Elvira meets H.P. Lovecraft – Un crossover lovecraftiano divertente!

Elvira Meets H.P.Lovecraft

Ben ritrovati, miticini e miticine, a un nuovo viaggio in compagnia dell’incubo e della demenzialità!

Elvira Meets H.P. Lovecraft è una miniserie a fumetti pubblicata da Dynamite Comics, che vede la celebre Elvira, Signora delle Tenebre, unire le forze con nientemeno che il fantasma di Howard Phillips Lovecraft! La storia è a tutti gli effetti una commedia condita abbondantemente e sapientemente con personaggi e situazioni proveniente dagli scritti del Solitario di Providence,  dove le frizioni tra l’austero Howard e la sexy e autoironica Mistress of Darkness generano una burlesca atmosfera intrisa di orrore cosmico.

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Elvira Mistress of the Dark è un personaggio cult del mondo horror in salsa comica, creato e interpretato da Cassandra Peterson. Immaginate un mix esplosivo tra Morticia Addams e una ragazza della California che si diverte a lanciare doppi sensi audaci e fare battute sulla qualità discutibile dei film horror di serie B che presenta nel suo show televisivo. Con il suo abito nero attillato, profondissima scollatura, pelle pallida come un fantasma e capelli corvini a nido d’ape, Elvira è la “Padrona dell’Oscurità,” un sex symbol con un’anima da comica un po’ irriverente e un po’ punk. La sua trasmissione più famosa, “Elvira’s Movie Macabre,” era un intrattenimento a tarda notte dove presentava film horror commentandoli con ironia e sarcasmo, riuscendo a far ridere e terrorizzare allo stesso tempo.

Elvira ha avuto una rinascita a fumetti a partire dal 2018 con la serie targata Dynamite. Qui continua a vivere avventure con i classici mostri della tradizione horror, sempre con la sua simpatia pungente e battutine da regina del camp, mantenendo intatto il suo spirito irriverente e gotico.

La penna dietro a questa follia è quella del mitico David Avallone, uno che ormai è un veterano di Elvira per Dynamite e che, si vede, sa il fatto suo. Ha una capacità incredibile di trovare avventure sensate per Elvira e di gestire personaggi complessi, persino uno come Lovecraft. Si preoccupa di bilanciare il bene e il male, mostrando un rispetto genuino per il materiale originale di Lovecraft.

E perché questo fumetto è dannatamente divertente? Beh, prima di tutto, Elvira è al suo meglio. Ha una personalità da urlo, è autentica e le sue battute sono taglienti come sempre. La sua prontezza a rimettere a posto chiunque dica stupidaggini (Lovecraft incluso!) è impagabile. La sua filosofia del “prendili a calci nelle palle e scappa” è l’approccio più Elvira-style alle minacce cosmiche che ci sia!

Passiamo ora alla trama.

Elvira meets H.P. Lovecraft – La trama

Elvira, la signora dell’occulto, si sta godendo un sogno sexy con una versione licantropa di Elvis Presley, quando avviene il più classico degli impedimenti. H. P. Lovecraft si materializza in virtù di una chiamata alla lotta contro le forze delle tenebre che non può essere vinta se non con l’ausilio della Mistress of Darkness per eccellenza.

Elvira non ha in grande simpatia Lovecraft per le sue idee razziste, ma il nostro spiega che dopo un secolo trascorso nell’abisso nero nel quale è giunto dopo la sua morte, ha avuto modo di ripulirsi da quelle forme di odio e paura irrazionali che avvelenavano la sua mente.

Elvira Meets H.P.Lovecraft

All’interno di quel vuoto cosmico è stato trovato da Nodens, il signore dell’abisso, che lo ha incaricato di salvare la realtà dalla minaccia del Grandi Antichi. Per fare ciò occorre impedire che le forze del male mettano i tentacoli sull’ultima copia autentica del Necronomicon, in grado di spezzare i sigilli che imprigionano Cthulhu nell’isola di R’lyeh e di avverare il ritorno degli Antichi.

La strana coppia si dirige al Museo della Follia dove un amico di Elvira le presenta quelle che gli risulta essere l’autentico grimorio maledetto. Per testarne la veridicità Howard recita un incantesimo e in quel mentre, ovviamente, appaiono dei cultisti incappucciati in cerca del blasfemo tomo, che se lo portano in via. 

In realtà il libro era un pregevole falso, e la strana coppia riparte in cerca di quello vero, verso Arkham.

Giunti alla Miskatonic University vengono condotti dalla direttrice Miss Peaslee e dalla sua assistente al luogo dove viene celato, sempre perseguitati dagli sfigati cultisti di prima.

Per non farsi mancare niente, la bibliotecaria è anche la discendente dell’Orrore di Dunwich, e vuole che Howard reciti l’incantesimo opportuno per spalancare l’accesso a Yog-Sothoth.

Purtroppo, anche stavolta il mistico libro è tarocco, e i non proprio sveglissimi cultisti se ne appropriano per portarlo al loro leader: il caro, immancabile, blasfemo Nyarlathotep.

Il duo riparte nuovamente verso la destinazione del vero Necronomicon e giungono a una “strana casa tra le nebbie” dove abita October Grendel, un corrispondente di Lovecraft che dopo la sua morte ha finto irrealistiche collaborazioni postume con lui per vendere storie scritte di suo pugno.

Mi ricorda qualcuno…

October ha assaporato il potere del Necronomicon e non intende rinunciarvi, per cui fa apparire dei Magri Notturni per scacciare i non graditi ospiti.

Tuttavia occorre fare fronte comune contro Nyarlathotep e i suoi sgherri. Pertanto October permette ai due di accedere al portale con le Dreamland che si trova all’interno della sua magione. Nyarlathotep pensa di avere vittoria facile, ma Howard non è un semplice uomo: Lui è Providence! Con un incantesimo espelle dalla nostra dimensione il Caos Strisciante.

Tutto è finito per il meglio… invece no. Howard decide di approfittare di quel potere per governare l’intero universo, ma Elvira ha un’idea migliore e, sottrattogli il libro in modo poco elegante, fugge nelle Terre del Sogno.

Una volta lì, viene salvata da un assalto dei roditori Zoog dai gatti, loro mortali nemici, uno dei quali l’accompagna a Ulthar da un uomo che può aiutarla: Robert Bloch!

Bob le procura un treno con il quale la signora delle tenebre può dirigersi verso il Monte Kadath, sempre tallonata da Nyarlathotep e da Lovecraft.

Giunta a destinazione incontra il Sacerdote in giallo che non deve essere descritto, ma riesce a salvarsi e a giungere alla Corte degli Dei, dove viene raggiunta da Nyarlathotep e Lovecraft.

Elvira Meets H.P.Lovecraft

Visto che le richieste della donna di risparmiare la Terra non vengono prese molto sul serio (stranamente, agli Dei Antichi non importa molto del fato delle creature inferiori), i tre vengono spediti a R’lyeh al cospetto del Grande Cthulhu.

Il dormiente evidentemente non ha ancora smaltito il sonno arretrato e si libera facilmente di Nyarlathotep, così Elvira si trova bloccata assieme a un uomo che ha una sola cosa in testa: il Necronomicon!

Howard con l’aiuto dei Mi-Go si fa condurre al cospetto di Cthulhu e Yog-Sothoth. Il Grande Antico però ne ha i tentacoli pieni della fissazione degli umani per il Necronomicon e ancora di più per l’idea che questi si sono fatti di lui, di un dio ansioso di dominare la Terra, quando invece vuole solo essere lasciato in pace.

Pertanto Cthulhu accetta di essere servito da Lovecraft, nel senso che sarà il suo uomo delle pulizie degli orrori innominabili e indescrivibili che gli Antichi si lasciano dietro quando usano il bagno.

Elvira invece viene rispedita a casa da Yog-Sothoth e nominata nuova guardiana del grimorio.

La donna non fa in tempo comunque a riprendersi dall’avventura che due men in black si presentano, incaricati di prelevare il tomo proibito per conto del Governo.

Elvira li insegue e interrompendo un esperimento finisce teletrasportata in un’altra epoca, dove la attende un crossover decisamente meno blasfemo e più sensuale: quello con Bettie Page!

Elvira meets H.P. Lovecraft – Recensione

In definitiva, Elvira Meets H.P. Lovecraft è un passo avanti notevole nelle avventure della signora delle tenebre. Avallone gestisce Lovecraft con una maestria incredibile, bilanciando il rispetto per il materiale originale con la necessità di affrontare i suoi aspetti più problematici. 

Avallone dimostra una profonda comprensione del materiale di Lovecraft, con spiegazioni chiare sulle differenze tra gli Dèi Antichi e i Grandi Antichi, mostrando quanto apprezzi l’opera originale. Lo scrittore è stato ispirato a pensare alla commedia prima di tutto, un approccio che ricorda le parodie di Mad Magazine, che lui stesso ha citato come un’influenza enorme, e il risultato si vede!

E con questo è tutto. Spero che questo video vi abbia interessato. Lasciate un commento e suggerite il prossimo fumetto da trattare. 

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