La live inizia con un saluto caloroso tra Ilario Gobbi, SEO e copywriter, e Armand Thanasi, divulgatore esperto in intelligenza artificiale.
Leggi tutto: Strategie pratiche di SEO e copywriting con le IAArmand introduce Ilario chiedendogli di raccontare brevemente di cosa si occupa. Ilario descrive il suo lavoro di SEO, che consiste nell’ottimizzare contenuti e siti web per i motori di ricerca, in particolare Google. Spiega di occuparsi anche di strategie di link building e gestione della visibilità online per i brand, sottolineando l’importanza di un approccio omnicanale. Il suo obiettivo è integrare la SEO con altri aspetti come il content marketing e la pubblicità online, per migliorare la visibilità complessiva dei progetti.
Armand introduce il tema dell’intelligenza artificiale, chiedendo a Ilario come l’abbia integrata nel suo lavoro creativo. Ilario spiega di aver iniziato a utilizzare strumenti basati sull’IA circa due anni fa, con l’avvento di ChatGPT. Racconta di come inizialmente fosse percepita come una minaccia per i copywriter, ma ha deciso di adottare un approccio pragmatico: analizzare come questi strumenti possano migliorare il lavoro anziché sostituirlo.
Ilario evidenzia che, al di là degli utilizzi base, come la generazione automatica di testi, il vero valore dell’IA risiede nella possibilità di usarla come assistente versatile. Spiega che gli strumenti di IA possono essere sfruttati per ottimizzare processi creativi e tecnici, consentendo di dedicare più tempo a strategie avanzate e migliorando la qualità del lavoro finale.
Continuando, Ilario sottolinea come le attività meccaniche o ripetitive siano quelle più facilmente automatizzabili grazie all’intelligenza artificiale. Racconta che, nella sua esperienza, strumenti come ChatGPT, Mistral e altri modelli avanzati hanno reso più veloce e precisa la gestione di lavori ripetitivi. Tuttavia, insiste sull’importanza della figura professionale che guida questi strumenti: un esperto che conosca i principi del marketing e del copywriting, come il modello AIDA, e sia in grado di applicarli nel contesto di strategie digitali più ampie.
Ilario spiega che l’IA non sostituisce la creatività umana ma la potenzia, riducendo l’errore umano in compiti ripetitivi e liberando risorse per lavori strategici e creativi. Porta l’esempio dell’uso dell’IA per creare contenuti ispirati a opere letterarie, come la Divina Commedia, evidenziando che, nonostante la macchina possa replicare lo stile formale, manca l’esperienza umana che arricchisce un’opera d’arte autentica.
Continuando, Ilario si sofferma sull’importanza di aggiornarsi continuamente per rimanere rilevanti nel settore. Consiglia a chi si affaccia al mondo dell’IA di concentrarsi prima di tutto sull’apprendere i principi fondamentali del marketing e della comunicazione, per poi declinarli sfruttando gli strumenti tecnologici più recenti. Solo così, secondo Ilario, i professionisti possono distinguersi e trasformare l’intelligenza artificiale in una risorsa che valorizzi il proprio lavoro anziché rappresentare una minaccia.
Ilario osserva come il successo di un prompt sia legato non solo alla sua formulazione, ma anche a fattori imprevedibili, come il cambiamento nelle risorse delle piattaforme AI. Inoltre, evidenzia la crescente concorrenza nella produzione di contenuti generati automaticamente, in particolare per immagini, video e musica, che pone questioni complesse per il settore artistico. Armand concorda, sottolineando come il valore percepito di un’opera dipenda spesso dall’identità e dalle competenze uniche del suo creatore. Tuttavia, nel lavoro commerciale, è essenziale bilanciare creatività e produttività per soddisfare le esigenze del mercato.
In merito alla scrittura, Ilario spiega che l’intelligenza artificiale non è ottimale per creare contenuti originali da zero, ma può fungere da supporto per il professionista, aiutandolo a strutturare idee e a ottenere intuizioni più rapidamente. Ad esempio, l’AI può essere impiegata per creare analisi SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) o per rielaborare dati forniti da strumenti come il Keyword Planner di Google, al fine di generare stime o analisi più approfondite.
Ilario chiarisce che l’AI può essere considerata uno strumento per facilitare il lavoro creativo e analitico, ma non sostituisce il valore delle competenze umane. Mentre strumenti come ChatGPT possono creare contenuti di qualità accettabile con prompt generici, il vero vantaggio si ottiene quando l’AI viene guidata da professionisti che conoscono a fondo il contesto e gli obiettivi del progetto.
Nel corso della discussione, viene sottolineato come il ruolo del copywriter sia cambiato radicalmente. Anziché limitarsi a trascrivere informazioni da varie fonti, il professionista ora deve occuparsi di creare contenuti di alta qualità, ottimizzati per i motori di ricerca e in grado di fornire valore reale agli utenti. Questo implica un lavoro approfondito sulla scelta delle fonti, sulla definizione del “tone of voice” e sull’analisi delle domande correlate. Si evidenzia come la SEO e il content marketing siano interconnessi e come il professionista debba fungere da “direttore d’orchestra”, coordinando vari strumenti e strategie per ottenere risultati migliori.
Il professionista è visto come una figura chiave che, anziché limitarsi a scrivere, deve orchestrare e gestire il processo creativo e informativo. Il focus non è più sulla mera produzione di contenuti, ma sulla creazione di un “humus di valore” che permetta a diverse risorse di lavorare insieme per produrre contenuti utili e appaganti. Questo approccio è essenziale per aumentare la visibilità del brand e consolidarne la reputazione nel proprio settore.
Successivamente, Armand e Ilario parlano degli strumenti tecnologici che utilizzano nel loro lavoro quotidiano. Ilario menziona l’uso di strumenti per la generazione di immagini e video, sottolineando come, pur non essendo un artista, riconosca il valore di tali strumenti quando utilizzati da chi ha competenze artistiche. Egli nota che la qualità delle immagini generate dall’IA sta migliorando, sebbene ci siano ancora limiti in termini di realismo e coerenza visiva.
Viene poi citato “Perplexity” come uno strumento utile per raccogliere informazioni e comprendere come il web percepisca determinati brand. Questo tipo di strumento aiuta a valutare l’importanza di un brand attraverso l’analisi delle fonti e dei contenuti online.
Nelle prime fasi dell’uso dell’intelligenza artificiale per la creazione di contenuti, molti siti web hanno abusato di questi strumenti, creando contenuti generici e poco informativi. Questa saturazione ha portato Google a sviluppare algoritmi in grado di identificare e penalizzare contenuti di bassa qualità. La penalizzazione non è tanto diretta verso l’uso dell’intelligenza artificiale, quanto piuttosto verso l’assenza di valore reale per l’utente.
In un contesto in cui molti contenuti sono generati in modo simile, è fondamentale per i professionisti del settore comprendere che l’uso dell’intelligenza artificiale deve essere accompagnato da un lavoro di ricerca, analisi e personalizzazione del contenuto. Gli algoritmi di google sono sempre più sofisticati e in grado di riconoscere contenuti che rispondono a specifici intenti di ricerca, quindi un copywriter deve saper utilizzare questi strumenti per arricchire il proprio lavoro piuttosto che sostituirlo completamente.
In sostanza, la vera sfida per i copywriter moderni è quella di combinare le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale con la creatività e la capacità di analisi umana. Essere in grado di scrivere contenuti che non solo siano grammaticalmente corretti, ma che rispondano anche alle esigenze e agli interessi del pubblico è ciò che fa la differenza nel mercato odierno. La personalizzazione e l’originalità sono sempre più cruciali per emergere, mentre l’intelligenza artificiale può fungere da supporto per ottimizzare e velocizzare il processo di creazione.
Nel contesto odierno, un professionista deve dunque avere una visione strategica, saper orchestrare diverse fonti di informazioni e utilizzare vari strumenti per generare contenuti che non solo informano, ma coinvolgono e soddisfano le aspettative degli utenti. Questo approccio richiede un impegno continuo e una costante aggiornamento sulle nuove tendenze del settore.
Anche se i contenuti generati dall’IA possono rispondere a domande comuni e fornire informazioni, la vera sfida sta nell’aggiungere valore. Questo significa che i contenuti devono essere arricchiti da insight unici, storie personali e un approccio strategico che tenga conto delle esigenze del pubblico. La capacità di produrre contenuti che non solo informano ma che coinvolgono e rispondono a specifiche domande è ciò che distingue un buon contenuto in un ambiente saturo di informazioni.
Con l’emergere di motori di ricerca alternativi e l’integrazione dell’IA nei processi di ricerca, la SEO dovrà adattarsi. I professionisti del settore devono iniziare a considerare come ottimizzare i loro contenuti non solo per i tradizionali algoritmi di Google, ma anche per i nuovi strumenti che stanno guadagnando terreno.
Un aspetto fondamentale sarà la capacità di analizzare i dati in modo efficace. I professionisti della SEO dovranno utilizzare strumenti di analisi per comprendere come gli utenti interagiscono con i contenuti e quali tipi di domande pongono. Questo richiede una combinazione di competenze analitiche e creative, permettendo a chi crea contenuti di sviluppare strategie più mirate e personalizzate.
Come ottimizzare i contenuti per l’IA
Per rendere i contenuti “pescabili” e facilmente visibili dagli algoritmi di intelligenza artificiale, sarà necessario:
- Focalizzarsi sull’intento di ricerca: Comprendere cosa cercano gli utenti e come formulano le loro domande. Creare contenuti che rispondano precisamente a queste esigenze è cruciale.
- Utilizzare dati e statistiche: Includere dati pertinenti e aggiornati nei contenuti non solo arricchisce l’informazione, ma aumenta anche la credibilità.
- Strutturare il contenuto: Utilizzare intestazioni, elenchi puntati e formattazioni chiare aiuta non solo gli utenti, ma anche gli algoritmi a comprendere meglio il contenuto.
- Creare contenuti originali: La creatività e l’unicità dei contenuti faranno la differenza in un mercato in cui molti possono generare informazioni simili con l’IA.
- Monitorare e adattare: Essere sempre aggiornati sugli algoritmi dei motori di ricerca e sulle tendenze emergenti nel campo della SEO è fondamentale. Utilizzare strumenti di analisi per monitorare le performance dei contenuti e apportare modifiche quando necessario.
L’emergere dell’intelligenza artificiale (IA) e dei chatbot come Search GPT sta cambiando radicalmente il panorama della SEO. Non si tratta solo di come i contenuti vengono creati e ottimizzati per i motori di ricerca, ma anche di come gli utenti cercano e consumano informazioni. La competizione tra i vari motori di ricerca, rappresenta un cambiamento significativo, ma Google rimane il colosso dominante. La sua ampiezza e l’integrazione di diversi strumenti e servizi lo rendono un ecosistema complesso, dove la ricerca non è solo un modo per trovare informazioni, ma un’interazione continua con vari tipi di contenuti e piattaforme.
L’IA ha il potenziale per cambiare il paradigma della ricerca. Gli utenti, in particolare le nuove generazioni, si stanno abituando a interagire con assistenti virtuali e chatbot, che forniscono risposte immediate e dirette alle loro domande. Questo potrebbe ridurre l’uso tradizionale di Google come motore di ricerca primario per alcune query. Tuttavia, Google non scomparirà; si evolverà per adattarsi alle nuove esigenze degli utenti. Le nuove forme di ricerca, come quelle vocali o basate su assistenti, potrebbero sostituire il tradizionale “googlare”, ma Google continuerà a essere una risorsa fondamentale.
Specializzazione e multicanalità
La SEO del futuro non può più limitarsi a Google. Sarà essenziale considerare una gamma più ampia di piattaforme e canali. Brand e personal brand dovranno adattare le loro strategie per ottimizzare la loro presenza non solo su Google, ma anche su social media come TikTok, Instagram e YouTube. L’intento di ricerca degli utenti varierà in base alla piattaforma utilizzata. Ad esempio, le persone cercheranno contenuti visivi su Instagram, mentre per video più approfonditi si rivolgeranno a YouTube. La SEO dovrà essere orientata a creare contenuti che rispondano a queste esigenze diversificate.
Un aspetto fondamentale della SEO rimane la qualità dei contenuti. Le tecniche e le strategie SEO che si sono dimostrate efficaci fino ad oggi continueranno ad avere valore, ma con alcune importanti considerazioni. Sarà cruciale mantenere alta la qualità e l’autorità del contenuto, poiché i motori di ricerca, anche quelli basati su IA, tendono a premiare contenuti di valore che soddisfano l’intento dell’utente.
Con l’evoluzione degli algoritmi e delle tecnologie, i professionisti della SEO dovranno rimanere aggiornati e adattare le loro strategie. È importante considerare come i nuovi strumenti di IA come ChatGPT e Perplexity pescano informazioni. Mentre alcuni di essi attingono da Google, il modo in cui strutturano e presentano le informazioni è diverso. Per ottimizzare i contenuti per questi strumenti, i professionisti dovranno pensare in termini di “fornire risposte dirette” piuttosto che semplicemente “generare traffico”.
La discussione sul ruolo degli esperti e dei generalisti è cruciale nel contesto della SEO e dell’evoluzione dei motori di ricerca, specialmente con l’influenza crescente dell’intelligenza artificiale (IA). La specializzazione è certamente un vantaggio, ma è altrettanto importante avere una visione d’insieme e competenze trasversali. Questo non significa diventare un “tuttologo”, ma piuttosto un generalista esperto, capace di navigare tra diverse discipline e adattarsi ai cambiamenti del mercato.
Specializzarsi in una nicchia è fondamentale. Gli esperti che si concentrano su un ambito specifico possono creare contenuti di alta qualità e costruire una reputazione forte in quel settore. Tuttavia, nel contesto attuale, dove le IA stanno diventando sempre più sofisticate e capaci di generare contenuti, la semplice competenza tecnica potrebbe non bastare. È necessario differenziarsi attraverso un personal brand forte e la capacità di comunicare efficacemente.
Il personal brand sarà un elemento centrale nella SEO del futuro. Collegarsi a nomi già affermati nel proprio settore, come nel caso di un calciatore che fa riferimento a Cristiano Ronaldo, può aumentare la propria autorevolezza e visibilità. Questo tipo di strategia non solo migliora la propria immagine, ma aiuta anche a posizionarsi come fonte credibile nel mare di informazioni disponibili online. Essere riconosciuti come esperti da una comunità più ampia è un passo cruciale per emergere in un ambiente competitivo.
La viralità e la capacità di emergere non dipendono solo dalla specializzazione, ma anche dalla capacità di fornire valore reale. I social media, in particolare piattaforme come TikTok e YouTube, stanno ridisegnando le regole del gioco. Ora, anche i contenuti di creator con un pubblico più ridotto possono raggiungere risultati significativi se offrono valore e coinvolgono l’utente. Questa democratizzazione della visibilità offre nuove opportunità, ma richiede anche una strategia chiara e focalizzata.
- Specializzazione vs. Generalizzazione: Si sottolinea l’importanza di non essere un “tuttologo”, ma piuttosto un esperto in un campo specifico, pur mantenendo una certa versatilità. Essere un “generalista” significa avere una comprensione ampia di diverse aree, senza però perdere la competenza in un’area principale. Questo approccio consente di rimanere rilevanti in un contesto in cui l’intelligenza artificiale e altre tecnologie possono facilmente sostituire professionisti altamente specializzati.
- Evoluzione della SEO: La SEO non sta morendo, ma si sta evolvendo. Le tecniche tradizionali di SEO, come la ricerca di parole chiave, potrebbero non essere più efficaci come in passato, e l’ottimizzazione del brand e la creazione di contenuti di valore stanno diventando sempre più cruciali. Il personal branding e la reputazione online influenzano direttamente la visibilità dei contenuti sui motori di ricerca.
- Interazione con i social media: I social media, in particolare YouTube, stanno tornando a favorire la viralità, permettendo anche ai canali più piccoli di emergere. La creazione di contenuti di valore è fondamentale, poiché il pubblico ricerca autenticità e pertinenza.
L’importanza della formazione continua
La discussione verte sull’importanza di essere non solo specialisti in un determinato campo, ma anche di avere una visione ampia e una formazione continua che permetta di adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato del lavoro e delle tecnologie, in particolare riguardo all’intelligenza artificiale e ai computer quantistici. Il dialogo approfondisce la connessione tra apprendimento continuo, adattamento alle tecnologie emergenti e l’importanza di rimanere aggiornati nel mondo professionale.
- Formazione continua e adattabilità: È fondamentale restare aggiornati e formarsi su diverse tematiche, anche se non si è esperti in esse. Questo approccio consente di integrare nuove competenze e di rimanere competitivi nel mercato, specialmente in un’epoca in cui le tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno cambiando rapidamente il panorama professionale.
- Esempi pratici di apprendimento: Utilizzare strumenti come audiolibri o corsi online è un modo efficace per formarsi anche in situazioni di routine, come durante l’allenamento in palestra. La flessibilità nell’apprendimento permette di acquisire conoscenze in modo informale e continuo.
- Autorevolezza e fiducia: La qualità e l’affidabilità delle fonti rimangono cruciali. La SEO può aiutare a costruire autorevolezza, ma anche i motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale, come GPT e Perplexity, stanno iniziando a considerare la rilevanza e l’affidabilità dei contenuti.
- Collaborazione tra professionisti: Si evidenzia la necessità di una comunicazione più fluida tra diverse figure professionali, come SEO e copywriter, per creare strategie di contenuto più efficaci. La formazione continua in ambiti correlati è essenziale per restare competitivi
- Specializzazione e generalizzazione: Si ribadisce la necessità di non limitarsi a un solo campo, ma di diventare generalisti in grado di comprendere diverse aree, pur mantenendo un focus principale. Essere esperti in un campo non esclude la necessità di avere una comprensione di base in altre aree correlate, come la SEO, il marketing, o la programmazione.
- Prevenire l’obsolescenza: L’importanza di essere consapevoli delle tendenze del settore e di avere conoscenze trasversali è vista come una strategia per prevenire l’obsolescenza professionale. Se un professionista si concentra esclusivamente su una sola competenza, rischia di essere sostituito da tecnologie emergenti.
L’apprendimento è una rilevante fonte di vantaggio competitivo:
- Scoperta e applicazione delle nuove competenze: L’importanza di esplorare nuovi argomenti o tecnologie si traduce in vantaggi inaspettati, sia a livello personale che professionale. Si sottolinea come un hobby possa portare a scoperte utili per il lavoro, creando opportunità di guadagno o di salvaguardia del posto di lavoro grazie a nuove competenze acquisite.
- Interconnessione tra gli eventi: Si evidenzia che viviamo in un mondo interconnesso, dove anche piccoli eventi in un’area possono influenzare altri ambiti. Questa interconnessione implica che i cambiamenti tecnologici richiederanno adattamenti non solo a livello professionale, ma anche a livello socioeconomico, con la necessità di collaborazioni e accordi tra vari settori.
- Sconvolgimenti continui: Il cambiamento tecnologico è in atto e avverrà a un ritmo accelerato, con innovazioni che possono stravolgere le dinamiche lavorative ogni anno. La crescita di strumenti come Plex, che si propongono come assistenti aziendali, è un esempio di come l’intelligenza artificiale stia trasformando i ruoli professionali.
- Necessità di studio costante: Si invita a considerare l’importanza dello studio continuo, anche in piccole dosi. L’idea è di sostituire momenti di inattività, come guardare la TV, con attività formative, come tutorial e audiolibri, per massimizzare l’apprendimento e migliorare le competenze professionali.
- Cambio di mentalità e impatto sulla vita: L’interlocutore condivide la propria esperienza di vita, evidenziando un cambiamento radicale nella sua mentalità negli ultimi anni, attribuendo a questo cambiamento un impatto significativo sulle proprie competenze e sulla vita personale. Riferisce che, per lui, questo approccio di apprendimento continuo ha portato a una differenza del 90% rispetto al passato.
- Strategie di apprendimento: Si discute l’importanza di trovare metodi di apprendimento che si adattino al proprio stile di vita. L’interlocutore descrive come utilizzi audiolibri e video informativi in momenti quotidiani, come mentre svolge faccende domestiche o durante i viaggi, sottolineando che non è necessario dedicarsi esclusivamente ai libri per apprendere.
In sintesi
In un panorama in continua evoluzione, la SEO deve essere integrata in una strategia di marketing più ampia. Questo include la creazione di contenuti su diverse piattaforme e l’interazione con influencer e comunità per massimizzare l’impatto. La SEO non può più essere vista come un’attività isolata; è parte di un ecosistema più vasto che include social media, marketing di contenuto e strategie di branding.
In sintesi, la SEO del futuro richiederà una visione più ampia e integrata. I principi fondamentali di qualità, esperienza, autorevolezza e affidabilità rimarranno cruciali, ma la strategia dovrà evolversi per includere un approccio multicanale, con particolare attenzione alle nuove modalità di ricerca e interazione degli utenti. La SEO non si limiterà a ottimizzare per Google, ma dovrà abbracciare un ecosistema più ampio che comprende diverse piattaforme e strumenti di IA.
Guardando al futuro, la SEO non solo non morirà, ma diventerà sempre più centrale nella strategia di comunicazione delle aziende. La chiave del successo risiederà nella capacità di adattarsi e innovare, di comprendere le nuove dinamiche di ricerca e di coinvolgimento degli utenti. In questo contesto, sia la specializzazione sia la generalizzazione hanno il loro posto; ciò che conta è trovare un equilibrio e costruire un’identità forte e coerente che possa resistere alle sfide del mercato in evoluzione.
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