Dagon – Tutte le Storie sui Deep Ones
Storytelling Lovecraft, RaccontiBen ritrovati, miei blasfemi amici, a un video su ciclo di Cthulhu che vi farà bagnare.
Nel senso che parleremo di cose umide. Ovviamente.
Ispirato al dio delle messi dei Filistei, che secondo alcune errate interpretazioni era ritenuto un essere mezzo uomo e mezzo pesce, Dagon è una delle poche divinità che Lovecraft ha ricavato da miti preesistenti. Si tratta sostanzialmente di un “Grande Antico minore” (Lesser Old One) siccome agisce come vassallo di un altro membro della categoria, il ben più potente Cthulhu.
Si presume che sia il padre degli originali esseri anfibi noti come gli Abitatori del Profondo, usciti dalle sue uova. Solitamente rimane dormiente sul fondo dell’oceano ma emerge quando opportunamente evocato. Dagon è una creatura alta dai 6 ai 10 metri, che a differenza del Grande Antico Cthulhu che serve, è libero di spostarsi per il mondo anche se di rado emerge in superficie.
La sua immensa longevità potrebbe o no essere legata a un’influenza della prole stellare di Cthulhu, così come potrebbero esserci stati più Dagon nell’antichità, e questo nome potrebbe essere un titolo per le creature così grandi.
Fa la sua prima apparizione nel racconto omonimo del 1917, che viene considerato più un precursore che un vero e proprio elemento della cosmogonia dei Miti di Cthulhu.
Un naufrago sconosciuto, sfuggito alla prigionia dei tedeschi, si ferma a riposare davanti a un’altura in un’isola emersa dalle acque e assiste alla comparsa di uno mostruoso essere umanoide in parte anfibio, che agguanta un idolo con iscrizioni sacrileghe e torna negli abissi.
Il ricordo di questa visione lo sconvolge, anche per la sensazione di essere perseguitato da “qualcosa” che proviene da epoche precedenti all’uomo.
Dagon regna sugli Abitatori del Profondo assieme alla sua compagna Madre Hydra: sembra di capire che entrambi siano una versione cresciuta terribilmente dei comuni Deep Ones (siccome essi, con il passare dei secoli, non muoiono ma diventano più grandi), anche se alcune volte si ritiene che siano “filtrati dalle stelle” sulla Terra come Cthulhu.
Gli adoratori principali di Dagon sono gli Abitatori del Profondo (Deep Ones) anche se il primo e i secondi sono in via più ampia servitori e adoranti di Cthulhu, che ha esteso il proprio dominio sui mari.
Deep Ones, aspetto e biologia
Gli Abitatori del Profondo sono una razza di umanoidi orribili alla vista, ingobbiti, senza mento, dalla pelle scagliosa viscida e grigiastra, caratterizzati da occhi sporgenti che non sbattono mai le palpebre.
Fanno la loro prima apparizione ne “La maschera di Innsmouth” anche se in “Dagon” il narratore, studiando l’obelisco, accenna a non meglio specificate creature umanoidi con tratti ittici.
Ne La maschera di Innsmouth il narratore senza nome (in alcune note Lovecraft si riferisce a lui con Robert Olmstead) finisce nella cittadina di Innsmouth, nel New England, e poco alla volta scopre che gli inquietanti abitanti sono in combutta con le raccapriccianti creature ittiche umanoidi alla quale il culto della cittadina è devoto. Nel finale il narratore scopre essere egli stesso di appartenere a una famiglia del luogo e pianifica di liberare suo cugino per raggiungere entrambi le profondità e le sue “genti”.
L’ispirazione a Lovecraft potrebbe essere giunta dai racconti “The Harbor-Masters” di Robert Chambers e “Fishhead” di Irvin Cobb.
Si ritiene che siano giunti sulla Terra allo stesso tempo di Cthulhu e Dagon oppure che siano nativi delle profondità della Terra.
Queste creature anfibie di acqua salata somigliano a un incrocio tra un pesce e una rana di grandi dimensioni, respirano attraverso un sistema branchiale ma possono muoversi anche sulla terraferma; essi possono muoversi a due e a quattro zampe, possiedono inoltre arti palmati che terminano con pericolosi artigli ed emanano un insopportabile puzzo di pesce. Sono in grado di comunicare telepaticamente tra loro e con gli umani attraverso gracidii.
Si tratta di una specie che trascorre gran parte della propria esistenza nelle profondità oceaniche alle quali sente di appartenere, incline alla crudeltà e con più tratti affini ai pesci che agli esseri umani.
La loro civiltà popola città di pietra e madreperla collocate nelle profondità marine al largo di grandi città balneari quali Y’ha-nthlei fuori da Innsmouth, Y’hloa al largo della Cornovaglia e G’ll-Hoo nel Mare del Nord.
A dispetto della loro diversità dagli esseri umani provano il desiderio di accoppiarsi con loro per generare discendenti che accrescano il loro numero.
Questi ibridi nascono come bambini umani normalissimi, ma tra i 30 e i 40 anni iniziano lentamente a mutare manifestando fenomeni detti “la maschera di Innsmouth” (Innsmouth look) quali la pelle glabra, gli occhi sporgenti, la pelle si stacca e le orecchie rientrano nel cranio, e soprattutto sentono l’insopprimibile desiderio di congiungersi ai propri simili che popolano le profondità oceaniche, a cui cederanno quando la trasformazione in creature anfibie sarà quasi completa.
Per cause esterne la mutazione può anche non avvenire, e in certi casi essi mutano direttamente nel ventre della madre in mostruosità a causa dell’influenza dei sogni di Cthulhu.
In molti casi, fino a quando mantengono parvenze abbastanza umane, vivono in villaggi costieri sperduti celando le loro deformità e fungono da agenti sulla superficie dei loro fratelli oceanici, che vivono al largo della costa sotto i 700 metri.
E’ noto comunque che gli Abitatori, grazie al proprio tracciato cromosomico malleabile, possano accoppiarsi anche con i delfini, seppure la mutazione sia molto più ardua a causa della differente struttura ossea. Il processo della muta può anche non avvenire, a seconda dell’influenza che esercita l’ambiente esterno. Il loro culto ha la massima estensione in Polinesia ma sembra risalire fino ai tempi babilonesi.
Si tratta di elementi molto individualisti ma altamente collaborativi tra loro, inclini alla conoscenza di scienza e magia per merito della propria longevità. Sono praticamente immortali, così come i loro figli umani, a esclusione di cause di morte violenta: con il passare degli anni il loro corpo accresce di dimensioni, e non è implausibile supporre che Dagon e Hydra siano appunti esemplari di tale specie invecchiati e ingigantiti a dismisura.
Al contrario un Abitatore privo di sostentamento tende a regredire metabolizzando grasso e ossa assumendo le fattezze di una rana, e può ritornare alla stazza normale nutrendosi avidamente e a lungo.
Nel racconto “La cosa sulla soglia” di Lovecraft del 1933 è fortemente intuito che la protagonista femminile Asenath Waite sia il frutto di un incrocio tra un uomo di Innsmouth e una Deep One siccome ha gli occhi sporgenti tipici della maschera di Innsmouth.
Un esercito di Deep Ones appare anche in Trial of Cthulhu di August Derleth.
L’ordine Esoterico di Dagon
L’Ordine Esoterico di Dagon (presentato nel romanzo “La maschera di Innsmouth” di Lovecraft pubblicato nel 1936) è un culto devoto alla trinità marina Dagon, Hydra e Cthulhu.
Il capitano Obed Marsh apprese i dettami della “religione oscura” nel corso dei suoi viaggi in Polinesia e nel 1840 circa fondò un culto a loro devoto a Innsmouth nel Massachussets. La setta beneficò subito della benevolenza dei Deep Ones che offrirono manufatti in oro e pesche vantaggiose che sostennero la comunità della cittadina. Nel 1846 Marsh e altri fedel vennero arrestati nel corso di sacrifici umani perpetrati sulla scogliera Devil’s reef ma non condusse a nulla di fatto.
La dottrina mescolava elementi del culto originali a dettami delle scritture cattoliche a pratiche della fertilità locali. La setta cannibalizzò tutti i culti preesistenti e si impose come quello dominante a Innsmouth.
Il culto praticava normalmente rituali assieme ai Deep Ones e spingeva i propri adepti ad accoppiarsi con questi ultimi, che venivano sia adorati come divinità che impiegati come intermediari verso le divinità vere e proprie.
Il governo americano, allertato da strane sparizioni e da attività illegali, spazzò via con un raid nel 1928 il culto da Innsmouth ma si crede che esso abbia continuato a esistere altrove.
La storia degli Abitatori del Profondo venne comunicata al capitano Marsh attraverso il Libro di Dagon, un insieme di pietre coniche con iscrizioni che gli permisero di tradurre la lingua nativa in inglese. Esso venne preso in custodia dal governo dopo il raid a Innsmouth ma venne distrutto in uno strano incidente nel 1955.
Nella cultura popolare
La maschera di Innsmouth è stata rivisitata nel romanzo Lovecraft’s Innsmouth di Claudio Vergnani.
In questa storia ambientata ai giorni nostri, due discutibili guardie del corpo accompagnano un professore in visita a un parco giochi che è la fedele rappresentazione della celebre città portuale degli orari. I protagonisti si accorgono ben presto che non tutto è finto quanto si potrebbe immaginare, ma che nemmeno tutto ciò che sembra vero orrore lovecraftiano lo è sul serio.
Il romanzo da un lato omaggia e dall’altro demolisce le cupe creazioni lovecraftiane, ormai elevate al rango di cliché nella cultura pop, con molta ironia ma anche con tanta attenzione al terrore che ci avvinghia quando siamo di fronte all’ignoto.
Nel fumetto Neonomicon scritto da Alan Moore una coppia di agenti del FBI giunge a Innsmouth per indagare su quella che si rivelerà essere la versione dei giorni nostri dell’ordine esoterico di Dagon. Costoro rapiscono una delle due agenti e la costringono ad accoppiarsi ripetutamente con un Abitatore del Profondo che adorano come una divinità. Questo è uno dei casi in cui le allusioni alle innominabili nefandezze tratteggiate da Lovecraft di intuibile natura sessuale vengono mostrate in una forma realistica e raccapricciante.
I Deep Ones compaiono in un numerose opere a fumetti con più o meno variazioni come “ Shadows Over Baker Street”. Nel fumetto di Sergio Bonelli Editore “I tre uomini che ridestarono Cthulhu” si vedono potenziali Abitatori del Profondo dentro una taverna. La Maschera di Innsmouth è stata oggetto di una bellissima riduzione a fumetti a opera di Alberto Breccia. Esiste una parodia Disney intitolata Topolino e le luci di Innsmouse.
Nel fumetto Hellboy i mostri rana sono pesantemente ispirati dai Deep Ones.
In un episodio del fumetto pulp comico The Goon il protagonista per poco non viene concupito da una sosia sputata di Mother Hydra.
Nei racconti di altri autori compaiono in “24 Views of Mt. Fuji” (dove sono monaci stile Shaolin), in Jennifer Morgue di Charles Stross, Serenity Falls di James Moore, Anno Dracula di Kim Newman, “Other Nations” di T&P Marsh.
La maschera di Innsmouth ha ispirato la missione Oblivion di Elder Scrolls IV.
Officina Meningi ha pubblicato un librogame che unisce le storie di Dagon, Il rituale e Il segugio.
I Deep Ones compaiono in tutti i giochi di ruolo di stampo lovecraftiano. Il gdr italiano Alba di Cthulhu si distingue dagli altri per il fatto di renderli una razza giocabile, integrata al pari di Mi-Go, Ghoul nella società degli umani, dai quali sono malvisti per il loro puzzo rancido e la tendenza a menare le mani.
Nel videogioco Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth compaiono sia Deep Ones (nello scenario di Innsmouth), che Dagon (di cui si vede la zampa gigantesca che cerca di affondare un battello) che Hydra (come boss finale nella città subacquea). Qui viene affermato che Dagon e Hydra sono Grandi Antichi al pari di Cthulhu provenienti dallo spazio.
Nel film “Dagon-La mutazione del male” del 2001 i Deep Ones sono rappresentati come esseri viscidi simili piuttosto a Cthulhu. Nel film Cthulhu, a dispetto del nome, il padre del protagonista è il capo dell’Ordine Esoterico di Dagon.
Nei cartoni dei Digimon appaiono dei mostri chiamati “Digi-Deep Ones”. in Ben 10 Ultimate Alien c’è un mostro chiamato Daigon con tratti però di Cthulhu.
Gli Abitatori del profondo compaiono in un gran numero di videogiochi: Warcfraft; Alone in the dark; X-Com; Terror from the deep; NetHack.
Dagon compare nel videogioco Devil May Cry; un demone con questo nome è presente in Forgotten Realms, in Castelvania, nell’originale The Witcher; nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco esiste lord Dagon Greyjoy.
Esoteric Order of Dagon è il nome anche di una casa editrice; esiste una reale società di occultismo chiamata Esoteric Order of Dagon (E.’.O.’.D.’.) che mescola suggestioni di Lovecraft, Crowley e di altri autori.
Esistono infine vari film che risentono dell’influenza di questi Miti fra cui Il mostro della laguna nera, La forma dell’acqua e Aquaman.
Noi ci vediamo alla prossima!
Credits
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Dagon (https://www.deviantart.com/peterszmer/art/Dagon-285032702)
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Dagon (https://www.deviantart.com/veronika/art/Dagon-306304950)
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The Dark Ages (https://www.deviantart.com/jonasdero/art/The-Dark-Ages-312263111)
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The Shadow over Innsmouth (https://www.deviantart.com/mcantillan/art/The-Shadow-over-Innsmouth-713451451)
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Fish priest of innsmouth (https://www.deviantart.com/mmystery/art/fish-priest-of-innsmouth-156654036)
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H.P. Lovecraft’s ‘Dagon’ (https://www.deviantart.com/mcrassusart/art/H-P-Lovecraft-s-Dagon-537963794)
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Dagon by David Garcia Forés (Di David Garcia Forés – untipoilustrado.tumblr – facebook.com/untipoilustrado/ – instagram.com/donvito – disezno.deviantart – http://disezno.deviantart.com/art/Barren-Immensit-Dagon-591771973, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=56193711 )
Mushstone’s artwork based on H. P. Lovecraft’s story “The Shadow over Innsmouth” (https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:The_Shadow_over_Innsmouth_by_Mushstone.jpg) (http://mushstone.deviantart.com/art/The-shadow-over-Innsmouth-323854442) by TY Kim (Mushstone) http://mushstone.deviantart.com/
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The Shadow Over Innsmouth (https://www.deviantart.com/emperorneuro/art/The-Shadow-Over-Innsmouth-603679612)
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Assyrian Cylinder, with Dagon, or the Fish-god by Austen Henry Layard (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Assyrian_Cylinder,_with_Dagon,_or_the_Fish-god.JPG)