Come Implementare l’IA in Azienda: Alcune Strategie Pratiche
SEO IALa live inizia con un’introduzione di Ilario Gobbi, che dà il benvenuto agli spettatori e presenta Federico Zizi, consulente IT specializzato nella crescita aziendale. Federico racconta del suo percorso, iniziato giovanissimo, a soli 16 anni, in un incubatore di startup, dove si è occupato di digital marketing e ha gradualmente approfondito anche aspetti più verticali dello sviluppo aziendale. Dopo la laurea, Federico ha fondato Biorigeneral Informatics, un’azienda di consulenza IT e growth hacking, focalizzata sulla digitalizzazione e sulla crescita aziendale. La particolarità del progetto di Federico è l’integrazione massiva di strumenti di intelligenza artificiale, che usa anche per il suo canale YouTube interamente dedicato all’AI.
Implementare AI in Azienda: a che punto siamo?
Leggi tutto: Come Implementare l’IA in Azienda: Alcune Strategie PraticheAtteggiamento delle aziende italiane nei confronti dell’IA
Federico osserva che molte aziende italiane sono ancora diffidenti verso l’intelligenza artificiale, spesso perché ne sottovalutano l’utilità e il potenziale di miglioramento per la produttività. Racconta che la sua azienda utilizza strumenti di AI come ChatGPT quotidianamente per risolvere dubbi e semplificare processi interni, come le riunioni. Secondo Federico, questo approccio aiuta a ridurre i tempi delle riunioni e a rendere la risoluzione di problematiche più immediata. Tuttavia, questa prassi non è ancora diffusa in molte realtà aziendali, che tendono a ignorare l’efficacia di questi strumenti.
Problematiche tecniche per l’implementazione dell’IA
Federico sottolinea che uno degli ostacoli principali nell’introduzione dell’AI nelle imprese è la mancanza di un ambiente digitale interno sviluppato, definito come “digital working environment”. Le aziende italiane, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), non sono abituate a usare strumenti digitali per la gestione operativa, il che rende difficile integrare soluzioni di intelligenza artificiale. Per superare questo limite, il primo passo che Federico suggerisce è costruire un ambiente digitale interno adeguato, introducendo strumenti di gestione per comunicazione e task aziendali, così da poter poi inserire elementi di AI.
Formazione e competenze interne per l’utilizzo dell’IA
Federico riflette sull’importanza della formazione interna o dell’assunzione di figure professionali con competenze specifiche nell’AI. Considerando il tessuto aziendale italiano, formato principalmente da piccole imprese, spesso le risorse interne non hanno competenze specifiche per usare strumenti avanzati di intelligenza artificiale. L’approccio consigliato è quello di formare progressivamente i dipendenti sui vari strumenti, come ChatGPT o applicazioni AI personalizzate. Tuttavia, quando possibile, sarebbe ideale inserire figure professionali già competenti nel settore dell’AI, oppure investire nella formazione del team IT, in modo che sia in grado di implementare autonomamente soluzioni AI per l’azienda.
L’approccio graduale per l’implementazione dell’IA nelle PMI
Federico descrive l’approccio usato dalla sua azienda, che è abituata a lavorare con piccole e medie imprese che non hanno ancora avviato processi di innovazione o automazione avanzati. Per evitare investimenti elevati in progetti complessi, si parte con piccoli passi, introducendo automazioni per migliorare i flussi di lavoro esistenti. Questo significa connettere strumenti già usati dall’azienda, come Google Drive, Airtable o HubSpot, tramite piattaforme come Make (ex Integromat), che consentono di creare flussi di dati tra varie applicazioni senza necessità di codice. Questi flussi possono poi essere integrati con modelli di AI, che forniscono interpretazioni dei dati per automatizzare alcuni processi.
Personalizzazione delle soluzioni di AI per le aziende
Federico specifica che ogni implementazione è personalizzata in base alle esigenze specifiche dell’azienda. Sebbene la sua azienda offra pacchetti di servizi standardizzati per freelance o piccole imprese, le soluzioni AI vengono adattate alle esigenze operative di ciascuna realtà. Questo approccio consente di partire da una base comune, ma permette al contempo la flessibilità necessaria per rispondere alle particolari richieste aziendali e massimizzare l’efficacia dell’implementazione.
Per migliorare la produttività e ridurre i tempi di lavoro in azienda, l’utilizzo di strumenti di automazione e intelligenza artificiale è uno dei modi più efficaci. Di seguito, una panoramica degli strumenti e delle strategie che possono aiutare le PMI a ottimizzare il flusso di lavoro, con un focus sui tool consigliati e sugli ambiti di maggiore impatto.
principali applicativi consigliati per aumentare la produttività aziendale
- Make (ex Integromat)
Make è una piattaforma che consente di automatizzare i processi collegando più applicazioni, senza richiedere conoscenze avanzate di programmazione. Supporta oltre 1.500 applicazioni, facilitando l’integrazione dei dati tra i vari software utilizzati in azienda. Questo strumento permette di creare flussi di lavoro personalizzati, automatizzando operazioni ripetitive come la gestione degli appuntamenti, l’invio di email e la sincronizzazione dei dati tra i sistemi. - CRM integrato (es. HubSpot)
Un CRM efficace per le PMI, come HubSpot, è essenziale per la gestione centralizzata dei contatti e dei dati dei clienti. HubSpot offre integrazioni con vari strumenti e flussi di lavoro, favorendo la gestione ottimizzata del processo di acquisizione e mantenimento dei clienti. La sua facilità di integrazione lo rende ideale per PMI che desiderano automatizzare il flusso di dati tra CRM e altre applicazioni aziendali. - Botpress per chatbot low-code
Botpress è un altro strumento consigliato, particolarmente per le aziende che vogliono sviluppare chatbot senza necessità di programmazione avanzata. Botpress, che utilizza modelli GPT per il linguaggio, consente di personalizzare l’esperienza degli utenti, automatizzando la gestione del servizio clienti e le interazioni. Questo risulta vantaggioso per le aziende che cercano di gestire l’assistenza e la vendita con costi contenuti.
Ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale nelle PMI
- Previsione della domanda e analisi di mercato
L’utilizzo di IA per l’analisi dei dati consente alle PMI di ottenere informazioni più precise per prendere decisioni basate su dati anziché su intuizioni, migliorando così l’efficacia del marketing. Attraverso strumenti avanzati di analisi, si possono tracciare tendenze, identificare comportamenti dei clienti e sviluppare campagne mirate. - Gestione e qualificazione dei lead
La combinazione tra un CRM e strumenti di analisi può supportare le aziende nell’individuare le caratteristiche chiave che definiscono un lead di valore. Questo è fondamentale per sviluppare strategie di marketing più mirate, convertire i contatti in clienti e ottimizzare il percorso di acquisizione del cliente. - Creazione e ottimizzazione dei contenuti
Le tecnologie di IA generativa offrono alle PMI la possibilità di sviluppare contenuti di marketing, elaborare documentazione e realizzare materiali di presentazione in modo efficiente. Strumenti come ChatGPT o altre soluzioni IA consentono di generare articoli, post social e risorse informative con costi e tempi ridotti. - Supporto alla gestione e all’organizzazione dei dati
Soluzioni come Perplexity AI, che offre funzionalità per lavorare sui file aziendali, possono aiutare nella gestione e organizzazione della documentazione interna. Questo è particolarmente utile per le PMI che necessitano di accedere rapidamente a dati distribuiti su vari server o aree di archiviazione.
Costi e sfide per l’adozione di questi strumenti nelle PMI
L’adozione di strumenti IA in una PMI non richiede investimenti proibitivi. Molti software presentano piani di abbonamento accessibili (es. Make a partire da circa 20 € al mese). Tuttavia, la spesa maggiore si trova spesso nella necessità di personale qualificato per implementare e gestire queste soluzioni, più che nel costo degli strumenti stessi.
Nuove competenze richieste dal mercato del lavoro
L’integrazione dell’IA sta modificando il panorama lavorativo, spingendo verso figure capaci di interpretare dati e trarre valore dagli strumenti di intelligenza artificiale. L’abilità di combinare competenze umane con tecnologie avanzate diventa fondamentale, poiché l’IA fornisce un supporto tecnico, ma è l’interpretazione umana che valorizza i risultati ottenuti. Le aziende quindi tenderanno a cercare dipendenti con capacità di analisi, strategia e adattabilità a nuovi strumenti.
Sfruttare l’intelligenza artificiale (IA) per massimizzare le potenzialità di business, senza perdere la componente umana, sta diventando un aspetto chiave nell’evoluzione delle varie industrie. Nel campo medico, ad esempio, l’utilizzo di assistenti IA per filtrare i pazienti in fase di pre-consulto è un approccio che ottimizza il tempo del medico e offre un servizio innovativo al paziente. In questo modo, l’IA non rimpiazza il professionista ma contribuisce a snellire processi preliminari, valorizzando il ruolo umano.
In ambito musicale, invece, l’IA genera riflessioni diverse. La creazione di musica tramite intelligenza artificiale è già realtà, come testimonia il rilascio di un brano inedito dei Beatles, reso possibile dalla manipolazione e dall’elaborazione di vecchie registrazioni attraverso l’IA. Sebbene questa capacità porti innovazione e possibilità creative, per molti musicisti il timore è che questa standardizzazione possa sottrarre valore all’autenticità dell’esperienza musicale.
Probabilmente, anche qui assisteremo a una segmentazione dell’offerta: contenuti generati dall’IA per un consumo rapido e di massa, e opere umane riservate a chi ricerca l’esperienza autentica e l’interazione diretta con l’artista.
L’analisi ha toccato non solo l’aspetto pratico dell’automazione e dell’uso delle IA nelle PMI, ma anche l’impatto a livello più ampio, sulla formazione continua e sulle competenze digitali. Alcuni punti salienti che emergono dalle considerazioni espresse includono:
- Ruolo dell’IA nel supportare le decisioni aziendali, specialmente per quanto riguarda l’analisi dei dati e il customer care, dove può ottimizzare l’efficienza e la produttività.
- Importanza della formazione e della competenza in strumenti digitali, poiché l’utilizzo efficace delle IA richiede spesso competenze specifiche per sfruttare al meglio le funzionalità disponibili.
- Rischio di una perdita di posti di lavoro in settori altamente automatizzabili, sebbene con la possibilità di nuovi ruoli direzionali, di gestione e di promozione delle IA.
- Sicurezza dei dati come fattore chiave quando si integrano le IA nei processi aziendali: è essenziale che chi lavora con queste tecnologie comprenda l’importanza di proteggere le informazioni sensibili.
Le domande e riflessioni sulle implicazioni sociali e professionali del progresso tecnologico sono un segnale della consapevolezza crescente riguardo all’importanza dell’adattamento continuo. Sicuramente, il messaggio di restare aggiornati e continuare a formarsi risulta cruciale per garantire una resilienza lavorativa in questo nuovo contesto.
Strategie per restare aggiornati sulle novità
Per restare al passo con le innovazioni, le PMI e i professionisti possono:
- Seguire canali YouTube e blog di esperti del settore che condividono aggiornamenti e tutorial pratici.
- Iscriversi a newsletter e webinar di content creator specializzati in IA e automazione.
- Partecipare a community di settore, forum e gruppi online dove vengono discussi nuovi strumenti e best practice.