La monumentale produzione di fantascienza di Asimov si raccoglie tendenzialmente in tre cicli: il Ciclo dell’impero, il Ciclo dei robot, il Ciclo delle Fondazioni, e oggi parleremo di quest’ultimo.
Leggi tutto: La Fondazione di Isaac Asimov: La Storia CompletaLa saga della Fondazione di Isaac Asimov conta originariamente tre libri realizzati a partire dal 1951 ai quali si aggiunsero – su insistenza dell’editore e degli appassionati – due sequel nel 1982 e due prequel realizzati nel 1988 e nel 1993.
Oltre ai volumi di Asimov esiste una “trilogia della Seconda Fondazione” che comprende Fondazione la Paura (1997), Fondazione e Caos (1998), Fondazione, il trionfo (1999) scritti da Gregory Benford, Greg Bear e David Brin su invito della vedova di Asimov. La saga in genere non è apprezzata dagli appassionati siccome introduce variazioni del canone asimoviano, risultando comunque un omaggio degli autori al padre della fantascienza.
Tendenzialmente i libri del ciclo possono essere letti come episodi a se stanti, anche se negli ultimi due volumi della saga si rafforzano i riferimenti al Ciclo dei robot dello stesso Asimov.
Asimov era intenzionato a scrivere un’opera storica sul modello della caduta dell’impero romano, ma ambientata nel futuro anziché nel passato. Confrontandosi con l’editore, maturò la scelta di introdurre nell’ambientazione una disciplina – la psicostoria – in grado di accorciare a soli 1000 anni il lunghissimo periodo di 30.000 anni successivo alla caduta dell’impero.
Rispetto ad altre saghe di fantascienza monumentali, l’universo (anzi, la galassia, siccome non ci si spinge oltre i limiti di quest’ultima) della Fondazione non contempla la presenza di alieni e la rappresentazione di battaglie titaniche. I protagonisti sono sempre e solo umani alle prese con questioni più di stampo psicologico come concordati politici, trattative commerciali e analisi dei comportamenti dei propri simili al fine di indurre determinate reazioni.
La saga è incentrata sull’influenza che la psicostoria ha avuto sulla formazione di un secondo impero galattico dopo la caduta del primo, che è durato ben 12.000 anni, nel corso dei quali ogni ricordo attinente alla Terra è andato perduto. Dopo secoli di inaridimento culturale, burocratizzazione asfissiante e immobilismo sociale, l’impero è entrato in una crisi ineluttabile; l’unica cosa che può cambiare da quel punto in poi, è la durata delle barbarie che ne conseguiranno.
La psicostoria è una disciplina matematica che studia le reazioni di un agglomerato sociale a determinati avvenimenti. Per essere valida, tale dottrina deve tenere di conto un agglomerato di persone abbastanza grande, e le persone analizzate non devono essere al corrente di essere oggetto di studio.
La psicostoria viene inventata da Hari Seldon, l’unica mente scientifica ancora vispa in un universo stagnante, burocratizzato e intellettualmente morente.
Grazie alla psicostoria è possibile accorciare un periodo di 30.000 anni di caos e anarchia dopo la caduta dell’impero a soli 1.000 anni. Questo perché tale scienza analizza il comportamento di milioni di mondi per trarre previsioni valide per i comportamenti di masse ingenti di persone, ma è inefficace nel prevedere il comportamento di un singolo individuo.
Seldon quindi, per preservare la conoscenza scientifica della galassia, crea una Fondazione di scienziati alla quale si affianca – all’insaputa di tutti – una Seconda Fondazione composta non da scienziati ma da psicologi esperti in Psicostoria, collocata all’altro capo della galassia (“Star’s End”).
La Prima Fondazione, grazie alle conoscenze scientifiche che detiene, diviene il principale polo politico dell’universo e sconfigge i mondi anarchici che vorrebbero asservirla, ampliando sempre più il suo potere. I suoi scienziati, agli occhi di un mondo che si sta imbarbarendo, sono ammirati al pari di maghi.
La psicostoria prevede l’avverarsi di una serie di Crisi Seldon, degli eventi che costituiscono dei punti di volta della Storia di grande rilievo. Dopo il superamento di una crisi l’ologramma di Hari Seldon appare agli incaricati e spiega come si sono svolte le cose fino a quel punto: il piano Seldon viene portato avanti all’insaputa del resto della galassia, siccome è cruciale che le masse non siano al corrente di essere oggetto di tale esperimento, se si vuole che dia i suoi frutti.
Il Piano Seldon sembra procedere senza particolari intoppi fino alla comparsa del conquistatore noto come Mulo (Mule), del quale vengono fornite soltanto poche e frammentarie informazioni.
Sembra essere un uomo di modeste origini e dal padre sconosciuto, magrissimo e dal naso lungo. Cresciuto come vagabondo si è dato alla malavita presso vari pianeti e ha deciso di conquistare la galassia per vendicarsi dei torti subiti in giovinezza.

Il soprannome deriva dalla sua testardaggine e dal fatto che è sterile come l’animale omonimo. Il Mulo è un mutante nato sul pianeta Gaia che possiede il potere di condizionare le emozioni altrui, trasformando i nemici in suoi fedeli alleati, il che gli permette di compiere enormi conquiste in pochissimo tempo.
Il Mulo sconfigge la Prima Fondazione ma non riesce con successo a intercettare la Seconda Fondazione, la quale al contrario lo porta in trappola e riesce a renderlo inoffensivo, portando avanti il Piano Seldon.
Il Piano Seldon così continua attraverso l’operato della Prima e della Seconda Fondazione, ma che rischia nuovamente di incrinarsi quando gli osservati si rendono conto di essere tali…
Ma ora entriamo nel dettaglio della saga, riassumendo la trama di ciascuno dei 7 volumi.

Preludio alla Fondazione
Pianeta Trantor, un mondo completamente ricoperto da cupole metalliche nel quale la vita di 40 miliardi di abitanti si svolge tutta sotto la superficie.
L’imperatore Cleon I è affascinato dalla teoria di Hari Seldon. Questi ha sviluppato la psicostoria, un modello matematico che permette teoricamente, a partire da dati presupposti e tenendo conto di precise condizioni, di simulare con relativa certezza l’evoluzione della civiltà umana in lunghi periodi di tempo, dando quindi l’impressione di “prevedere il futuro”. Le applicazioni pratiche però sono ancora tutte da dimostrare.
Il giornalista Hummin ha subodorato che il primo ministro Demerzel non intende farlo circolare liberamente, così si preoccupa di farlo risiedere nella Università di Streeling che non può essere toccata dal potere imperiale. Alla sua protezione viene messa la docente di storia Dors Venabili, la quale lo ispira ad applicare il modello a eventi del passato circoscritti a determinati sviluppi per fare sì che possa portare a reali previsioni pratiche.
Dopo poco devono però scappare, e si rifugiano a Micogeno, un settore particolarmente isolato e legato ad antiche tradizioni. Qui gli spiegano che le loro usanze arcaiche non sono il frutto della fede religiosa ma della Storia. Seldon ottiene un libro storico di tale popolazione dove si parla di Aurora, il primo pianeta popolato dall’uomo, e di un robot umanoide definito come “traditore”, in grado di influenzare le emozioni umane. Cercano quindi di entrare in contatto con lui nel tempo dove è contenuto ma scoprono che è inattivo; solo grazie a Hummin possono salvarsi. Hari e Dors si spostano quindi nel settore di Dahl, una zona povera che si occupa principalmente di produrre l’energia. Qui Hari incontra Yugo Amaryl, che si interessa alla matematica pur senza averla potuta studiare, e Raych, un bambino che li affiancherà.
L’anziana Mamma Rittah racconta a Seldon un’altra storia dell’origine della civilizzazione che risale al pianeta Terra, e si accenna a un robot visto come un salvatore. Costretti a fuggire dopo degli alterchi finiscono nel settore di Wye, il più potente del pianeta.
Qui la sindaca Mishelle pianifica di sostituire Cleon alla guida di Trantor anche con l’aiuto della psicostoria di Seldon. Questi scopre che Hummin e Demerzel sono la stessa persona, o per meglio dire lo stesso robot immortale con corpi diversi.
Demerzel ha tutto l’interesse che la psicostoria venga realizzata in modo che dopo la caduta dell’impero sia possibile ricostruirlo in modo molto più celere di quanto non avverrebbe altrimenti. Seldon accetta di proseguire i suoi studi.
Fondazione Anno Zero
Otto anni dopo gli eventi narrati in Preludio alla Fondazione, Hari è diventato, con la protezione di Eto Demerzel (il robot R. Daneel Olivaw), preside della facoltà di matematica dell’università di Streeling, proseguendo allo sviluppo della psicostoria. Ora Hari è sposato con Dors e hanno adottato Raych. Il demagogo Jo-Jo Joranum intende portare Seldon dalla sua parte per servirsi della psicostoria e spodestare Cleon I; anche Demerzel ci tiene che lo studioso realizzi la disciplina per ricostruire l’impero più rapidamente dopo il suo futuro crollo.
Joranum diffonde la voce che Demerzel sia un robot, per screditare lui e l’imperatore: quest’ultimo si affida a Seldon, che gli consiglia di non uccidere l’oppositore per non dare valore alle sue pretese agli occhi del popolo. L’idea da i suoi frutti e Cleon, convinto sia merito della psicostoria, prende Hari come primo ministro al posto di Demerzel.
Trascorrono dieci anni, Seldon lavora alla psicostoria con Dors (a sua volta un robot) e ha ormai previsto che il distacco della periferia di Trantor sarà il primo passo che condurrà al disfacimento dell’impero. Il pianeta inizia a presentare una serie di guasti alle infrastrutture, in realtà sabotaggi da parte dei joranumisti, i quali intendono sfruttare l’arrivo di nuovi giardinieri imperiali da pianeti esterni per infiltrare dei propri agenti. Tra questi vi è Raych, fatto infiltrare a sua volta da Seldon, il quale viene però drogato e costretto a sparare al padre nel corso di un evento.
L’imperatore viene ucciso da uno degli agenti ma Seldon viene salvato in tempo da un’altra infiltrata del primo ministro tra gli joranumisti.
Passano gli anni, Seldon si dimette e torna a seguire la psicostoria, ora portata avanti da molti matematici. La giunta militare insediata al potere dopo la morte di Cleon inizia a scricchiolare, e Seldon propone loro una semplificazione del sistema di tassazione allo scopo di accelerare la fine del sistema politico, ma in modo meno cruento di quanto non avverrebbe lasciando alle cose di fare il loro corso. Dors indaga su un sogno della nipotina di Seldon, Wanda, che ha sentito di una “morte alla limonata” di Hari, deducendo che si tratti di un complotto di alcuni membri della giunta. Riesce a sventare l’attentato ma viene colpita gravemente e muore.
Passando altri dieci anni. Seldon si rende conto che sua nipote Wanda potrebbe essere una di quelle persone con poteri mentali utili per fare progredire la Psicostoria molto più velocemente.
Il figlio Raych con la sua famiglia si è trasferito su un pianeta esterno, dove muore nel corso di una rivolta e gli altri suoi familiari risultano dispersi nel corso della fuga.
Wanda, che ha appurato avere il potere di influenzare le decisioni altrui, trova un altro mentalico, Settin Palver, e si occupano di fare avere a Seldon una serie di decisioni da importanti istituzioni in modo da riuscire a portare avanti l’elaborazione della psicostoria. Nasce così un nucleo di persone dotate di poteri mentali dedite allo sviluppo della psicostoria: il sogno di Hari Seldon proseguirà anche dopo la sua morte.
Prima Fondazione
A Trantor il matematico Gaal Dornick conosce un anziano Hari Seldon (detto “Cassandra” per le sue opinioni infauste), ormai con pochi anni di vita rimasti: entrambi vengono arrestati per condotta anti-imperiale.
Il comitato per la sicurezza pubblica – che di fatto governa alle spalle dell’imperatore bambino – è ostile al lavoro di Hari Seldon, che senza mezzi termini ha previsto il crollo completo di Trantor e dell’impero nell’arco di trecento anni: lo scopo dei matematici è quello di avviare la creazione di un secondo impero nel minore tempo possibile in modo da limitare l’anarchia. L’imponente team che collabora con Seldon lavora per produrre la monumentale Enciclopedia Galattica, un’opera mastodontica che richiederà secoli per essere ultimata.
La sua organizzazione viene esiliata sul pianeta periferico Terminus, che è caduta preda delle mire espansionistiche del regno di Anacreon.
Questa costituisce la Fondazione di un futuro nuovo impero, destinato a riprendersi dalle barbarie in cui la civiltà sta precipitando.
Lo scienziato ha previsto l’avverarsi di una serie di eventi chiamati Crisi Seldon, il cui superamento porterà alla fondazione di un impero più duraturo.
Passano 50 anni. Gli Enciclopedisti diventano molto prestigiosi siccome detengono le conoscenze per sfruttare l’energia atomica, che il resto dell’impero sta dimenticando: tuttavia sono poco inclini a prendere reali decisioni, rifacendosi a soggetti più autorevoli come l’ormai defunto Seldon o l’imperatore.
Superata la prima crisi Seldon (un tentativo di invasione di Anacreon) si sblocca un ologramma di Seldon che rivela il vero scopo della Fondazione. La creazione dell’Enciclopedia è uno specchietto per le allodole, il vero scopo era giungere in quel luogo sperduto per preservare la conoscenza, che l’impero sta perdendo. Esiste all’altro capo della galassia una seconda Fondazione: in questo modo gli enciclopedisti si decidono a fare a mano dell’ormai lontano Impero galattico e a cavarsela da soli.
Il sindaco Salvor Hardin, in precedenza entrato nel Consiglio della Fondazione, compie un colpo di Stato non violento e appoggiato dal popolo e prende il controllo del pianeta. Riesce a superare anche un tentativo di aggressione di Anacreon, visto che ormai gli scienziati della Fondazione sono ammantati di un potere quasi mistico.
Fondazione e Impero
Dopo 200 anni la Fondazione è il principale polo politico della galassia, subito dopo ciò che rimane dell’Impero vero e proprio: fa sconfitto i signori della guerra secessionisti, ma un nuovo impedimento ai piani Seldon è sorto.
Il pianeta Kalgan risulta essere stato conquistato in poco tempo da un misterioso individuo detto “Il Mulo” , che intende conquistare la galassia e sconfiggere la Fondazione: inspiegabilmente il capo di Kalgan è divenuto il suo luogotenente. L’ologramma di Seldon appare, come previsto, per annunciare la crisi in corsa, ma a sorpresa di tutti non accenna al Mulo bensì a una rivolta dei mercanti che invece non si è verificata.
Il Mulo conquista in pochissimo tempo il pianeta Terminus dove sorge la Fondazione, grazie all’escamotage di spacciarsi per il suo stesso buffone Magnifico Giganticus, avendo così modo di entrare in contatto con le principali teste dell’opposizione e convertirle alla sua causa.
L’unico ostacolo sulla sua strada è la Seconda Fondazione, che nessuno sa esattamente dove si trovi…
Seconda Fondazione
Il Mulo conquista la sua avanzata di conquista e la ricerca della Seconda Fondazione: cittadini della Fondazione come Han Preacher sono stati trasformati in agenti fedeli. Mule invia Pritcher e Bail Channis (che non è condizionato) alla ricerca della Seconda Fondazione all’altro capo della galassia.
Il Mulo fatto cadere in una trappola e spinto ad attaccare un pianeta errato, mentre il Primo Oratore della Seconda Fondazione lo riprogramma mentalmente trasformandolo in un uomo pacifico. Channis infatti era stato condizionato allo scopo di fargli credere che la Seconda Fondazione si trovasse sul pianeta Rossem, in modo da portare il loro nemico fuori strada.
Passano 10 anni. L’intervento del Mulo e la scoperta della Seconda Fondazione da parte della prima hanno abbassato sensibilmente le possibilità di successo del Piano Seldon, siccome è cruciale che coloro che vengono osservati siano all’oscuro di essere tali.
Il dottor Darell guida un gruppo di persone della Prima Fondazione contro la Seconda Fondazione, ipotizzando che questa voglia contrastare la loro volontà per correggere variazioni dal piano Seldon.
Arcadia, la figlia di Darell, viene salvata dal Primo Oratore e condotta su Trantor: qui ha un’intuizione, e fa riferire al padre la frase “un circolo non ha un capo”, da cui deduce che la Seconda Fondazione si trova nello stesso punto in cui si trova la prima, ovvero su Terminus.
In realtà il tutto è un piano per fare credere a Darell di avere eliminato la Seconda Fondazione, sacrificando la vita di 50 uomini. Questa invece è rimasta bene integra e lascia la Prima Fondazione lavorare con la convinzione di essere rimasta l’unica, siccome secondo la psicostoria le previsioni sono affidabili solo se gli interessati sono ignari di essere sorvegliati.
La Seconda Fondazione prosegue così nel suo piano di ricostruzione di un nuovo impero, dalla sua sede di Trantor, il pianeta da cui tutto ha avuto origine, “l’altro capo della galassia” in termini di sviluppo e civiltà.
L’orlo della Fondazione
Dopo 500 anni dall’inizio del Piano Seldon, un terzo della galassia è direttamente controllato dalla Fondazione. Un consigliere, Golan Trevize, matura il sospetto che la Seconda Fondazione non sia mai scomparsa e che continui il suo operato. La sindaca Harla Branno lo spedisce in esilio sperando che si metta alla ricerca della Seconda Fondazione, e con lui va il professor Janov Pelorat, in cerca del pianeta Terra da cui si dice sia nata l’umanità.
Il giovane oratore della Seconda Fondazione Stor Gendibal avanza l’ipotesi che l’organizzazione possa essere controllata da soggetti con poteri mentali che lavorano per attuare il Piano Seldon e non per distruggerlo. Gendibal e una donna di Trantor vengono inviati verso il pianeta Sayshell, verso cui Trevize si sta dirigendo per ottenere informazioni sulla Terra.
Sul pianeta, Trevize e Pelorat vengono a sapere di Gaia, un pianeta nei paraggi che potrebbe essere la Terra. Questo è un’enorme mente alveare in cui tutte le coscienze degli esseri viventi appartengono a un unico organismo complessivo; lì vivono anche degli esseri umani, e Pelorat si innamora di una donna chiamata Bliss.
Bliss spiega a Trevize che Gaia lo ha scelto per decidere il futuro della galassia. Può scegliere tra una galassia guidata dalla Prima Fondazione (con la sindaca Branno a capo) e a sua volta controllata dalla Seconda Fondazione, oppure permettere la creazione di Galaxia, l’equivalente di Gaia su scala galattica.
Trevize sceglie la seconda opzione, anche se non è convinto della bontà della sua decisione. Mentre gli eventi si mettono in moto ragiona ancora sul ruolo della Terra in tutta questa storia…
Fondazione e Terra
Trevize è indeciso sulla bontà della scelta effettuata, e ritiene che nell’antichissimo pianeta Terra – di cui nemmeno Gaia conserva più informazioni, come se fosse avvenuto un intervento di rimozione delle informazioni – possano esserci risposte ai dubbi che lo perseguitano.
Giunto con lo storico Janov e la gaiana Bliss sul pianeta Comporellen (un tempo Baleyworld, comparso nel romanzo I robot e l’impero), apprende da uno storico dei mondi spaziali, i pianeti colonizzati nei ventimila anni precedenti.
Sul pianeta Solaria incontrano Sarton Bander, un ermafrodita frutto dell’ingegneria genetica che trasforma l’energia termica in elettrica per alimentare le macchine del pianeta. Questi, molto propenso a parlare, racconta che i primi colonizzatori terrestri resero radioattiva la superficie del proprio pianeta. Egli intende uccidere i suoi ospiti per celare i segreti di Solaria, ma Bliss riesce a fermarlo, provocandone la morte.
Il gruppo è costretto quindi a fuggire portando con sé Fallom, figlio di Bander, che Bliss considera di sesso femminile.
Dopo l’incontro con la popolazione del pianeta Alpha del sistema Alfa Centauri, ottengono le informazioni per raggiungere il pianeta Terra, che però si rivela appunto essere radioattivo.
In una installazione sulla Luna trovano R. Daneel Olivaw, vecchio di ventimila anni e ormai vicino alla sua fine, che rivela che attraverso la fusione con Fallom otterrà una vita abbastanza lunga da avverare la creazione di Galaxia. Olivaw infatti è limitato dalle tre leggi della robotica, e rendendo l’umanità parte di un solo organismo potrebbe capire con maggiore chiarezza cosa effettivamente è in grado di difenderla.
Trevize quindi – che la capacità di scegliere sempre la soluzione corretta a un problema – capisce il limite della psicostoria di Hari Seldon: essa si occupa soltanto della Via Lattea, escludendo eventuali interferenze da parte di altri esseri senzienti.
Grazie alla creazione di Galaxia, la razza umana verrà preservata da eventuali ingerenze da parte di altre galassie.
A patto, come ipotizza Fallom, che la minaccia non nasca proprio dalla galassia stessa…