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Come Fare Crescere Velocemente un Canale Youtube

Come fare crescere canale Youtube

Ilario introduce l’ospite, Andrea Ciraolo, noto youtuber e content creator, che crea principalmente tutorial e contenuti per chi vuole creare a sua volta contenuti online. Andrea condivide anche alcune delle sue passioni personali, come camminare, la montagna, e passare del tempo con belle persone.

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Vlogging e contenuti personali: Andrea spiega che non si sente adatto a fare vlog delle sue passioni personali. Ritiene che vivere un’esperienza e filmarla contemporaneamente lo distoglierebbe dall’esperienza stessa. Per lui, è più importante godersi l’esperienza al 100% e successivamente riportare quell’esperienza nei suoi video in modo indiretto.

Strategie per crescere su Youtube di Andrea Ciraolo

Avvio di un canale YouTube: Ilario chiede ad Andrea quali siano i punti cardine da tenere a mente quando si avvia un canale YouTube. Andrea risponde che la cosa più importante è che fare video debba piacere veramente. Creare contenuti richiede tempo, energie e dedizione, soprattutto all’inizio, quando i risultati non sono immediati. Senza passione, diventa difficile sostenere lo sforzo necessario per mantenere un canale YouTube a lungo termine.

Il metodo Ikigai: Andrea parla del metodo Ikigai, che si basa sul trovare qualcosa che si ama fare, in cui si è bravi, che migliora la vita degli altri e che permette anche di guadagnare. Per Andrea, YouTube rientra perfettamente in questa filosofia, in quanto è un’attività che gli piace, gli permette di aiutare gli altri e, di conseguenza, gli consente di guadagnare.

Creare contenuti su YouTube come obbligo professionale: Andrea risponde alla domanda se creare contenuti su YouTube sia obbligatorio per un professionista. Secondo lui, non lo è. Ci sono molti modi per promuovere la propria professione e avere successo. YouTube è una delle strade possibili, ma non è l’unica. Andrea suggerisce di provare a creare contenuti e vedere se si trova piacere in questa attività, senza forzarsi.

YouTube come palestra di competenze: Ilario chiede se YouTube possa essere considerato una palestra per migliorare competenze come la capacità espositiva, la documentazione e la relazione con gli altri. Andrea conferma che YouTube è un’ottima palestra per sviluppare molte competenze utili, anche al di là dei risultati economici che si possono ottenere.

Guadagni e successo su YouTube: Si discute del guadagno economico su YouTube e delle difficoltà iniziali. Andrea offre una visione ottimista, sostenendo che chi crea contenuti genuini su YouTube con costanza avrà sicuramente successo. Tuttavia, la tempistica di questo successo è incerta. Il consiglio di Andrea è di continuare a fare video solo se questa attività dà soddisfazione e arricchisce personalmente, indipendentemente dai risultati economici immediati.

Diverse forme di successo: Andrea sottolinea che il successo su YouTube non si misura solo in termini di guadagno economico. YouTube può portare a opportunità come essere assunti per competenze dimostrate attraverso i video, o sviluppare un network di relazioni utili. Il guadagno economico è una conseguenza di un lavoro fatto bene, ma non dovrebbe essere l’obiettivo principale.

Diventare la propria nicchia: Ilario cita un consiglio ricevuto da un altro youtuber, Federico Presta, su come affrontare il dilemma tra scegliere una nicchia specifica o puntare a un’audience più ampia. Federico suggeriva di diventare la propria nicchia, sviluppando una propria unicità. Andrea è d’accordo e condivide la sua esperienza personale, spiegando come il suo pubblico si sia selezionato naturalmente, attratto dai suoi valori e dal suo modo di comunicare.

Contenuti e strategia su YouTube: Andrea spiega che i suoi contenuti spaziano tra vari ambiti, includendo sia tutorial tecnici sia consigli strategici. Sebbene cerchi di mantenere un equilibrio tra ciò che gli interessa e ciò che è strategicamente utile per il suo canale, alla base c’è sempre una forte passione per gli argomenti trattati. Ad esempio, il suo video più visto, un corso sull’HTML, è nato da un suo interesse personale, anche se non direttamente collegato al suo lavoro principale.

Obiettivi di processo e quantità di video: Andrea sottolinea l’importanza di fissare obiettivi di processo quando si crea un canale YouTube. Secondo lui, è fondamentale concentrarsi sulla produzione costante di video piuttosto che sulle visualizzazioni. Andrea adotta l’approccio di produrre un video al giorno, mantenendo questo ritmo per 100 giorni. Se riesce a raggiungere questo obiettivo, considera di aver avuto successo indipendentemente dalle visualizzazioni.

Dinamiche a lungo termine e l’importanza della pazienza: Andrea spiega che i suoi video sono pensati per avere successo nel lungo periodo. Spesso, infatti, i suoi video non ottengono molte visualizzazioni immediatamente, ma esplodono anche dopo un anno o due. Un esempio è un video su Illustrator, realizzato in collaborazione con Michela Di Stefano, che è diventato popolare solo dopo due anni dalla pubblicazione.

Concentrazione sulla produzione e non sui numeri: Nonostante Andrea abbia ottenuto numeri significativi (15 milioni di visualizzazioni), continua a ritenere irrilevanti le visualizzazioni rispetto alla quantità di video prodotti. Il suo consiglio è di non focalizzarsi sui numeri, soprattutto all’inizio, e di stabilire obiettivi legati alla produzione, come la quantità e l’efficacia dei video.

Live Andrea Ciraolo

Benefici della quantità: Andrea evidenzia tre principali benefici della produzione di una grande quantità di video:

  1. Favorire l’algoritmo: Più video si hanno, maggiore è la possibilità che uno di questi venga promosso dall’algoritmo.
  2. Miglioramento delle competenze: Pubblicare molti video permette di affinare le proprie abilità.
  3. Aumentare le probabilità di successo: La fortuna gioca un ruolo importante su YouTube, e avere più video aumenta le possibilità che uno di questi venga scoperto e diventi virale.

Algoritmo e attività del canale: Secondo Andrea, l’algoritmo di YouTube non premia direttamente i canali che producono più video. La differenza sta nel fatto che un canale con più video ha semplicemente più contenuti che l’algoritmo può promuovere.

Compromesso tra quantità e qualità: Andrea suggerisce di trovare un compromesso tra la quantità di video prodotti e i mezzi disponibili. Per esempio, lui opta per un video lungo a settimana, intervallato da live streaming, per mantenere un ritmo sostenibile e garantire una produzione costante.

Studio del pubblico e uso della quantità come strumento: Andrea non utilizza strumenti specifici per analizzare i gusti del pubblico, come tool SEO. Invece, si affida all’esperienza accumulata attraverso la produzione di numerosi video (circa 800-900), che gli fornisce dati su cosa funziona e cosa no. Pur sapendo quali video avranno successo con una buona precisione, continua a pubblicare anche contenuti sperimentali per ampliare la sua conoscenza del pubblico.

Esperimenti e valutazione del successo: Andrea spiega che tende a registrare e pubblicare intere serie di video come parte dei suoi esperimenti, anche se non è sicuro del loro successo. Ad esempio, una serie di video sulle webcam ha ottenuto poche visualizzazioni, ma per Andrea è comunque un esperimento utile per raccogliere dati. In generale, consiglia di riservare una parte della produzione ai contenuti sperimentali, proporzionalmente al numero totale di video prodotti.

Sperimentazione e adattamento degli obiettivi: Andrea consiglia di ripetere un esperimento almeno due o tre volte prima di decretarne il successo o l’insuccesso. In questo modo, si raccolgono dati più strutturati che permettono di fare valutazioni più accurate. Questo approccio è paragonabile a quello che si adotta nell’allenamento fisico, dove le decisioni si prendono sempre in base al punto di partenza. Ad esempio, un fabbisogno calorico o un livello di allenamento determinano gli obiettivi e i metodi da adottare.

Pianificazione degli obiettivi di quantità: Andrea sottolinea che il punto non è quanti video si fanno alla settimana, ma come si possono aumentare gradualmente le proprie capacità produttive. Se attualmente si produce un video a settimana, l’obiettivo dovrebbe essere quello di acquisire competenze per raddoppiare questa quantità entro sei mesi, impiegando lo stesso tempo. L’approccio è di partire da un punto realistico e migliorare costantemente la propria produttività, fino ad arrivare a obiettivi ambiziosi, come produrre un video al giorno nel corso di anni di lavoro.

Interazione con altri creator e ispirazione: Andrea tende a seguire poco o nulla i creator che fanno contenuti simili ai suoi, poiché trova noioso osservare argomenti che già conosce. Tuttavia, dedica del tempo specifico ogni mese all’osservazione di altri canali simili al suo, cercando spunti e idee. Se nota che un video di un altro creator ha avuto successo, può valutare di replicarlo, integrarlo, o proporre una collaborazione, tenendo conto di fattori come la condivisione di valori o la conoscenza del creator.

Rubare come un artista: Andrea fa riferimento al concetto di “rubare come un artista”, che implica prendere l’idea di qualcun altro e farla propria, adattandola e trasformandola in qualcosa di unico. Questo processo è diverso dal copiare, che lascia l’identità dell’opera al creatore originale. Rubare, invece, significa fare di quell’idea qualcosa di autentico e personale.

Strategie per crescere su Youtube di Federico Presta

Federico Presta ha condiviso il suo percorso professionale, iniziato come consulente marketing, con una forte enfasi sui canali digitali. Nel corso della sua carriera, ha utilizzato YouTube come strumento per aiutare i clienti a ottenere visibilità e nuovi clienti, anche se all’inizio è stato difficile convincere alcuni settori, come ristoratori o medici, a sfruttare questa piattaforma.

Federico ha raccontato del suo primo esperimento su YouTube, un canale dedicato agli studenti universitari che ha avviato con un amico. Nonostante il canale abbia avuto un certo successo, l’esperienza si è conclusa per motivi legati alla gestione del tempo e delle risorse, e non per problemi con la piattaforma stessa.

Dopo una pausa, Federico ha deciso di lanciare un nuovo progetto, Freedom Kit, un canale rivolto a persone che desiderano lasciare il lavoro dipendente per intraprendere percorsi di lavoro indipendente. Il canale tratta di strategie per creare nuove fonti di reddito, inclusi lavori secondari e l’utilizzo di YouTube stesso come fonte di guadagno. Nonostante il canale sia ancora giovane e abbia meno di 1000 follower, Federico è soddisfatto dei risultati ottenuti.

Utilizzo di YouTube come strumento di supporto per altri business

Federico ha sottolineato che, oltre alla possibilità di diventare un influencer o creator a tempo pieno, YouTube può essere utilizzato come strumento di supporto per altri business. Nel suo caso, il canale ha attirato l’attenzione di agenzie di marketing che lo hanno contattato per collaborare su progetti di consulenza. Questo dimostra che, anche con un numero ridotto di follower, è possibile utilizzare YouTube per migliorare la propria carriera professionale e creare nuove opportunità di guadagno.

Federico ha condiviso alcune strategie per chi vuole sviluppare un canale YouTube in modo costante e rigoroso. Ha evidenziato l’importanza di scegliere una nicchia ben definita all’inizio, poiché questo aiuta l’algoritmo di YouTube a comprendere meglio il contenuto e a promuoverlo al pubblico giusto. Ha suggerito un esercizio pratico per scegliere la nicchia: scrivere una lista di passioni o competenze personali, valutare se sono monetizzabili e analizzare le tendenze di mercato utilizzando strumenti come Google Trends.

Una volta scelta la nicchia, è importante sperimentare e pubblicare contenuti in modo costante. Federico ha sottolineato che è necessario produrre molti video, almeno 100, per comprendere veramente come funziona YouTube e iniziare a vedere risultati concreti. Ha anche menzionato l’importanza di evolversi e ampliare gradualmente la propria nicchia, passando da argomenti più specifici a contenuti più ampi man mano che si cresce come creator.

Federico ha continuato affermando che, con il tempo, un creator può diventare la propria nicchia. Cioè, una volta stabilita una connessione forte con il pubblico, le persone iniziano a seguire il creator non solo per i contenuti specifici, ma anche per la personalità e lo stile unico. Questo permette di ampliare il proprio raggio d’azione senza perdere il pubblico fidelizzato.

La conversazione tocca punti fondamentali sulla creazione e gestione di un canale YouTube, con un focus su come crescere e fidelizzare un pubblico. Di seguito riassumo i punti chiave emersi:

  1. Evoluzione dei Contenuti e Personal Branding:
    • È naturale per un creator evolversi e ampliare il proprio repertorio oltre la nicchia iniziale, come dimostrato da molti grandi YouTuber. All’inizio, potrebbe essere utile concentrarsi su un tema specifico per costruire una base di fan, ma con il tempo è possibile (e spesso necessario) diversificare i contenuti per mantenere l’interesse del pubblico.
    • Alcuni spettatori potrebbero essere nostalgici dei vecchi contenuti, ma l’evoluzione personale e creativa è inevitabile e benefica per il lungo termine.
  2. Quantità vs. Costanza:
    • Nelle fasi iniziali, è importante produrre molti video per sperimentare diversi formati e argomenti, cercando di capire cosa funziona meglio.
    • Col tempo, la costanza e la qualità diventano fondamentali. La frequenza di pubblicazione regolare aiuta a mantenere la disciplina e l’abitudine, mentre in seguito, è possibile ridurre la quantità a favore della qualità.
  3. Scelta degli Argomenti:
    • È consigliato un mix tra la propria esperienza, le parole chiave (SEO) e l’analisi dei trend. Strumenti semplici come la barra di ricerca di YouTube possono aiutare a individuare argomenti ricercati, mentre l’esperienza personale può fornire una base solida per la creazione dei contenuti.
    • È utile mantenere un equilibrio tra contenuti che rispondono alle esigenze del pubblico e altri che seguono i trend attuali.
  4. Importanza di Titoli e Miniature:
    • Titoli e miniature sono cruciali per attirare clic. Devono essere accattivanti e creare curiosità (Curiosity Gap), perché se il pubblico non clicca, anche il contenuto migliore non verrà visto.
    • L’introduzione del video è altrettanto importante, poiché è ciò che l’utente vede dopo la miniatura e il titolo. Se l’introduzione non cattura subito l’attenzione, è probabile che lo spettatore abbandoni il video.
  5. Metriche di YouTube Studio:
    • Le metriche fondamentali da monitorare sono il CTR (Click Through Rate) e il Watch Time. Un CTR elevato indica che il titolo e la miniatura funzionano bene, mentre un buon Watch Time suggerisce che il contenuto mantiene l’interesse degli spettatori.
    • Altre metriche utili includono l’analisi dei video consigliati e i video guardati dalla propria audience, per meglio comprendere il pubblico e adattare i contenuti.
  6. Relazione con la Community:
    • La creazione di una community è essenziale per il successo a lungo termine. Rispondere ai commenti e interagire con il pubblico rafforza il legame e incoraggia la fidelizzazione.
    • Utilizzare la tab Community di YouTube per postare aggiornamenti, sondaggi e altre interazioni può essere un ottimo modo per mantenere viva la relazione con gli iscritti.
  7. Presenza Multi-Piattaforma:
    • Anche se YouTube è un ecosistema a sé stante, è utile presidiare altre piattaforme come Instagram, TikTok, o avere un blog, per ampliare la propria visibilità e raggiungere un pubblico più ampio.
    • Tuttavia, se il tempo è limitato, è consigliabile concentrarsi su YouTube e, eventualmente, estrarre brevi clip da pubblicare altrove.
  8. SEO su YouTube:
    • La SEO su YouTube rimane importante, soprattutto per i contenuti tutorial e quelli informativi. Utilizzare le parole chiave giuste e ottimizzare i titoli, descrizioni e tag può aiutare a posizionare i video nei risultati di ricerca.
    • Anche Google indicizza i video di YouTube, quindi un video ben ottimizzato ha la possibilità di apparire anche nelle ricerche su Google, aumentando ulteriormente la visibilità.

Per creare una strategia efficace su YouTube e costruire un brand solido, è essenziale riconoscere l’importanza di offrire contenuti diversificati e di qualità. Rispondere all‘intento di ricerca degli utenti, come nel caso di tutorial pratici (“Come fare una torta al mascarpone” o “Come pulire gli ugelli del piano cottura”), può essere potenziato attraverso l’integrazione di video dimostrativi direttamente sul sito web o su un blog aziendale. Questi contenuti video, incorporati in pagine web corredate da trascrizioni o riassunti testuali, migliorano la SEO e ampliano la visibilità del brand.

L’uso di video dimostrativi, tutorial e contenuti informativi sul proprio canale YouTube permette di raggiungere un pubblico più ampio e di rispondere alle esigenze dei clienti in modo diretto e coinvolgente. Inoltre, la strategia SEO che integra questi contenuti multimediali non solo migliora la visibilità online, ma favorisce anche la creazione di un’identità di marca forte e riconoscibile.

Collaborare con altri YouTuber, come è stato sottolineato, è un modo potente per espandere il proprio pubblico e creare reti di supporto professionale, che possono portare a nuove opportunità di business. Anche l’attrezzatura gioca un ruolo importante: iniziare con strumenti semplici e di qualità accettabile, come un buon smartphone e un microfono, permette di produrre contenuti di valore senza investire eccessivamente fin dall’inizio. È essenziale stabilire obiettivi realistici e godersi il percorso di crescita, accettando e imparando dagli errori, che sono parte integrante del processo.

Infine, la trasparenza sui risultati raggiunti e il feedback del pubblico possono rafforzare il legame con i follower e ispirare altre persone a seguire un percorso simile, aumentando così la propria credibilità e autorevolezza come creatore di contenuti. Essere fruitori attivi della piattaforma, osservando le tendenze e le strategie degli altri, è fondamentale per rimanere competitivi e aggiornati.

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