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Vantaggi e svantaggi per un imprenditore di rivolgersi a un SEO – Intervista a Lorenz Crood

Lorenz Crood esperto SEO

Ben ritrovati ai nostri microfoni digitali!


Questa volta ho l’onore di intervistare Lorenzo Crood, un esperto di SEO e web marketing, sul cui blog potrai trovare numerosi articoli interessanti sulla materia.

Ciao Lorenz! Per i lettori che non ti conoscono, vuoi raccontare qualcosa su di te?

Prima di tutto vorrei ringraziare te e il tuo pubblico per l’invito. Mi chiamo Lorenzo e sono un SEO; scrivo riguardo le tecniche di web marketing che preferisco e testo sul mio blog LorenzCrood.com.

Per chi non lo sapesse, la SEO è l’insieme dei metodi per ottimizzare i contenuti (generalmente degli articoli) in modo che si posizionino nei primi risultati di ricerca di Google e gli altri motori di ricerca.

Lorenz Crood esperto SEO

Perché un imprenditore dovrebbe rivolgersi a un SEO?

Un SEO è in grado di ottimizzare un sito e posizionarlo nei primi risultati di ricerca di Google. Questo significa che molte più persone potrebbero capitare sul suo sito.

Il che significa ovviamente molti più potenziali clienti.

I benefici della SEO sono principalmente questi:

  • Una volta che hai un sito posizionato non devi fare altri sforzi (una produzione di buoni contenuti nel tempo è consigliata, ma non necessaria)
  • Non richiede investimenti costanti e così alti come nell’advertising (generalmente)
  • Permette una crescita costante (se non si usa la black hat seo)
  • Aiuta a porre le basi per un business a lungo termine
  • I risultati sono quasi sempre permanenti

E perché non dovrebbe farlo invece?

Ci sono diversi motivi per cui un business non dovrebbe affidarsi alla SEO e preferire altri metodi per ottenere traffico.

Per esempio, la SEO non serve quando non vi è un sito web che sia efficace.

Un sito è efficace quando funziona: quindi deve mostrare le informazioni che l’utente sta cercando o deve convertirlo in cliente.

Se un sito non ha uno o più scopi specifici non ha senso portare traffico, magari anche non specifico. Bisogna prima ottimizzarlo per le conversioni.

Oppure un sito o una landing page con un target così specifico e temporale che non ci si può affidare alla SEO, visto che generalmente ha tempi medio-lunghi. Meglio puntare sulla pubblicità e le sponsorizzazioni su Facebook, Instagram o AdWords.

Non ha nemmeno senso quando il tuo business è nuovo, quindi oltre che per il nome della tua azienda non avresti parole chiavi tramite cui potresti venire scoperto (in tal caso molto meglio puntare sui social).

In generale non ha senso quando il ROI è minore a quanto potrebbe essere con una strategia di advertising (di cui parlo dopo, visto che mi hai fatto proprio una domanda specifica su questo). A volte invece le due strategie vanno bilanciate e testate con degli A/B test.

Quali business hanno assolutamente bisogno della consulenza di un SEO esperto?

Be’, la maggior parte. Son pochissimi i business che non trarrebbero vantaggio dal posizionamento sui motori di ricerca, data l’alta visibilità che comporta.

Quando un investimento SEO non si rivela utile ad aumentare il fatturato?

Ci sono diversi casi nei quali la SEO non è la soluzione per guadagnare, ma questi sono i principali:

  • L parole chiave per cui si vuole posizionare sono troppo competitive per le proprie risorse e portano scarse conversioni.
  • Non si propongono contenuti di valore aggiunto rispetto ai competitors.
  • Non si gestisce bene la conversione di un cliente.
  • Non si riesce a intercettare il target giusto.
  • Non si riesce a intercettare l’intento giusto del proprio target.
  • Quando si vuole “provare la SEO”, perché la SEO ha bisogno di investimenti di almeno qualche mese e migliaia di euro, dopotutto si tratta di un investimento non per nulla.

Quali sono i principali limiti che le aziende italiane subiscono nell’affidarsi alla SEO?

Non aver ben presente il funzionamento dei motori di ricerca è una delle prime cause degli errori delle aziende.

La scelta di un target giusto, capire l’intento di ricerca e creare dei contenuti che lo soddisfino è qualcosa che ancora in pochi comprendono appieno, tra le aziende che ne sanno qualcosa, perché molte ne sanno anche meno.

La selezione delle giuste parole chiave (sempre che non venga delegata all’esperto SEO a cui ci si affida) è il secondo limite per quanto riguarda la mia esperienza. Non è così semplice spiegare ad alcuni imprenditori che posizionarsi per “commercialista a Milano” non è proprio una buona idea, dato che non ha il budget giusto e nemmeno un brand così noto che permetta di scavalcare tutti i concorrenti senza sforzi.

Le long tail keywords sono alla base di una crescita più moderata, ma sicura e più focalizzata sulla user experience.

Possibilmente anche quelle keywords in cui l’utente è già pronto ad acquistare, non quelle a scopo informativo.

Non dimentichiamoci dell’errore di pensare alla SEO dopo aver creato un sito, magari su un CMS sconosciuto o poco SEO-friendly, che rende impossibile ottimizzare i contenuti per i bot di Google (segui questo tutorial per creare un sito seo-friendly).

Inutile dire che una visione a lungo termine ha diversi vantaggi quando si parla di SEO, come probabilmente avrai intuito, possibilmente se la si ha già all’inizio del progetto.

Quali sono i principali equivoci in cui incorrono gli imprenditori riguardano la SEO?

Non considerarla o prenderla sottogamba sono i primi che mi vengono in mente, oltre a quelli di cui ti ho parlato.

In quali condizioni è consigliabile appoggiarsi a un SEO in azienda e quando a un professionista esterno?

Nella maggior parte dei casi è meglio appoggiarsi ad un professionista esterno, semplicemente per una questione di risparmio.

Inoltre, generalmente i liberi professionisti sono più attenti ai risultati che conseguono, perché ne va della loro credibilità e delle recensioni online.

Cosa dovrebbe fare un imprenditore per formare una propria risorsa SEO in maniera efficace?

Premettendo che nella maggior parte dei casi ha più senso rivolgersi ad un SEO professionista o ad un’agenzia di web marketing, per formare un SEO ci vogliono delle buone letture, tanto studio online e parecchia esperienza.

Senza sporcarsi le mani oggettivamente si può sperare di apprendere poco nella SEO.

La SEO è un investimento a portata di tutte le aziende?

Sì, quasi sempre.

Ovviamente l’investimento è calibrato al profitto dell’azienda, ma considerando che l’investimento minimo per iniziare ammonta a circa €1500 al mese, quasi tutte le aziende possono investire tale somma.

Perché come già detto, con siti medio-piccoli, possono bastare dai 3 ai 6 mesi.

Grazie mille per questa intervista, a presto!

Ti ringrazio ancora per l’opportunità, è stato un piacere.

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