La live si apre con Ilario Gobbi che introduce il tema della serata e il suo ospite, Max Del Rosso, esperto di link building. Max, il cui vero nome è Cristian Uguccioni, spiega come la link building sia una tecnica complessa e, a volte, pericolosa per chi non la conosce a fondo. Dopo anni di esperienza e “testate contro il muro”, Max è diventato un punto di riferimento per agenzie SEO e colleghi, grazie alla sua capacità di creare strategie di link building su misura per diversi progetti.
Ecco la trascrizione della live con Ilario Gobbi e Max Del Rosso, riscritta in modo più espanso per fornire una panoramica dettagliata degli argomenti trattati:
Max Del Rosso, il cui vero nome è Cristian Uguccioni, opera nel settore Seo dal 2008 con il soprannome che ormai è diventato un vero e proprio brand. La sua specializzazione è la link building, e collabora prevalentemente con agenzie Seo e colleghi del settore. È un Seo atipico, poiché la quasi totalità dei suoi clienti sono professionisti dello stesso campo. La sua esperienza si basa su anni di pratica, errori e successi, che gli hanno permesso di sviluppare competenze uniche in questa tecnica tanto potente quanto complessa e, in certi casi, anche rischiosa. Max racconta che non esistono corsi o manuali aggiornati su questa materia: ciò che si impara sui libri o nei corsi è spesso già obsoleto. Per diventare esperti di link building bisogna ‘sporcarsi le mani’ e affrontare penalizzazioni e problemi per creare un bagaglio di esperienze che permetta di operare efficacemente.
Il vero valore delle strategie di link building: la forza nascosta dei link
La complessità della link building e il lavoro con le agenzie Seo
Max descrive il suo lavoro, che consiste nel progettare e realizzare strategie di link building per conto delle agenzie Seo e dei consulenti. È lui a decidere come linkare, da quali siti e con quale tipo di anchor text, analizzando la domain authority e altri parametri. È un processo delicato che richiede una profonda comprensione del contesto e dell’obiettivo del cliente. Max si sente gratificato quando i colleghi si fidano del suo operato e gli danno carta bianca, un riconoscimento del suo valore e della sua esperienza nel settore.
L’evoluzione della link building: qualità vs quantità
Ilario chiede a Max come la link building di qualità sia cambiata nel tempo. Max risponde che oggi qualità e quantità sono due parametri fondamentali, ma la qualità prevale. Un singolo link di qualità non può sostituire la potenza di 200 link discreti, ma rimane comunque preferibile a una quantità esagerata di link di bassa qualità. È importante adattare la strategia al tipo di sito e alla sua fase di sviluppo. Per un sito nuovo, non è naturale ottenere subito link da portali autorevoli come Repubblica o ANSA: bisogna costruire il profilo di link in modo graduale e credibile, con link da siti meno potenti ma pertinenti. Max raccomanda di evitare anchor manipolative all’inizio, preferendo collegamenti con brand, URL nudi o frasi generiche come ‘clicca qui’. Solo successivamente, con una strategia ben calibrata, si può passare a un uso cauto delle anchor manipolative.
Il valore dei link e la naturalezza del profilo link
Max approfondisce cosa rende un link di qualità: non è necessario che provenga da un sito con un traffico altissimo, ma deve essere pertinente e autorevole nella sua nicchia. Porta come esempio un sito di pesca specializzato in pesca alla trota che, pur avendo poco traffico, era leader nel suo settore. Il cliente, non comprendendo questo concetto, aveva rifiutato il link perché non aveva un traffico elevato. Max spiega che bisogna superare questo approccio superficiale e ragionare in termini di rilevanza e autorevolezza del link.
La gestione dei clienti che richiedono link con anchor manipolative
Ilario solleva una questione comune: come gestire i clienti che insistono per ottenere link con parole chiave specifiche e manipolative come ‘climatizzatore Milano’? Max risponde che cerca sempre di spiegare le ragioni per cui queste richieste sono controproducenti, ma se il cliente persiste, preferisce rinunciare alla collaborazione. Il suo approccio etico e professionale lo porta a rifiutare attività che possano danneggiare il sito del cliente nel lungo termine.
La link building come strategia difensiva
Max racconta di trovarsi spesso a lavorare in difesa piuttosto che in attacco, cercando di prevenire penalizzazioni imminenti per siti con profili link sbilanciati. Quando nota situazioni in cui la maggior parte dei link è manipolativa, consiglia di riequilibrare il profilo con link più naturali e di qualità, limitando l’uso delle keyword secche e utilizzando anchor text più diversificati. Il suo obiettivo, in questi casi, è evitare che il sito venga penalizzato, piuttosto che migliorare il posizionamento.
La vera forza della link building: il contesto
Max conclude che la vera forza della link building risiede nel contesto in cui il link è inserito. L’anchor text deve essere accompagnato da un contesto adeguato, con un testo che lo precede e lo segue, in modo che il link appaia naturale e coerente. L’ancoraggio è come una spugna che assorbe il contesto circostante, e per questo è fondamentale costruire un contesto che giustifichi il link, anche quando si utilizzano anchor manipolative. Max paragona questa strategia alla pubblicità delle caramelle Golia: ‘il buco con la menta intorno’, dove la menta (il contesto) rende accettabile il buco (l’anchor manipolativa).
L’importanza della coerenza nei testi di ancoraggio
Il discorso si focalizza sull’importanza della coerenza, della pertinenza e dell’inerenza nei testi di ancoraggio (anchor text) e nei link inseriti nei contenuti editoriali, come articoli o guest post. Questi elementi, infatti, sono fondamentali per trasmettere valore al lettore e garantire che l’esperienza di navigazione sia fluida e naturale. In ambito SEO, il testo di ancoraggio è cruciale poiché fornisce indicazioni al lettore e ai motori di ricerca sul contenuto della pagina di destinazione. Un anchor text coerente e pertinente con il contesto in cui è inserito permette di mantenere alta la qualità del contenuto e di rendere il link utile e significativo.
L’interlocutore sottolinea come, nella sua esperienza, spesso i testi forniti dai clienti presentino incoerenze evidenti tra il contenuto dell’articolo e il link inserito. Questo accade soprattutto quando le aziende forniscono articoli da pubblicare, ma non seguono le indicazioni su come inserire correttamente i link. La mancanza di coerenza rende il testo poco credibile e può persino compromettere la percezione dell’autorevolezza del sito.
Differenza tra contesto e pertinenza nei link
Un aspetto importante è la differenziazione tra contesto e pertinenza. Anche se il contesto generale dell’articolo può essere corretto, il link potrebbe comunque risultare non pertinente. Per esempio, se si scrive un articolo su come organizzare un viaggio negli Stati Uniti e si inserisce un link a un servizio di noleggio auto che opera esclusivamente in Italia, si crea una dissonanza che può confondere il lettore. Il link ideale, in questo caso, sarebbe a una risorsa che fornisce informazioni utili per chi pianifica un viaggio negli Stati Uniti, come un sito che spiega le procedure per ottenere un visto ESTA o che offre guide su come spostarsi tra le diverse città americane.
La costruzione di un contesto per i link commerciali
Quando si tratta di inserire link commerciali, la costruzione di un contesto adeguato è essenziale. Se si desidera promuovere un’agenzia SEO specifica, ad esempio, non basta citare genericamente il termine “agenzia SEO”. Occorre creare un contesto che giustifichi il link, magari raccontando un caso di successo in cui l’agenzia ha migliorato il posizionamento di un cliente, con un aumento del fatturato. In questo modo, il lettore comprende perché si sta inserendo quel link e come esso sia rilevante rispetto al contenuto dell’articolo.
Esempi pratici di errori comuni
Un errore comune riguarda l’inserimento di link che risultano fuori luogo rispetto al contenuto principale. L’interlocutore racconta di un caso in cui un cliente ha voluto inserire un link a un noleggiatore di automobili all’interno di un articolo che parlava di un viaggio negli Stati Uniti. L’articolo descriveva un viaggio “da est a ovest” negli USA, e il cliente aveva inserito un link a un noleggiatore di Bologna, semplicemente perché i viaggiatori avevano noleggiato un’auto per andare dall’Italia all’aeroporto. Questo tipo di link è privo di valore per il lettore e non contribuisce a migliorare la qualità dell’articolo. Al contrario, avrebbe avuto senso inserire un link a un servizio di noleggio auto negli Stati Uniti o a un portale che fornisce informazioni sugli aeroporti americani.
Come inserire correttamente i link informativi
Un’altra tipologia di link discussa è quella dei link informativi, come quelli presenti su Wikipedia. Questi link sono utilizzati per fornire al lettore informazioni aggiuntive senza un fine commerciale diretto. Possono essere inseriti in qualsiasi punto del testo senza necessità di creare un contesto specifico, poiché il loro scopo è quello di arricchire il contenuto. Per esempio, se si parla di SEO, si può inserire un link alla pagina di Wikipedia che spiega cos’è la SEO. Tuttavia, l’interlocutore avverte che questi link non devono essere usati impropriamente per promuovere siti commerciali. Se si vuole inserire un link a un’agenzia SEO, è necessario creare un contesto narrativo che giustifichi la presenza del link, come menzionare un progetto di successo realizzato dall’agenzia.
Strategie per giustificare i link commerciali
Una strategia efficace per inserire link commerciali in modo naturale è quella di simulare interviste o citazioni. Ad esempio, in un articolo sull’igiene dentale, si potrebbe menzionare un’intervista con un dentista di Bologna. Questo permette di creare un contesto che giustifica l’inserimento di un link allo studio dentistico senza che il lettore percepisca il collegamento come forzato. Un altro metodo consiste nel citare ricerche o statistiche specifiche fornite dal soggetto che si vuole linkare, integrando così il link in modo naturale nel discorso.
Differenza tra link informativi e link manipolativi
I link informativi, come quelli di Wikipedia, sono utilizzati per offrire risorse aggiuntive al lettore. Non richiedono una costruzione elaborata del contesto, poiché il loro scopo è esclusivamente educativo. Al contrario, i link manipolativi, che servono a indirizzare l’utente verso una specifica risorsa commerciale, richiedono una giustificazione chiara. L’interlocutore spiega che, per inserire correttamente un link manipolativo, è necessario costruire una narrativa che prepari il lettore a ricevere il link. Ad esempio, se si vuole linkare un’agenzia SEO, è necessario spiegare il ruolo dell’agenzia nel successo di un progetto specifico, in modo che il lettore comprenda l’importanza del link.
Evitare gli errori comuni
In conclusione, l’interlocutore evidenzia l’importanza di evitare errori comuni, come l’inserimento di link fuori contesto o l’uso improprio di anchor text. La coerenza e la pertinenza sono fondamentali per garantire che i link inseriti nei contenuti editoriali siano utili e rilevanti per il lettore. Per fare questo, è necessario costruire contesti narrativi chiari e giustificati, che preparino il lettore a ricevere il link e ne comprendano il valore. Solo in questo modo è possibile creare contenuti di qualità che soddisfino sia le esigenze dei clienti sia quelle del pubblico, migliorando al contempo il posizionamento sui motori di ricerca.
La link building: un’arte complessa
L’intervento si concentra sull’importanza della coerenza e della pertinenza nella link building, enfatizzando che non si tratta semplicemente di inserire link, ma di costruire una rete di collegamenti che abbia senso e valore per il lettore. Quando si parla di link building, è fondamentale riconoscere che essa non è solo una questione di SEO, ma un’arte che richiede una profonda comprensione del contesto.
L’errore comune nel linkaggio
L’oratore porta alla luce un errore frequente: l’inserimento di link non pertinenti, come nel caso di un articolo che parla di un viaggio negli Stati Uniti, dove viene inserito un link a un noleggiatore di auto di Bologna. Questo tipo di dissonanza è controproducente e dimostra una mancanza di riflessione sulla logica del contenuto. L’errore non è solo tecnico, ma coinvolge anche la percezione del lettore, che si aspetta una certa coerenza.
Link building e SEO: due mondi diversi
Viene sottolineato che la link building e la SEO, sebbene siano collegate, non sono la stessa cosa. La link building è un campo complesso che richiede competenze specifiche e una sensibilità particolare. L’interlocutore critica l’approccio di alcuni SEO che applicano le loro strategie di link building senza una vera specializzazione, con il rischio di ottenere risultati scadenti.
Natural link building
Un concetto chiave introdotto è la “natural link building”, che rappresenta un approccio che simula le dinamiche naturali di come i link vengono creati. Questo metodo non si basa sull’acquisto di link o su pratiche artificiali, ma cerca di generare collegamenti in modo organico, incentivando il dibattito e la condivisione attorno a un prodotto o un servizio.
Costruzione del contesto
Per ottenere link efficaci, è fondamentale costruire un contesto adeguato. La scelta del testo di ancoraggio non deve limitarsi a parole chiave precise; può anche essere generica, purché il contesto circostante ne valorizzi il significato. Ad esempio, utilizzare un anchor text come “questo articolo” può risultare molto più efficace se supportato da un contesto coerente e pertinente.
Penalizzazioni e coerenza
Un altro aspetto importante discusso riguarda il rischio di penalizzazioni. L’oratore spiega che un singolo link, anche se di qualità dubbia, non porterà a una penalizzazione, ma è l’insieme dei link e la loro coerenza a determinare la reputazione di un sito. È fondamentale che i contenuti scritti siano naturali e leggibili, evitando forzature che possano suscitare sospetti nei lettori e nei motori di ricerca.
La sfida della pertinenza
La sfida principale nella link building risiede nella creazione di link commerciali all’interno di contesti informativi. Inserire link promozionali in articoli di valore richiede una delicatezza particolare, affinché non risultino fuori luogo. L’oratore mette in guardia contro l’uso di approcci manipolativi che potrebbero compromettere la credibilità del contenuto.
Introduzione ai link di valore
Il concetto di link di valore è centrale per migliorare l’esperienza del lettore e, di conseguenza, anche per Google. Un link pertinente, ad esempio, permette al lettore di approfondire argomenti trattati nel contenuto principale. È essenziale che i link siano scelti con attenzione e non inseriti a caso, poiché un link insignificante per l’utente non porterà valore nemmeno a Google.
Problemi comuni nella link building
Un errore frequente delle agenzie SEO è delegare la link building ai copywriter. Spesso, il copywriter inserisce link in modo meccanico, senza considerare l’importanza di una strategia di link building adeguata. Il relatore sottolinea come sia fondamentale che ogni professionista rispetti il proprio ruolo; la link building richiede competenze specifiche che vanno oltre le capacità di scrittura.
L’importanza della varietà nei link
È essenziale diversificare le fonti da cui si acquisiscono link. Anche se i link tematici sono utili, la realtà è che i link provenienti da siti non tematici possono risultare altrettanto efficaci. Un esempio pratico è fornito tramite la propria esperienza nel settore dei tarocchi e telefoni erotici, dove ha ottenuto buoni risultati linkando a siti di tecnologia e salute, piuttosto che limitarsi a siti affini.
Strategia nella scelta dei link
Quando si scelgono link esterni, è importante che siano utili e pertinenti per il lettore. Non c’è una regola rigida su dove posizionare il link all’interno del testo; l’importante è non cadere nella trappola di creare schemi riconoscibili. I link devono apparire naturali e non forzati, contribuendo a un’esperienza di lettura fluida.
Conclusione: l’arte della link building oggi
Il relatore conclude suggerendo di dimenticare l’ottica SEO quando si scrive un guest post o si crea un link. Concentrarsi sulla creazione di contenuti di valore è fondamentale, poiché anche Google riconoscerà il valore di un contenuto ben realizzato. La chiave per una link building efficace è la creatività e la capacità di uscire dai propri schemi. In conclusione, la link building è una pratica complessa e dinamica che richiede creatività, riflessione e coerenza. È essenziale sviluppare un contesto solido attorno ai link, in modo che questi possano trasmettere valore e significato. La chiave per una link building efficace risiede nell’approccio naturale e nella capacità di costruire relazioni significative tra i contenuti e i lettori, elevando così la qualità complessiva del sito e la sua reputazione nel panorama digitale. Ilario e Max chiudono la live ringraziando il pubblico per l’attenzione e invitando a considerare la link building come una pratica complessa e sfidante, che richiede competenza e cautela per portare risultati sostenibili nel lungo periodo.