“Skull-Face” di Robert Howard spiegato
Storytelling Conan il barbaroRobert Erwin Howard, il bardo di Cross Plains, viene riconosciuto come uno dei padri dello sword & sorcery, in particolare per la sua creazione di Conan il cimmero, ma nel corso dei suoi trent’anni di età si è dimostrato uno scrittore versatile e capace di cimentarsi in innumerevoli generi, dal fantasy al western.
Skull-Face è un racconto di genere thriller e fantasy scritto da Robert Howard e pubblicato su Weird Tales nel 1929.
La storia segue vede come antagonista del robusto Stephen Costigan – da non confondere con un altro personaggio di Howard quasi omonimo, Sailor Steve Costigan – un genio criminale sul modello del pericolo giallo del Fu Manchu di Sax Rohmer, qui però atlantideo anziché cinese.
Lo stregone in questione, Kathulos – che ricorda il Thulsa Doom delle avventure di Kull, scritte sempre da Howard – è un individuo dal volto di teschio esperto in scienza e magia, a capo di una pericolosa e intricata rete criminale e intento a minacciare la pace dell’intero mondo.
In “Colui che sussurrava nelle tenebre” Lovecraft menziona un certo L’mur-Kathulos.
Un pianeta di nome Kathulos – chiamato anche Kulthas – un altro nome inventato sempre da Howard – compare nei fumetti Marvel come nemico del Dottor Strange. La Marvel distingue comunque il Kathulos stregone da quello planetoide da altri usi ancora. In certe circostanze Kathulos viene usato come un altro nome per Cthulhu.
In italiano “Skull-Face” è stato pubblicato in alcune raccolte, come quella dei Tascabili Nord Fantasy, che include anche una commemorazione di Howard da parte di Howard Phillips Loecraft, di E. Hoffman Price, e una selezione attuata da Derleth di alcune delle sue più pregevoli storie fantastiche.
Skull-Face – La trama
Stephen Costigan è un uomo totalmente schiavo dell’hashish, un relitto umano che non ha altro scopo nella vita se non procurarsi la preziosa polvere per cadere nell’oblio, nel Tempio dei sogni di Yun-Shatu.
Un tempo era un uomo di cultura realizzato, ma dopo la guerra nelle Argonne aveva iniziato un percorso di degradazione che lo aveva condotto al vizio nella Limehouse di Londra.
Nel corso dei suoi sogni, assiste a una visione di un teschio appartenente a un individuo antico e rinsecchito come una mummia.
Un giorno Yun-Shatu in persona lo convoca per offrirgli una missione che potrebbe portarlo a riacquisire la sua dignità di uomo perduta, per conto di un misterioso “padrone”.
Yun-Shatu è già di suo un criminale di alto livello, i cui tentacoli del contrabbando dell’oppio si estendono in tutta Londra, e sembra incredibile che ci sia qualcuno al di sopra di egli.
Costigan – sfoggiando una forza che non si rende conto di possedere – sventa un tentativo di assassino ai danni di un lebbroso che frequenta il Tempio dei sogni, l’assassino è un certo John Gordon, definito il peggior nemico del Padrone: il protagonista comunque evita che venga ucciso e lo aiuta ad allontanarsi. Gli sgherri di Yun-Shatu gli sono tutti ostili a parte la bella Zuleika, che lo ama contraccambiata.
Il padrone rivela il suo aspetto terrificante a Costigan, quello di un essere con il teschio scarnificato, la pelle giallobruna e qualcosa di rettile nella sua figura, poco meno di una mummia vivente. Il Padrone lo incarica di uccidere sir Haldred Fenton, noto scrittore e soldato di ventura, facendo leva sul fatto che ha sostituito la sua dipendenza per l’hashish con una ben più terribile. Quella per un elisir della vita dalla composizione nota soltanto a lui, che gli dona una forza superiore alla norma, ma che promette di ucciderlo tra atroci sofferenze se la dose non verrà somministrata con regolarità.
Il Padrone ha Costigan in pugno, e gli ordina di uccidere Haldred a mani nude, mentre indossa un costume da gorilla. La scelta non è casuale, ma dettata dal fatto che una grossa scimmia è stata fatta evadere in zona, e il piano consiste nel far credere che il delitto sia stato causato dall’animale.
Il Padrone sembra avere potere su uomini e donne di varie nazionalità ed etnie, e anche Zuleika è sotto la sua stretta: da questa Costigan apprende che il misterioso capo si fa chiamare Kathulos l’egiziano.
Costigan, pur riluttante, si reca alla residenza di Haldred, ma qui viene intercettato da Gordon, che lo informa che il nobiluomo ha già subito vari attentati ed è ben difeso.
Costigan lo convince della propria intenzione di sconfiggere il Padrone, anche se ciò gli costerà la vita una volta privo dell’elisir, e organizza una trappola: il suo compito sarà quello di bloccare Kathulos abbastanza a lungo da poterlo arrestare.
Stephen torna al magazzino del Tempio dei Sogni di Yun-Shatu, che è stato allestito come un vero e proprio palazzo orientale.
Gli agenti di Skull-Face però lo hanno informato del tentativo di trappola. Per fortuna non hanno compreso bene l’ora della retata e questa avviene comunque, salvando la vita a Costigan.
Il padrone tuttavia, con le sembianze di un lebbroso, riesce a fuggire, portando Zuleika via con sé.
Successivamente Gordon e Costigan uniscono le forze contro la rete criminale del Padrone.
L’agente segreto inglese rivela che Kathulos è una figura leggendaria dietro una serie di ribellioni in Marocco e a Città del Capo, molto insolite siccome coinvolgono sia africani che maomettani che induisti, etnie che in genere non cooperano. A quanto pare è il leggendario capo di una setta dello scorpione. Lo Scorpione dispone di un’intelligenza senza pari e sembra stia pianificando la conquista del mondo alla guida delle etnie non bianche e ai danni di queste ultimie
Il potere di Kathulos si estende a tre continenti grazie alla sua rete di contrabbando, che ha invaso le strade dell’Occidente di oppio e hashish. In questo modo ha reso dipendenti nobiluomini e funzionari di stato ricattandoli e ottenendo preziosi segreti, oltre a contrabbandare armi con cui fomentare molte ribellioni.
Anche il maggiore Morgan Fairley è caduto sotto i suoi attentati: il Padrone intendeva proprio far travestire Costigan dal maggiore in modo di servirsi di lui per sottrarre dei rapporti che questi aveva redatto concernenti le sue attività. Anche il barone Rakoff, un altro agente segreto, è stato ucciso, per mano di Yar l’Afghano al solo dello Scorpione.
Il duo ha l’impressione di rintracciare Kathulos all’interno di un negozio, ma da una perquisizione emerge soltanto una mummia antichissima che di certo non può essere un uomo travestito.
Ma da dove nasce il potere del capo dell’”impero nero”? Secondo una profezia, un “uomo venuto dal mare”, un egiziano, sarebbe giunto dall’oceano per guidare le etnie non bianche contro gli occidentali, divenendo una sorta di imperatore universale. Una leggenda così antica da risalire nientemeno che ad Atlantide. Tempo prima, uno scienziato aveva rinvenuto dal mare un sarcofago emerso dalle acque, contenente una mummia di antichità indicibile, che aveva suscitato un interesse fanatico da parte degli indigeni. Lo scopritore poi era stato trovato accoltellato, non prima di avere formulato l’ipotesi che la mummia provenisse nientemeno che da Atlantide stessa.
Una mummia, il cui teschio è identico al volto di Kathulos!
Costigan scopre che nel negozio 48 di Soho il Padrone sta organizzando un sacrificio umano: Kathulos possiede anche portentosi poteri ipnotici, che gli permettono di tenere prigioniera Zuleika anche a distanza.
Per affrontare la terribile sfida, Stephen beve tutte insieme le due dosi di elisir della vita, aumentando la propria resistenza ma dimezzando il tempo da vivere che gli rimane senza altro liquido. Costigan, pieno di energie, penetra nel covo e tiene testa agli sgherri del Padrone come Yar l’Afghano. Tuttavia le forze dello Scorpione si scatenano alle calcagna di Gordon, mentre Costigan cade nelle mani di Kathulos.
Questi non si spiega come il suo avversario sia ancora vivo – ignorando che Zuleika gli ha fornito una dose extra – e conferma di essere un sopravvissuto di Atlantide, grazie a una pozione che fa scendere in una non-morte lunga secoli. La sua scienza è talmente avanzata che la nostra a confronto è a livelli primitivi: ad esempio, ha realizzato una sostanza che può guarire dalla dipendenza dell’elisir della vita, ma che quasi certamente ucciderebbe il soggetto che ne farebbe uso.
Kathulos intende spazzare via i bianchi grazie al suo ascendente sui neri e riportare in vita i suoi simili atlantidei che afferma essere ancora in uno stato di vita sospesa nei propri sarcofaghi sommersi.
Tuttavia John Gordon compare all’improvviso e spara allo stregone, costringendolo a fuggire attraverso un passaggio segreto. In seguito si viene a sapere che il sotterraneo, colmo di polveri infiammabili, per qualche ragione è saltato in aria.
Costigan assume la pericolosa sostanza e riesce a sopravvivere, ripulito finalmente della sua dipendenza, e vivere felice con Zuleika.