La live condotta da Ilario Gobbi, con ospite Germano Proietti Bartolucci, esperto di SEO e consulente Google Ads, si è concentrata sull’integrazione tra strategie SEO e social media marketing, esplorando le sinergie possibili tra queste due aree e il loro impatto sul successo delle campagne di web marketing. Ecco i punti cardine della discussione. Germano ha iniziato la sua carriera nella creazione di siti web nel 1997, lavorando in un’epoca in cui internet era dominato dalle connessioni a 56K. Dal 2014, si è specializzato in SEO e Google Ads, aiutando aziende e professionisti a emergere online. Collabora anche con scuole per formare giovani nel settore del web marketing.
Leggi tutto: Come Integrare SEO e Social Media MarketingGermano ha iniziato la sua carriera nella creazione di siti web nel 1997, lavorando in un’epoca in cui internet era dominato dalle connessioni a 56K. Dal 2014, si è specializzato in SEO e Google Ads, aiutando aziende e professionisti a emergere online. Collabora anche con scuole per formare giovani nel settore del web marketing.
Sinergia tra SEO e Social Media Marketing
Secondo Germano, SEO e social media possono lavorare in sinergia. La SEO permette di dare visibilità a siti web e canali YouTube attraverso ricerche su Google o altri motori di ricerca, mentre i social media amplificano la presenza online, fungendo da “megafono” per il traffico generato dalla SEO. Un esempio pratico è l’uso del pixel di Facebook, che consente di monitorare le azioni degli utenti sul sito web, per poi utilizzare queste informazioni nelle campagne di retargeting sui social.
Influenza dei Social Media sul Posizionamento Organico
Si è discusso se i segnali derivanti dai social media influenzino il posizionamento organico su Google. Germano ha spiegato che, mentre agli inizi i social non avevano un impatto significativo, oggi la loro influenza è cresciuta, sebbene in maniera indiretta. I social non incidono come i backlink tradizionali, ma le menzioni e i link no-follow possono comunque influenzare il ranking di un sito. Attualmente, circa il 33% dei segnali che Google considera per il ranking proviene dai social media.
Effetto Indiretto dei Social sul Posizionamento SEO
L’aumento di traffico dai social può migliorare le metriche del sito, come il tempo di permanenza e le pagine visitate, elementi che Google tiene in considerazione per il ranking. Se i contenuti del sito sono coerenti e coinvolgenti, questo traffico può avere un effetto positivo anche sul posizionamento organico. L’influenza indiretta dei social, quindi, può diventare diretta se si riesce a mantenere elevato il coinvolgimento degli utenti.
Strategie per Migliorare la Visibilità di un Brand
Germano ha suggerito di integrare SEO e social media marketing in modo complementare, utilizzando la SEO per posizionare un sito web e i social media come amplificatori. Ha paragonato questa strategia a quella usata su Google Ads, dove le campagne display amplificano i risultati delle campagne di ricerca. I social media possono essere usati per circondare l’utente con messaggi mirati, seguendo il comportamento manifestato durante la navigazione o le ricerche sul web.
Il Cambiamento dell’Algoritmo di Instagram e l’importanza della SEO nei Social
Un punto interessante trattato da Germano è stato il cambiamento dell’algoritmo di Instagram, avvenuto circa un anno fa. Instagram è passato da una strategia basata sugli hashtag a una orientata alla SEO, permettendo maggiore visibilità ai nuovi creator. Questo cambiamento ha reso cruciale la conoscenza delle tecniche SEO anche per i social media manager e gli influencer, che ora devono creare contenuti ottimizzati per la ricerca interna della piattaforma.
TikTok e la SEO
Infine, si è parlato dell’importanza della SEO su TikTok. Germano ha spiegato che TikTok è un social media nato con un’architettura SEO-oriented, utilizzando algoritmi di Google per organizzare i contenuti video. Questo rende la SEO una componente fondamentale per la visibilità dei video su TikTok, come lo è per YouTube, che Google ha acquisito anni fa.
Importanza di Esperienza, Autorevolezza e Trust (E-A-T)
La live si è conclusa con una riflessione sull’importanza dei fattori di esperienza, autorevolezza e trust (E-A-T) nel web marketing moderno. Questi elementi stanno diventando sempre più determinanti per il successo delle strategie SEO e social media, in quanto contribuiscono alla costruzione di una presenza online solida e affidabile, che viene premiata dai motori di ricerca.
La conversazione tocca molti aspetti cruciali sull’evoluzione di SEO, social media e intelligenza artificiale, analizzando come YouTube e altri canali social possano influire sull’ottimizzazione della visibilità e della rilevanza dei brand online.
1. Il ruolo di YouTube e SEO:
YouTube è considerato estremamente importante per la SEO grazie al fatto che è una piattaforma di proprietà di Google. Essendo un contenitore di video, consente di aumentare la permanenza sul sito e il coinvolgimento degli utenti, due fattori chiave per il ranking SEO. YouTube può anche essere una fonte di traffico significativo, perché Google tende a premiare contenuti video ben ottimizzati che rispondono meglio alle domande degli utenti rispetto ai contenuti testuali. Il potere di YouTube deriva dal suo duplice ruolo: piattaforma di social media e motore di ricerca.
2. L’evoluzione dell’AI e la rilevanza dei social media:
L’intelligenza artificiale, soprattutto con l’arrivo di assistenti virtuali avanzati, cambierà il modo in cui gli utenti cercano e consumano informazioni. Questi assistenti diventeranno parte integrante della vita quotidiana, dando risposte dirette anziché mostrare una lista di risultati, come avviene con i motori di ricerca tradizionali. Di conseguenza, la popolarità del brand sui social media diventerà un fattore rilevante per determinare quale brand sarà considerato più autorevole dagli assistenti AI.
3. L’importanza della brand popularity:
Nelle nuove generazioni, il comportamento di ricerca sta cambiando. Gli utenti più giovani tendono a preferire risposte immediate e personalizzate piuttosto che consultare una classica lista di risultati. Questo spinge i brand a lavorare su piattaforme social per rafforzare la loro presenza e diventare rilevanti per gli algoritmi che le AI utilizzeranno per determinare quali informazioni presentare agli utenti.
4. Social media e backlink:
I social media possono essere utili per stimolare la creazione di backlink, ma non direttamente come accade con altri contenuti web. Tuttavia, rendere virale un contenuto sui social può attirare l’attenzione di blogger, giornalisti e altri siti, che potrebbero a loro volta menzionare il brand e linkare il sito. Questo processo può generare backlink naturali.
5. Monitorare l’efficacia delle campagne SEO e social:
L’uso di strumenti come Google Analytics è fondamentale per monitorare l’efficacia delle campagne congiunte SEO e social media. L’utilizzo di UTM per tracciare le fonti di traffico, in combinazione con altre metriche, come la thank you page, permette di avere una visione chiara delle conversioni generate da varie attività di marketing digitale.
6. Ottimizzazione delle pagine social per SEO:
Ottimizzare una pagina social per SEO è possibile, ma dipende dalla piattaforma. Ad esempio, YouTube e Pinterest sono particolarmente efficaci in termini di SEO visiva e video. Su altre piattaforme come Facebook, l’ottimizzazione SEO ha un impatto minore, poiché queste piattaforme sono più chiuse rispetto ai motori di ricerca.
L’approccio integrato tra SEO e social media marketing che emerge dal discorso sottolinea quanto sia fondamentale combinare questi due strumenti per ottenere risultati significativi e duraturi. Spesso, le aziende tendono a separarli, ma in realtà la loro sinergia può amplificare enormemente l’efficacia della strategia di marketing di un brand. L’integrazione di una strategia multicanale, che sfrutta le potenzialità di SEO, Google Ads, social media e altre piattaforme, consente di accompagnare l’utente lungo tutto il suo percorso decisionale, mantenendo il brand presente e rilevante in ogni fase.
La chiave di questo discorso è la necessità di non limitarsi a scegliere tra SEO o social media, ma di utilizzarli insieme in modo complementare. Da un lato, la SEO consente di intercettare utenti che stanno facendo ricerche consapevoli, rispondendo a bisogni specifici e posizionando il sito del brand sui motori di ricerca. Dall’altro, i social media permettono di costruire una relazione con il pubblico, di raccontare il brand e di rafforzare il processo decisionale dell’utente, spingendolo verso una scelta finale. Questo approccio integrato è cruciale per garantire una maggiore efficacia e risultati più consistenti nel lungo periodo.
Un altro aspetto rilevante riguarda la declinazione dei contenuti in base al canale. Non è sufficiente replicare lo stesso contenuto su diverse piattaforme senza adattarlo al linguaggio e alle dinamiche proprie di ciascuna. Ad esempio, un articolo di blog potrebbe non avere lo stesso impatto su TikTok o Instagram se non viene adattato correttamente. Ogni piattaforma ha un pubblico e un tipo di interazione specifici, quindi è fondamentale rielaborare i contenuti in modo da renderli adatti a ciascun ambiente. Un contenuto che funziona su YouTube, come una guida video, potrebbe non essere efficace su Facebook o Twitter se non viene trasformato in qualcosa di visivamente accattivante o più sintetico. Questa personalizzazione dei contenuti per ogni piattaforma è essenziale per garantire che il messaggio del brand venga recepito nel modo giusto.
Un altro aspetto cruciale è l’importanza di accompagnare l’utente lungo tutto il processo decisionale. Oggi, la scelta di un prodotto o servizio non avviene in modo istantaneo; spesso l’utente compie molteplici valutazioni prima di prendere una decisione finale. Qui entra in gioco la forza della SEO, che permette di raggiungere l’utente nel momento della sua ricerca attiva, ma anche quella dei social media, che consentono di mantenere il brand presente nella mente dell’utente mentre valuta diverse opzioni. Attraverso una combinazione di post organici e campagne di social advertising mirate, il brand può rimanere rilevante e convincere l’utente a fare una scelta favorevole, instaurando un rapporto di fiducia che si costruisce nel tempo.
In questo contesto, le collaborazioni tra professionisti specializzati possono fare la differenza. Non è necessario che un’azienda o un freelance cerchino di fare tutto da soli; invece, possono trarre vantaggio dalla collaborazione con esperti in altri ambiti per creare una strategia integrata. Ad esempio, un esperto di SEO può lavorare insieme a un social media manager per far sì che il traffico generato dal sito web grazie alla SEO si trasformi in engagement sui social, e viceversa. Questa sinergia tra competenze permette di moltiplicare i risultati e di affrontare la complessità del panorama digitale in modo più efficace.
Se si dovesse quindi offrire un consiglio finale alle aziende o ai freelance che stanno decidendo come promuoversi online, sarebbe quello di non limitarsi a scegliere tra SEO o social media. Invece, è essenziale adottare una strategia multicanale, che integri SEO, social media marketing (sia organico che paid), Google Ads e altre tattiche digitali, con l’obiettivo di creare una presenza coerente e forte in tutti i punti di contatto con il pubblico. Ogni canale ha un suo ruolo specifico nel processo di decisione dell’utente, ed è fondamentale sfruttare ciascuno al massimo.
Inoltre, è importante che le aziende investano nella creazione di contenuti costanti e rilevanti, mantenendo viva l’interazione con il proprio pubblico attraverso i social media. Allo stesso tempo, devono lavorare sulla SEO per intercettare le ricerche degli utenti, posizionandosi come risposta ai loro bisogni e desideri. Questo approccio permette di costruire una strategia più efficace, capace di generare traffico, engagement e conversioni.
In sintesi, la multicanalità rappresenta la chiave del successo nel marketing digitale odierno, e l’integrazione tra SEO e social media marketing è la via più potente per ottenere risultati concreti e duraturi.