La live tra Ilario Gobbi e Armand Thanasi si concentra sull’impatto delle intelligenze artificiali (IA) nel potenziare la creatività, con una prospettiva pragmatica e concreta. Ecco un resoconto dettagliato dei temi trattati
Leggi tutto: Come Aumentare la Creatività grazie alle IAArmand, e-commerce manager e content creator, introduce il suo background lavorativo, spiegando come nell’ultimo anno abbia approfondito lo studio delle IA per integrarle nei suoi progetti. Nel suo lavoro quotidiano di gestione degli e-commerce, le IA si sono rivelate un prezioso alleato per velocizzare i processi e migliorare la qualità del contenuto, specialmente nella creazione di testi (copywriting).
Utilizzo dell’IA per il copywriting
Uno degli esempi più pratici forniti da Armand riguarda la scrittura dei testi. In passato, la creazione di una pagina prodotto poteva richiedere ore di lavoro. Ora, con l’ausilio di strumenti come ChatGPT o Claude, scrive una prima bozza, poi affida all’IA il compito di migliorarla e sistemarla. Questo processo gli permette di dimezzare i tempi e ottenere suggerimenti che arricchiscono la creatività, senza tuttavia limitarsi al semplice copia-incolla, ma rielaborando continuamente i testi secondo le sue esigenze.
L’importanza dell’IA nei contenuti multimediali
Armand descrive anche come l’IA stia trasformando il modo in cui vengono creati video e immagini, specialmente nel settore dell’e-commerce. La possibilità di inserire immagini di prodotti in contesti dinamici come video pubblicitari, o addirittura creare avatar digitali che interagiscono con i prodotti, sta rivoluzionando la produzione di contenuti. Secondo Armand, questo trend esploderà in futuro, poiché permetterà alle aziende di creare contenuti professionali senza la necessità di grandi budget o competenze tecniche avanzate.
Espansione della creatività grazie all’IA
Un punto chiave della discussione è il ruolo dell’IA come strumento per espandere la creatività umana. Armand spiega come le IA non eliminano il processo creativo, ma lo facilitano. Citando l’esempio di un ragazzo che ha sviluppato un’applicazione senza essere un programmatore esperto, evidenzia come l’IA aiuti a superare barriere tecniche, liberando tempo ed energie per concentrarsi sugli aspetti creativi. Le IA obbediscono ai comandi dell’utente, lasciando spazio alla fantasia e alla creatività per guidare il processo.
Critiche all’uso dell’IA e come evitarle
Una critica comune all’uso dell’IA è che rischi di standardizzare i contenuti, riducendo la creatività a favore di una riproduzione di modelli già esistenti. Armand affronta questo punto spiegando che l’errore più comune è l’uso passivo degli strumenti di IA, come fare copia-incolla dei testi generati. Per evitare questo, è fondamentale usare le IA come assistenti creativi, non come sostituti. Le bozze elaborate dall’IA devono essere riviste, migliorate e personalizzate per ottenere un risultato originale e soddisfacente.
Democratizzazione del lavoro e creazione di nuovi ruoli
Un tema importante è quello della democratizzazione del lavoro. Armand osserva come le IA abbiano abbattuto molte barriere tecniche, permettendo a persone senza competenze specifiche di creare prodotti professionali, aprendo così nuove opportunità di lavoro e di business. Se da un lato ci saranno professioni che scompariranno, dall’altro si creeranno nuovi ruoli creativi e tecnologici, segno di un’evoluzione del mercato del lavoro. La chiave sarà sapersi adattare a questi cambiamenti.
Etica nell’uso delle IA
Armand sottolinea l’importanza di un uso etico e consapevole delle IA. Le IA non devono essere considerate come un modo per “barare” o automatizzare il lavoro senza pensare, ma piuttosto come strumenti per migliorare la qualità e la creatività del proprio output. Il lavoro con l’IA richiede ancora intelligenza e sensibilità umana, per evitare risultati piatti e impersonali, e per ottenere invece prodotti autentici e di valore.
Come si evolverà il mondo del lavoro con le IA?
Il discorso affrontato durante la live ha toccato molti punti cruciali riguardo al futuro del lavoro e l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nella società, sottolineando come si stia entrando in una nuova era tecnologica che avrà un impatto profondo su vari settori, dalla scuola al mondo del lavoro. Ecco un riassunto dei principali argomenti trattati:
- Creatività e IA: È emerso che la creatività sarà una delle competenze più importanti nel futuro. Gli strumenti IA possono supportare i creativi, ma chi riuscirà a unire la propria creatività con un uso efficace dell’IA avrà un vantaggio competitivo. Tuttavia, si è discusso del rischio che l’80% dei contenuti diventi standardizzato e mediato dall’IA, mentre solo un 20% — composto da contenuti eccellenti, sia fatti “a mano” sia migliorati dall’IA — avrà un reale valore.
- Formazione e educazione: Un altro punto centrale è stata la necessità di educare le nuove generazioni all’uso consapevole delle tecnologie emergenti. La proposta di far partire il cambiamento dal basso, attraverso le scuole e i formatori esterni, è apparsa come un approccio pragmatico. È stato evidenziato che oltre alle competenze tecniche, è fondamentale insegnare il pensiero critico per evitare che le persone accettino passivamente le informazioni, sia da Google che dagli strumenti IA.
- Lavoro e competenze: Si è affrontato il tema della crescente domanda di competenze legate all’IA e della scarsità di lavoratori qualificati. Questo divario potrebbe rappresentare un’opportunità per chi si forma in anticipo. Le aziende avranno bisogno di esperti per guidare la transizione verso l’uso dell’IA, e questi esperti potrebbero provenire da settori inusuali come influencer, content creator e freelancer, che spesso colgono prima delle università le nuove tendenze tecnologiche.
- Impatto politico e sociale: Sebbene la politica abbia un ruolo importante nel regolamentare e guidare questa transizione, è stato sottolineato come il cambiamento debba iniziare dal basso, dalla società civile. Le istituzioni tendono a non riuscire a stare al passo con la velocità del progresso tecnologico, pertanto diventa cruciale che singoli individui e comunità prendano l’iniziativa per formarsi e restare aggiornati.
- Il futuro del lavoro manuale e creativo: Come oggi si valorizzano i prodotti biologici e artigianali, in futuro è probabile che ci sia una valorizzazione dei contenuti autentici e “fatti a mano”. Ciò potrebbe aprire nuove opportunità di mercato per chi crea contenuti distinti da quelli generati dall’IA, anche se in quantità minore.
Durante la live, si è discusso del ruolo delle intelligenze artificiali (IA) nel lavoro e delle opportunità future che esse possono offrire. L’ospite ha spiegato che strumenti IA come ChatGPT possono già svolgere compiti complessi, come addizioni e moltiplicazioni, ma hanno anche il potenziale per personalizzare soluzioni creative, rendendo questi strumenti versatili per molteplici settori.
Un punto centrale del discorso riguarda la necessità di formazione. L’ospite ha sostenuto che, come per le scuole, anche le aziende devono impegnarsi nella formazione interna. Ha suggerito di coinvolgere freelance o esperti esterni per insegnare ai dipendenti come usare al meglio questi strumenti innovativi. In un contesto di transizione, ha sottolineato come molti lavori tradizionali potrebbero scomparire, ma che ciò non è necessariamente negativo. Alcuni lavori ripetitivi, come assemblare piccole parti di un prodotto, potrebbero essere automatizzati, lasciando spazio per nuove mansioni più creative e interessanti.
Ha inoltre affermato che ci saranno sempre più professioni legate all’IA e che, per evitare di essere superati, è fondamentale formarsi, acquisendo competenze generali per poi specializzarsi in settori specifici. Un esempio citato riguarda la possibilità di creare un’agenzia pubblicitaria che utilizzi IA per produrre contenuti a costi e tempi ridotti, offrendo prodotti di alta qualità a prezzi competitivi. Secondo l’ospite, settori come la produzione video, la musica e la scrittura trarranno grandi benefici dalla verticalizzazione delle competenze con l’IA.
Il dibattito si è spostato anche sulle università e il fatto che, sebbene attualmente manchino corsi specifici sull’IA in Italia, nel prossimo futuro nasceranno nuove opportunità formative. È convinto che sia solo questione di tempo prima che l’università italiana si allinei con altre realtà internazionali, dove tali corsi sono già in corso di sviluppo. Il consiglio è quello di studiare l’IA a 360 gradi e poi specializzarsi in un settore specifico per diventare un punto di riferimento nel proprio campo.
Infine, si è parlato del futuro del SEO e della pubblicità. L’ospite ha condiviso la sua visione su come il SEO cambierà radicalmente con l’arrivo di motori di ricerca basati sull’IA, come SearchGPT, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui i contenuti vengono indicizzati e presentati agli utenti. Ha suggerito che i professionisti SEO dovranno adattarsi e trovare nuove strategie per mantenere i loro contenuti rilevanti e competitivi in un panorama digitale in costante evoluzione.
L’intelligenza artificiale facilita tutto questo perché rende la collaborazione non solo più fluida ma anche più efficiente, permettendo a più persone di contribuire allo stesso progetto in modo sinergico e ottimizzato.
In ambito artistico, la cooperazione diventa anche una questione di creatività collettiva: ad esempio, uno scrittore potrebbe collaborare con un designer per creare un libro illustrato, e l’IA potrebbe assistere entrambi suggerendo idee, elaborando bozze o generando schizzi iniziali. I vari ruoli artistici, come grafici, illustratori, musicisti e registi, possono trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale per realizzare progetti con una visione più coesa e integrata.
Inoltre, l’IA può anche fungere da “stimolo creativo”: se sei in una fase di blocco o non sai da dove cominciare, puoi usarla per ottenere input, testare nuove idee o creare bozze rapide che poi puoi rifinire con il tuo tocco personale. Alla fine, è la combinazione tra l’umano e l’IA a rendere il processo più interessante, perché permette di esplorare nuove frontiere senza dover abbandonare la propria creatività o originalità.
La cooperazione con l’AI diventa anche strategica nel mondo del marketing, della pubblicità e della comunicazione, dove team creativi possono velocemente ottenere insight basati su dati o creare contenuti personalizzati per diverse piattaforme e target.
Come cambierà il mondo dell’arte e del lavoro? In conclusione
Nonostante i cambiamenti, il consiglio dell’ospite è di continuare a produrre contenuti di valore e costruire un brand autorevole per essere riconosciuti e apprezzati dalle intelligenze artificiali emergenti. Solo in questo modo si potrà rimanere competitivi in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dall’IA.
In conclusione, la discussione ha evidenziato che la tecnologia trasformerà radicalmente il modo in cui si vive e lavora, ma chi saprà adattarsi e sfruttare le opportunità offerte sarà in grado di mantenere un vantaggio competitivo. La chiave del successo sarà unire competenze tecniche e creatività per distinguersi nel nuovo panorama professionale.