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“Il grande Dio Pan” di Arthur Machen spiegato

Il Grande Dio Pan di Arthur Machen spiegato

“E il diavolo si è incarnato, e si è fatto uomo.”

Bentrovati, miei blasfemi amici, a un nuovo video sulle ispirazioni dello sviluppo letterario del nostro amato HP Lovecraft.

Il grande Dio Pan è un racconto dell’orrore scritto dall’autore gallese Arthur Machen del quale trovi una lettura sul mio canale, La locanda della tormenta.

Il racconto, oggi ritenuto un capolavoro del folk horror britannico, fu pubblicato nel 1890 per poi essere espanso nel 1894. La critica dell’epoca non lodò affatto l’opera, al contrario ne criticò le chiare implicazioni sessuali, e la reputazione di Machen come autore ne fu rovinata.

Al contrario, Lovecraft, in Supernatural Horror in Literature del 1926, lodò l’opera,  tant’è che viene citata espressamente ne “L’orrore di Dunwich”. Il racconto oggi è un classico dell’horror e oltre ad avere ispirato Lovecraft (vedere anche il racconto “L’albero”) ha influenzato vari autori del genere come Bram Stoker e Stephen King.

Il racconto è molto influenzato dall’infanzia dell’autore nelle campagne gallesi e da un ricorrente sogno ambientato nelle atmosfere naturali ancora impregnate di suggestioni pagane.

Il Grande Dio Pan: Le affinità con Lovecraft

Nell’opera troviamo molti dei concetti e degli stili narrativi che in seguito diventeranno la cifra stilistica di Lovecraft.

L’orrore non viene mai descritto chiaramente ma soltanto accennato e lasciato intendere in termini di terrore che suscita in chi vi assiste.

La realtà non è altro che un velo che ne cela una al di fuori della nostra normale percezione ben più terribile, dalla quale qualcosa di terrificante e innaturale può penetrare nel nostro mondo.

Lo spazio infinito cela entità senza forma umana, e che nel nostro mondo ne assumono innumerevoli e nessuna in particolare, in un connubio disgustoso e terrificante.

Come in Lovecraft, la visione di eventi fuori dalla realtà conduce alla pazzia, ma nell’opera di Machen vi è in più una sorta di innata malignità in queste forze della natura che turbano il normale ordine della società. La trama articolata, la prosa avvincente e un terrore aleggiante ma soltanto accennato rendono quest’opera a pieno diritto un caposaldo della narrativo horror.

Il Grande Dio Pan di Arthur Machen spiegato
CC0 Public Domain (http://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/) Statue Of Pan Head https://www.publicdomainpictures.net/en/view-image.php?image=248270&picture=statue-of-pan-head

Il Grande Dio Pan: La trama

Passiamo a spiegare la trama dell’opera.

Galles, metà Ottocento. Il dottor Raymond invita il suo conoscente Clarke, appassionato di eventi fuori dall’ordinario, a un esperimento di medicina trascendentale, disciplina alla quale il primo si dedica da trent’anni con grande disappunto dei suoi colleghi medici. L’esperimento, frutto di anni di preparazioni, ha lo scopo di far vedere alla giovane Mary (sua paziente nonché amante) la realtà oltre i nostri sensi, ovvero “vedere il Dio Pan”, come dicevano gli antichi. Lo scienziato non fa mistero di considerare la giovane Mary come una sua proprietà, avendola salvata in gioventù, ed ella è completamente assoggettata alla sua volontà.

L’esperimento prevede una alterazione chirurgica delle cellule cerebrali della paziente, minuscola per la medicina di allora ma fondamentale per la fisiologia del cervello.  

Vi  è infatti un gruppo di cellule del cervello che gli scienziati non sanno spiegare in termini di finalità, ma che Raymond sa come attivare per congiungere i sensi tra il mondo materiale e… qualcos’altro.

L’esperimento inizialmente sembra andare a buon fine, ma ben presto la ragazza si sveglia e mostra uno sguardo terrificante e la sensazione di un’enorme terrore di cui il suo corpo è preda.

La giovane ne esce in uno stato catatonico permanente indotto da un immenso sconcerto, come conseguenza di avere visto “il Grande Dio Pan”.

Anni dopo il sig. Clarke ha iniziato a dimenticare la faccenda, ma inizia a ricordare quando legge il resoconto del suo amico Dottor Philips. Helen V., un’orfana apparentemente benestante dalla pelle smorta e dai tratti forestieri, viene affidata al signor R. nel Galles da un lontano parente della giovane, e ben presto si trova al centro di strani eventi. Un bambino la vede giocare nel bosco con uno strano uomo, visione che conduce il piccolo all’isteria permanente. In seguito la ragazza fa amicizia con una vicina che inizia anch’essa a provare un intenso stato di terrore, che in seguito la spinge a dirigersi nella foresta senza che venga mai ritrovata.

Si passa a narrare la storia di Herbert, un gentiluomo al pari del sig. Villiers, inizialmente benestante, ma che finì per sposarsi una diciannovenne affascinante di presunte origini italiane.

La donna, Helen Vaughan, rivela avere un’inclinazione demoniaca e conduce Herbert alla rovina economica nonché a uno stato di terrore persistente.

La donna risulta connessa anche alla morte di un uomo facoltoso deceduto per cause non chiare e apparentemente senza ragione. Il decesso avvenne fuori dalla casa dei coniugi Herbert, e lo stesso Herbert viene ritrovato morto tempo dopo.

Con il passare del tempo si moltiplicano suicidi a Londra di uomini facoltosi: tutti sembrano essere morti in circostanze di terrore dopo essere entrati in contatto con la terribile Helen, che ha assunto il nome di signora Beaumont. Risulta evidente a Villiers che la signora Herbert, la signora Beaumont e Helen Vaughn sono la stessa donna, ella assume più identità per ampliare le proprie frequentazioni, che in genere culminano con il terrore o con la morte di chi la frequenta, come toccò al povero Herbert.

Viliiers e Clarke, dopo avere messo insieme abbastanza prove, decidono di mettere alle strette Helen dandole come via di uscita soltanto un suicidio onorevole per scontare le proprie colpe.

Ma gli orrori non sono terminati. Il corpo di Helen finisce per sciogliersi in una massa informe: il medico Robert Matheson  la vede cambiare di genere e di forma, una sorta di forza della natura di antichità immemorabile la smuove facendola oscillare da fattezze umane ad animali e viceversa. il dottor Matheson ha la sensazione di vedere nell’oscurità innaturale una forma precedente all’umanità, oscena e innominabile.

Si scopre che Helen era la figlia di Mary, nata 9 mesi dopo la notte dell’esperimento, ed evidentemente la figlia del Dio Pan e della donna, morta poco dopo il parto. Il dottor Raymond non aveva soltanto permesso alla donna di vedere il mondo soprannaturale, ma aveva anche fatto entrare qualcosa, qualcosa che sarebbe dovuto restare ben lontano dal mondo esseri umani.

Il Grande Dio Pan e i Miti di Cthulhu

Passiamo a spiegare “il grande dio Pan” e la misteriosa Helen.
Il Dio Pan nella letteratura classica ricopre un ruolo di personificazione della natura.

Nei Miti di Cthulhu, è stato incluso come una possibile manifestazione del Capro Nero della dea della fertilità Shub-Niggurath. Nell’opera di Machen invece si evidenzia come sia una variante dell’antico dio Nodens, il fiume dell’abisso (che a propria volta è incluso nelle opere di Lovecraft).

L’essere non viene descritto a chiare lettere, ma il sig. Clarke ha la sensazione di trovarsi al cospetto di una presenza né umana né animale, una forma non definibile e data dalla somma di tutte le cose.

Si tratta in definitiva di qualcosa di indistinto e sfumato, privo di connotazioni ben riconoscibili, ma dall’influsso malevolo che spinge chi lo circonda alla morte e alla follia. La sua sola vista è tale da far svenire e rimanere scossi a vita, proprio come accade con i Grandi Antichi di Lovecraft.

Siccome un bambino riconosce l’essere in un volto di pietra di età romana incassato in un muro, possiamo dedurre che mostri un’apparenza grottesca corrispondente alle caratteristiche di un fauno, dall’aria di innata malignità, come lo strano uomo nudo che viene visto danzare nella foresta in compagnia di Helen.

Helen, la figlia del Dio Pan, suscita allo stesso tempo una sensazione di grande bellezza e di innata ripugnanza, emana una sensazione di terrore che turba inconsciamente chi la guarda.

Da giovane, la sua bellezza è di stampo mediterraneo e nettamente diversa da quella del nord Europa: viene notata frequentare foreste e antiche vestigia e introdurre le sue coetanee a pratiche innominabili.

Da adulta, sfrutta il suo charme per arricchirsi frequentando persone abbienti e spinge al terrore e alla decadenza chi ha la sventura di entrare in contatto con lei. Gli stessi ambienti che frequenta sembrano impegnati di un terrore innaturale che sconvolge chi cerca di fare luce sui fatti che avvengono al suo interno. La protagonista suscita una bizzarra sensualità che agli occhi dei personaggi impregnati di moralità vittoriana appare ripugnante e contro natura.

Stando a tutte le testimonianze si tratta di una donna perfettamente a suo agio negli ambienti malfamati, anche i più incalliti peccatori si sentono male a narrarne le nefandezze, che di per sé sono sufficienti da spingere al collasso nervoso chiunque sia provvisto di morale.

Dopo la sua morte assistiamo a una orrenda metamorfosi del suo cadavere che salta dalla forma di donna a uomo, da essere umano ad animale, testimoniando la sua origine soprannaturale e il fatto che la sua concretezza fosse poco più che un’illusione ai nostri sensi.

Credits

Creative Commons Attribution-Noncommercial-No Derivative Works 3.0 License. http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/

Dark Satyr Concept (https://www.deviantart.com/jlazaruseb/art/Dark-Satyr-Concept-507577009)

by JLazarusEB (https://www.deviantart.com/jlazaruseb)

Satyr Moon (https://www.deviantart.com/sharioon/art/Satyr-Moon-271990503)

by sharioon (https://www.deviantart.com/sharioon)

Satyr portrait (https://www.deviantart.com/pseudodog/art/Satyr-portrait-642808075)

by pseudodog (https://www.deviantart.com/pseudodog)

Macho Cabrio (https://www.deviantart.com/lincheana/art/Macho-Cabrio-538799469)

by lincheana (https://www.deviantart.com/lincheana)

Faun under the Female Gaze (https://www.deviantart.com/sunao17/art/Faun-under-the-Female-Gaze-682151391)

by Sunao17 (https://www.deviantart.com/sunao17)

Drawlloween Serpent (https://www.deviantart.com/irenhorrors/art/Drawlloween-Serpent-771773484)

by IrenHorrors (https://www.deviantart.com/irenhorrors)

Bloodlust (https://www.deviantart.com/alexandrinaana/art/Bloodlust-639316735)

by AlexandrinaAna (https://www.deviantart.com/alexandrinaana)

Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 License. http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/

Out Starting Fires (https://www.deviantart.com/kynlo/art/Out-Starting-Fires-494686613)

by kynlo (https://www.deviantart.com/kynlo)

Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0) https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/

Statue of the god Pan, made by Peter Simon Lamine ( 1738-1817)

Pan in the evening https://www.flickr.com/photos/stanzebla/23602709549 by Stanze (https://www.flickr.com/photos/stanzebla/)

Pan in Aphrodisias (https://www.flickr.com/photos/runran/2116609435) by runran (https://www.flickr.com/photos/runran/)

CC0 Public Domain (http://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/)Statue Of Pan Head https://www.publicdomainpictures.net/en/view-image.php?image=248270&picture=statue-of-pan-head

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