Ben ritrovati su questi lidi!
Se ti occupi di ottimizzazione dei testi per le parole chiave che le persone utilizzano per cercare informazioni, nei prossimi tempi potresti trovarti a dover ripensare questo modo di lavorare fin dai suoi più basilari assetti.
Con l’esplosione dell’utilizzo dei dispositivi smartphone e tablet Google ha introdotto continuamente nuove modalità per semplificare la ricerca delle informazioni, trend che ha visto il suo culmine con la recente introduzione di Google Discover, un sistema di selezione e fornitura automatica
Cos’è Google Discover
Google Discover è un sistema di intelligenza artificiale di individuazione automatica dei contenuti, che agisce anche senza la necessità da parte dell’utente di eseguire azioni di ricerca vere e proprie. Si può dire che sia allo stesso tempo sia un assistente virtuale che un feed intelligente per la selezione automatica dei contenuti.
Questa tecnologia viene presentata come un ulteriore sistema per restare sempre in contatto con le informazioni che ci interessano, anche senza eseguire direttamente delle ricerche di informazioni.
I contenuti selezionati da questa applicazione vengono proposti sotto forma di carte che hanno lo scopo di tenere l’utilizzatore aggiornato sugli argomenti che gli premono, senza nessun gesto attivo da parte sua. Al pari dello stream di un social network, si occupa di fornirci spontaneamente contenuti selezionati in automatico dall’applicazione senza bisogno di eseguire ricerche sugli ambiti che più ci interessano.
Google Discover è entrato a far parte della famiglia di applicazioni Google per il mondo Android e ha sostituito il precedente Google Feed con l’obiettivo di migliorare le funzionalità di ricerca informazioni da tablet e smartphone, ed è attualmente disponibile in varie lingue.
Google Discover costituisce un’importante evoluzione di Google da motore di ricerca in motore di risposta, poiché cambia considerevolmente il modo di offrire contenuti ai propri utenti.
Il servizio, entrato in funzione nel 2017, ha continuato a vivere una crescita esponenziale al punto che oggi sono oltre 800 milioni a utilizzarlo ogni mese.
Il design è stato completamente rivisto rispetto alla precedente versione, allo scopo di dare più enfasi ai contenuti visivi.
L’importanza di Google Discover è cruciale: un domani potrebbe diventare una delle fonti più affermate di fornitura dei contenuti, a discapito persino della consueta ricerca svolta volontariamente dell’utente.

Come seleziona Google Discover i contenuti?
Come il feed di un social media, Google Discover proietta una serie di contenuti selezionati appartenenti a diverse categorie di interesse come news, video, e altri materiali attinenti, e li mostra spontaneamente senza che l’utente debba specificare cosa gli interessa.
In questo modo si ha sempre a disposizione una fonte di contenuti selezionati tra i più autorevoli e in linea con le proprie preferenze, con la possibilità di introdurre degli accorgimenti per “aggiustare la mira” e far apparire news, articoli e video più in linea con le proprie esigenze.
Google Discover sceglie i contenuti attinenti agli argomenti che reputa di interesse per l’utilizzatore a partire:
- dalla cronologia di ricerche da browser e dalle interazioni con app
- in base ad argomenti appositamente indicati come di interesse dall’utente
- da sistemi di machine learning
Le categorie di interessi includono:
- Musica
- Sport
- Marketing
- Animali
- Intrattenimento
- News del settore
Possiamo quindi trovarci a suggerimenti spontanei di ricette, news di attualità, video sulla moda ecc. a partire dalle nostre ricerche precedenti e da ciò che Discover ritiene importante per noi.
Ad esempio, se siamo professionisti della medicina potremmo vederci suggeriti contenuti
Come funziona Google Discover
Discover in pratica è la nuova versione di Google Feed, che si occupa di mostrare i contenuti e le news senza necessità di digitare attivamente una query.
Google Discover si attiva accedendo a Google.com da mobile oppure all’apposita app di Google Search.
Questo sistema analizza il comportamento degli utenti e agisce per proporre loro contenuti in linea con le loro aspettative. Ogni contenuto selezionato per Discover viene contrassegnato da un’etichetta generata in modo automatico da Google, e può corrispondere anche a un termine che non è presente nella pagina in questione.
Ad esempio, un articolo sulla SEO potrebbe avere come tag “web marketing” anche se non impiega tale termine, se ritenuto comodo ed esplicativo da Google.
Probabilmente, Google distingue contenuti per topic, e tra questi propone con maggiore frequenza quelli che già di loro hanno buone statistiche di visite proponendoli a coloro che non li hanno ancora visti.
Si tratta quindi di un mix di autorevolezza più alta qualità dei contenuti che determina l’alta appetibilità dei siti per Google Discover. Sia contenuti sempreverde che quelli pensati per il momento sono ugualmente interessatni per questo sistema di feed .
Il periodo dell’anno potrebbe incidere sul modo con il quale i contenuti vengono selezionati e proposti, siccome in certe fasi i contenuti stagionali riscuotono un maggiore interesse e perciò possono apparire più rilevanti di altri evergeen.
I contenuti vengono selezionati secondo logiche proprie di Discover che dovrebbero basarsi su questi aspetti:
- Autorevolezza del sito: più un sito di suo è percepito come rilevante in una certa nicchia (con tutto ciò che ne consegue in termini di visite) più facilmente può essere considerato tra i “papabili” dai quali pescare i contenuti
- Pertinenza del contenuto alle preferenze degli utenti: più un sito è chiaramente riconducibile a un determinato ambito più facilmente può essere considerato come una fonte rilevante
- Ottimizzazione on page
- Immagini di qualità: Discover premia i contenuti visivi più appaganti, perciò puntare su immagini attraenti di buona qualità di almeno 1.200 pixel è un’ottima idea
In cima a ogni carta si può indicare se vogliamo più o meno di quegli elementi. Gli utilizzatori possono affinare i filtri di Discover dal menu “Customize Discover” e fornire feedback dalle voci “Sì, mostramene ancora” “No, non ne voglio altre”.
Puoi aggiungere nuovi argomenti da seguire cliccando sul tasto + “Aggiungi”
Come essere inclusi in Google Discover
L’attualità dei contenuti non è un requisito fondamentale per essere considerati per l’inclusione di Discover. Questa applicazione esplora l’intero web alla ricerca di ciò che può essere considerato “il meglio” rispetto all’intento di ricerca in questione.
Da notare è che non occorre necessariamente essere inclusi in Google News per essere presi in considerazione anche per Google Discover.
Non serve nemmeno contraddistinguere i contenuti con tag speciali né assicurare l’inclusione dei dati strutturati, anche se ovviamente questi ultimi assicurano i consueti benefici in fatto di indicizzazione e di ciò che ne consegue.
In seguito al suo rilascio, Google ha fatto sapere che era sua intenzione includere in Discover un maggior numero di contenuti evergreen (anche se già in circolazione, possono essere comunque rilevanti per coloro che non li hanno ancora visti). I contenuti più anziani possono essere ugualmente preziosi e degni di essere selezionati per Discover: ad esempio una guida di tempo fa “come compilare un modulo F24” è allo stesso modo importante di una recente, se di qualità.
Come ottimizzare i contenuti per Google Discover
Google Discover seleziona contenuti da proporre ai propri utenti a partire:
- dall’ottima qualità percepita dei materiali
- dall’attinenza con le preferenze dell’utilizzatore
Salta all’occhio che non ci sono dei “tasti” particolari da premere per ottimizzare i propri contenuti per Google Discover. Il posizionamento avviene automaticamente per mezzo dell’algoritmo di Discover, e secondo Google l’unica cosa che il publisher può fare è pubblicare contenuti di valore e di alta qualità per il proprio pubblico.
Con questa nuova tecnologia realizzare contenuti di alta qualità e percepiti come molto preziosi per il nostro target si rivelerà ancora più fondamentale per ottenere traffico qualificato.
Altrettanto importante sarà stimolare engagement attorno ai contenuti.
Siccome Google Discover giudica appetibili i contenuti che suscitano interazione, più riuscirai a ottenere visite, commenti e condivisioni alle tue pagine e più facilmente potrai essere considerato per l’inclusione in questo strumento.
Diffondere i propri contenuti nelle community a tema dove possono esserci persone realmente interessate significa portali a conoscenza di un pubblico che possa valorizzarlo e perciò generare statistiche positive attorno agli stessi.
Discover infatti va a pescare tra i contenuti che vengono rilevati come già utili per il pubblico, perciò incrementare la partecipazione attorno ai contenuti attraverso ogni percorso utile si dimostra un’ottima strategia.
Giorgio Taverniti, nel video che ti propongo a seguire, ha sintetizzato una sorta di piramide dei fattori alla base del posizionamento su Google Discover che comprendono:
- rispetto degli stessi parametri da rispettare per l’inclusione in Google News
- un’ottima qualità dei contenuti
- uno sviluppo esaustivo e coerente del tema del contenuto
- l’attinenza del contenuto all’interesse informativo dell’utente
- qualità delle immagini di almeno 1.200 pixel
Discover nasce anche per valorizzare tutta la sfera dei contenuti visivi: video, immagini di buona qualità, immagini di anteprima apprezzabile sono tutti elementi portati a prosperare con questa nuova applicazione, perciò più ci avvaliamo di immagini originali e ben curate e più facilmente potremo essere presi in considerazioni.
Come ripensare il piano editoriale per Google Discover
Personalmente, oltre ai suggerimenti sopra esposti, ti consiglio anche un approccio integrativo all’ottica con il quale realizzi contenuti per il tuo sito web.
Devi puntare a diventare una fonte di informazioni autorevole per il tuo target, attraverso la realizzazione di contenuti di qualità con costanza e la promozione del tuo brand rispetto all’ambito di tua pertinenza.
Ti consiglio di puntare a una nicchia ben specifica ma non troppo piccola, in modo da diventare progressivamente autorevole per quel settore anziché sembrare uno dei tanti in termini generalisti.
In questo modo potrai:
- realizzare contenuti long tail per rispondere a esigenze informative che altri trascurano
- sviluppare contenuti di alta qualità sopra alla media dei tuoi concorrenti, integrando anche immagini e risposte molto esaustive. Devi diventare LA RISPOSTA per il tuo pubblico.
- Espandi gli argomenti legati alle ricerche correlate per offrire a cascata contenuti ulteriori attinenti (puoi avvalerti dei Google Suggest e dei box Answer & Questions sulle serp per trarre spunti da altri argomenti da approfondire).
- diventare un punto di riferimento autorevole per un dato settore (link building da siti attinenti; menzioni da altri blog e sui social ecc.)
- ottenere un pubblico fidelizzato che generi enegament attorno ai tuoi contenuti
- alterna contenuti evergreen (“come realizzare la keyword research”) ad altri rilevanti per il momento (“Google update di giugno: in cosa consiste?” per suscitare sempre interesse per gli addetti del tuo settore
- sviluppa il più possibile il legame con il tuo pubblico per suscitare commenti, condivisioni e partecipazione in ogni forma possibile (social network, newsletter ecc.)
- migliora il più possibile l’esperienza di navigazione
Con tool come SeoZoom, AnswerThePublic, Google Trends puoi trarre spunti per espandere il tuo piano editoriale a vari argomenti della tua nicchia non trattati dai concorrenti oppure che riscuotono molto interesse in un dato momento, ad esempio:
TARGET = Web marketing per Hotel
Argomenti long tail =
- Come migliorare le call to action per il tuo hotel
- Gli errori di email marketing che tutti gli hotel commettono
- Come aumentare il tasso di conversione delle prenotazioni da mobile
- Web marketing per hotel: i trend più interessanti del 2019
In questo modo, con il passare del tempo, sviluppi un gran numero di contenuti a tema web marketing per hotel e sviluppi un pubblico interessato a questo argomento che ti seguirà con continuità.
Il tuo piano editoriale dovrebbe puntare sia su contenuti evergreen utili a rispondere a esigenze informative in maniera costante che su contenuti legati all’attualità per intercettare ricerche del momento ma ugualmente rilevanti per il tuo pubblico.
In generale, più i tuoi contenuti appaiono come degni di fiducia, e più facilmente possono essere considerati appetibili per Google Discover. Perciò, conta sempre su tutti gli strumenti che incentivano le visite ai tuoi contenuti come email, social network, promozioni a pagamento e iscrizione ai feed, per garantirti il seguito di un pubblico fidelizzato.
In generale, comunque, ti invito a pensare a potenziare e migliorare continuamente tutto ciò che concerne la tua:
- autorevolezza rispetto a un certo pubblico (link a tema, menzioni, condivisioni social ecc.)
- rilevanza dati determinati interessi di ricerca (contenuti specifici per ricerche long tail; contenuti evergreen e sui trend topic a tema)
- la funzionalità del tuo sito (tempi di caricamento accettabili; navigazione intuitiva; articoli correlati bene in vita) per migliorare le statistiche di visita
Come valutare il traffico di Google Discover
Va da se che nei prossimi anni, se questa tendenza di Google a porsi come una fonte di informazione attiva anziché soltanto un mezzo per la documentazione, verrà incrementata, Discover si ritaglierà uno spazio sempre maggiore nella fornitura di visite qualificate.
Esserne esclusi, al contrario, si tradurrà come una perdita tutt’altro che piacevole.
La guerra fra i SEO si potrebbe spostare dal “guadagnare la prima posizione” a “essere inclusi in Google Discover”.
Google Search Console offre dati statistici sul traffico generato da Discover. In questo modo i webmaster possono individuare quali contenuti si stanno posizionando meglio nella nuova piattaforma.
Per misurare le pagine che stanno ricevendo visite da Google Discover puoi accedere al filtro Discover in Google Search Console che è disponibile per quei siti che hanno ottenuto abbastanza traffico da Discover negli ultimi 16 mesi.
Da questo rapporto possiamo trarre delle informazioni importanti su CTR; impressions, sul genere di visite ottenute, oltre a informazioni utili per aiutarci a immaginare come ottimizzare il nostro portale per Google Discover.
E tu che cosa ne pensi di tutto questo? Parliamone qua sotto!
Simone Longato
Ciao Ilario, mi è piaciuto molto il punto:
La guerra tra i Seo potrebbe spostarsi tra la ricerca ad essere inclusi su Google Discovery.
Probabilmente la soluzione migliore è essere presenti su entrambi.