Siamo qui con Renato Baldo, punto di riferimento italiano ed europeo per quanto riguarda il digital marketing in settori complessi (soprattutto gambling e betting).
Partito con un semplice sito amatoriale, a oggi è uno dei pochi marketer europei a fare concorrenza alle grandi agenzie multinazionali del settore scommesse.
Nonostante siano passati gli anni, e il team che lo circonda sia cresciuto notevolmente, Renato mantiene le caratteristiche dell’appassionato di web, prima ancora che imprenditore digitale: sempre pronto a “sporcarsi le mani”, che si tratti di sistemare un bug nel codice o ragionare su una nuova meta description per un progetto SEO.
Full stack developer, SEO, analyst, copywriter e chi più ne ha più ne metta: il profilo di Renato è quasi unico nel suo genere.
Lo raggiungiamo nel suo quartier generale a San Gregorio d’Ippona, piccolo centro di origine bizantina a 2 km da Vibo Valentia, in Calabria. E nell’amore per la sua terra e le sue origini che ritroviamo la tenacia di chi si è costruito da solo.

Ciao Renato, prima di tutto grazie del tuo tempo. La prima domanda che vorrei farti è quasi scontata: perché hai deciso di fermarti a San Gregorio e non partire da una grande città ?
Ciao Ilario, grazie a te per questa opportunità. Non sono un chiacchierone ma mi fa piacere parlare del mio lavoro.
Allora, provo a risponderti in due punti:
- Le origini e il contatto con la famiglia sono tutto. Non potrei essere quello che sono se non respirassi e mi ricaricassi con l’aria della mia terra e con gli affetti più cari. Sono spesso in giro per l’Europa e sono innamorato di tantissime città, diciamo, più famose. Ma casa è sempre casa, è importante ricordarsi da dove si viene per non montarsi la testa. Ogni giorno c’e qualcosa da imparare.
- Mi reputo un precisino. Quando approccio un nuovo sito, o progetto web marketing, voglio avere calma e pace attorno a me. Non voglio distrazioni o caos derivati dal cliente x che viene in ufficio o dall’ennesimo imprevisto (su questo sono molto fortunato, in quanto ho un team forte che segue tante “rotture” al posto mio).
Come WebJet (il nome della mia agenzia) stiamo pensando di allargarci e prendere un paio di uffici tra Milano e La Valletta (soprattutto per sviluppare l’aspetto consulenziale e di strategie) ma, in ogni caso, resto il ragazzo umile delle montagne calabresi. Non sarei nulla senza le mie origini, quando voglio lavorare alle mie regole qui è dove do il massimo.
Hai parlato di un team. Raccontaci qualcosa dei tuoi progetti e delle persone che lavorano con te.
Come ti ho detto mi piace lavorare per raggiungere il massimo risultato, non mi sono improvvisato imprenditore e ho fatto anche io tanti sbagli (non che adesso non ne faccia, per carità).
Per raggiungere il vertice mi serviva una nicchia di cui fossi appassionato e che avesse una concorrenza tale da stimolarmi a fare meglio ogni giorno.
Fin da piccolino, tra le tombole in famiglia e le partite a briscola, ho sempre avuto un’inclinazione per il gioco d’azzardo: mi piace giocare, mi da gusto ed ho girato i migliori casinò europei per imparare dai migliori.
Nel business ogni tanto bisogna azzardare, ma la scelta della nicchia non è stata casuale: in Italia, all’epoca (ti parlo di almeno 2005/2006) i siti che trattavano pronostici e scommesse erano pochi. A parte qualche grosso gruppo internazionale non c’erano veri concorrenti.
Mi sono detto “Davide contro Golia, ora voglio dire la mia”. E così ho fatto, lanciando il primo portale di pronostici indipendenti in Italia: topscommesse.com. Programmavo, scrivevo e studiavo le quote. Tutto da solo in un loop h24.
Man mano che il lavoro cresceva avevo bisogno di nuovi punti di vista, persone che sposassero la mia filosofia di lavoro e che mi aiutassero con nuove competenze: dal marketing vero e proprio alla gestione manageriale dell’azienda.
In questo posso ritenermi molto fortunato: ho un team di oltre 20 collaboratori e, come nel gioco dei lego, ci incastriamo perfettamente in un workflow quasi militare.
A oggi ho una decina di progetti attivi con cui mi tolgo notevoli soddisfazioni, forniamo consulenze ad alcune delle migliori realtà del settore gioco d’azzardo e vendiamo analisi di mercato…ma la “fame” è tanta e la voglia di migliorarmi pure. Quindi ti dico: il bello deve ancora venire, siamo solo all’inizio!
Soprattutto nel settore delle scommesse sportive, è stato un disastro: con i principali campionati fermi e gli eventi sportivi rimandati, non ti nascondo che abbiamo risentito anche noi di questa pandemia.
Ovviamente non ci siamo fermati, avevamo tanti progetti in cantiere e ci siamo concentrati su quelli con più tranquillità. Penso che da ogni crisi nascono grandi opportunità, inutile scoraggiarsi o farsi prendere dall’ansia. Meglio rimboccarsi le maniche.
Il gambling è rimasto a lungo immobilizzato, ogni cambiamento deve sottostare a rigide regole e i “cambiamenti” sono sempre lenti. Paradossalmente, questa fase di stallo ha rappresentato un’opportunità per ripensare a tanti dettagli, e la voglia di fare meglio non ha fatto che aumentare.
La chiave per stare a galla, poi, è sempre la stessa: diversificare gli investimenti e guardare oltre il proprio naso, provando ad intuire dove sarà la prossima opportunità di guadagno.
Soprattutto dopo il decreto dignità di gennaio 2020, non potevo permettermi di vivere solo sul betting sportivo. C’era bisogno di nuova linfa e nuovi progetti.
Ad esempio, insieme a un altro marketer pazzo come me, ho lanciato un progetto legato alla finanza online: quale momento storico migliore per informare, davvero, gli utenti su come si fa trading responsabilmente?
Il web sta evolvendo rapidamente, o ci si fa trovare pronti e si è destinati all’estinzione.
Ti abbiamo introdotto come digital marketer di settori complessi, ci puoi spiegare cosa vuol dire?
Ho sempre difficoltà a darmi una definizione. Diciamo che mi reputo un discreto imprenditore con un team di professionisti attorno che mi spinge a puntare alla luna.
Fare SEO, ad esempio, sui casinò online non è come lavorare su un e-commerce di gioielli o un ristorante locale. Le logiche sono completamente diverse, la competizione è talmente spietata che nulla può essere lasciato al caso (ci sono gruppi che investono milioni di euro all’anno solo di link building).
Partiamo sempre da un’analisi preliminare, studiamo i competitors ed i bisogni dei nostri prospect. Non ci inventiamo nulla, siamo i primi a testare quello di cui parliamo e non consigliamo mai qualcosa che non useremmo noi stessi.
Da un punta di vista tecnico, poi, entrano in gioco tanti fattori: non lavoriamo con la fretta. Ci vuole il tempo che ci vuole. Il codice di ogni sito deve essere immacolato, ogni attività di Digital PR studiata a tavolino. Anche con i nostri clienti, siamo onesti: non garantiamo nessun risultato, se non la promessa di trattare ogni progetto come fosse nostro, lavorando per obiettivi misurabili. Chi dice il contrario, o ha bevuto o ha la sfera di cristallo.