She di Rice Haggard – La donna eterna

She di Rice Haggard – La donna eterna

Ben ritrovati.

Il romanzo “She”, noto anche come “La donna eterna” di H. Rider Haggard (She: A History of Adventure) è una delle opere più famose della narrativa avventurosa fantastica. Pubblicato per la prima volta nel 1887, il romanzo racconta la storia di una donna immortale chiamata Ayesha, che regna su una regione misteriosa dell’Africa grazie ai suoi straordinari poteri e che da 2.000 anni attende il ritorno del suo amato, che lei stessa ha ucciso.

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Il romanzo fu straordinariamente popolare all’epoca e ancora oggi è ritenuto un classico del genere fantasy-avventuroso e del filone del mondo perduto. Ha generato tre sequel, intrecciati con l’altrettanto celebre ciclo di Allan Quatermain dello stesso autore, e dieci film a partire dal 1899 fino a oggi.

La storia viene introdotta da una premessa di Haggard, curatore del romanzo, che afferma di avere ricevuto il manoscritto da Horace Holly, il quale ha compiuto con il suo pupillo Leo Vincey e il loro servitore Job un pericoloso viaggio in Africa,che viene riportato cambiando i nomi dei diretti interessati.

Prepariamoci per partire alla riscoperta di questo celebre titolo della narrativa fantasy: se odi gli spoiler, abbandona subito la visione.

Lei – La trama

Horace Holly è un gentiluomo colto ma dall’aspetto scimmiesco che gli aliena gran parte delle compagnie maschili e tutte quelle femminili, al punto che ha smesso di avere rapporti con le donne. Un giorno viene visitato dal suo vecchio amico Vincey, che gli confida di avere i giorni contati. Suo unico rammarico è non essersi preso cura di suo figlio Leo, per rimediare a ciò affida a Holly una rendita e il compito di crescerlo al posto suo. Vincey muore poco tempo dopo (forse suicida) e l’uomo si prende carico del trovatello, crescendolo con molto amore.

Venti anni dopo, il giovane ottiene il permesso di aprire una misteriosa cassa di ferro che il suo vecchio gli ha lasciato in eredità. Nella cassa sono contenuti un antico coccio e uno scarabeo i cui geroglifici significano Suten se Ra, “Figlio Regale del Sole”. Dei reperti che narrano la storia di un loro antenato, Callicrate “Il bello per la sua forza”, il quale venne meno ai suoi doveri di sacerdote di Iside per fuggire con la principessa Amenarta. I due arrivarono in una terra in Africa nei pressi di una montagna a forma di testa nei pressi di una città disabitata. Qui gli indigeni li portarono al cospetto della regina Ayesha, che si innamorò di Callicrate e gli ordinò di uccidere sua moglie. Questi rifiutò e in preda alle gelosia Lei lo uccise, rimpiangendo grandemente il suo gesto. Lasciò allora andare via Amenarta che dette alla luce Tisistene (“vendicatore”, da cui deriva il cognome Vincey). Tutti i suoi discendenti si sono posti l’obiettivo di andare in Africa e di eliminare la donna eterna, e in caso di fallimento di tramandare il compito al proprio discendente.

Vincey Senior si era a sua volta imbarcato in Africa per scoprire quanto di vero c’era in questa leggenda e aveva sentito la storia di una donna bianca con poteri sovrannaturali che regnava su una tribù dell’entroterra, ma la malattia che lo avrebbe condotto al suicidio lo costrinse a tornare indietro. 

Holly, Vince e Job si imbarcano per l’Africa per scoprire quanto c’è di vero in questa faccenda, ma nel corso della traversata naufragano. Rimessisi in sesto vengono catturati dagli Amahagger, degli indigeni che uccidono uno del gruppo con la terribile pratica della pentola incandescente sulla testa. I tre si liberano e hanno salva la vita siccome “Lei che deve essere ubbidita” ha decretato di risparmiare la vita agli uomini bianchi. Una ragazza della tribù, Unstane, si innamora del giovane Leo e si considera sua moglie. 

Il gruppo viene condotto alla città morta di Kôr, un tempo abitata presumibilmente dagli antenati degli antichi egizi, poi scomparsi per una pestilenza.

Qui incontrano Ayesha, una donna bellissima e misteriosa che afferma di essere l’immortale regina di Kôr. Costei parla versioni antiche di arabo e greco e appare totalmente all’oscuro delle vicende del mondo civilizzato. Trova in Holly un simpatico interlocutore e un colto compagno di conversazioni, ma la grande sorpresa le arriva quando vede il volto di Leo.

She - Lei R- Haggard

Lei infatti era la donna che aveva che, in preda alla gelosia, duemila anni prima aveva ucciso Callicrate costringendo sua moglie alla fuga: Leo, come rivela, è identico al suo antenato e lo ritiene una sua reincarnazione.

Ayesha intende di nuovo eliminare la sua rivale in amore ma grazie all’intercedere di Holly accetta semplicemente di esiliarla: Unstane però non demorde e torna da Leo, spingendo Lei a ucciderla con i suoi poteri.

Ayesha intende fare ammenda per il suo omicidio di duemila anni prima e conduce i tre uomini bianchi presso una grotta dove è conservato il cadavere di Callicrate, che in effetti è identico al giovane Leo. Inizialmente Leo intende vendicare Unstane ma, quando vede la sua piena bellezza, non può fare a meno di innamorarsi di Lei, proprio come è stato per il suo patrigno Holly. A questo punto Lei decide di condividere con Leo il dono dell’immortalità, e anche con Holly, ma questi rifiuta considerando la vita eterna una maledizione innaturale.

Il gruppo si reca, attraverso una strada pericolosa lungo una serie di grotte, fino al luogo dove duemila anni Lei uccise il suo amato Callicrate.

In un anfratto si trova il Fuoco della vita, l’energia terrena che ha dotato Ayesha dell’eterna giovinezza. Lei, per fugare i loro dubbi, entra nuovamente nel fuoco per compiere nuovamente il prodigio di venti secoli prima. Ma, questa volta, l’effetto è ben diverso: una volta entrata nella fiamma, si de-evolve alla statura di una piccola mummia e muore, non prima di avere ricordato a Leo che un giorno tornerà per lui, ancora più bella di prima.

Lo spettacolo è terribile e, per lo spavento, il vecchio Job muore. Leo e Holly a gran fatica tornano indietro e, con l’aiuto di un vecchio nativo che li ha presi in simpatia, riescono a fuggire dagli Amahagger e a tornare nel vecchio continente.

Lei – La storia della donna eterna

Ayesha, la Lei del titolo, è una figura potente e memorabile sia per la sua passionalità che per la propria bellezza. Più che i suoi poteri, già straordinari di loro, ciò che lascia letteralmente sconvolti è la sua avvenenza, che nei secoli trascorsi provocò guerre e tensioni in tutte le terre in cui metteva piede.

La sua bellezza è a un livello tale che nessuno può guardarla senza restare interdetto al pari di un’apparizione soprannaturale, tant’è che deve andare in giro costantemente coperta da veli. Persino Holly, che per tutta la vita ha disdegnato le donne, si innamora di lei a prima vista e anche Leo, con il cuore colmo di propositi di vendetta, cambia radicalmente idea contro la propria volontà.

Nei romanzi successivi della saga viene spiegato che Ayesha, presumibilmente nata in Arabia, visse in varie terre compreso l’Egitto, dove divenne una fedele di Iside. Questa salvò la sua vita dall’invidia della figlia del Faraone e la condusse in Africa, a Kôr, dove conobbe il precedente guardiano della Fiamma della Vita. Dopo la sua morte Lei si immerse nel fuoco prorogando per tempo indefinito la sua vita naturale e la sua bellezza indescrivibile.

Probabilmente non è immortale nel vero senso della parola, siccome lei stessa afferma che un giorno anche lei finirà nella tomba come qualunque altro essere vivente. Holly pensa che possa effettivamente esserlo, perché ciò spiegherebbe come mai non sia mai stata uccisa o deposta con la violenza.

La sua storia ha i contorni di una leggenda; generazioni e generazioni di nativi sono cresciuti sempre al cospetto della sua presenza, anche se in certe circostanze era data per morta o scomparsa, è sempre tornata. Lo stesso autore del libro ci tiene a precisare che non è affatto impossibile che un giorno ella possa tornare.

Come fa notare il narratore, la si può considerare il frutto di tutto il cinismo e le delusioni che si possono accumulare in una vita tanto lunga e che portano al deterioramento delle qualità nobili e altruiste insite nell’essere umano. Il suo carattere è decisamente mutevole ed è preda di sbalzi di umore che possono tradursi in dolorose condanne a morte per chi la contraria.

Lei - Ayesha

Ayesha è una regina crudele che regna non tanto con la forza quanto con la paura: al suo servizio ha solamente un ristretto numero di guardie sordomute, e per ogni generazione fa uccidere dei selvaggi non tanto per rabbia, ma allo scopo di fare rispettare le sue regole con il terrore.

Anche se i suoi propositi sono pacifici, Holly è sicuro che una volta giunti in Gran Bretagna gli umori malvagi di Lei avrebbero preso il sopravvento e con i suoi poteri avrebbe trovato il modo di soppiantare la Regina, mettendosi alla guida del più grande impero del mondo di allora.

Nel sequel “Il ritorno di Ayesha”, in effetti, una rinata Lei – che apprendiamo essere in grado di impossessarsi di corpi altrui per rimanere sulla Terra – pianifica di distruggere l’economia mondiale producendo con i suoi metodi alchemici un quantitativo enorme di oro che ne inflazioni il valore.

Ayesha è realmente una donna provvista di notevoli poteri (come la facoltà di uccidere con un solo gesto), anche se lei stessa sostiene che non siano magici ma frutto di un sapere materiale coltivato molto a lungo: sappiamo infatti che si è dedicata a lungo allo studio della conoscenza, e ha sviluppato grand, che nei libri successivi però sembrano effettivamente capacità soprannaturali.

Per quanto si tratti dell’antagonista della vicenda, l’autore riesce a mettere in luce il suo profilo caratteriale di taglio più umano, che la rende comprensibile anche per il lettore con duemila anni in meno di lei. Più che buona o cattiva, Ayesha è una donna abituata a esercitare la sua volontà, a prescindere dal bene e dal male, vittima di una vita totalmente priva di amore ricambiato e all’insegna del rimorso per i suoi crimini. Lei si considera un pilastro del mondo destinata a perdurare, la cui volontà non può e non deve essere contraddetta, anche se rispetto ad altri cattivi della narrativa classica è capace di amare altruisticamente e spontaneamente.

E con questo è tutto. Lascia un commento, noi ci vediamo alla prossima.

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