Darkwood è un videogioco survival horror lovecraftiano sviluppato e pubblicato da Acid Wizard Studio. Inizialmente rilasciato in accesso anticipato su Steam nel 2014, è uscito come gioco completo il 17 agosto 2017 per Linux, macOS e Windows. Successivamente è stato portato su diverse console, tra cui PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One, Google Stadia, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Il gioco è ambientato nella Polonia degli anni ’80, dove una foresta misteriosa e in continua espansione ha inghiottito una vasta area, intrappolando molte persone. Una strana piaga si sta diffondendo tra i sopravvissuti, uccidendoli e trasformandoli in mostri e abomini. Un gruppo chiamato “Gli Esterni”, composto principalmente da funzionari governativi e soldati, è stato inviato a investigare la foresta, stabilendo rifugi e un sistema di tunnel per entrare e uscire. Tuttavia, al tempo in cui si svolge il gioco, la maggior parte degli Esterni sono morti o evacuati.
Darkwood è un videogioco horror degno di nota per diverse ragioni, e senza tirare in ballo facili “jump scare”. Il terrore nasce invece da un’atmosfera opprimente e inquietante, dalla costante sensazione di vulnerabilità durante l’esplorazione di un ambiente ostile e sconosciuto, e dalla necessità di sopravvivere a minacce costanti, sia diurne che notturne. La foresta stessa è presentata come un’entità viva e minacciosa, piena di creature deformi e ostili generate dalla piaga e dall’influenza di un misterioso Essere che sembra essere la fonte di tutto ciò che è strano nel bosco. La lore del gioco è volutamente ambigua e frammentaria, lasciando spazio all’interpretazione del giocatore e creando un senso di orrore cosmico e incomprensibile. Le allucinazioni visive e uditive causate dalla piaga contribuiscono a sfumare il confine tra realtà e incubo, intensificando il senso di disagio e terrore.
L’isolamento, la disperazione dei personaggi come il Dottore, e la degradazione fisica e mentale causata dalla piaga sono elementi che accrescono il senso di orrore e disperazione nel giocatore. Le ispirazioni del gioco, che includono le opere di David Lynch, i fratelli Strugackij, Stanisław Lem e il folklore slavo, suggeriscono un orrore di tipo psicologico e surreale piuttosto che basato su spaventi improvvisi.
Darkwood – La Storia
Tutto ha inizio in una remota area rurale della Polonia negli anni ’70. Nel 1975, un evento catastrofico scuote la tranquillità del luogo: una meteora si schianta nella foresta. Inizialmente, l’impatto sembra un evento isolato, ma negli anni successivi, la foresta inizia a mutare in modi inquietanti. Una misteriosa piaga si diffonde, non solo tra gli umani e gli animali, ma apparentemente anche tra la flora, con alberi deformi che spuntano ovunque.
Verso il 1977, la piaga inizia a manifestarsi in modo più evidente, circa dieci anni prima degli eventi del gioco. Gli alberi crescono rapidamente e si verificano inondazioni localizzate, forse a causa della crescita di una misteriosa Entità che sembra essere la fonte di tutto ciò che è anormale nella foresta. Gli abitanti del villaggio più vicino all’Entità, umani e animali, iniziano ad ammalarsi.
Il governo polacco è costretto a intervenire, inviando squadre di Outsiders, composti da funzionari e soldati, per monitorare e studiare la situazione, così come forse con l’obiettivo di distruggere il cuore dell’Entità. Gli Outsiders stabiliscono rifugi e scavano una rete di tunnel sotterranei per entrare e uscire dalla zona infetta, richiedendo a tutti coloro che entrano nella foresta di indossare tute protettive per evitare il contagio. Tuttavia, con il passare del tempo, la situazione peggiora. I tunnel vengono gradualmente schiacciati dall’espansione delle radici della foresta oscura. Entro il 1987, l’anno in cui si svolge il gioco, la maggior parte degli Outsiders sono morti, fuggiti o infettati. Solo pochi sembrano essere rimasti, tra cui il Protagonista (noto inizialmente come lo Straniero) e Maciek, entrambi già contagiati.
Il gioco inizia con il Prologo, in cui il giocatore assume il ruolo di un Dottore trasferitosi nella zona prima del 1975. Il Dottore è disilluso dal suo lavoro di curare i locali, avendo fallito nel fermare la piaga. Il suo unico scopo è fuggire dalla foresta, che ha ormai consumato ogni via d’uscita. Mentre cerca benzina, il Dottore si imbatte nello Straniero, ferito e privo di sensi dopo un incidente sconosciuto. Trovando addosso allo Straniero una grande chiave di metallo etichettata “21”, il Dottore teorizza che l’uomo sappia come fuggire attraverso un passaggio sotterraneo. Lo cattura, lo seda e lo interroga brutalmente, cercando di estorcergli informazioni sulla via di fuga.
Il controllo passa poi allo Straniero, che riesce a fuggire dalla casa del Dottore. Tuttavia, durante la sua esplorazione, la casa viene invasa da mostri simili a versioni oscure dei Chompers. Lo Straniero perde conoscenza.
Nel Capitolo 1, si scopre che il Mercante ha trovato lo Straniero privo di sensi vicino alla casa del Dottore e lo ha portato in un rifugio nella Radura Arida. Lo Straniero esplora l’ingresso sotterraneo, scoprendo che la porta blindata a cui conduce la sua chiave non è stata aperta da tempo. A questo punto, il giocatore può scegliere di allearsi con il Wolfman o con il Musicista per trovare il Dottore, oppure cercarlo autonomamente.
Seguendo il percorso del Wolfman, lo Straniero viene a sapere di una donna, la Signora dei Polli, che tiene rinchiusa nella sua casa la Bella Signora, una creatura mutata a cui il Wolfman è interessato. Il Wolfman chiede allo Straniero di recuperare una chiave dalla Signora dei Polli in cambio di informazioni sul Dottore. Lo Straniero si addentra nel villaggio, dove incontra vari personaggi, tra cui Piotrek, un giovane ossessionato dai viaggi spaziali. Scopre che la Signora dei Polli è alla ricerca di suo fratello, Yannik, scomparso dopo essere andato a confrontarsi con il Dottore. Lo Straniero può trovare la chiave nel pozzo del villaggio, dove giace il corpo mutato del bambino deforme di Hanuska, divenuto un piccolo Chomper. Consegnando la chiave al Wolfman, questi lo conduce alla Carrozza Ferroviaria abbandonata, dove il Dottore si è rifugiato.
Seguendo il percorso del Musicista, quest’ultimo, anch’egli interessato alla Bella Signora, chiede allo Straniero di recuperare il violino di sua madre dalla loro vecchia casa nella Vecchia Foresta in cambio di un “appuntamento” con il Dottore. Lo Straniero trova i genitori del Musicista trasformati in creature aggressive, ma può placarli mostrando loro un disegno del figlio. Consegnando il violino al Musicista, questi organizza un incontro con il Dottore alla Carrozza Ferroviaria, ma si tratta di un’imboscata. Il Dottore gasa lo Straniero e lo interroga sotto l’effetto di una sostanza, cercando di scoprire l’ubicazione del passaggio sotterraneo.
Indipendentemente dal percorso scelto, lo Straniero alla fine si confronta con il Dottore nella Carrozza Ferroviaria. Il Dottore, paranoico e disperato, si aggrappa alla chiave come unica possibilità di fuga e di ricongiungimento con sua figlia, che crede lo stia aspettando a casa. Il giocatore ha la possibilità di uccidere il Dottore per recuperare la chiave o di mostrargli l’ubicazione dell’ingresso sotterraneo. Se il Dottore viene risparmiato e condotto all’ingresso, promette di aspettare lo Straniero lì per attraversare insieme la porta blindata. In ogni caso, lo Straniero ottiene la chiave e può proseguire attraverso la porta blindata, segnando la fine del Capitolo 1.
Nel Capitolo 2, lo Straniero si ritrova in una palude, scoprendo che il tunnel non conduce fuori dalla foresta come sperato. Trova anche il corpo decapitato del Mercante. Ogni mattina, viene visitato da tre figure mascherate. Le scelte fatte nel Capitolo 1 hanno ora delle conseguenze. Ad esempio, se il Wolfman non è stato aiutato, tenterà di derubare lo Straniero.
Nella palude, lo Straniero incontra il Cripple, un uomo storpio che gli racconta la storia di un albero parlante formatosi dall’amalgama degli abitanti di un villaggio annegato, le cui continue liti hanno portato alla follia il Cripple. Il Cripple chiede allo Straniero di distruggere le radici dell’albero per ottenere il silenzio. Per fare ciò, lo Straniero ha bisogno di una bombola d’ossigeno per immergersi in un’area allagata. La ricerca della bombola lo porta a interagire con una famiglia che indossa maschere antigas, soprannominati gli “Elefanti”, e con la Nonnina dei Funghi, una donna fatta interamente di funghi.
Lo Straniero può scegliere di seguire la richiesta del Cripple e incendiare l’albero parlante, oppure trovare un altro modo per proseguire, raggiungendo una torre radio. La torre radio, un tempo utilizzata dal governo, è ora infestata dalle Banshee. All’interno, lo Straniero può trovare indizi sulla vera natura della foresta e dell’Entità.
Qualunque sia il percorso intrapreso, lo Straniero alla fine raggiunge un luogo in cui la strada “verso casa” si rivela essere la strada per un gigantesco albero, il vero cuore della foresta, che ospita l’Essere. All’interno dell’albero, trova migliaia di persone addormentate o morte, avvolte attorno all’Essere e sussurranti in beatitudine. Se il Dottore era stato risparmiato nel Capitolo 1, si trova anch’egli lì, addormentato accanto all’Essere.
Questo conduce all’Epilogo e ai due finali principali.
Nel finale “Bliss”, l’Essere tenta di allettare lo Straniero facendolo sentire caldo e stanco. Se il giocatore non resiste, lo Straniero si addormenta, raggiungendo la “beatitudine” e l’ignoranza.
Nel finale “Burn Them All” (considerato il vero finale), lo Straniero resiste all’influenza dell’Essere e si risveglia nella vera natura dell’incubo. Trova un lanciafiamme tra i dormienti, in possesso di Maciek, un altro Outsider che ha perso la sanità mentale. Lo Straniero strappa via il lanciafiamme a Maciek e incendia l’Essere e tutti coloro che lo circondano. Il fuoco si propaga rapidamente, consumando gran parte della foresta e dei suoi abitanti, incluso lo stesso Straniero. La morte dell’Essere comporta la fine della piaga e permette all’esercito di entrare nella foresta per salvare i sopravvissuti e ristabilire l’ordine. In entrambi i finali, appaiono blocchi di testo che descrivono il destino di vari personaggi, influenzato dalle azioni del giocatore durante il gioco.
È importante notare che il gioco gioca costantemente con la percezione della realtà del giocatore. Le allucinazioni causate dalla piaga e dall’influenza dell’Essere rendono difficile distinguere tra sogni, visioni del passato e realtà. Anche i sogni che lo Straniero fa dopo aver consumato l’essenza dei funghi sembrano avere un impatto sul mondo reale, con elementi che si manifestano al risveglio. La natura stessa di alcuni personaggi, come il Mercante, il Wolfman, la Nonnina dei Funghi e il Traitor, suggerisce che possano essere repliche create dalla sostanza bianca dell’Essere, il che complica ulteriormente la comprensione di chi o cosa sia reale.
I miti di Cthulhu in Darkwood
Darkwood è una storia di orrore esistenziale e di sopravvivenza in un ambiente ostile e incomprensibile, dove le scelte del giocatore determinano non solo il proprio destino, ma anche quello degli altri abitanti di questo bosco maledetto. La verità sulla natura della piaga, dell’Essere e della foresta rimane in gran parte avvolta nel mistero, lasciando al giocatore il compito di interpretare i frammenti di lore disseminati nel mondo di gioco.
L’atmosfera stessa di Darkwood è imbevuta di quel senso di terrore cosmico tipico delle opere del Solitario di Providence. Ci troviamo in un bosco che ha subito una trasformazione inspiegabile, diventando quasi un’entità vivente e mostruosa. Questa idea di una natura ostile e aliena, indifferente o addirittura malevola nei confronti dell’umanità, è un pilastro dei Miti di Cthulhu. Gli abitanti sono impazziti o si sono trasformati in abomini, un destino comune per coloro che entrano in contatto con gli orrori innominabili lovecraftiani.
Sembra facile notare “Il Colore Venuto dallo Spazio“ come una forte influenza. Pensateci: una meteora cade dal cielo e inizia a corrompere l’ambiente circostante, portando follia e mutazioni. Questa dinamica è molto simile al racconto di Lovecraft, dove un oggetto celeste porta una contaminazione aliena con effetti devastanti e inspiegabili. Lo stesso utente parla di un’abominazione specifica trovata in un fienile, che richiama le creature deformi e innominabili che popolano l’immaginario lovecraftiano.
Darkwood non presenta direttamente divinità o creature del Cthulhu Mythos, come Cthulhu, Nyarlathotep o Yog-Sothoth. Tuttavia, il gioco lavora in modo magistrale con la paura dell’ignoto, un elemento centrale nei Miti. Molte cose in Darkwood rimangono senza una spiegazione chiara, contribuendo a quel senso di disagio e di impotenza di fronte a forze che vanno oltre la nostra comprensione. Proprio come nei racconti di Lovecraft, dove la vera paura spesso risiede in ciò che non viene visto o compreso appieno, Darkwood limita il nostro campo visivo, specialmente di notte, lasciando che la nostra immaginazione colmi gli spazi vuoti con orrori ancora più terrificanti. Questa tensione tra il visibile e l’invisibile è una tecnica narrativa lovecraftiana per eccellenza.
Inoltre, Darkwood sembra suggerire che l’orrore sia qualcosa di interiore e immaginato, più che puramente esterno. L’idea che i mostri e gli elementi del paesaggio compaiano solo quando li guardiamo, come se fossero proiezioni della mente del protagonista, risuona con il concetto lovecraftiano della fragilità della sanità mentale di fronte all’orrore cosmico. Ci si potrebbe chiedere se le aberrazioni che affrontiamo siano reali o il frutto di una mente ormai corrotta dalla piaga e dall’influenza dell’Entità cosmica che sembra essere al centro di tutto.
Infine, la sensazione di solitudine, di essere persi e di non potersi fidare di nessuno è un tratto distintivo delle storie lovecraftiane, dove i protagonisti si trovano spesso isolati di fronte a verità sconcertanti e a forze aliene. In Darkwood, proprio come nei Miti, ci sentiamo minuscoli e insignificanti di fronte a un orrore che trascende la nostra comprensione, intrappolati in un incubo dal quale sembra non esserci via d’uscita.
E con questo è tutto. Spero che questo articolo vi abbia interessato. Lasciate un commento. Noi ci immergiamo nella foresta oscura e, forse, ci vediamo alla prossima.
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