Come Promuovere le Attività Locali – Intervista a Le Formiche

Come Promuovere le Attività Locali – Intervista a Le Formiche

Ben ritrovati su questi lidi!

Oggi ho il piacere di accogliere ai miei microfoni digitali Nicola Zucconi dell’agenzia Le Formiche di Marsciano (PG), uno studio di comunicazione che si occupa di promuovere i business locali sia sul web che sul territorio: l’Umbria è una terra di alta tradizione artigianale ma le cui realtà spesso non hanno le competenze o il desiderio di investire necessari per rendere visibile in tutto il mondo la qualità dei propri prodotti e servizi.

L’agenzia Le Formiche si occupa di produrre per piccole imprese, associazioni, cooperative e artigiani un valore impalpabile ma fondamentale, quello della visibilità, e oggi ci spiegherà le strategie più efficaci per promuovere delle attività locali.Nicola Zucconi - Le Formiche

Grazie per avere accettato questa intervista, Nicola! Per coloro che non ti conoscono, vuoi raccontare qualcosa sulla storia e i traguardi raggiunti da Le Formiche?

Ciao Ilario, prima di entrare nel vivo della tua domanda voglio ringraziarti per l’invito, sono molto contento di essere tuo ospite. Ho aperto lo studio nel 2011 insieme a Filippo il mio socio. Io mi sono formato allo IED di Roma in digital & graphic design, Filippo in grafica all’ISIA di Urbino. Le nostre competenze sono complementari e in sinergia curiamo per i nostri clienti progetti di comunicazione integrata dal branding al web.
Da veri umbri diamo quantità e qualità esportando con soddisfazione progetti anche fuori regione. Non a caso ci siamo dati il nome dell’insetto laborioso della favola di Esopo perché per ottenere risultati occorre lavorare sodo e formarsi continuamente, come del resto ci insegni anche tu con questo blog.

La potenza delle immagini nelle strategie promozionali: quanto conta l’apparenza visiva nel marketing online e dal vivo?

Dai primi graffiti rupestri alla grande arte, le immagini hanno sempre avuto il potere di affascinare il pubblico perché riescono a fare sintesi di narrazioni anche molto complesse.  

E la nostra epoca è affamata di immagini che bucano lo schermo da condividere, commentare, approvare.

Nelle mie strategie promozionali dietro all’estetica voglio che ci sia anche una storia da raccontare. L’obiettivo, in ultima istanza, è vendere i prodotti o servizi del cliente. Una bella immagine ti aiuta a catturare due secondi in più di attenzione del consumatore, ma poi ci vuole un testo solido e ricco di contenuti per arrivare al risultato.  

Anche se sono un web designer riconosco che il copywriting è un elemento fondamentale per portare a termine un’azione promozionale di successo. Il visual online e off-line non deve mai essere una questione di gusto personale, piuttosto il risultato di un processo di selezione di contenuti e messaggi da trasmettere ad un pubblico che hai studiato.

Quando ricevete l’incarico di promuovere una attività locale, quali sono gli step che seguite?

Hai presente quando ti dicono “Sì, mi piace l’idea. Non potrebbe essere mica pronta per ieri?”

Bene, a prescindere dal tempo a disposizione nella nostra check list ci sono:

– Definizione degli obiettivi

– Progettazione

– Condivisione degli strumenti

Crediamo molto nella formazione del cliente perché, secondo noi, per il successo della collaborazione è importante che comprenda esattamente cosa sta acquistando.

Infatti, una volta lanciata l’attività promozionale, il cliente stesso deve farsi artefice positivo e propositivo dei benefici che il digital marketing apporta a qualsiasi business. La promozione di un’attività locale non può esaurirsi in una campagna o nella realizzazione di un pacchetto base di strumenti come immagine coordinata, sito internet e pagina Facebook. Si tratta di un processo continuo in cui come studio di comunicazione accompagniamo la crescita del nostro cliente e lo supportiamo nella pianificazione e nello svolgimento delle attività ricorrenti.

Quali strumenti o strategie impiegate per analizzare i competitor e il territorio sul quale il brand intende promuoversi?

Con l’esperienza abbiamo definito una nostra metodologia.
Essenzialmente ci muoviamo in due modi:

  1. Mappatura dei competitor insieme al cliente perché nessuno come lui li conosce per nome e cognome. Gli chiediamo sempre anche di darci informazioni sulle specificità del prodotto, sulle dinamiche del mercato e di comunicarci le sue impressioni sulle tendenze in atto. Ci concentriamo quindi sull’analisi della clientela per comprenderne le caratteristiche, gli stili di consumo e il rapporto con il web.   
  2. Utilizziamo alcuni strumenti come Google Keyword Planner che ci consentono di analizzare la domanda dei consumatori per chiavi di ricerca specifiche. A parte Google, il mio preferito è SEMrush perché mi permette di avere una panoramica completa dei competitor e di monitorare le loro attività on line. Il mondo dei tool è in fermento con il lancio di nuove applicazioni, e l’implementazione di funzionalità nei programmi di cui parlavamo sopra. I dati ci sono, le applicazioni pure, ma la formazione continua sull’analisi è irrinunciabile. Se ci limitiamo a recepire e trasmettere il risultato del software restiamo ad un livello molto superficiale, la bravura dell’analista conta molto.  

Di quali tool fate uso per pianificare al meglio il vostro lavoro?

Questa domanda apre un capitolo immenso, su cui il mio socio ed io ragioniamo spesso.

Per la pianificazione e la gestione dei lavori abbiamo realizzato internamente allo studio “il formichiere” un software gestione online su misura della nostra attività. Ovviamente ha una struttura responsive ed è accessibile anche da smartphone e tablet, così non abbiamo scuse nemmeno in vacanza ;).  

Esistono strategie promozionali delle attività locali applicabili a tutte le realtà, oppure ogni impresa è un caso a se stante?

Mi sento di dire che ogni impresa è un caso a sé stante perché alla base di tutto ci sono le persone. Una strategia che funziona a meraviglia in un caso, non è detto che dia gli stessi risultati ovunque la si applichi. Sul campo, e alle volte a nostre spese, abbiamo imparato che per ottenere risultati occorre tenere alto l’entusiasmo e il coinvolgimento dell’imprenditore e di tutti i suoi collaboratori. I frutti non si possono sempre cogliere a breve termine, una strategia è per definizione un qualcosa che ti proietta nel medio-lungo periodo.

Anzi i trucchetti e le tattiche che dopano il risultato nel brevissimo periodo sono pericolose, creano dipendenza invece di una crescita sana.

La promozione di un’attività locale è una bella sfida da affrontare dovendo trarre il massimo dal budget ed integrare in maniera intelligente pubbliche relazioni, marketing digitale e comunicazione tradizionale. Come dicevamo prima, la strategia si costruisce a partire da un obiettivo ed ogni imprenditore ha il suo. A noi il compito di aiutarlo a raggiungerlo.

Molti imprenditori preferiscono praticare soluzioni ”fai da te” oppure rivolgersi al classico parente a buon mercato: credi che questa fase sia un passaggio obbligato per comprendere i limiti delle proprie strategie, oppure un errore da evitare a ogni costo?

Molte imprese, e non solo attività locali, purtroppo per loro passano per soluzioni non professionali. Il punto è che quello che viene fatto sul web lascia una traccia non tanto nei server, quanto nella mente dei consumatori. Le criticità non stanno solo nella grafica, l’occhio vuole comunque la sua parte, ma anche nell’organizzazione e realizzazione dei contenuti. Le competenze che servono per realizzare una comunicazione che funziona sono trasversali e difficilmente dosate in proporzioni ottimali in un’unica persona: architettura dell’informazione, web design, grafica, photo editing, copywriting, SEO e web marketing.

Chi può dire di essere tutto questo? Mi lanci un segnale perché voglio conoscerlo.

Non me ne vogliano gli imprenditori ma commettono un errore ad internalizzare tutte le attività di marketing e comunicazione. Quei collaboratori che pensano di spaccare risparmiando, stanno facendo un danno e forse seminando perdite future.
Ho un paio di case history da raccontare, magari davanti a un bel caffè da noi a studio.

Il sito internet: una necessità per ogni genere di business oppure una potenzialità che dà i frutti solamente per certi generi di attività?

Il sito internet è una necessità per qualsiasi attività, punto e basta.

Ovviamente si tratta di uno strumento e senza una guida non ti porta da nessuna parte.

Questo è il messaggio che deve ancora passare tra molti imprenditori, commercianti e liberi professionisti. In Italia ci sono interi settori che ancora non hanno beneficiato minimamente di un utilizzo consapevole del web. Gli stessi settori, in altri paesi europei e negli Stati Uniti, si trovano già alla seconda o terza fase di quello che possiamo chiamare “restyling” web.

Per divertimento, ho iniziato a fare analisi sulla domanda in Italia di servizi avanzati per determinati settori e mi sono accorto che ci sono spazi tutti da inventare per chi fa il nostro lavoro. Essere un first-mover rappresenta un bel vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.

Il packaging: in che modo riesce a veicolare l’identità aziendale e i pregi del business?

Il packaging deve essere coerente con i valori trasmessi dall’azienda e progettato per stare finalmente dalla parte del consumatore. Il nostro know how maggiore riguarda il settore alimentare e dell’abbigliamento dove un progetto di packaging riuscito aiuta le persone a fare un buon acquisto e a farle sentire padrone delle scelte di consumo. Quindi via libera a packaging sostenibili, informativi con plus di prodotto e dati verificabili. Ecco il modo migliore per veicolare l’identità dell’azienda: mostrare la bontà dei prodotti e la serietà delle persone che li producono. Il consumatore ricambia portando con fiducia i prodotti sulla tavola o indossandoli ogni giorno.  

La presenza in fiera: un must che tutte le attività locali dovrebbero riproporsi oppure una occasione di promozione utile solamente per certi business?

Le fiere di settore restano un punto di riferimento per incontrare nuovi clienti e rinsaldare collaborazioni già avviate. I nostri clienti non hanno mai abbandonato l’attività fieristica, ma negli ultimi 12 mesi hanno intensificato gli appuntamenti segno di una maggiore fiducia e disponibilità ad investire. Dall’altro lato osserviamo anche la nascita di nuove fiere-mercato disegnate su misura delle attività locali e piccoli produttori con l’obiettivo di metterle in relazione diretta con il consumatore finale. Abbiamo testato questa formula collaborando con un evento dedicato al turismo che si svolge a Milano ogni anno. Abbiamo fatto conoscere questa possibilità di promozione alle aziende agricole e agli agriturismi della nostra zona con i dati alla mano sulle edizioni precedenti in termini di affluenza, numero espositori, volumi di prodotti venduti.

Chi ha partecipato fidandosi del suo istinto imprenditoriale non solo si è ripagato tutti i costi di partecipazione, allestimento e trasferta con le vendite effettuate in fiera, ma ha acquisito centinaia di contatti di consumatori finali da inserire nel programma di marketing digitale: mailing list, couponing, invito a contest tanto per fare qualche esempio. Insomma una perfetta occasione di integrazione tra relazioni con il pubblico, in cui le attività locali sono maestre, e marketing digitale per allargare gli orizzonti.  

Grazie mille per questa intervista Nicola, a presto!

Grazie a te Ilario e ai lettori del tuo blog.

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