8 tecniche di ottimizzazione SEO dell’ecommerce (Google Search Central)
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Oggi Alan Kent, Developer Advocate di Google, ci spiega in questo video di Google Search Central otto strategie di ottimizzazione SEO degli ecommerce.
Leggi tutto: 8 tecniche di ottimizzazione SEO dell’ecommerce (Google Search Central)Non si tratta di metodologie che da sole assicurano il successo di un ecommerce, ma comunque di buone pratiche consigliate per aumentare l’efficacia SEO del proprio negozio virtuale.
Le pratiche più opportune da attuare dipendono dalle modalità con cui si monetizza.
Ad esempio, un sito che guadagna dagli annunci pubblicitari ha tutto l’interesse ad aumentare il volume del traffico organico. In generale comunque l’obiettivo è quello di aumentare il numero delle visite, ma da parte di soggetti realmente interessati a compiere acquisti.
Il gestore dell’ecommerce ad esempio, in base ai propri obiettivi, può decidere se attrarre visite verso prodotti che si vendono facilmente oppure verso quelli che permettono di generare vendite dal maggiori ritorni. Misurare tali obiettivi permetterà di mettere a punto miglioramenti opportuni rispetto alla propria linea d’azione.
1 Applica correttamente le procedure basilari
L’ottimizzazione tecnica deve andare di pari passo con la realizzazione di contenuti: un content marketing strepitoso non serve a niente se Google non riesce a scansionare il sito. I report di Google Search Console permettono di individuare i problemi alla base della mancata indicizzazione. L’URL inspection tool permette di appurare se i problemi corretti risultano tali.
La struttura interna dei link deve essere facile da indicizzare. I prodotti devono avere dei titoli chiaramente specificati in modo che siano correttamente visualizzabili nelle serp. Per facilitare questo processo si può ricorrere ai dati strutturati per agevolare la comprensione gli attributi dei prodotti con grande accuratezza.
2 Controlla l’ampiezza dei contenuti
Una buona tecnica consiste nel proporre contenuti rilevanti nelle diverse fasi del processo di acquisto.
In Home Page si possono presentare prodotti con offerte speciali. Le categorie permettono di suddividere i prodotti in ambiti tematici. Gli utenti possono cercare dei suggerimenti su come scegliere i prodotti che fanno al caso loro: le recensioni sono utili a tale scopo e per accrescere l’autorevolezza del portale.
Pensa alle ricerche che compiono gli utenti sul sito: il tuo sito è ben posizionato per esse. Controlla il Report delle performance per le query di Google Search Console: ti aiuterà a comprendere cosa stai facendo bene e cosa invece no.
Una volta identificate le query che sono rilevanti per il tuo business, analizza quali competitor fanno meglio di te.
Come puoi distinguerti dai concorrenti? Se hai delle pagine che faticano a posizionarsi, puoi riscrivere i testi in maniera unica per sottrarre un po’ di traffico dai tuoi competitor. Continua a modificarli fino a quando non raggiungerai uno stile unico che ti differenzi.
3 Assicurati di contrassegnare i prodotti correttamente
Un ecommerce può presentare diverse varianti di prodotti differenti per colore o taglia. Può essere utile informare Google della relazione che intercorre tra essi. L’URL Inspection Tool permette di controllare lo status delle pagine. Ogni versione deve presentare un proprio URL, poi seleziona quale deve apparire come canonical. Il testo nella descrizione della pagina deve includere le varie versioni del prodotto (es. “Disponibile in colore blu e verde” oppure semplicemente essere presente uno switch che permette con il testo ALT di fare scegliere all’utente la versione che gli interessa.
4 Preserva gli URL delle pagine
Assicurati che gli URL per gli eventi ricorrenti di anno in anno siano sempre gli stessi. In questo modo Google può comprendere correttamente lo scopo degli URL consolidati. Evita i percorsi URL che contemplano l’anno per riutilizzarli senza doverli cambiare. Puoi lasciare nella pagina un riepilogo delle offerte precedenti oppure descrivere prodotti che verranno messi in vendita a breve.
Lascia la pagina attiva tutto l’anno e aggiornala prima dell’evento in questione.
5 Le performance contano
Pagine che impiegano troppo tempo a caricarsi scoraggiano gli utenti dal proseguire con la navigazione. Le performance sono così importanti da influenzare il posizionamento.
A parità di contenuti tra due pagine, il tempo di caricamento può essere il fattore che determina il migliore posizionamento.
Il Pagespeed Insight riporta valide informazioni sulle performance delle pagine. A partire da un URL fornito vengono svolti dei Lab Test come Field Data da Chrome User Experience Report se disponibile. Possiamo servirci anche di Google Analytics
Il Pagespeed Insight Report include una serie di problemi identificati nel sito da risolvere.
6 Essere pazienti
La SEO è una disciplina che richiede mesi prima di produrre frutti. I cambiamenti esercitati possono richiedere mesi prima di produrre effetti sul ranking (ammesso che ne abbiano).
Come ribadito sopra, Google Search Console è il migliore strumento per identificare problemi di indicizzazione dei contenuti dell’ecommerce, per verificare l’andamento del traffico.
La creazione del contenuto può richiedere mesi per produrre effetti, nel frattempo puoi lavorare per diversificare le fonti del traffico.
Puoi lavorare su:
- Campagne Marketing
- Social Media
- Email Newsletter
- Recensioni di terze parti
- Opuscoli cartacei collegati con QR code allo store online
- Fonti di traffico da pagine esterne
7 Considera di avvalerti dell’aiuto di esperti
Se hai dato del tuo meglio nella gestione dell’ecommerce ma i risultati tardano ad arrivare, considera la possibilità di rivolgerti a un esperto per ricevere aiuto, ad esempio dalle agenzie SEO che svolgono questo per lavoro.
Diffida di coloro che non ti propongono altro che acquistare link per fare salire il ranking, siccome ciò contravviene alle linee guida di Google, e può sortire effetti contrari.
8 Riguarda tutto gli utenti
Google Search punta a offrire agli utenti il migliore contenuto che faccia al caso loro, questo non viene meno al cambiare degli algoritmi. Ovviamente devi prestare attenzione alle performance attraverso Google Search e Google Analytics ma non perdere l’obiettivo di soddisfare i tuoi visitatori. Se il tasso di rimbalzo è alto, puoi trovarti nella condizione di dover rivedere la tua content strategy: forse stai attirando il genere di pubblico che non è allettato dai tuoi contenuti.
Crea contenuti ed esperienze che rispondano al meglio alle esigenze dei tuoi utenti.
Non concentrarti tanto sugli algoritmi di Google quanto sul servire ciò che i tuoi utenti apprezzano.
Puoi servirti di Google Trends per scoprire cosa cercano gli utenti in un dato momento e area geografica.
Fai bene a includere anche immagini e video di alta qualità siccome l’impatto visivo conta molto per gli ecommerce e i siti web in generale.
E tu cosa ne pensi? Lasciami un commento, noi ci vediamo alla prossima!