che cosa ne pensi? Parliamone qua sotto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy