Preparatevi a immergervi nelle profondità di un’isola misteriosa e a svelare segreti antichi con Call of the Sea, un’avventura puzzle in prima persona che ha catturato l’attenzione dei giocatori sin dal suo rilascio. Sviluppato da Out of the Blue e pubblicato da Raw Fury, questo titolo, uscito l’8 dicembre 2020 per Windows, Xbox One e Xbox Series X/S, e successivamente per Amazon Luna (15 aprile 2021) e PlayStation (11 maggio 2021), offre un’esperienza unica e profondamente narrativa.
Leggi tutto: I Miti di Cthulhu in “Call of the Sea”: la storia completaCall of the Sea – La trama
Call of the Sea è ambientato negli anni ’30 e vi mette nei panni di Norah Everhart, una maestra d’arte affetta da una misteriosa malattia familiare che le causa macchie nere sulle mani e un progressivo indebolimento. Suo marito, Harry Everhart, un archeologo, è partito per una spedizione nel Pacifico meridionale per trovare una cura, ma è scomparso. Il gioco inizia quando Norah riceve un pacchetto non contrassegnato da Tahiti, contenente una foto di Harry e delle coordinate per un’isola a est di Otaheite (Tahiti), che lei ha sognato ripetutamente. Spinta dall’amore e dalla disperazione, Norah intraprende il viaggio verso quest’isola, che si rivela essere un luogo lussureggiante e suggestivo, ricco di rovine perdute e misteri occulti.
Man mano che Norah esplora l’isola, scopre i resti della spedizione di Harry, che si era avventurata alla ricerca di risposte e di una cura. Il team di Harry, composto dalla giornalista Cassandra Ward, dal meccanico Frank Dayton, dal dermatologo Ernest De Witt, dallo stuntman Roy Granger e dalla loro guida Tahitiana Teaharoa, aveva trovato un pozzo usato dagli isolani per un rituale che coinvolgeva un misterioso liquido nero. Roy aveva accidentalmente fatto esplodere il pozzo con la dinamite, uccidendosi e schizzando De Witt con l’ichor, facendogli perdere la sanità mentale e sviluppare sintomi simili a quelli di Norah.
Attraverso note e indizi lasciati da Harry, Norah scopre che la nave della spedizione, la Lady Shannon, è stata attaccata da una creatura marina gigante che sembra proteggere l’isola. Apprende anche che la sua “malattia” non è affatto tale, ma piuttosto una trasformazione in qualcosa di nuovo, legata all’antica civiltà dell’isola. Gli abitanti dell’isola, che vivevano una realtà divisa tra “schiavi” e “maestri”, eseguivano un rituale utilizzando la melma nera, che a volte conferiva abilità simili a quelle dei pesci e la capacità di vivere sott’acqua, portando all’emergere di “animali acquatici” che si ribellarono ai loro oppressori.
La verità scioccante si rivela quando Norah scopre che Harry aveva inscenato la sua morte. Nonostante le ferite, era riuscito a lasciare l’isola con un altro membro della spedizione, e aveva allestito una sorta di “caccia al tesoro” di indizi per Norah, con l’intento di condurla a completare la sua trasformazione e a salvarsi. La giornalista Cassandra, bramando l’immortalità, aveva sparato a Harry e tentato il rituale da sola, mutando e morendo nel processo.
Il finale del gioco è deciso dalla scelta del giocatore, offrendo un bivio cruciale nella storia di Norah.
- Accettare la trasformazione: Norah può scegliere di completare la sua metamorfosi, abbandonare la sua umanità e intraprendere una vita eterna sott’acqua, al costo di non vedere mai più Harry. In questo finale, si presume che Norah rimanga permanentemente nella sua forma di pesce. Alcuni giocatori hanno scelto questa opzione basandosi sull’idea che Norah dovesse prima imparare a essere un essere intero, funzionale (sia umano che “alieno-pesce”), prima di stare con qualcun altro. Per alcuni, significa trovare la pace interiore e realizzare il proprio vero sé.
- Rifiutare la trasformazione: Norah può decidere di rifiutare la trasformazione e vivere i suoi anni rimanenti con Harry, accettando la sua malattia. Questo finale è stato scelto da giocatori che hanno valorizzato la vita felice e amorevole che Norah aveva con Harry, e hanno ritenuto che abbandonare una vita già buona per un’esistenza immortale come “persona pesce” non valesse la pena. Harry, anni dopo, diventerà il Preside di Archeologia all’Università Miskatonic e rifletterà sulla sua decisione di aver mentito a Norah. Se Norah torna da lui, egli ripensa con affetto ai loro ultimi anni trascorsi insieme vicino al mare.
Indipendentemente dalla scelta, Harry rimane solo, contemplando se la sua decisione di mentire a Norah sia stata quella giusta.
Call of the Sea : i riferimenti a Lovecraft
Call of the Sea è un gioco fortemente ispirato alle opere di H.P. Lovecraft, ma si discosta dal genere horror. Gli sviluppatori hanno attinto all’aspetto “surreale” e “onirico” del suo lavoro. La direttrice del gioco, Tatiana Delgado, ha affermato che Call of the Sea non è una “discesa nella follia, ma una risalita verso la sanità mentale”. Nonostante questo, il gioco include elementi che richiamano i Cthulhu Mythos, come il misterioso “elder-god” e le trasformazioni in “ibridi uomo-pesce” causate dalla melma nera. Sebbene il gioco non fornisca molti dettagli sull’entità dell’elder-god, il suo richiamo è presente. Alcuni giocatori che avevano letto le storie di Lovecraft hanno trovato che l’andamento della malattia di Norah fosse abbastanza ovvio fin dall’inizio.
Call of the Sea: un insolito gioco lovecraftiano
Call of the Sea offre un’esperienza coinvolgente e ben realizzata. Non è solo un gioco di enigmi, ma anche un viaggio di scoperta di sé e accettazione, avvolto in un’atmosfera suggestiva e misteriosa. È un titolo consigliato a chi ama i puzzle ben congegnati e le storie profonde e avvincenti.
Call of the Sea ha ricevuto recensioni generalmente positive. I critici hanno elogiato la sua narrativa e l’ambientazione sull’isola, pur notando che alcuni enigmi potevano essere un po’ ostici. Tuttavia, la difficoltà dei puzzle è stata spesso considerata giusta, non eccessivamente complessa ma comunque soddisfacente da risolvere, con un’unica eccezione per gli enigmi di tempistica.
Il gioco è stato apprezzato per come ha saputo rivitalizzare il genere del puzzle game basato sulla storia, integrando gli enigmi con la narrazione. La storia è stata definita “impressionante” e capace di trattare una “vecchia e sdolcinata storia d’amore” in modo che non risultasse eccessivamente melensa, il che è considerato un’impresa.
Anche gli aspetti visivi e audio sono stati lodati. Le grafiche sono state descritte come eccellenti, con un tocco “semi-cartoonesco” che ricorda Dishonored, e l’audio che richiama il lavoro di grandi compositori orchestrali. L’esplorazione dell’isola è stata trovata molto divertente, nonostante qualche occasionale backtracking che poteva risultare un po’ lungo.
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