Come Trovare Lavoro con il Web
Web Marketing Interviste social media managerLa live tra Ilario Gobbi e Valerio Villani è stata una discussione approfondita su come sfruttare al meglio il web per trovare lavoro. Valerio Villani, content creator e career coach, ha condiviso la sua esperienza e ha offerto consigli pratici per navigare il mondo del lavoro moderno, soprattutto in un contesto post-COVID.
Leggi tutto: Come Trovare Lavoro con il WebValerio Villani ha iniziato la live presentando il suo percorso professionale, raccontando come la sua esperienza accademica in Economia, orientata al mondo corporate, abbia deluso le sue aspettative una volta entrato nel mercato del lavoro. Dopo un’esperienza iniziale come head hunter, dove si occupava di selezione del personale e relazioni con i clienti, Villani ha notato una mancanza di informazioni e di supporto per i neolaureati nell’orientamento professionale. Questa consapevolezza lo ha portato a diventare un content creator e career coach, creando contenuti su YouTube per aiutare le persone a navigare il mercato del lavoro. Ha anche fondato una startup per la creazione di curriculum digitali chiamata “ucv online”.
La Startup “ucv online” e l’Evoluzione del Curriculum Vitae
Villani ha parlato della sua startup “UCV online“, un software aperto e gratuito che permette la creazione e la gestione di curriculum digitali. Il sistema mira a risolvere il problema dell’obsolescenza dei curriculum inviati alle aziende, permettendo agli utenti di aggiornare il proprio CV in tempo reale e garantendo che le aziende abbiano sempre accesso alla versione più recente. L’obiettivo a lungo termine è rendere possibile la ricerca di profili professionali senza intermediari, semplificando il processo di recruiting sia per le aziende che per i candidati.
Differenze tra Formato Europeo e Formati Personalizzati di CV
Un altro punto centrale della discussione è stato il confronto tra il formato europeo del curriculum vitae (Europass) e i formati personalizzati. Villani ha sottolineato che, sebbene il formato Europass sia migliorato, esso rimane poco efficace per soddisfare le esigenze immediate dei recruiter, che cercano CV concisi e mirati. Ha consigliato di utilizzare formati personalizzati che permettano una maggiore flessibilità nell’evidenziare le esperienze e le competenze più rilevanti per la posizione desiderata.
Originalità e Creatività nel CV: Quando e Come Usarle
Ilario ha chiesto a Villani se sia opportuno usare creatività e originalità nei CV. Villani ha risposto che tutto dipende dal target a cui ci si rivolge. Per posizioni in multinazionali, è meglio mantenere un formato standard e concentrarsi sui contenuti piuttosto che sull’aspetto visivo. Tuttavia, per ruoli creativi o in aziende più piccole, l’originalità nel formato può essere un valore aggiunto. Ha anche suggerito di usare il portfolio come strumento di differenziazione per professioni creative, piuttosto che eccedere con la grafica del CV.
Il Video Curriculum: Uno Strumento Ancora Poco Diffuso
Villani ha espresso la sua opinione sul video curriculum, un metodo ancora poco utilizzato in Italia. Pur riconoscendo che potrebbe avere un certo potenziale, ha spiegato che, al momento, la tecnologia non è sufficientemente avanzata per renderlo uno strumento veramente efficace nel risparmiare tempo durante i processi di selezione. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dell’interazione diretta tra candidato e recruiter, suggerendo che i colloqui in video, anche se svolti tramite schermi, dovrebbero rimanere secondari nel processo di selezione.
Consigli Pratici per la Ricerca di Lavoro Online
Nel corso della live, Villani ha condiviso diversi consigli pratici per chi cerca lavoro online. Ha evidenziato l’importanza di adattare il CV alla job description, utilizzando parole chiave rilevanti per superare i filtri automatici dei software di recruiting (ATS). Ha inoltre consigliato di essere sintetici e precisi nelle risposte durante i colloqui, evitando di dilungarsi su aspetti non pertinenti.
L’evoluzione del mercato del lavoro
La live è proseguita con una riflessione sull’evoluzione del mercato del lavoro e sul ruolo crescente della tecnologia nel processo di selezione. Villani ha ribadito l’importanza di una preparazione adeguata e dell’uso strategico degli strumenti digitali per migliorare le proprie possibilità di successo nella ricerca di lavoro. Ha anche enfatizzato l’importanza di un approccio proattivo nella costruzione della propria carriera, utilizzando le risorse disponibili per rimanere competitivi e aggiornati in un mercato in continua evoluzione.
L’utilizzo del video CV
Valerio Villani ha esaminato l’efficacia del video CV come strumento di candidatura. Sebbene possa sembrare un’innovazione interessante, l’uso del video CV presenta diversi svantaggi. Il tempo necessario per visionare un video è uno dei principali deterrenti, specialmente nella fase di screening, quando i recruiter devono valutare decine di candidature. Inoltre, attualmente la tecnologia non è ancora sufficientemente avanzata per automatizzare efficacemente l’analisi dei video CV, rendendo questo formato meno pratico rispetto ai metodi tradizionali.
La lunghezza ideale del CV
Secondo Villani, la lunghezza ideale di un CV è una sola pagina. Un recruiter impiega in media 7-10 secondi per decidere se contattare un candidato, quindi un CV conciso e ben strutturato è essenziale. I punti chiave che devono emergere subito sono: la posizione attuale del candidato, il percorso professionale passato e le aspirazioni future. Un CV che evidenzia queste informazioni in maniera chiara e rapida ha maggiori probabilità di catturare l’attenzione di un selezionatore.
Strutturazione del CV per profili senior
Villani ha sottolineato che per i candidati con una lunga esperienza lavorativa non è necessario un CV più lungo, ma una migliore strutturazione delle informazioni. Per i profili senior, è consigliabile includere una sezione dedicata ai traguardi raggiunti, in modo da mettere in risalto i risultati ottenuti nelle esperienze professionali precedenti. Questo approccio permette di valorizzare l’esperienza accumulata senza appesantire il CV con dettagli non necessari.
Le tecniche dei recruiter e l’importanza delle referenze
Villani ha rivelato alcune delle tecniche usate dai recruiter durante il processo di selezione, come la richiesta di referenze. Ha spiegato che, in molti casi, le richieste di referenze servono più per finalità commerciali che per valutare il candidato. I recruiter possono usare i contatti forniti dai candidati per fare lead generation, cioè per acquisire nuovi clienti o contatti aziendali. Per questo motivo, Villani consiglia di non condividere mai numeri di telefono o informazioni sensibili, suggerendo invece di indirizzare i recruiter verso le referenze pubbliche disponibili su LinkedIn.
Un altro argomento trattato è stato quello delle “domande trappola” che i recruiter possono fare durante i colloqui. Ad esempio, chiedere al candidato se sta partecipando ad altri processi di selezione può sembrare una domanda innocua, ma in realtà potrebbe essere utilizzata per ottenere informazioni sulle aziende concorrenti. Villani ha spiegato come rispondere in modo da non rivelare troppe informazioni e mantenere il controllo della conversazione.
Parlando di recruiter interni alle aziende, le dinamiche sono completamente diverse. Un recruiter interno non ha finalità commerciali, quindi si concentra più sulle tue motivazioni e sui valori aziendali. Invece, come headhunter, l’obiettivo era il fatturato. Ogni parola detta in colloquio era valutata in funzione di questo.
Ad esempio, molti non capiscono che menzionare l’aspetto economico troppo presto nel processo selettivo può danneggiarti. Sebbene il salario sia importante, un recruiter sa che il driver economico non è sufficiente per garantire un cambiamento di lavoro. Se ti trovi bene nella tua attuale azienda, non cambierai per soli 5.000 euro in più all’anno. Le società di selezione hanno dati concreti che confermano questo. Perciò, consiglio di affrontare l’aspetto economico solo al momento giusto, evitando di apparire troppo interessati solo ai soldi.
In conclusione, il colloquio di lavoro è come una recita. È importante sapere quando e come dire le cose giuste.
Conclusione
La live ha offerto una panoramica esaustiva su come affrontare la ricerca di lavoro nel contesto moderno, con particolare attenzione all’uso di strumenti digitali e alla comprensione delle dinamiche del processo di selezione. Le intuizioni di Valerio Villani hanno messo in luce l’importanza di un CV ben strutturato e la necessità di gestire con attenzione le interazioni con i recruiter per massimizzare le opportunità di successo.