Cos’è la Spezia di Dune? La storia di Arrakis e dei Fremen

Cos’è la Spezia di Dune? La storia di Arrakis e dei Fremen

Ben ritrovati, miei mitici amici.

Oggi torneremo a parlare del Ciclo di Dune di Frank Herbert, e ci concentreremo sui Fremen, l’indomita popolazione del pianeta Arrakis, e sulla straordinaria sostanza nota come Spezia.

Chi sono i Fremen

I Fremen sono una popolazione umana stanziata sul pianeta Arrakis. La storia del loro arrivo sul pianeta è andata parzialmente persa nel corso dei millenni. L’idea che si è mantenuta viva è che Arrakis fosse la meta finale delle peregrinazioni dei nomadi Zensunni, che credevano erroneamente di provenire dal pianeta Poritrin.

Si tratta di una popolazione forgiata dalle durissime condizioni di vita del desertico pianeta: tutta la loro cultura è influenzata dalla mancanza d’acqua, così come la loro biologia (presentano infatti un sangue dalla coagulazione rapida).

Il loro tratto distintivo è una cicatrice all’altezza del naso provocata da un fermaglio che regge un tubo per la raccolta del vapore, siccome in battaglia non possono portare il boccaglio.

I loro occhi sono colorati di blu a causa della estrema assunzione di Spezia, che si trova praticamente ovunque nel pianeta.

I Fremen sono combattenti dal valore incredibile: temprati dalle proibitive condizioni di vita del pianeta Arrakis e dalle persecuzioni che hanno subito, sono diventati tanto forti da rivaleggiare e superare i fanatici Sardaukar dell’Imperatore, a loro volta cresciuti in un pianeta durissimo, Salusa Secundus, ma non aspro quanto Dune. Salusa Secundus inoltre è stata una delle tappe dell’esodo dei nomadi Zensunni.

Tuttavia, nonostante la loro estrema forza, sono ritenuti comunemente poco più che una seccatura, al punto che nessuno che non li conosca direttamente scommetterebbe su di loro in un ipotetico scontro con i Sardaukar.

Il loro numero è molto più grande di quello ufficialmente censito, al punto che l’impero non ha idea di quanti ve ne siano realmente su Arrakis.

La popolazione è organizzata gerarchicamente in Sietch, ognuno dei quali è retto da un Naib. I sietch sono posti tra le formazioni rocciose presenti tra le dune.

Per sopravvivere nelle disumane condizioni del pianeta i Fremen fanno uso di speciali vesti chiamate tute distillanti, le quali filtrano il sudore corporeo ed estraggono acqua dalle urine. Sotto i talloni sono presenti dei mantici che, camminando, mettono in circolo i liquidi corporei assorbiti e distribuiti dalla tuta.La dispersione di umidità provocata dal fiato viene ridotta respirando con il naso ed espirando dentro un boccaglio. Tali dispositivi permettono a un uomo in buone condizioni di sopravvivere senza acqua nel deserto anche per tre settimane: senza di esse, la morte è praticamente certa.

Sopra le tute i Fremen indossano lunghi mantelli color sabbia con cappuccio, che li aiuta a mimetizzarsi, e stivali da deserto che proteggono dall’abrasione della sabbia.

Non c’è bisogno di indossare le tute distillanti all’interno del sietch, siccome essi sono sigillati e l’atmosfera umida che si racchiude al loro interno permette la sopravvivenza della tribù al loro interno.

I Fremen, contrariamente alle stime imperiali, non sono poche migliaia ma vari milioni. Non tutti i Fremen vivono però nel deserto: una parte di loro fa vita sedentaria nei villaggi Pyon posti vicini alle città imperiali.

La loro intera cultura è improntata sull’acqua, risorsa limitatissima e cruciale: ogni loro azione, gesto, modo di comportarsi e anche solo di parlare è incentrato sul concetto dell’acqua come risorsa vitale.

Sebbene abbiano alto rispetto dei defunti non possono seppellirli: si occupano invece di distillarli siccome la loro acqua spetta di diritto alla tribù, per aiutarla a sopravvivere.

Un gesto come lo sputo, che in condizioni normali significa oltraggio, per loro invece è un gesto di grande rispetto, siccome rappresenta una rinuncia alla propria acqua per manifestare un assenso all’altro.

Anche se sono combattenti onorevoli e incorruttibili non possono prendersi carico di altre persone, se questo significa ridurre le scorte di acqua della loro tribù.
Per questo, ad esempio, accettano di aiutare gli alleati di Thufir Hawatt solo se questi accettano di donare i corpi dei loro compagni morti, al fine di trarne prezioso liquido.

Grazie alla loro esperienza e resistenza riescono a muoversi nel deserto a piedi e cavalcando gli enormi vermi del deserto tramite un sistema di ganci.

Eventuali divergenze tra Fremen possono essere appianate da un combattimento rituale amtal.

Il vincitore di uno scontro diventa responsabile della famiglia del defunto e può scegliere se prendere la sua donna come moglie o come serva.

Tuttavia non è una cultura patriarcale, siccome la massima autorità religiosa è la Reverenda Madre delle Bene Gesserit.

La società Fremen è altamente spirituale, per non dire superstiziosa. Nel corso dei secoli gli insegnamenti Zensunni sono stati adattati al contesto del deserto, e i nativi hanno preso a venerare il verme delle sabbie come Shai-Hulud, una manifestazione di Dio. Parte del loro credo è frutto del processo di ingegnerizzazione religiosa messo a punto dalla Missionaria Protectiva delle Bene Gesserit, instaurato per fornire loro una società propensa a credere alle profezie funzionali ai loro piani.

In questo modo, una Reverenda Madre in difficoltà viene accolta dalla comunità come sacerdotessa. I Fremen, grazie all’onnipresente Spezia, hanno sviluppato le loro Reverende Madri, coadiuvate dalle sacerdotesse note come Sayadine.

La storia della spezia di Dune e dei Fremen

I Fremen – La storia

Nell’anno standard 10.191 A.G. l’imperatore Shaddam Corrino IV incaricò per ragioni politiche la casa Atreides di rimpiazzare i loro rivali Harkonnen nella gestione del pianeta Arrakis, l’unico luogo dell’universo a produrre la Spezia, la droga geriatrica necessaria per i commerci galattici.

Il duca Leto Atreides aveva previsto che Arrakis si sarebbe trasformato in una trappola per la sua famiglia, che stava diventando troppo prestigiosa agli occhi dell’imperatore, perciò avvicino i Fremen desiderando guadagnare la loro fiducia. Il fedele Duncan Idaho venne inviato come ambasciatore presso i Fremen, che erano diffidenti verso gli stranieri a causa della sanguinosa oppressione esercitata dagli Harkonnen.

Dopo pochi mesi il duca Leto cadde vittima di un attacco perpetrato dagli Harkonnen, sostenuti dalle truppe Sardaukar dell’Imperatore, e gli Atreides persero il controllo del pianeta in favore dei loro rivali.

Paul Atreides e sua madre Jessica riuscirono a sfuggire al piano del Barone Harkonnen di una morte certa nel deserto e vennero  raccolti da una tribù di Fremen guidata da Stilgar.

Con il tempo si cementò l’idea che Paul fosse il Mahdi, il messia combattente che i Fremen attendevano da generazioni. Jessica divenne la nuova Reverenda Madre dei Fremen – sostituendo la precedente – e dette alla luce la sua seconda figlia Alia.

Siccome Jessica era incinta quando si sottopose all’agonia della Spezia, la bimba nacque con la coscienza di un adulto già da neonata, senza però la capacità di trattenere l’influenza degli antenati, rischiando di diventare così un abominio.

Nel corso delle sue visioni, Paul assiste al dipanarsi di un conflitto lungo tutto l’universo, la jihad, e cerca un modo per fare sì che questo futuro non avvenga.

Nel 10193 Paul Atreides, acclamato come un messia dai Fremen, guidò una rivolta che portò alla sconfitta degli Harkonnen e alla morte del Barone per mano di Alia.

Nel 10196 l’imperatore Padiscià abdicò in favore di Paul Atreides, che diviene così imperatore e pose su Arrakis la sede imperiale.

Nonostante i suoi propositi, i Fremen portarono per la galassia “la pace di Muad’dib” con la spada, al costo di miliardi di vite.

La jihad terminò nel 10206 AG: Paul stima che sia costata 61 miliardi di vite, la sterilizzazione di 90 pianeta, e la “demoralizzazione” 500 altri mondi; 40 religioni vennero spazzate via assieme ai loro fedeli.

Arrakis

Arrakis è il terzo pianeta della stella Canopo, inizialmente quasi completamente desertico. La capitale del pianeta nonché prima colonia è la città di Arrakeen. Il diametro equatoriale di Arrakis è di 8112 km. Possiede due lune, Krlln e Arvon.

Nell’84 b.g. (prima della Gilda Spaziale) fu compiuto il primo viaggio nell’iperspazio sfruttando il melange. Il Corpus Luminis Praenuntiantis (la futura Gilda Spaziale) iniziò a interessarsi verso la sostanza, che si forma soltanto su tale pianeta.

L’ecologo Pardot Kynes venne inviato dall’imperatore Elrood su Arrakis allo scopo di studiare il melange e scoprire un modo per riprodurlo fuori da Arrakis, in modo da sfuggire al monopolio degli Harkonnen. Pardot fu colpito dalle caratteristiche del pianeta, un immenso alternarsi di rocce e sabbie sferzate dai venti, e suppose che tale ambiente potesse essere trasformato in un’enorme oasi rigogliosa. A tale scopo era necessario coinvolgere la popolazione nativa, i Fremen.

Un giorno salvò alcuni Fremen da un’aggressione e viene accolto in colloquio in un sietch, ma gli anziani inizialmente diffidavano di uno che era affiliato all’Impero. Perciò incaricarono un lottatore di eliminarlo ma questi, una volta giunto di fronte a lui, decise di uccidere se stesso.

Da questo momento i Fremen si convinsero che Kynes fosse un santo profeta inviato da Dio, e questi riuscì a coinvolgere la popolazione nell’attuare la sua visione di un Arrakis completamente rigoglioso.


Negli anni Pardot organizzò una progressiva raccolta di acqua nel deserto e aiutò i Fremen a prendere confidenza con gli strumenti imperiali, che talvolta vennero sottratti per i loro scopi.

Dopo la morte dell’imperatore Elrood la sua posizione sul pianeta venne dimenticata; Pardot ebbe un figlio da una donna Fremen, Liet, che educò per prendere un giorno il suo posto.

Pardot morì a causa del crollo di una parete di grotta pericolante, nel corso dell’esplorazione di quelli che riteneva essere i resti di oceani ormai scomparsi.

In precedenza, le Bene Gesserit avevano evangelizzato la popolazione dei Fremen con la Missionaria Protectiva, allo scopo di far radicare il concetto dello Kwisatz Haderach, un uomo capace di esplorare mentalmente l’esito di diversi futuri contemporaneamente. Tale credenza li renderà molto suggestionati dalla successiva venuta di Paul Atreides.

Il melange intanto era divenuto una risorsa cruciale per l’economia della galassia. Si decise che l’estrazione della sostanza doveva essere affidata a una delle grandi case del Landsraad. Gli Harkonnen attuarono con il sangue questa politica, a spese dei Fremen.

Nel corso degli anni Liet-Kynes apprese le conoscenze del padre e gli arcani segreti dei Fremen. L’imperatore Shaddam IV lo nominò ecologo imperiale, anche se non dimostrava particolare interesse ai rapporti sulla natura del melange. Liet portò avanti nella massima segretezza il progetto di terraformazione del padre, con il coinvolgimento dei Fremen. Ebbe una figlia, Chani, che diventerà la compagna di Paul Atreides e la madre dei suoi figli.

Dopo la destituzione per incapacità di Abulurd Harkonnen subentrò il barone Vladimir. 

Dopo la revoca della licenza di estrazione del melange agli Harkonnen in favore degli Atreides, Liet venne nominato arbitro del cambio, allo scopo di assicurare una pacifica transizione.

Liet si comportava agli occhi degli Atreides in maniera abbastanza criptica, senza palesare i suoi rapporti con i Fremen. In realtà egli mirava a studiare il duca Leto e soprattutto suo figlio Paul, che secondo molti indizi poteva essere l’atteso messia.

Liet e Duncan Idaho salvarono la vita a Paul e Jessica: l’arbitro li indirizzò a un villaggio Fremen nelle regioni del sud dove sarebbero potuti  essere realisticamente al sicuro.

Il barone Harkonnen, per punirlo, lo fece abbandonare nel deserto privo di tuta distillante. Nel corso del delirio per il caldo atroce iniziò a vedere il padre che gli spiegava le caratteristiche del pianeta, e infine morì per l’esplosione di una concentrazione di spezia.

Il barone Vladimir progettava di fare gestire l’estrazione dal nipote Beast Rabban, in modo che alla sua sanguinaria gestione succedesse quella del nipote preferito, Feyd-Rautha Harkonnen, facendo sì che venisse percepita come più umana.

Nel corso dei secoli successivi il progetto ecologico da buoni frutti, portando alla trasformazione dell’arido Arrakis nel rigoglio Rakis. Conseguenza del processo però è la drastica diminuzione dei Vermi delle sabbie che producono il melange, siccome per loro l’acqua è tossica.

Dopo 3.500 anni di regno, il Dio-Imperatore di Dune Leto II muore attraversando il fiume Idaho, essendo l’acqua tossica per il suo corpo di verme. Il suo corpo decomposto in trote delle sabbie ricreano le condizioni per la ricomparsa dei vermi delle sabbie.

Nei successivi 1.500 anni, Rakis progressivamente torna al suo stato di deserto: il potere diviene nelle mani delle Ittiointerpreti, il Sacerdozio Rakian e le Bene Gesserit.

Cos’è La Spezia?

La Spezia – o melange – è una droga di immenso valore presente nell’ambientazione di Dune. Essa viene utilizzata da soggetti come le Bene Gesserit per sviluppare poteri precognitivi e di chiaroveggenza e l’accesso alle memorie genetiche delle proprie antenate. Essa può essere assunta nei cibi e nelle bevande e anche per realizzare oggetti. Ad altissimi dosaggi, specie se inalata, porta a vere e proprie mutazioni biologiche negli utilizzatori.

L’assunzione prolungata di spezia si manifesta nei soggetti con la colorazione blu prima dell’iride e poi anche della sclera degli occhi.

La sua più nota proprietà è la capacità di espandere la vita umana anche di centinaia di anni, e ciò la rende la merce più ricercata e costosa dell’intero universo.

La Spezia è un vero e proprio veleno geriatrico, ovvero non uccide con la sua assunzione, ma lo fa non appena si smette di prenderlo, al termine di una lunga agonia. Dopo il colpo di stato degli Harkonnen ai danni degli Atreides, Jessica e Paul si accorgono di essere condannati a passare il resto delle loro vite su Dune, per dover continuare ad assumere la sostanza che impermea l’aria.

In alcuni individui geneticamente predisposti la Spezia permette di sviluppare percezioni extrasensoriali. I navigatori della gilda spaziale vivono immersi in contenitori pieni di vapori di spezia al punto da subire vistose mutazioni fisiche. Come conseguenza di ciò diventano in grado di pilotare astronavi a velocità superiore a quella della luce trovando le rotte sicure attraverso lo spazio tempo.

L’overdose di Spezia può portare a uno stato di trance da Spezia con effetti imprevisti: Alia accresce la sua discesa nello stato di abominio, mentre Leto II apre gli occhi sul Sentiero Dorato.

I Fremen sono gli unici a occuparsi dell’estrazione della Spezia, siccome sanno come muoversi nel deserto senza attrarre i pericolosissimi vermi delle sabbie.

L'imperatore-Dio di Dune Leto II
Shai-Hulud and the God Emperor https://www.deviantart.com/erikshoemaker/art/Shai-Hulud-and-the-God-Emperor-545228591 by ErikShoemaker https://www.deviantart.com/erikshoemaker

I vermi delle sabbie sono creature native di Arrakis che possono raggiungere anche i 450 metri di lunghezza, anche se alcuni pensano che al polo ne esistano di lunghi anche 1000 metri. La presenza degli scudi scatena loro una furia omicida. Sono infatti in grado di captare i piccoli rumori sul terreno e giungere rapidamente verso la fonte, per difendere il proprio territorio. Il loro arrivo è preannunciato dall’aria che si carica di elettricità. Si nutrono di sabbia e di materiali inerti.

La forma larvale del verme (trota delle sabbie) è attratta dall’acqua. Quando se ne addensa una quantità sufficiente, sopraggiungono molte trote che la incapsulano in modo da renderla tollerabile per la forma adulta. 

Quando la pre-spezia viene sospinta verso la superficie, a causa dell’accumulo di ossido di carbonio e vapore acqueo genera una vera e propria esplosione.

Il materiale risultante esposto al sole e all’aria porta alla formazione della Spezia vera e propria.

L’acqua evapora rapidamente lasciando una caratteristica macchia porpora che segnala la presenza della Spezia. La Spezia viene raccolta tramite enormi veicoli chiamati mietitrici, in grado di filtrare la Spezia dalla sabbia e di eseguire una prima lavorazione. Tuttavia i rumori attirano inesorabilmente i vermi, i cui esemplari più grandi possono divorare una mietitrice in un sol boccone. Le mietitrici vengono trasportate tramite enormi velivoli chiamati ala, una versione ingrandita degli ornitotteri in uso presso l’impero, che possono portarle via all’arrivo dei vermi.

L’acqua è estremamente tossica per i vermi, e ne determina una morte dolorosa. Da tale contaminazione nasce un veleno chiamato Acqua della vita, che le reverende madri utilizzano per i loro riti. Queste ultime compiono un’ordalia  detta agonia della spezia, che comporta l’ingestione dell’essenza di spezia, ottenuta affogando un verme di 9 metri. L’officiante usa il proprio metabolismo per trasformare l’essenza in un liquido non tossico, processo che permette di accedere in modo cosciente alle memorie genetiche delle antenate. La candidata che riesce nel processo diviene quindi una Reverenda Madre.

Ovviamente nessuno eccetto i Fremen vuole che Arrakis venga terraformato, siccome ciò porterebbe a esaurire la produzione della Spezia. I Fremen invece al Polo Sud hanno realizzato le prime oasi, che nessuno a eccezione della Gilda Spaziale conosce: questa, che controlla i satelliti di tutto lo spazio conosciuto, tiene il silenzio in cambio di cospicui pagamenti in Spezia.

Tra gli eventi di L’imperatore-dio di Dune e Gli eretici di Dune i Tleilaxu scoprono il modo di produrre Spezia artificiale in vasche axlotl, anche se il processo non è sufficiente a estromettere la versione naturale dal mercato.

Nella trilogia Preludio a Dune, i Bene Tleilax sviluppano il Progetto Amal per generare della spezia sintetica per non dipendere più da quella di Arrakis.

In Sandworms of Dune, i Navigatori della Gilda commissionano a un ghola la creazione di vermi delle sabbie avanzate per produrre il melange a loro necessario. Esso prevede la creazione di una variante acquatica dei vermi rilasciati negli oceani di Buzzell. Questi “vermi delle acque” producono una sostanza chiamata ultraspezia, talmente potente da fare scendere un Kwisatz Haderach potenziale in un coma attraverso una prescienza perfetta.

E con questo è tutto. Lasciami un commento, noi ci vediamo al prossimo video.

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