La promozione sul web delle aziende di arredamento – Intervista a Simone Longato
SEO Interviste SEOCiao Simone, presentati brevemente e parlaci della tua esperienza nel settore della promozione dell’arredamento.
Ciao Ilario, grazie dello spazio. Mi occupo prevalentemente di comunicazione per imprese toccando i vari aspetti della comunicazione integrata sia da un punto di vista tecnico, sia per gli aspetti strategici.
Lavoro in questo ambiente dal 2003, ho poi aperto il mio sito solo nel 2018… come fa il detto? “Il calzolaio esce con le scarpe bucate”? 😀 Ecco, ho deciso di investire tempo, energie e budget per iniziare a strutturare un percorso online, lo stesso che seguo per le attività con le quali collaboro.
Nel 2018 abbiamo iniziato a fondare MAGNET, con il socio Piero Giordano. Passaggio molto importante perché in quel momento sono entrato a lavorare sempre di più con il mondo dell’arredamento. Un mondo molto affascinante.
Giordano segue da anni progetti inerenti all’arredamento e insieme stiamo seguendo più attività sotto l’aspetto della comunicazione, del branding, del marketing e tecnico. (quando parlo di aspetto tecnico intendo siti web, campagne, fare le grafiche, ecc).
Come vedi il mondo dell’arredamento in questo momento storico?
In Italia abbiamo grandi aziende, con prodotti innovativi e interessanti.
Nel mercato esistono sia grandi brand su territorio nazionale, sia marchi meno conosciuti e locali; la differenza sta nella possibilità dell’azienda di poter fornire un mercato più grande o un mercato più locale, che potremmo considerare compreso nell’arco di 100 km.
Vedo prodotti duraturi, solidi, di design e nella maggior parte dei casi, personalizzabili (penso ai mobili, divani, letti, ecc su misura).
Senza dimenticare tutta quella parte di arredamento di nicchia, molto ricercata.
Ad esempio mi vengono in mente aziende che producono tavoli di pietra e cristallo; cose realmente per veri amatori che ricercano minuziosamente i propri complementi d’arredo, ne è un esempio Stonebreakers.
Catalogo online o sito “classico”? Cosa consigli per le aziende del settore dell’arredamento?
La domanda è interessante. Trovo che è sempre bene partire da piccoli passi per così strutturare il sito guidati dai dati.
NON è utile avere un sito web con 200/300 pagine catalogo che risultano difficilmente visualizzabili attraverso un menù che per l’utente è anche complicato consultare. Solo dall’analisi dei dati di traffico si può capire quali pagine sono più visitate e da dove, quindi nel tempo sarà possibile capire anche quale strategia adottare. Sono certo che la stessa attività, in un luogo differente può avere risultati totalmente differenti.
Da non sottovalutare l’eventuale richiesta di acquisto online (quindi di ecommerce) o meno. Nel primo caso il catalogo online è necessario… attenzione però a dedicare un budget serio per far partire l’e-commerce.
Quindi si al catalogo online, ma solamente se è strutturato bene.
Se l’azienda parte da zero, si parte da un sito classico di presentazione e, grazie ai dati, si può andare a strutturare la strategia per quel progetto.
Hai preso ispirazione da qualcuno in questi anni per il tuo lavoro?
Si certamente, prendo spunto da tutto ciò che mi circonda. Le migliori idee nascono spesso in momenti “non opportuni”, quindi è importanti segnarle per poi svilupparle successivamente.
Non ho “guru” di riferimento se è questa la domanda. Mastico la materia da molti anni, ho sicuramente molto da imparare; leggo molto, studio e destino tutti gli anni un budget monetario e di tempo per l’aggiornamento continuo, ma la cosa più importante è che ogni progetto con il quale collaboro in realtà mi fa crescere.
Mi fa crescere parlare con il titolare dell’azienda, capire la sua vision e la sua mission, capire come racconta la sua azienda, la concorrenza, il mercato di riferimento, il pubblico e da questo capisci sempre aspetti nuovi. Poi è bello sperimentare e unire online e offline, è la parte che mi piace di più 🙂
Giusto Simone, parlaci di questa integrazione: è ancora necessaria l’integrazione online/offline? Nell’arredamento si può puntare solo nel digital?
I budget pubblicitari si stanno spostando molto nell’advertising online, ma questo non vuol dire che il mondo offline sia totalmente da dimenticare.
Avere un showroom che fa immergere totalmente il cliente è molto importante, come riuscire a dare dei depliant personalizzati (cioè specifici per gli interessi del singolo cliente) da portare a casa, ed anche ad esempio, avere una propria pubblicazione, come un house horgan per farsi ricordare.
Trovo che sia basilare quando si parla di emozioni, come nel caso dell’arredamento, giocare sul brand e sul nome dell’aziende. È un grande passo che aiuta sicuramente alle conversioni finali.
Arredamento e social media: cosa ne pensi?
Nati per andare a braccetto? Tutto il mondo dei social media, se utilizzato bene, può portare un grande aiuto alle attività che si occupano di arredamento
Basti pensare che da un’analisi condotta da TSW su 50 aziende del settore, datata 2017 (si tratta di un po’ di anni fa, quindi la situazione attuale comporta sicuramente numeri di maggiore peso), emerge che già a quella data la totalità delle aziende presenti sul mercato usava Facebook per la propria comunicazione, mentre il 96% usava Instagram ed il 92% Pinterest, il quale in fondo è un social media destinato proprio a veicolare contenuti visuali.
Sempre secondo questa indagine il modo di utilizzare questi social media si è andato evolvendo nel tempo, dapprima con contenuti sporadici e poi, via via, le aziende hanno adottato piani editoriali sempre più strategici e centrati sugli obiettivi aziendali.
Questo dimostra che l’utilizzo dei social media è diventato una leva strategica importante per un brand ed il suo utilizzo è ormai praticamente un “must” per una comunicazione integrata, della quale i risultati sono sempre più misurabili.
i social media e le campagne di advertising creano infatti un mix interessante, perché con entrambi si va a coprire da un lato la domanda espressa, rappresentata dalla ricerca specifica su Google, e d’altro lato, la domanda latente rappresentata da coloro che non sanno ancora di volere un mobile di quel particolare brand, ma quando lo vedono se ne innamorano e lo vanno a comprare.
Arredamento e campagne online
Capitolo interessante: come per ogni attività avere delle campagne attive per attirare nuovi clienti è il minimo sindacale. Come abbiamo visto, grazie al mix dei due strumenti si ha la possibilità di portare a casa buoni/ottimi risultati in una strategia mirata e con obiettivi ben chiari. L’importante è sempre partire dal budget: inutile sperare di andare su Marte con lo shuttle se possiamo permetterci l’utilitaria (con tutto rispetto). In base al budget si crea la strategia, mentre il contrario non ha senso.
Hai qualcos’altro da aggiungere?
Ilario intanto ringrazio te dello spazio e del tuo bel sito. Poi aggiungo un messaggio a chi lavora nel fantastico settore dell’arredamento: in Italia abbiamo un grande potenziale, abbiamo molte attività artigianali che realizzano pezzi unici e durevoli nel tempo, facciamo in modo che le persone conoscano il vostro prodotto e il servizio che offrite, questa è l’unica strada per aumentare le vendite.
Buona comunicazione e marketing a tutti 🙂