Ben ritrovati su questi lidi!
La ricerca vocale è uno dei trend più importanti a cui potremo dare seguito nel 2020.
Google, dal canto suo, lavora senza sosta per rendere sempre più agevole l’introduzione di quelle caratteristiche che rendono i contenuti invitanti per la ricerca vocale.
Google Assistant sta diventando progressivamente un rilevante fattore di interazione con il pubblico per l’ottenimento delle informazioni. La possibilità di instaurare una conversazione a due vie con l’intermediario per prenotare eventi e svolgere funzioni lo hanno reso un alleato preziosissimo per affrontare le incombenze di tutti i giorni.
Possiamo credere con ragionevole certezza che Google voglia rendere i siti web efficacemente ottimizzati per Google Assistant. Assecondare questo trend significa superare la concorrenza che invece non lo fa.
In questi giorni Google, nelle vesti di Danny Sullivan, ha reso noto di avere esteso l’applicabilità ai siti diversi da quelli di news, pur sottolineando che ciò non comporterà che Google Assistant se ne serva inderogabilmente, a riprova dell’interesse a rendere la voice search sempre più user-friendly.
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Cos’è il markup speakable?
A luglio 2018 Google ha annunciato di avere reso disponibile un nuovo markup chiamato speakable per consentire ai publisher di contrassegnare sezioni di articoli che sono più rilevanti da essere lette da Google Assistant, inclusi dispositivi come Google Home.
Il markup speakable permette ai motori di ricerca di identificare i contenuti da leggere ad alta voce nei dispositivi con l’Assistente Google predisposto per la sintesi vocale.In origine era pensato per contrassegnare soltanto le news, ma ora questa restrizione è venuta meno. Il fine era quello di permettere a Google Assistant di selezionare le ultime news su un dato argomento per renderle leggibili dall’assistente vocale di Google. Il markup speakable identifica le sezioni di una pagina maggiormente idonee a essere riprodotte attraverso la sintesi vocale (TTS).
A che cosa serve il markup speakable?
Markable è inteso per fornire un elenco di punti chiave su una storia, ma la documentazione lascia intendere che ogni testo che sia particolarmente indicato per la conversione da testo scritto a pronunciato può essere considerato per la lettura da Assistant.
Google utilizza il markup speakable per rispondere a richieste di contenuti di attualità sugli altoparlanti smart.
L’Assistente Google è predisposto per offrire fino a tre risultati prelevati dal web di fronte a esigenze specifiche.
L’Assistente Google, quando rileva la dicitura speakable, riconosce la fonte e spedisce l’URL della pagina al dispositivo tramite l’app Assistente Google.
Speakable è una proprietà utilizzata dall’oggetto Article o WebPage. Può essere applicata più volte con i valori di content-locator cssLocator (indica i contenuti nelle pagine annotate) o Xpath (indica il contenuto via XPath).
Come implementare il markup speakable
Per comparire tra i risultati di notizie, il tuo sito deve essere segnalato tramite il Centro Editori oppure configurando un’edizione valida in Google News Producer.
La proprietà Speakable è recepibile per gli utenti negli Stati Uniti che hanno dispositivi Google Home in lingua inglese e per coloro che producono contenuti in lingua inglese.
Probabilmente tale feature verrà implementata in altre lingue al crescere del numero di produttori di contenuti che adotterranno il markup speakable.
Questo è un esempio di struttura di markup Speakable riportata da Google.
Per assicurarti che i tuoi contenuti siano in grado di essere recepiti per la lettura vocale da Google Assistant devi seguire i seguenti passi:
- Segui le apposite linee guida di Google
- Verifica che la pagina risponda ai requisiti di idoneità di Google, inviandolo tramite il centro editori oppure configurando un’edizione valida in Google News Producer
- Aggiungi i dati strutturati speakable alla pagina web
- Testa i dati strutturati
Una volta inviati i contenuti possono servire fino a 5 giorni lavorativi per la revisione.
Al termine del processo, Google invierà una notifica sull’approvazione o meno dei contenuti.
Come essere selezionati per la lettura vocale di Google
A questo punto, possiamo vedere alcune buone regole da osservare per facilitare l’inclusione tra i testi leggibili da Google Assistant.
I contenuti e i titoli da contrassegnare con Speakable dovrebbero essere brevi e concisi, in modo da trasmettere le informazioni senza perdersi in lungaggini.
Se hai dei paragrafi molto lunghi, ti conviene riscriverli affinché le singole frasi siano più intuitive per la sintesi vocale.
Se stai verificando dei problemi nell’implementazione, puoi ricorrere ai suggerimenti nel forum di assistenza del Centro per webmaster di Google.
In generale i contenuti dovrebbero:
- esseri privi di errori grammaticali
- avere un unico URL permanente
- essere raggiungibili da link HTML
- essere in formato HTML
- essere indicizzabili (robots.txt e i meta tag non dovrebbero bloccare Googlebot)
- presentare chiaramente i riferimenti all’autore e sulle modalità di contatto
- presentare le date di pubblicazione
- non essere superati in quantità dalle ads
- non contemplare messaggi di odio, pericolosi o contenuti illegali
- non comprendere contenuti sponsorizzati
- non contenere spam o malware
- non includere file multimediali
- essere rilevati da una sitemap Google News per fornire aggiornamenti appena possibile
Non occorre applicare il markup all’intera pagina, quanto soltanto ai contenuti salienti, in modo che gli spettatori possano concentrarsi sui punti generali con conseguente risparmio di tempo.
Si consiglia di non adottare il markup speakable in quegli elementi che possono condurre a confusione il lettore vocale (come le attribuzioni delle fonti delle immagini).
Questa funzionalità dovrebbe aiutare a selezionare i contenuti da far leggere agli assistenti vocali con maggiore possibilità di controllo da parte degli editori.
Per aumentare le chance di essere selezionati si consiglia inoltre:
- di pubblicare notizie verificate
- di puntare a frasi che richiedano dai 20 ai 30 secondi per essere lette
- di dividere i paragrafi in frasi breve
- di puntare a testi che abbiano senso se applicati a un’immagine o a uno screen
- di non usare Speakable per l’intero articolo ma solo per i punti chiave
- di puntare a notizie del momento (i contenuti evergreen non sono contemplati)
- di seguire gli standard dei contenuti giornalistici
- di trattare argomenti per i quali si è molto pertinenti e autorevoli
E tu che cosa ne pensi? Parliamone qua sotto!
L’esempio di Google di uso del markup è tutt’altro che chiaro… difficile dare un parere. Ad ogni modo è inutile pensarci adesso, perchè Speakable è disponibile solo per gli utenti USA: *Feature is only available on Google Home speakers for English-speaking users in the U.S.A.
Fonte: https://services.google.com/fb/forms/speakablenewsinterest/?hl=it
Ciao 🙂
Bel pezzo, Sto iniziando ad implementarlo per vedere se quando sarà operativo in Italia, riuscirò ad essere incluso.
Tuttavia alcune cose non mi tornano. Come dici bene tu, Google ha annunciato che i risultati vocali non saranno necessariamente solo quelli di siti di news, ma per essere inclusi è necessario iscrivere il sito nel centro editori (cosa in contrasto).
Inoltre ho trovato alcuni esempi in rete per i quali è possibile specificare, all’interno del json-ld la parte di testo “leggibile”. Non ho però trovato linee guide su questo, se non un “consiglio” a fare un riassunto dell’articolo stesso composto da un massimo di 300/350 parole.
Il tutto mi fa pensare che sarà necessario osservare cosa succede nella serp vocale statunitensebper iniziare a capire bene come e cosa funziona esattamente.
Ciao Ilario.
Grazie per il feedback Flavio!