Oggi ho il piacere di parlarvi di un fumetto 100% italiano che ho potuto conoscere grazie a Colber Edizioni Torino: 1 spirito per 7 bugiardi (Vol.1) di Jacopo Pasqualini e Luca Colandrea.
Colber Edizioni è una casa editrice che per precisa scelta editoriale pubblica soltanto fumetti creati da artisti italiani, in digitale e print on demand, non su piattaforme altrui come Amazon, per concentrare le proprie risorse verso altre attività promozionali, nel rispetto dell’ambiente: riferiscono che la stampa su richiesta riduce le emissioni di carbonio del 70%.
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1 spirito per 7 bugiardi – Recensione
1860, Torino. Palazzo Trucchi è sede di una seduta spiritica sui generis. Apparentemente una serata di svago tra membri della società bene, ma in realtà un vero e proprio covo di vipere tutte pronte ad azzannarsi tra loro. La padrona di casa intende servirsi di due medium per evocare uno spirito e scoprire dove è nascosto un tesoro che da anni nessuno riesce a trovare. Medium che sono in combutta con il figliastro della signora per vendicare l’omicidio del padre di quest’ultimo.
Accanto a loro una serie di personaggi misteriosi ognuno di quali cela la propria natura, in una ragnatela di intrighi e misteri conditi di orrore sovrannaturale. Ci troviamo infatti in un’epoca storica a metà tra ragione e superstizione, nella quale l’erudizione non è sinonimo di immunità da paure ancestrali e speranza verso l’ignoto, credenze che abili manipolatori possono sfruttare per il proprio tornaconto. Ma non è detto che non ci sia niente di verso dietro di esse.
Come anticipato dal titolo, tutti e sette i personaggi sono dei bugiardi che non rivelano tutta la verità su se stessi, mossi da doppi fini e che finiscono per tradirsi a vicenda.
L’aspetto più apprezzabile della vicenda è avere imbastito una storia imperniata sulla mania dello spiritismo ottocentesco, che però non nega a prescindere la presenza del soprannaturale, che quindi può realmente scombussolare i piani di chi pensa di approfittarsi della credulità altrui.

I dialoghi, volti a spiegare la situazione e le relazione dei personaggi, sono apprezzabilmente concisi e sufficientemente caratterizzati in relazione al contesto storico e alla provenienza sociale dei sette protagonisti, senza sfociare nell’innaturalezza o nella pedanteria per spiegare la situazione al lettore.
I disegni di Colandrea (colori di Colandrea e Noemi Tedeschi) sono puliti ed eleganti, una buona sintesi tra uno stile realistico e uno troppo minimizzato, il che permette di connotare tutti i personaggi con un aspetto facilmente riconoscibile, rendendo facile al lettore seguire le linee narrative destinate a ognuno di essi. L’uso attento della colorazione, colori tenui o freddi a seconda del caso, suggeriscono efficacemente la differenza tra ambienti e situazioni.
Unico contro a mio personale avviso, trattandosi di una storia ibrida tra l’horror gotico e il thriller ottocentesco, non eccede né nella componente puramente orrorifica né nella ragnatela di intrecci, quindi non vedremo ad esempio vampiri intenti a dissanguare le proprie vittime, tremende manifestazioni soprannaturali tali da rendere folli e via dicendo.
Inoltre, essendo previsto un secondo volume, non è possibile conoscere al momento la conclusione della storia.
Vi consiglio quindi di acquistare dal sito della casa editrice “1 spirito per 7 bugiardi” se siete appassionati di horror gotici (o magari volete fare un regalo a qualcuno che lo è) e se volete sostenere l’industria del fumetto italiano e i suoi artisti.
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