Durante una diretta, Ilario Gobbi ha accolto come ospite Verdiana Amorosi, esperta SEO, che ha parlato della sua carriera e delle sue passioni.
Leggi tutto: Strategie di ottimizzazione SEO per i giornali onlineRiguardo al passaggio dal giornalismo cartaceo al digitale, Verdiana ha riflettuto sulle sfide incontrate. Ha parlato di come la necessità di velocità sia aumentata nel mondo del giornalismo digitale, ma allo stesso tempo è fondamentale mantenere l’accuratezza delle informazioni, un tema che per lei è sempre stato cruciale. La difficoltà di conciliare la rapidità con la verifica dei fatti è una delle sfide principali per i giornalisti moderni. Ha anche notato l’evoluzione dei mezzi attraverso cui le notizie vengono comunicate, dal tradizionale edicolante che consiglia una testata alla presenza di social media e motori di ricerca, che oggi svolgono il ruolo di intermediari.
Ilario ha quindi chiesto a Verdiana se aveva appreso la SEO direttamente dall’esperienza nel giornalismo online, e Verdiana ha confermato che il suo percorso è partito proprio da lì. Inizialmente, si occupava di scrittura per il web, focalizzandosi sull’usabilità e la formattazione adatta alla lettura online. Solo successivamente, tramite un corso che le fu offerto gratuitamente, ha iniziato a specializzarsi in SEO. Ha proseguito questo percorso affiancando esperti del settore, come Enrico Altavilla, per applicare le conoscenze SEO al lavoro giornalistico.
Riguardo l’evoluzione della SEO, Verdiana ha condiviso le sue impressioni sul cambiamento nel corso degli anni. Ha parlato di come, inizialmente, l’ottimizzazione per i motori di ricerca si fosse concentrata su aspetti tecnici e sulla ricerca di metodi per rendere l’indicizzazione più veloce. Con il tempo, però, ha visto una crescente evoluzione del ruolo della SEO nei giornali, con l’introduzione di strumenti come Google AMP, Google News e Google Discover. Ha descritto come questo processo abbia trasformato la SEO in una sfida, ma anche in un’opportunità per migliorare continuamente le proprie competenze attraverso test e sperimentazioni.
Un altro aspetto che ha colpito Verdiana è l’evoluzione del formato dei giornali online. Ha ricordato quando i quotidiani online erano semplici PDF digitalizzati delle edizioni cartacee, e come nel tempo le redazioni abbiano capito che era necessario ripensare la struttura dei siti web, adattandola alle esigenze di navigazione degli utenti, creando categorie e sottocategorie tematiche, che oggi diamo per scontate. Questo cambiamento ha portato i giornali a comprendere l’importanza di essere visibili sui motori di ricerca, da cui dipendeva sempre di più il traffico e l’interazione degli utenti.
si elimina contenuti che non portano valore aggiunto, riducendo il rischio di creare pagine con contenuti duplicati o scarni, che non fanno altro che abbassare la qualità complessiva del sito. La chiave per gestire al meglio questi contenuti è proprio monitorare costantemente le performance delle pagine, analizzando il traffico che generano, il posizionamento delle keyword e la loro capacità di attrarre lettori nel lungo periodo. Quando una notizia diventa obsoleta o non performa più, è essenziale prendere decisioni tempestive: eliminarla, accorparla a contenuti più rilevanti o, in alcuni casi, trasformarla in un contenuto Evergreen.
Nel caso di articoli che, pur perdendo l’interesse immediato, abbiano ancora del potenziale, può avere senso rinnovarli o aggiornarli, in modo da aggiungere valore, magari integrando nuovi dettagli o approfondimenti, trasformandoli in risorse più durevoli nel tempo. In quest’ottica, l’informazione si fa più solida, capace di rispondere alle necessità di ricerca del pubblico anche a distanza di tempo.
Le redazioni più strutturate, che investono in una gestione attenta e consapevole del proprio archivio digitale, riescono a differenziarsi, non solo per la tempestività delle informazioni ma anche per la qualità delle analisi e dei contenuti duraturi che offrono. Questo è un aspetto che contribuisce a costruire e mantenere un marchio forte e riconoscibile, anche se le sfide in termini di monetizzazione e di strategia SEO sono sempre dietro l’angolo.
A lungo andare, la specializzazione su determinate tematiche, come visto ad esempio con “Il Sole 24 Ore” nell’ambito economico-finanziario, può fare la differenza. Una testata che riesce a diventare un punto di riferimento in un settore specifico acquisisce fiducia da parte degli utenti e si distingue dalla concorrenza, tanto più quando riesce a proporre contenuti di qualità che vanno oltre la superficie delle notizie del giorno, diventando fonte di approfondimento e competenza.
Il futuro dell’editoria online sembra sempre più orientato verso modelli ibridi, in cui l’informazione di base rimane gratuita e accessibile a tutti, mentre i contenuti più esclusivi e approfonditi vengono riservati agli abbonati. Questo approccio potrebbe rappresentare una via per sostenere economicamente le redazioni senza compromettere la qualità del servizio informativo offerto al pubblico.
Durante la live, si discute delle tecniche per migliorare la gestione dei tag e delle categorie all’interno di un sito web. Un punto importante emerso riguarda l’approccio alla gestione delle pagine non più rilevanti o che non offrono opportunità, che possono essere potate per migliorare la navigabilità del sito. Sfoltire un sito, in particolare quelli di grandi dimensioni, aiuta a concentrare l’attenzione sui contenuti rilevanti, favorendo l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. La performance e i risultati ottenuti nel tempo sono spesso il punto di partenza per prendere decisioni su cosa mantenere attivo sul sito.
Riguardo la gestione dei tag, sono state fatte alcune considerazioni sulle modalità per ottimizzare la struttura del sito. I tag possono essere utili per raccogliere contenuti che trattano argomenti simili, ma è importante monitorare e aggiornare la loro rilevanza, dato che alcuni potrebbero diventare obsoleti con il passare del tempo. Un modo per mantenere una struttura organizzata e facilmente gestibile sarebbe quello di inserire i tag in un menu secondario, magari a rotazione, in base alla loro rilevanza stagionale o annuale. Questo approccio consente di dare visibilità ai tag più pertinenti in determinati periodi dell’anno, mentre quelli meno rilevanti possono essere spostati in una sezione meno prominente del sito, come il footer, ma senza eliminarli, per evitare che diventino “orfani”.
Viene anche sottolineato che i tag dovrebbero essere creati con razionalità per evitare la creazione di duplicati inutili. Nonostante questo, è importante mantenere i tag aggiornati, poiché alcuni temi possono tornare di attualità in futuro, come nel caso di eventi ricorrenti, e quindi potrebbero meritare una nuova valorizzazione all’interno della struttura del sito.
Inoltre, è stata discussa l’analisi delle performance dei siti editoriali dal punto di vista SEO. Per monitorare l’efficacia dei contenuti, vengono utilizzati strumenti come Google Search Console e piattaforme come SEMrush, SEO Zoom, ma anche analisi sociali, che possono fornire spunti importanti, soprattutto per contenuti che diventano virali senza un volume di ricerca iniziale. L’osservazione dei social e la comprensione dei termini utilizzati dagli utenti possono rivelarsi utili per arricchire i contenuti o per analizzare come determinate notizie si diffondono.
La discussione ha anche toccato l’importanza di piattaforme come Quora, che possono fornire dati utili per l’analisi delle parole chiave e dei temi trattati dai membri della community. Questo tipo di analisi aiuta a capire meglio quali argomenti siano rilevanti nel lungo periodo e a creare contenuti mirati, anche partendo da domande e risposte meno visibili ma comunque utili per l’approfondimento di un tema.
Come ottimizzare la SEO di un giornale online – In sintesi
La conversazione si è concentrata principalmente su vari aspetti tecnici e strategici per ottimizzare siti web, specialmente per quelli con grandi moli di contenuti, come giornali o magazine online. I punti principali trattati includono:
- Status code e penalizzazioni: È fondamentale monitorare costantemente gli status code, in particolare errori come il 404, per evitare che un sito venga penalizzato dai motori di ricerca. In particolare, se una pagina restituisce errori ripetuti, potrebbe portare a una penalizzazione globale del sito.
- Contenuti duplicati e “thin content”: L’attenzione deve essere posta anche su contenuti duplicati e pagine con scarso valore informativo. Se una pagina non fornisce contenuti utili, dovrebbe essere gestita con attenzione, per esempio, con un codice 410 (Gone), che segnala che il contenuto è stato rimosso in modo permanente.
- Mobile-friendly e velocità del sito: La velocità di caricamento è cruciale, soprattutto per i siti di notizie. I motori di ricerca e gli utenti stessi preferiscono siti che si caricano rapidamente. L’ottimizzazione per dispositivi mobili è essenziale, poiché molti utenti navigano da smartphone e tablet.
- Ottimizzazione delle immagini: L’uso di immagini ottimizzate, sia in termini di dimensioni che di descrizione (come alt tag e file name descrittivi), è fondamentale per migliorare le performance del sito e l’accessibilità, soprattutto per gli utenti non vedenti.
- Struttura e architettura del sito: Una navigazione chiara e ben organizzata è essenziale, sia per i motori di ricerca che per gli utenti. Si consiglia di evitare categorie e sottocategorie troppo numerose, che potrebbero confondere gli utenti e diluire il valore SEO. È preferibile limitare le categorie principali a sei o otto e utilizzare il footer per le categorie meno rilevanti.
- Interlinking e paginazione: È importante garantire che le pagine più vecchie o meno visibili non vengano dimenticate. Utilizzare il linking interno tra le pagine, la paginazione e i breadcrumb aiuta a rafforzare la struttura del sito e migliora l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
- Strategie di valorizzazione dei contenuti evergreen: Per i contenuti che hanno una durata maggiore, come gli articoli evergreen, è importante trovare modi per mantenerli visibili, magari attraverso l’utilizzo di pagine tag o di link in menù secondari, evitando che vengano sepolti troppo lontano dalla homepage.
In sintesi, per gestire un sito di notizie o magazine in modo efficace, è essenziale un equilibrio tra ottimizzazione tecnica, struttura ben progettata e contenuti di qualità.
Infine, è stato esplorato il potenziale impatto dei social media nella SEO. L’uso dei social come canale di feedback può fornire indicazioni sulle parole chiave emergenti e sugli spunti tematici, suggerendo opportunità per la creazione di contenuti freschi e in linea con le esigenze degli utenti. La discussione ha concluso con una riflessione sul fatto che i social, pur essendo nati come strumenti separati dalla SEO, stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel rafforzamento della Brand Awareness e nella creazione di contenuti pertinenti.
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