La storia di Edward mani di forbice (prima e dopo il film)

La storia di Edward mani di forbice (prima e dopo il film)

Oggi siamo qui per parlare di un’autentica perla nella produzione cinematografica burtoniana, un film che ha saputo incantare, emozionare ma anche fare riflettere come pochi altri.

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“Edward mani di forbice” è un film del 1990 diretto da Tim Burton e interpretato da Johnny Depp nel ruolo del protagonista, Edward. Il film mescola elementi di fiaba gotica, commedia e dramma, caratteristici dello stile distintivo di Tim Burton. Edward mani di forbice era stato originariamente concepito come un musical, ma l’idea fu poi scartata. Il personaggio di Edward è stato ispirato dal cane della sceneggiatrice Caroline Thompson, di nome Ariel. Inoltre, la Thompson ha rivelato di non aver mai visto il famoso disegno che Tim Burton avrebbe creato prima di girare il film e che è servito come base per il design del personaggio.

L’inventore che da vita al protagonista è interpretato dal mitico Vincent Price, attore che Burton adorava e che aveva partecipato come narratore nel cortometraggio horror a passo uno “Vincente”. L’amicizia fra i due durò fino alla morte di Price nel 1993.

Il film è diventato un cult e ha ricevuto elogi per la sua direzione artistica distintiva, la colonna sonora di Danny Elfman e le performance dei suoi attori principali.

L’idea del film è stata ispirata da un disegno che Tim Burton aveva fatto quando era adolescente. Il disegno raffigurava un uomo magro e solenne con lunghe lame affilate al posto delle dita. Il film è ambientato in una cittadina borghese degli anni ’50-’60, contraddistinta da un quadro ordinario e tradizionale. Gli ambienti gotici sono stati curati da Bo Welch, esperto in decorazioni, e la cittadina in cui si svolge la storia, Lakeland in Florida, esiste realmente

Johnny Depp interpreta il ruolo di Edward, nonostante all’epoca fosse noto principalmente per la serie televisiva “21 Jump Street”. Burton ha scelto Depp per la complessità psicologica del personaggio, che è quasi muto, dimostrando il talento attoriale del giovane Depp.

La straordinaria performance di Depp da vita sullo schermo a un Edward solitario, fragile, che ricorre più agli sguardi che alle parole per comunicare i propri sentimenti e il proprio bisogno di vicinanza.

La psicologia di Edward mani di forbice

Il film offre una riflessione sulla natura dell’umanità e sull’importanza dell’accettazione e della comprensione delle differenze.

Inoltre, il film affronta temi come l’amore, la bellezza, e l’accettazione di sé. La storia d’amore tra Edward (interpretato da Johnny Depp) e Kim (interpretata da Winona Ryder) evidenzia la ricerca di connessione e appartenenza da parte di Edward nonostante le sue differenze fisiche. Questo può essere visto come un’indagine sulla natura dell’amore e sulle sue capacità di superare le barriere sociali e fisiche. il film può essere interpretato anche come una critica alla superficialità della società moderna e al modo in cui tendiamo a giudicare gli altri in base all’apparenza esteriore anziché alla loro vera natura interiore.

Il film ci insegna che la vera bellezza risiede nella diversità e nell’unicità di ciascun individuo, e che è fondamentale accettare e abbracciare queste differenze anziché emarginarle o respingerle.

“Edward mani di forbice” affronta temi universali come l’accettazione, l’amore, l’alienazione e l’identità personale, e continua a essere amato e apprezzato dal pubblico di tutto il mondo. 

Il protagonista è un individuo creativo ma fisicamente diverso, che fatica a integrarsi in una società borghese tradizionalista i cui membri sono avidi o superficiali.

Il film è una metafora delle esperienze di vita di Tim Burton, cresciuto come un emarginato. Il regista si è ispirato ai propri sentimenti di isolamento e incapacità di comunicare quando era un adolescente cresciuto nella periferia di Burbank, in California, dove sentiva che gli altri abitanti lo lasciavano volutamente da solo.

Come Edward, Burton sentiva di non adattarsi all’ambiente circostante e si rifugiava nell’arte e nel disegno. I contrasti tra l’aspetto cupo e gotico di Edward e il quartiere vivace e conformista sono un riflesso delle esperienze vissute dallo stesso regista.

Edward mani di forbice è la storia di una creatura incompiuta che cerca di trovare il suo posto nel mondo, anche se la vicinanza fisica con lui è fisicamente rischiosa per coloro che lo circondano. Le lame che ha al posto delle dita sono una metafora della sua diversità e delle difficoltà che si incontra a essere accettati quando non si è in sintonia con gli standard imposti dalla società.

Tuttavia, nonostante le sue differenze, Edward possiede un cuore gentile e un’anima sensibile, oltre che un innato talento come giardiniere, parrucchiere e scultore. Ciò che lo rende tanto incompatibile con gli altri è anche ciò che lo rende unico prezioso, facendo capire che nella diversità del prossimo si può trovare ricchezza e creatività.

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Edward mani di forbice – La storia

Ma quali sono le origini di questo peculiare personaggio?

Edward è un uomo artificiale che viene realizzato da un inventore, che vive solo all’interno di un castello poco lontano da una piccola cittadina, desideroso di avere della compagnia. Lo scienziato disgraziatamente muore prima di potergli fornire delle mani con cui sostituire le lunghe lame che gli ha collocato al posto delle dita. La sua condizione lo rende diverso dagli altri e lo porta a sperimentare l’alienazione e l’incomprensione da parte della società circostante. 

Un giorno, Edward viene incontrato da Peg Boggs, una rappresentante Avon, che si commuove per lui e lo invita a trasferirsi nella sua casa. La famiglia di Peg, inizialmente scettica e diffidente nei confronti di Edward, alla fine lo accoglie come uno di famiglia. I vicini di Peg sono affascinati da Edward. Edward si innamora di Kim, la figlia adolescente di Peg e diventa ben voluto nel quartiere, offrendo servizi di taglio per cani e donne. 

Tuttavia, si trova nei guai quando Jim, il fidanzato di Kim, lo coinvolge in un furto con scasso utilizzando le sue abilità manuali per forzare una serratura. La sua reputazione subisce un duro colpo quando la vicina Joyce lo accusa ingiustamente di averla aggredita sessualmente dopo un tentativo fallito di sedurla.

Durante i preparativi natalizi della famiglia di Kim, Edward crea una scultura di ghiaccio i cui frammenti creano la neve sotto cui Kim balla.

In seguito, Jim si accorge dei sentimenti di Kim per Edward e, pieno di rabbia e gelosia, lo incolpa per la fine della loro relazione, in cerca di vendetta.

Provoca Edward in un litigio, facendole graffiare accidentalmente Kim. Jim diffonde voci nella città accusando Edward di essere pericoloso e di aver deliberatamente ferito Kim.

Jim, ossessionato da gelosia, affronta Edward con violenza e lo costringe ad andarsene. Inizialmente sconvolto, Edward trova conforto grazie all’intervento di un cane randagio e decide di tornare da Kim.

La storia di Edward mani di forbice continua in una serie a fumetti di 10 numeri pubblicata da IDW, scritta da Kate Leth con illustrazioni di Drew Rausch.

La serie approfondisce le vicende del protagonista anni dopo gli eventi del film ed esplora ulteriormente il tema della solitudine, il bisogno di essere accettati, nonché l’ossessione moderna per l’adesione ai canoni di bellezza standardizzati.

Anni dopo gli eventi del film, Kim è sposata e ha una figlia, ma non riesce a dimenticare l’amore che prova per Edward, continuando ad andare a trovarlo. Questo provoca risentimento nel marito e soprattutto nella bambina, che cresce vedendo Edward come un elemento di minaccia per la sua felicità familiare. Con grande senso di responsabilità, Edward capisce che non può offrirle alcuna felicità e la esorta a tornare dalla sua famiglia nella quale può sentirsi pienamente realizzata.

Passano i decenni. Mesg, la nipote di Kim, è ormai cresciuta e si chiede quanto ci sia di vero nelle storie che la nonna le raccontava da ragazzina. Gli anni non sono stati clementi con Edward, che nel corso dei decenni è diventato ancora più recluso e antisociale, e la notizia della morte di Kim non fa altro che peggiorare la situazione.

Consultando gli appunti dell’Inventore Edward scopre i progetti di un altro automa che battezza Eli con una nota che riporta “qualcosa manca”.

Edward goffamente riesce a metterlo in funzione e questi fugge iniziando a uccidere degli animali per colmare – figurativamente e materialmente – un buco che ha nel petto.

Meg, nonostante l’opposizione della madre, si reca al castello e incontra Edward.

Edward mani di forbice fumetto

Nel frattempo Eli rapisce un ragazzino del posto, crimine di cui viene incolpato Edward.

Megs ed Edward riescono a ritrovare la vittima ed Eli, nel vano tentativo di trovare quel qualcosa che colmi il vuoto nel suo petto, si fa a pezzi da solo.

Con la reputazione finalmente ripristinata, Edward può tornare a vivere nella propria magione finalmente stimato dai cittadini.

Tempo dopo Edward viene a conoscenza della dottoressa April Wells, una chirurga televisiva dalla ferrea convinzione che le persone con deformità fisiche debbano essere ‘aggiustate’ per potere essere felici. Sentendosi ancora più solo e abnorme Edward si mette in contatto con lei, sostenuto dai suoi amici, anche se Meggs sostiene che Edward dovrebbe imparare ad amarsi siccome non c’è nulla di sbagliato in lui.

Lo show televisivo si rivela una grottesca pantomima volta a presentare Edward come un caso clinico da trattare. Spaventata dall’eventualità di perdere il proprio prestigioso programma, April rapisce Ed e amici per operare forzatamente il protagonista e renderlo finalmente normale, ma questi riesce a liberarsi

L’eredità di questo iconico film non si è spenta con il trascorrere dei decenni.

“Edward Scissorhands” è un adattamento contemporaneo in forma di danza del film fantasy romantico americano del 1990 “Edward mani di forbice”, creato da Matthew Bourne, con musiche di Terry Davies. La sceneggiatrice e compositrice della versione cinematografica, Caroline Thompson e Danny Elfman, hanno contribuito allo sviluppo della versione danzante, ambientata negli anni ’50 (il film è ambientato alla fine degli anni ’80). La storia viene raccontata interamente attraverso musica e danza senza dialoghi, anche se la trama è simile al film.

Il figlio di un inventore viene folgorato in una stanza simile a una prigione mentre tiene in mano delle forbici. Nel suo dolore, l’inventore crea un altro “figlio” con forbici lampeggianti al posto delle mani. La creatura rimane orfana quando personaggi loschi spaventano suo padre a morte con alcune attività di Halloween. Il protagonista si avventura quindi dalle sue origini gotiche in una città suburbana dove la sua solitudine viene rinforzata finché non viene accolto da Peg Boggs e adottato sia dalla sua famiglia che dalla città.


La band metal Motionless in White ha realizzato una canzone intitolata “Scissorhands (The Last Snow)”, i cui testi sono scritti in omaggio al film e al suo impatto sulla sottocultura gotica. Inoltre, la band metal Ice Nine Kills ha scritto e eseguito la canzone “The World in My Hands” nel loro quinto album in studio, The Silver Scream.

Nel 2012, Depp ha ripreso il suo ruolo in un episodio de I Griffin.

Una creatura marina estinta simile a una aragosta chiamata Kootenichela deppi è stata nominata così in onore di Depp a causa delle sue chele simili a forbici.

Una pubblicità della Cadillac Lyriq, un’auto elettrica con funzionalità di guida senza mani, è stata presentata durante il Super Bowl LV ed è basata sul film; 

Lo spot vede Kim ora madre del figlio di Edward, Edgar (interpretato da Timothée Chalamet), che affronta le difficoltà quotidiane derivanti da vivere una vita comune pur avendo delle lame, fino a quando non riceve in dono una Cadillac Lyriq che – buon per lui – si guida senza mani.

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