I dati strutturati rappresentano uno strumento sempre più rilevante nel mondo della SEO per migliorare la visibilità di un sito web nei motori di ricerca. Numerosi studi creati da Google evidenziano i benefici tangibili derivanti dall’implementazione corretta di questi dati, tra cui un aumento significativo del traffico organico e del click-through rate (CTR) nelle pagine dei risultati (SERP). Tuttavia, l’entità del beneficio varia in base al settore, alla competitività del mercato e alla qualità dell’implementazione stessa.
Ilario Gobbi ne parla con Simone Perin.
Leggi tutto: Cosa sono i dati strutturati e perché sono importanti per la SEOChe cosa sono i dati strutturati e perché sono importanti per la SEO
I dati strutturati non sono altro che porzioni di codice JavaScript inserite nelle pagine web per fornire ai motori di ricerca una spiegazione chiara e standardizzata del contenuto presente. Utilizzano uno schema definito a livello internazionale, chiamato schema.org, che descrive elementi come articoli, prodotti, recensioni, eventi e molto altro.
Questo “linguaggio” aiuta Google e gli altri motori di ricerca a capire meglio il significato di una pagina, esplicitando informazioni che altrimenti resterebbero implicite. In pratica, i dati strutturati rendono esplicite le connessioni tra i vari concetti presenti on page, migliorando la comprensione semantica del sito.
I benefici principali sono due:
- Migliore comprensione semantica da parte dei motori di ricerca, con un conseguente abbinamento più preciso tra pagina e query degli utenti.
- Attivazione dei rich results, ovvero risultati di ricerca avanzati come le stelline delle recensioni, immagini, knowledge panel e altri elementi che aumentano la visibilità e il tasso di clic (CTR).
Dati strutturati: un valore aggiunto o un must?
Implementare i dati strutturati non è sempre obbligatorio, ma diventa essenziale in settori altamente competitivi. La loro corretta applicazione può rappresentare un vantaggio competitivo strategico, migliorando non solo la posizione nelle SERP ma anche la qualità della presentazione del sito.
Con l’evoluzione dei motori di ricerca, che stanno passando da un modello basato sulle keyword a uno più centrato sulle entità, i dati strutturati assumono un ruolo ancora più cruciale. L’intelligenza artificiale permette infatti di comprendere con maggiore profondità il significato di una pagina, andando oltre la semplice ripetizione di parole chiave.
L’evoluzione del ruolo dei dati strutturati con i motori di ricerca conversazionali
I motori di ricerca tradizionali si stanno trasformando in intermediari che forniscono risposte dirette agli utenti grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale. Questo significa che l’importanza delle entità, ovvero i concetti specifici e collegati presenti all’interno delle pagine, cresce in modo esponenziale.
I dati strutturati sono fondamentali in questo contesto perché forniscono una codifica chiara, facilmente interpretabile da bot e AI, su aspetti come prezzi, disponibilità, lingua e tante altre informazioni utili. Questo facilita la generazione di risposte precise e contestualizzate da parte dei motori di ricerca conversazionali.
I tipi di markup schema più importanti e come sceglierli
Esistono diversi tipi di dati strutturati, ma quelli più rilevanti per la SEO sono quelli che possono generare rich results e migliorare la visibilità organica, come:
- Article
- Breadcrump (breadcrumb)
- Local Business
- Organization
- Product
È importante però non limitarsi solo a questi: ogni tipo di dato strutturato, se implementato correttamente e onestamente, migliora la comprensione semantica del sito. La scelta del tipo di dato più adatto dipende dall’esperienza e dall’analisi di cosa si vuole dichiarare nella pagina. Per esempio, tra local business e un sottotipo come travel agency, è sempre preferibile scegliere il tipo più specifico e pertinente.
Il vocabolario di schema.org evolve nel tempo, con nuovi tipi e proprietà che vengono aggiunti o sostituiti, quindi è fondamentale mantenersi aggiornati e fare revisioni periodiche per evitare dati obsoleti o errati.
Implementazione dei dati strutturati: manuale o automatizzata?
Ci sono due approcci principali per implementare i dati strutturati:
- Intervento manuale nel codice, spesso con l’aiuto di uno sviluppatore.
- Utilizzo di plugin, soprattutto per piattaforme CMS come WordPress.
Spesso i due metodi si combinano: si parte da un’implementazione base con plugin e poi si personalizza il codice manualmente. Tuttavia, affidarsi ciecamente ai plugin può portare a dati troppo generici o non ottimali. Molti plugin gratuiti offrono solo soluzioni basilari, mentre per ottenere un vantaggio competitivo serve un lavoro più specifico e calibrato.
Alcuni errori comuni da evitare sono:
- Non rimuovere dati strutturati vecchi o duplicati, che possono causare conflitti e errori.
- Dichiarare elementi non presenti effettivamente nella pagina (ad esempio recensioni false), che portano all’ignoramento dei dati strutturati da parte di Google.
- Errori di sintassi come virgole o parentesi mancanti o errate.
- Utilizzare editor di testo come Word che inseriscono automaticamente virgolette tonde, incompatibili con il codice JSON-LD.
L’importanza di mantenere aggiornati i dati strutturati nel tempo
Il sito web è un ecosistema dinamico che cambia nel tempo. Per questo motivo, i dati strutturati devono essere monitorati e aggiornati regolarmente per evitare discrepanze tra il contenuto reale e quello dichiarato nel codice. Ad esempio, date di pubblicazione o modifica obsolete possono far percepire al motore di ricerca una scarsa frequenza di aggiornamento, anche se la pagina è regolarmente revisionata.
Benefici concreti dei dati strutturati: aumento del CTR e visibilità
Numerosi casi studio, anche promossi da Google, dimostrano che l’implementazione dei dati strutturati porta a un aumento significativo del traffico organico e del CTR. Questo perché i rich results attirano maggiormente l’attenzione degli utenti e li invogliano a cliccare.
Inoltre, i dati strutturati possono aiutare un’azienda a comparire nel knowledge graph di Google, migliorando la rappresentazione del brand e la sua riconoscibilità attraverso la mappatura delle relazioni interne e delle caratteristiche distintive.
L’impatto dell’intelligenza artificiale e dei motori conversazionali
L’avvento di AI come ChatGPT e motori di ricerca conversazionali sta cambiando profondamente il modo in cui le informazioni vengono interpretate e presentate. La SEO tradizionale basata sulle keyword sta lasciando spazio a un approccio più centrato sulle entità e sulle relazioni tra di esse, un contesto in cui i dati strutturati trovano il loro terreno ideale.
Si parla sempre più di entity density anziché keyword density, cioè di quanto bene si tematizzano e si collegano le entità all’interno dei contenuti. I dati strutturati costruiscono ordine e connessioni dove prima c’era solo testo libero, facilitando la comprensione da parte di AI e motori di ricerca.
Automazione e strumenti utili per lavorare con i dati strutturati
Per gestire grandi quantità di dati strutturati, ad esempio in un e-commerce con centinaia o migliaia di prodotti, è fondamentale automatizzare il processo. L’uso di chatbot e modelli linguistici può aiutare a generare markup corretti, ma richiede sempre una supervisione umana per evitare errori e incongruenze.
Tra gli strumenti più utili per la creazione, visualizzazione e validazione dei dati strutturati ci sono:
- Classi Schema (schemaapp.com): permette di visualizzare i dati strutturati come grafi, facilitando l’individuazione di anomalie e collegamenti mancanti.
- Schema Path Tools: aiuta a trovare possibili collegamenti tra diversi tipi di dati.
- Validator di Google e validator di schema.org: strumenti essenziali per il debug e la verifica della correttezza del markup.
Consigli per chi si avvicina al mondo dei dati strutturati
Per chi vuole iniziare a lavorare con i dati strutturati, il consiglio principale è di non avere paura di sperimentare e imparare dagli errori. È importante partire dalle basi, consultare guide e risorse SEO, ma soprattutto confrontarsi con altri esperti tramite community come LinkedIn o forum di settore.
La conoscenza dei dati strutturati è una skill sempre più richiesta e può fare la differenza, soprattutto in settori competitivi. Investire tempo per apprendere il linguaggio di markup e le best practice di implementazione è un investimento che ripaga nel medio e lungo termine.
L’evoluzione dell’importanza dei dati strutturati
Negli anni l’importanza dei dati strutturati è cresciuta costantemente. Oggi sono parte integrante delle strategie SEO più avanzate, grazie alla loro capacità di migliorare la comprensione da parte dei motori di ricerca e di abilitare funzionalità di ricerca avanzata.
Se all’inizio erano un’opzione secondaria, ora sono sempre più una best practice consolidata, destinata a diventare uno standard imprescindibile con l’evoluzione degli ecosistemi di ricerca e intelligenza artificiale.
I dati strutturati rappresentano un elemento chiave per ottimizzare la SEO e aumentare la visibilità online. Non si tratta di un semplice optional, ma di uno strumento strategico che consente ai motori di ricerca di capire meglio i contenuti, migliorare la presentazione nei risultati e interagire efficacemente con le nuove tecnologie AI.
Implementarli con cura, aggiornarli nel tempo e monitorarne l’efficacia attraverso metriche come il CTR sono passi fondamentali per chi vuole emergere nel panorama digitale odierno. Infine, la condivisione e il confronto con la community SEO rimangono la chiave per crescere e migliorare continuamente in questo ambito in rapida evoluzione.
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