Nyarlathotep – Tutte le storie sul Caos Strisciante
Storytelling Lovecraft, Racconti«E su tutto, in questo ripugnante cimitero dell’universo, si ode un sordo e pazzesco rullìo di tamburi, un sottile e monotono lamento di flauti blasfemi che giungono da stanze inconcepibili, senza luce, di là dal Tempo; la detestabile cacofonia al cui ritmo danzano lenti, goffi e assurdi, i giganteschi, tenebrosi ultimi dèi. Le cieche, mute, stolide abominazioni la cui anima è Nyarlathotep.» (Tratto da Nyarlathotep)
Ben ritrovati, miei blasfemi amici, a un nuovo approfondimento sul ciclo di Cthulhu.
Nyarlathotep, noto anche come il Caos Strisciante, è una divinità appartenente alla schiera dei terrificanti Dei Esterni, creato da H.P. Lovecraft e poi impiegato dagli scrittori successivi dei Miti di Cthulhu.
Egli incarna diversi aspetti che lo rendono una creatura unica anche in relazione alle variegate entità che compongono la Mitologia lovecraftiana: dopo il Grande Cthulhu, rappresenta la più iconica delle creazioni di questo spaventoso mondo letterario, nonché la base di molti altri personaggi di finzione.
Mentre gran parte delle creature dei Miti sono sigillate al di fuori del tempo, in stelle lontane o nei meandri irraggiungibili del nostra pianeta, egli si muove liberamente sulla Terra e in altri pianeti, nel tempo e in altre dimensioni, e difatti appare sia nell’Antico Egitto che nella realtà onirica delle Dreamlands. I Mi-Go sono una delle principali razze aliene a lui fedeli, che operano per suo conto al centro della Terra e in opposizione alle legioni di Hastur.
Chi è Nyarlathotep nei Miti di Cthulhu
Nyarlathotep è l’anima e messaggero degli Dei Esterni. Il suo solo nome basta a terrorizzare tutte le razze dei Miti di Cthulhu, delle quali saltuariamente si serve.
Può apparire in ogni tempo e in ogni luogo, anche contemporaneamente, e probabilmente risiede al centro dell’universo assieme ai cieco e folle Azathoth.
Quando gli Dei Esterni provano un disagio o una necessità, Nyarlathotep interviene per servirli.
Il suo compito è appunto realizzare ogni desiderio delle entità che popolano gli abissi esterni, in particolare cura gli interessi del demone sultano Azathoth, suo creatore, che si dimena dissennato al centro dell’universo.
Il suo intelletto eguaglia i suoi poteri ed è impossibile da comprendere dalle facoltà umane, mentre per lui è facilissimo produrre lusinghe e astuzie per manipolare gli esseri umani come più lo aggrada. Tra i suoi poteri si annoverano l’immortalità, il talento di cambiare forma, la manipolazione della sanità mentale e la capacità di passare da un piano di esistenza a un altro.
Mentre la quasi totalità degli Dei Esterni giudica irrilevanti le questioni umane, posto che ne siano almeno a conoscenza, Nyarlathotep onora la Terra della sua presenza da svariati secoli, indossando innumerevoli maschere, aspetti fisici e comportamentali che meglio si adattano al contesto e al pubblico con i quali interagisce.
Egli vanta mille forme e manifestazioni ciascuna più spaventosa dell’altra, e mentre gli altri Dei mantengono le distanze dagli esseri umani non sforzandosi minimamente di capirli, lui invece appare spesso in forma di un uomo alto e magro, e si dimostra in grado di parlare ogni lingua del mondo.
Nyarlathotep sembra agire seguendo una propria agenda, anziché come forza primordiale e distruttrice al pari dei mostruosi esseri che serve: è.una ripugnante forza maligna dall’intelletto potentissimo e dalle capacità sconfinate che gode nel provocare follia e morte nei territori nei quali appare.
In una lettera del 1921 indirizzata a Reinhardt Kleiner, Lovecraft racconta l’incubo che lo ha portato al concepimento del personaggio. Nel sogno, il Solitario si reca – su esortazione dell’amico Samuel Loveman – a vedere lo spettacolo del mago Nyarlathotep che si tiene proprio a Providence, durante il quale l’illusionista fa ampio uso di apparecchiature elettriche.
Questo particolare spinge l’autore Will Murray a ipotizzare che il personaggio sia stato ispirato dalle esibizioni di Nikola Tesla. Secondo lo scrittore Robert Price il nome della creatura nascerebbe da quelli di Alhireth-Hotep, un falso profeta del racconto The Gods of Pegana, e Mynarthitep, una divinità malvagia descritta in The Sorrow of Search.
Il suffisso -hotep, comunque, in antico egiziano significa “pace” o “soddisfazione”.
In quali storie compare Nyarlathotep
La sua prima apparizione avviene nel poema in prosa Nyarlathotep del 1920.
Qui viene descritto come un uomo alto dalla carnagione scura e dai lineamenti affilati rassomigliante un faraone dell’Antico Egitto, che raccoglie sciami di seguaci annichilendo la loro volontà e mostrando prodigiose apparecchiature elettriche. Coloro che assistono ai suoi spettacoli perdono progressivamente il contatto con la realtà e ne percepiscono l’incombente collasso, finendo per andare a ingrossare le schiere della spaventosa entità.
Si menziona un certo Faraone Nero, Nephren-Ka, che dal punto di vista del lettore sembra essere un cultista oppure un vero e proprio avatar del Caos strisciante.
Nell’Antico Egitto era noto anche come il dio senza volto (the faceless god), una sfinge che spargeva il caos. Tale forma, chiamata anche La Bestia, era adorata dal culto noto come La Fratellanza della Bestia.
Egli adotta la forma del faraone egizio anche ne La ricerca onirica dello Sconosciuto Kadath (1926/27), dove esegue la volontà degli Dei Esterni sulla Terra e nelle Dreamlands.
Ne La casa delle streghe (del 1933), Nyarlathotep si manifesta davanti a Walter Gilman e alla strega Keziah Mason come una incarnazione del demonio, con l’aspetto di un uomo alto e dalla pelle nera, con zoccoli al posto dei piedi, vestito con una vestaglia di tessuto nero.
L’uomo nero funge da maestro per le streghe, e porta con sé il libro di Azathoth, i cui segreti rivela ai propri adepti per spargere caos e follia.
Nel racconto L’abitatore del buio (del 1936), il suo avatar ha le fattezze di un pipistrello con ale membranose che secernono acido e con il corpo ricoperto da tentacoli con un enorme occhio da tre lobi, che uccide dalla paura chiunque osi fissarlo. Poiché questa forma non è in grado di affrontare la luce, si trova confinato nell’ultimo piano del campanile della chiesa della Saggezza Stellare dove è collocato anche il trapezoedro brillante, il manufatto ritrovato in Egitto dal professore Enoch Bowen che serve a evocarlo.
Nel racconto I ratti nei muri viene citata una sua incarnazione collocata nelle caverne al centro della Terra, tentacolosa e accompagnata da flautisti amorfi, e che quindi ricorda Azathoth.
Viene menzionato anche in Colui che sussurrava nelle tenebre del 1930 nelle celebrazioni in suo onore tenute di Fungi di Yuggoth, e in un sonetto chiamato Nyarlathotep del 1929/1930.
In L’ombra fuori dal tempo del 1936 viene menzionato “il segreto celato di Nyarlathotep”.
Nel racconto The dwellers in darkness di August Derleth del 1944 viene introdotta la forma a lui riconducibile più famosa, resa iconica dal gioco di ruolo Il richiamo di Cthulhu, un gigantesco essere con un tentacolo vermiglio al posto della testa.
Non compare invece nel racconto Il caos strisciante del 1920/21 di Lovecraft e Jackson, a dispetto del titolo.
Altri scrittori che hanno utilizzato il concetto di Nyarlathotep nelle proprie opere sono Robert Howard, Robert Bloch, Lin Carter, Gary Myers, Richard Tierney, Ann Schwader, Robert Culp, J.G. Warner.
Come avrai capito, Nyarlathotep possiede almeno mille, ma più probabilmente un numero possibilmente sconfinato, di forme tra le quali sceglie quella volta per volta più indicata per raggiungere i propri scopi. È possibile che tali forme siano entità a sé stanti che agiscono forse anche in conflitto tra di loro.
Inoltre è l’unica entità, tra Grandi Antichi e Dei Esterni, a non essere sigillata in un certo luogo oppure a dover essere evocata per apparire, mentre può materializzarsi a suo piacimento in ogni luogo e tempo del creato.
Secondo certe profezie, egli sarà alla testa degli Antichi quando emergeranno per prendere possesso della terra e sterminare l’umanità, probabilmente dopo la caduta di Xothique 5.000 anni nel futuro.
Altre sue forme sono Colui che ulula nelle tenebre, un orrore tripode che ulula alla luna per motivi ignoti, e la Femmina Obesa, un essere femminile dal peso titanico cinta da una veste di seta e accompagnata da un ventaglio nero.
Tuttavia le sue incarnazioni sono spropositate ed elencarle tutte richiedere troppo tempo: tra quelle con le quali è apparso sulla Terra, menzioniamo ancora:
- Athu, una massa gelatinosa con tentacoli, nel Congo
- il dio delle lingue sanguinanti, in Kenya
- l’orrore galleggiante, ad Haiti
- il demone nero, una creatura che odia il sole, in Inghilterra
Nyarlathotep nella cultura popolare
Il caos strisciante compare in un numero considerevole di racconti, romanzi, fumetti occidentali, manga, videogame e giochi di vario genere, senza contare quelli per i quali rappresenta un’ispirazione marginale. A seguire elenco tutti quelli in cui costituisce una presenza palpabile, per ragioni di spazio escluderò gli altri.
Nel fumetto Neonomicon scritto da Alan Moore, il misterioso Johnny Carcosa afferma di essere un avatar di Nyarlathotep. Nel fumetto The League of Extraordinary Gentlemen: Black Dossier sempre di Moore agisce come un emissario di Yuggoth.
Nella miniserie a fumetti “Fall of Cthulhu” riveste il ruolo di antagonista principale. Appare sia in veste umana che nella forma tentacoluta e agisce per avviare il risveglio di Cthulhu e il suo scontro con Nodens.
Appare nel fumetto Lovely Lovecraft di Sara Bardi in molteplici forme, intrappolato sulla terra in forma mortale assieme ad altri Dei Esterni. Compare nel webcomic Friendly Hostility.
Nei libri di Charles Stross The Fuller Memorandum e The Apocalypse Codex appare un culto deciso a liberare Il Faraone Nero. Compare nei romanzi Johannes Cabal: The Fear Institute di Howard, nella storia “Dead Waits Dreaming” di Larry Correia, in The Wrath of the Grinning Ghost di Brad Strickland, in The Genetics Lecture di Harry Turtledove e in svariate storie di Barry Reese.
Interessante notare che in Once Upon a Time in the Weird West di Edward M. Erdelac Nyarlathotep e Sauron del Signore degli anelli sono posti come la stessa entità.
Il personaggio Randall Flagg della serie La Torre Nera di Stephen King, che appare con altri nomi in altri romanzi dello scrittore, è modellato su Nyarlathotep in quanto ne rispecchia la crudeltà e la tendenza a manipolare il prossimo. Altri personaggi ugualmente ispirati a quest’ultimo sono Trevor Phillips di GTA V.
Appare nei videogiochi RPG della serie Shin Megami Tensei e della sua serie derivata Persona come dio della distruzione, nell’anime Haiyore! Nyaruko-san. E’ un boss nel videogioco Cthulhu saves the world; nel videogioco Bloodborne il boss finale Moon Presence rispecchia il dio esterno sotto molti aspetti. Compare anche nei giochi Discworld Noir, nella visual novel Deus Machina Demonbane.
Compare come dio Nyarla nell’anime Yu-Gi-Oh!, nel franchise Megami Tensei, nel videogame The Lost Child, nel gioco online Fate/Grand Order; viene menzionato nella visual novel Shikkoku no Sharnoth.
Nel 2001 è stato rilasciato un film breve intitolato Nyarlathotep diretto da Christian Matzke.
E’ una fonte di ispirazione anche per numerose band musicali e appare frequentemente nelle visual novel giapponesi.
Alcuni spunti per le tue storie
Possiamo riassumere le caratteristiche basilari di Nyarlathotep nei seguenti aspetti:
- ha una predilezione nel manipolare gli esseri umani al fine di spargere caos e follia, sempre seguendo una propria agenda
- è in grado di assumere innumerevoli forme per meglio adattarsi al contesto in cui si muove
- può agire in ogni luogo e tempo, ma sembra essere in qualche modo legato alle viscere della Terra, dove può operare lontano dalla luce del sole
A questo punto, possiamo rielaborare tali aspetti per creare una nuova versione del personaggio adatta ad avventure per giochi di ruolo.
In natura esiste un fungo parrassitoide chiamato phiocordyceps unilateralis, che infetta il cervello delle formiche costringedola a muoversi verso un clima adatto alla sua riproduzione: quando ha raggiunto il suo scopo, esce dalla testa dell’ospite liberando le spore e provocandone la morte.
Possiamo prendere spunto da questo genere di creature e rielaborarlo per le nostre esigenze narrative.
L’essere noto come Nyarlathotep appartiene a una specie di parassiti che risiede all’interno di una razza di creature preistoriche sepolte nelle profondità della terra nel corso degli sconvolgimenti geologici avvenuti nel corso della Preistoria.
Ha imparato ad assumere il controllo delle creature dentro le quali penetra per muoversi liberamente sulla superficie terrestre, ottenendo quindi forme illimitate.
Ogni volta che cambia corpo porta con sé conoscenze dell’ospite precedente, in questo modo ha ottenuto così tanto sapere da essere adorato nel corso dei secoli come una divinità.
Loki, il dio norreno degli inganni, Seth, il dio del disordine e delle violente dell’antico Egitto, Černobog, il dio nero slavo sono alcuni dei suoi avatar: le differenze comportamentali di ognuno si spiegano con il fatto che ogni corpo ospite, in minima parte, influenza il comportamento di Nyarlathotep, facendolo agire in maniera leggermente differente.
Il suo scopo è quello di sterminare la razza umana e di lasciare soltanto un numero di ospiti necessari a ospitare le menti dei “grandi antichi” che serve.
A tale scopo si è alleato negli anni ‘30 con una divisione nazista dedita alle ricerche dell’occulto, alla quale ha fornito nozioni per generare armi di distruzione di massa in grado di agevolare i suoi propositi.
Nei decenni successivi ha fatto leva sul bisogno di religiosità di un’umanità ormai smarrita assumendo il controllo di svariate sette e organizzazioni terroristiche in tutto il mondo organizzate come culti, guidate da suoi “avatar”, persone dentro le quali ha riprodotto la propria essenza.
Puoi utilizzarlo quindi nelle tue avventure nei panni di un terrorista internazionale con un background pseudo mistico che le organizzazione segrete specializzate in scienze di confine tentano di catturare con ogni mezzo.
Siamo giunti alla fine di questo video.
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Noi ci vediamo al prossimo blasfemo video.
Credits
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The Black Pharaoh by AgentJericho
Nyarlathotep Big 6 by SaintAlbans
Nyarlathotep The Crawling Chaos by Danijel-Knez
Nyarlathotep, the Crawling Chaos by SaReeNavonShinnok
The Ear of Azathoth by SaReeNavonShinnok
Loki’s Children by IrenHorrors
Il avatar di Nyarlathotep in L’abitatore del buio, illustrazione di Ernő Juhász; http://vsqs.deviantart.com/art/A-sote-tse-g-lako-ja-Haunter-of-the-Dark-647927719
Nyarlathotep in I sogni nella casa stregata, illustrazione di Jens Heimdahl; https://fr-fr.facebook.com/heimdahlart/
Brown Jenkin. Muzski’s artwork based on H. P. Lovecraft’s story The Dreams in the Witch House. illustrazione di Muzski http://muzski.deviantart.com/art/Brown-Jenkin-253091872
Nyarlathotep by Dominique Signoret