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Come utilizzare ChatGPT per Linkedin

Live De Nobili

Nella live, Ilario Gobbi e Francesco De Nobili hanno approfondito vari aspetti del marketing digitale, concentrandosi sul ruolo di LinkedIn come strumento fondamentale per aziende B2B e per i professionisti che desiderano migliorare la loro presenza online.

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Francesco ha iniziato presentandosi, spiegando che da quasi vent’anni si occupa di marketing digitale, e che ha contribuito a portare il tema all’università. Si è specializzato nel supporto alle aziende B2B, in particolare attraverso LinkedIn, dove svolge attività di consulenza per i reparti marketing, vendite e risorse umane, cercando di favorire la collaborazione tra di essi.

Ha messo in evidenza come LinkedIn non sia solo un social network, ma un potente strumento di lavoro. Le persone, quando valutano un’azienda, tendono a dare più importanza ai profili dei dipendenti piuttosto che alla pagina aziendale, rendendo cruciale il personal branding e il posizionamento all’interno della piattaforma. Francesco ha sottolineato che LinkedIn offre opportunità uniche grazie alla sua capacità di profilazione del pubblico, permettendo di raggiungere utenti specifici in modo più efficace rispetto ad altre piattaforme.

Ilario ha chiesto a Francesco se LinkedIn fosse un efficace strumento anche per il mondo B2C, e Francesco ha confermato che negli ultimi mesi ha visto un aumento significativo di richieste e risultati anche in questo settore, grazie alle campagne pubblicitarie su LinkedIn. Ha evidenziato la differenza di attenzione e di interazione che gli utenti mostrano sui contenuti pubblicati su LinkedIn rispetto a piattaforme più informali come Facebook o Instagram.

Il discorso si è poi spostato sull’importanza dell’ottimizzazione del brand, toccando la necessità per i professionisti e i freelance di curare la propria immagine online. Francesco ha evidenziato che oltre all’ottimizzazione del profilo, è essenziale avere una strategia editoriale efficace. Ha parlato dell’importanza dei collegamenti e di come la strategia di collegamento possa influenzare la visibilità dei contenuti pubblicati.

Un altro punto discusso è stato il ruolo crescente della pubblicità su LinkedIn, non solo per le aziende, ma anche per i liberi professionisti. Francesco ha spiegato che, a differenza di altre piattaforme, LinkedIn consente di sponsorizzare post dei profili personali, offrendo così l’opportunità di raggiungere un pubblico specifico senza dover gestire un piano editoriale complesso.

Ilario ha sollevato la questione della visibilità organica su LinkedIn, e Francesco ha confermato che, sebbene sia diminuita rispetto al passato, è ancora possibile gestirla attraverso strategie mirate. Ha ribadito l’importanza di integrare l’advertising nella strategia di marketing su LinkedIn per massimizzare i risultati e raggiungere il pubblico desiderato.

La discussione si concentra sull’importanza di avere un profilo cliente ideale (Ideal Customer Profile) nelle aziende B2B, sottolineando la differenza rispetto al concetto di buyer persona utilizzato nel B2C. Le buyer personas sono create in base a passioni e aspetti della vita personale dei consumatori, mentre l’Ideal Customer Profile si basa su dati concreti come qualifica professionale, settore aziendale e dimensioni dell’azienda, inclusi numero di dipendenti. Questa distinzione è cruciale nel B2B, poiché aiuta le aziende a identificare e raggiungere il pubblico giusto.

Inoltre, viene evidenziato come la pubblicità funzioni meglio nel B2C quando i prodotti hanno un valore significativo, suggerendo che per vendere efficacemente tramite advertising si dovrebbe puntare a prodotti con un prezzo di vendita di almeno 600-700 euro. Si discute anche l’importanza di un target ben definito per le campagne pubblicitarie, che nel B2B può includere professionisti specifici come responsabili delle risorse umane.

La conversazione si sposta poi sull’uso di LinkedIn come strumento per la lead generation. Viene sottolineato che i messaggi personalizzati sono più efficaci di quelli a freddo e che è fondamentale avere una strategia che preveda la creazione di relazioni attraverso richieste di connessione e interazioni precedenti. L’importanza di utilizzare dati di remarketing e strumenti di conversazione su LinkedIn è evidenziata come chiave per mantenere l’interesse dei potenziali clienti.

Si parla anche dell’uso dell’intelligenza artificiale, in particolare ChatGPT, per migliorare la creazione di contenuti su LinkedIn. Si avverte che l’uso delle funzionalità native della piattaforma può portare a risultati mediocri e che è meglio integrare l’AI per generare contenuti originali, mantenendo un approccio personalizzato. È fondamentale, infatti, che il contenuto prodotto rifletta il know-how dell’azienda piuttosto che risultare generico.

La discussione si concentra sull’importanza di ottenere visibilità su LinkedIn, con particolare riferimento all’analisi dell’Ideal Customer Profile (ICP) o buyer persona per migliorare l’efficacia delle interazioni e delle strategie di marketing. Si evidenzia che, per ottenere visibilità, è fondamentale comunicare in modo efficace, toccando temi legati al mondo del lavoro e motivazionali, ma la chiave del successo risiede nella capacità di identificare il pubblico giusto. Per raggiungere questo obiettivo, si suggerisce di analizzare il profilo LinkedIn dei potenziali clienti, utilizzando strumenti come ChatGPT per esaminare la loro esperienza e i loro bisogni, creando contenuti mirati e rilevanti.

Si discute anche del valore unico di LinkedIn, che permette di raccogliere dati concreti sui potenziali clienti, come settore, dimensioni aziendali e qualifiche professionali. Questa informazione consente di costruire campagne di marketing più mirate, sia attraverso pubblicità a pagamento che attraverso contenuti organici. L’idea di utilizzare un approccio di “content marketing al contrario” viene presentata come una strategia efficace, in cui si parte dai dati del pubblico per creare contenuti pertinenti.

Un punto critico della discussione è l’importanza di non utilizzare automazioni o estensioni per commentare su LinkedIn. Si sottolinea che tali pratiche violano le politiche della piattaforma e possono portare al blocco dell’account. Inoltre, i commenti automatici tendono a risultare mediocri e non forniscono il valore aggiunto necessario. Si raccomanda di interagire in modo autentico, creando commenti personalizzati che offrano reale valore e spunti utili.

Viene suggerito di utilizzare ChatGPT per migliorare la qualità dei commenti, evitando il copia e incolla e puntando a una comunicazione rispettosa e informativa. La personalizzazione dei messaggi, sia nei post che nei commenti, è considerata essenziale, poiché la qualità dell’interazione può influenzare positivamente la percezione da parte degli altri utenti.

La discussione prosegue con l’idea di come nutrire ChatGPT per riflettere la propria personalità e stile, suggerendo di utilizzare testi già pubblicati su LinkedIn per allenare il modello, affinché possa generare contenuti coerenti con il proprio approccio. Si enfatizza l’importanza di mantenere l’autenticità e l’umiltà nella comunicazione, combinando la tecnologia con un tocco personale per massimizzare l’impatto delle interazioni su LinkedIn.


Nel corso della live, Ilario Gobbi e Francesco De Nobili approfondiscono il tema dell’utilizzo di LinkedIn come strumento di business efficace. Francesco inizia parlando dell’importanza di preparare post specifici e mirati, evidenziando come l’analisi dei trend di settore possa fornire ispirazione su come comunicare al pubblico. Afferma che una corretta impostazione dei dati e delle informazioni consente di ottenere risultati migliori. Francesco sottolinea che, per una strategia efficace su LinkedIn, è fondamentale integrare la propria esperienza con i dati, rendendo le informazioni più rilevanti e personalizzate.

Francesco menziona il suo lungo percorso nel LinkedIn advertising, iniziato nel 2014, dove ha notato un cambiamento significativo nell’uso della piattaforma. Spiega che, nonostante ci sia ancora un mito diffuso in Italia riguardo i costi elevati di LinkedIn, è essenziale saper utilizzare la piattaforma in modo strategico. Confronta la complessità di LinkedIn con quella di altre piattaforme come Meta, sottolineando che LinkedIn offre dati certi che possono essere analizzati e utilizzati per ottimizzare le campagne pubblicitarie.

Riguardo all’importanza della personalizzazione, Francesco avverte che l’interpretazione dei dati può variare notevolmente e che la propria visione deve accompagnare i report per ottenere risultati significativi. Sottolinea che è cruciale non limitarsi a un’analisi superficiale, poiché le informazioni senza contestualizzazione possono risultare fuorvianti.

Un altro aspetto fondamentale discusso da Francesco è l’importanza di curare la rete di collegamenti su LinkedIn. Spiega che, se si desidera raggiungere un determinato pubblico, è necessario avere una strategia chiara riguardo ai collegamenti. L’errore di accettare collegamenti indiscriminatamente può compromettere la capacità della piattaforma di capire a chi ci si vuole rivolgere. Francesco incoraggia gli utenti a investire in LinkedIn, evidenziando che la promozione di post personali è una strategia ancora poco conosciuta, ma potenzialmente molto efficace per emergere nella concorrenza.

Francesco parla anche della costanza necessaria per avere successo su LinkedIn, raccomandando di mantenere una frequenza regolare di pubblicazione. Sottolinea l’importanza di sperimentare con piccoli investimenti in campagne pubblicitarie per valutare i risultati ottenuti.

Quando si discute dell’uso di strumenti come ChatGPT per migliorare il lavoro di un social media manager su LinkedIn, Francesco consiglia di fornire dati e esempi concreti per ottenere i migliori risultati. Ribadisce che conoscere i formati adatti per LinkedIn è cruciale, poiché ciò che funziona su altre piattaforme, come Instagram, potrebbe non essere efficace su LinkedIn. Francesco suggerisce di utilizzare i formati di contenuto che generano coinvolgimento e conversioni.

Come utilizzare ChatGPT per Linkedin – In sintesi

Francesco enfatizza l’importanza della personalizzazione e dell’implementazione delle novità nel proprio lavoro quotidiano. Raccomanda di sfruttare la versione Pro di ChatGPT per ottenere il massimo dallo strumento, poiché consente una gestione più precisa dei dati e delle esigenze specifiche. Sottolinea anche la necessità di aggiornamenti continui, poiché le evoluzioni tecnologiche nel settore sono rapide e costanti.

Infine, viene suggerito di adottare una strategia di personalizzazione per l’addestramento di ChatGPT, utilizzando i dati già in possesso dell’azienda per creare contenuti e messaggi commerciali più mirati e pertinenti. Si consiglia di evitare l’uso di ruoli generici per ChatGPT, poiché questo approccio tende a generare risposte basate su informazioni di base piuttosto che su un’esperienza specifica e contestualizzata. La personalizzazione, unita all’analisi del pubblico, risulta essere un elemento chiave per il successo delle attività di personal branding su LinkedIn.

Infine, si è parlato della tipologia di aziende che possono trarre beneficio dall’utilizzo di LinkedIn, sottolineando come la piattaforma possa essere efficace non solo per grandi aziende ma anche per professionisti e piccole realtà, a condizione di avere una strategia ben definita e di utilizzare gli strumenti giusti. Francesco ha concluso enfatizzando l’importanza di un approccio mirato e strategico nel marketing digitale, sottolineando come LinkedIn rappresenti un’opportunità significativa in questo contesto.

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