Oggi parleremo de Il Corvo, noto franchise cinematografico, televisivo e fumettistico originato dalla graphic novel di James O’Barr del 1988.
Ogni storia de Il Corvo si narra di una persona, morta violentemente, che viene resuscitata da un essere soprannaturale dalle fattezze di un corvo, affinché possa trovare vendetta anche grazie ai nuovi poteri sovrannatrali dei quali entra in possesso.
Il Corvo – Storia editoriale e cinematografica
Il fumetto nacque come tentativo dell’autore di affrontare il dolore e la rabbia derivante dalla perdita della fidanzata in un incidente provocato da un autista ubriaco.
La trama prende spunto quindi dalla vicenda personale dell’autore e da un fatto di cronaca nera del quale O’Barr aveva letto, la storia di due fidanzati uccisi a Detroit per un anello da 20 dollari.
Nel 2011, IGN ha classificato il Corvo al 37imo posto tra i migliori eroi dei fumetti. L’autore afferma che è stato tradotto in 12 lingue e che risulta essere il fumetto indipendente in bianco e nero dalle maggiori vendite di tutti i tempi.
Nel 1989 la Caliber Press pubblicò il fumetto, che rimase noto inizialmente negli ambienti underground.
Nel 1994 venne prodotto un adattamento cinematografico diretto da Alex Proyas, con Brandon lee nel ruolo del protagonista Eric Draven.
All’epoca Brandon era un giovane attore in cerca di un ruolo che potesse distinguerlo dal percorso cinematografico del padre Bruce Lee.
La produzione cinematografica fu piuttosto travagliata, con la sola riscrittura della sceneggiatura che richiese qualcosa come due anni, anche perché era difficile inquadrare il genere di film che sarebbe potuto uscirne. A un certo punto i produttori paventarono l’ipotesi di trasformare il tutto in un musical con Michael Jackson, al che O’Barr si mise a ridere istericamente e minacciò di mandarli a quel paese, siccome una trasposizione del genere avrebbe perso la disperazione di cui l’opera era pregna.
La realizzazione del film scontò una quantità di problemi mastodontica, dal trasferimento della location per una tromba d’aria, a incendi, ferimenti e danneggiamenti vari, non ultimo l’abuso di cocaina che imperversava al tempo.
Il 31 marzo 1993, tre giorni prima della fine delle riprese, Brandon Lee venne ucciso da un colpo di pistola mentre girava la scena in cui rievocava le dinamiche dell’omicidio di Eric Draven.
Stando alla ricostruzione dei fatti, lo staff non si accorse che nell’arma, caricata a salve, era rimasto incastrato un proiettile a causa di una carica debole. La carica a salve fu sufficiente e fare esplodere il proiettile rimasto nell’arma, che colpì Lee all’addome. Morì in ospedale dopo un intervento di 12 ore.
A seguito di ciò si susseguirono ulteriori problemi, ma anche per volontà di Eliza Hutton, la fidanzata di Lee, la pellicola venne ultimata. Il film è dedicato a Lee e a Hutton, che si sarebbero dovuti sposare una settimana dopo la fine delle riprese.
Michael Massee, l’attore che esplose il colpo, fu prosciolto da ogni accusa siccome non era consapevole che l’arma fosse malfunzionante. Da allora entrò in profonde crisi depressive e recitò soltanto in parti secondarie in TV e al cinema, senza riuscire mai a vedere il film al quale aveva partecipato.
Dopo la morte di Lee le scene rimanenti vennero ultimate mediante controfigura e CGI. O’Barr dette in beneficenza gran parte del compenso siccome vedeva quei soldi come sporchi di sangue.
Il film venne lodato dalla critica e si rivelò un buon successo commerciale: la consacrazione nell’olimpo del cinema giunse anni dopo con la distribuzione televisiva e su supporti.

Il sito web IGN ha inserito Eric Draven alla 37ª posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti, dopo Spawn e prima del Dottor Strange. Il suo look ha ispirato anche diversi artisti e celebrità come l’ex wrestler Sting e il chitarrista degli Slipknot Jim Root.
La popolarità del fumetto originale e della sua trasposizione cinematografica del 1994 hanno portato alla nascita di un vero e proprio franchise con al centro un personaggio detto “Il Corvo”.
Ogni capitolo vede protagonista un soggetto tornato in vita grazie all’intervento di un’entità soprannaturale dalle fattezze di un corvo, deciso a vendicare la propria morte e quella di una persona cara.
Il look del Corvo non è una regola ferrea, sebbene in genere sia presente. In alcuni casi è un look applicato spontaneamente, mentre in altri casi (come per Alex Corvis) è una conseguenza della modalità della morte.
Il cognome di Eric, Draven, gli viene dato nel film come assonanza a “the raven”: questo gioco di parole ricorre in altre circostanze, come nelle incarnazioni quali Ashe Corven, Alex Corvis, Jared Poe e Jimmy Cuervo.

II Corvo (Eric Draven) – Aspetto e Personalità
In origine, Eric era un ragazzo per bene magro ma muscoloso, con una forte passione per il rock e un certo apprezzamento per la poesia e la letteratura. Non viene specificata la sua professione nel fumetto, O’Barr lo aveva immaginato come un metalmeccanico, nel film è reso come una rock star.
Una volta tornato dalla tomba, Eric si dedica con dedizione maniacale all’impresa di uccidere tutti coloro che sono coinvolti nella morte sua e di Shelley. Più che un “supereroe” viene caratterizzato come un antieroe, un vigilante spietato che uccide anche persone non direttamente coinvolte nell’omicidio della sua ragazza (seppure malvagie).
Il suo aspetto ora ricorda quello di un pierrot: afferma di indossare “i colori della gioia”, ovvero si ispira alla maschera della tragedia greca.
Ora presenta la pelle del viso bianca come quella di un clown, il trucco nero a mo’ di inquietante sorriso, gli occhi attraversati da una linea nera e l’abbigliamento lugubre. Mentre si muove viene visto spesso un corvo appollaiato sulla sua spalla. L’autore si è ispirato per l’aspetto di Eric a quello del musicista Peter Murphy. Nella serie televisiva il look è una trasformazione mostrata quando Eric diventa il Corvo, e sparisce quando torna normale.
Nel frattempo continua ad abitare nella casa vuota che stavano arredando mentre erano in vita, costrigendosi a rivivere i momenti di gioia che avevano condiviso per soffrire e punirsi.
Il Corvo lo esorta a smettere di assistere a quella fonte di dolore, ma imperterrito Eric continua ad auto flagellarsi per la morte dell’amata Shelly che non è riuscito a impedire.
Il Corvo è molto caratterizzato secondo i dettami della cultura underground del tempo e il suo modo di parlare fa uso di poesie di William Blake e di Charles Baudelaire.
Psicologicamente presenta quindi una serie di disturbi mentali (ride da solo e si taglia con fare masochista) e assume un atteggiamento istrionico (recita frasi poetiche alle sue vittime).
Anche se è spietato con i suoi nemici non sembra disposto a coinvolgere vittime innocenti nella propria crociata, come quando preferisce allontanare un poliziotto giunto sul luogo dell’omicidio del ricattatore anzichè aggredirlo.
Per quanto originariamente non agisca come un vigilante deciso a difendere gli innocenti dai soprusi quanto come un vendicatore, nella storia originale fa amicizia con una bambina sola e maltrattata di nome Sherri alla quale regala il ciondolo della sua fidanzata, e invita la madre degenere a prendersene cura. Nei film il suo ruolo è preso da Sarah, già da prima degli eventi loro amica.
Nonostante la sua vendetta sia il motore principale della trama, Eric Draven è anche un personaggio complesso, con una profonda sensibilità e una connessione emotiva con il suo passato e la sua storia d’amore con Shelly. Pur essendo tornato in vita per vendicarsi, mostra anche una certa compassione verso coloro che sono vittime di ingiustizie simili alla sua.
Tuttavia, è anche tormentato dai ricordi della sua vita passata e dalla sua lotta interiore tra la sua umanità e la sua nuova natura sovrannaturale.
Il Corvo (Eric Draven) – La storia

Eric è un giovane uomo che sta per coronare il suo sogno d’amore con la fidanzata Shelly.
Una notta, la loro auto rimane in panne. Mentre Eric cerca di ripararla si avvicina un’auto con a bordo dei balordi, che subitano approfittano dell’occasione.
Eric tenta di dissuaderli ma gli sparano in testa, il colpo è talmente vicino che i suoi capelli prendono fuoco: un corvo nero gli appare e gli chiede di non guardare, ma lui lo fa e vede i criminali abusare di Shelly.
Successivamente sente i medici cercare di salvarlo a dispetto delle gravissime ferite alla nuca.
Il corvo gli appare, contrariato del fatto che Eric “non stia seguendo le regole” e si stia rifiutando di passare all’aldilà; sente inoltre dire dai medici intenti a cercare di salvarlo che Shelly è morta.
Un anno dopo Eric torna in vita e si dota di un aspetto più cupo e minaccioso: i lunghi capelli neri scarmigliati, il volto bianco, un sorriso nero che va da guancia in guancia. Il suo unico scopo diventa quello di vendicarsi di coloro che hanno ucciso lui e Shelly, e per questo inizia a risalire verso la cima della piramide a partire dai suoi membri più deboli.
Eric sembra inarrestabile, proiettili e pugnali non lo uccidono, ed elimina facilmente il vecchio Top Dollar e la sua banda. Dopo avere eliminato Tin Tin raggiunge Tom Tom e gli taglia le gambe. Prima che il criminale possa morire per la ferita, Eric scopre da quest’ultimo che l’anello di fidanzamento di Shelly è stato venduto a Gideon, un titolare di un banco dei pegni.
Recupera dal ricettatore, dopo averlo ucciso, l’anello di fidanzamento che aveva donato a Shelly, e distrugge il suo negozio. Incontra una ragazzina, Sherri, trascurata dalla madre, una prostituta che va a letto con un tossico di nome Funboy.
In cambio della promessa di una morte indolore Funboy lo guida verso gli scagnozzi di T-Bird, un criminale a capo di un traffico d’armi in combutta con Top Dollar.
Armato di tutto punto elimina Shelby il gigante, la guardia del corpo di T-Bird, e esorta Funboy a suicidarsi con una overdose di morfina.
Giunge il momento dello scontro finale: T-Bird e la sua banda sono impotenti contro l’immortale e implacabile avversario, che porta a termine la sua carneficina nello stesso luogo della sua morte un anno prima ed elimina tutti i membri rimanenti della gang. Alla fine, torna davanti alla innnevata tomba sua e di Shelly e si prepara a reincontrarla nell’aldilà.
Il corvo – Poteri e Abilità
Sebbena nel fumetto originale non venga chiarito dall’inizio, con il proseguire della lettura si apprende che Eric sia tornato in vita grazie all’intervento di un corvo, oppure che sia diventato di fatto immortale rifiutandosi di scendere nell’aldilà prima di avere compiuto la propria vendetta.
Nella storia originale, Eric Draven è accompagnato da un corvo nero che gli parla (mentre nel film si limita a gracchiare) e che lo supplica di non rivivere le scene che gli provocano dolore, avvertimento che non segue mai, al che l’uccello constata con rammarico il suo intento autolesionista.
Nel fumetto originale il corvo appare soltanto nelle scene nelle quali Eric è da solo oppure dal suo punto di vista, mentre non appare quando si inquadrano gli altri personaggi, lasciando intendere che si tratti di una sorta di manifestazione psichica.
Nel film invece è un uccello vero e proprio e può essere ferito, anche se dimostra di sopravvivere a ferite normalmente mortali.
Il corvo sembra essere legato a un altro spirito chiamato Skull Cowboy: questo appare nel fumetto originale in tre occasioni relazionandosi con Eric e guidando il corvo verso il suo protetto.
Sarebbe dovuto apparire nel film del 1994 interpretato da Michael Berryman in due scene: nel momento della risurrezione di Eric e quando lo informa che allontanarsi dal sentiero della vendetta lo avrebbe portato a vagare senza meta come lui; al suo rifiuto di smettere di intervenire nella sorte dei vivi gli avrebbe tolto i suoi poteri.
La scena venne però tagliata siccome il personaggio dava l’idea di essere poco più di un grillo parlante, e si dette più spazio alla vulnerabilità che deriva dal ferimento del corvo. Appare invece nella serie televisiva.
Il Corvo (vigilante) è provvisto di un certo numero di poteri paranormali quali:
- probabile immortalità, essendo già morto, fino a quando la sua missione non è conclusa
- insensibilità al dolore: il protagonista subisce diverse ferite mortali come proiettili nel petto e nella testa, mani trapassate da lame, siringhe piene di morfina conficcate nel cuore, senza provare apparentemente dolore
- (nei film) fattore di guarigione che cancella le ferite rapidamente (a eccezione di quelle auto inflitte)
- forza sovrumana
- trasformazione: può trasformarsi in tale uccello e ottenere le stesse capacità
- velocità e riflessi sovrumani
- (nei film) empatia tattile: il Corvo può acquisire memorie della persona amata dall’oggetto che essa ha toccato, oppure condividere sensazioni toccando gli occhi di un’altra persona (come quando uccide Top Dollar infliggendogli 30 ore di sofferenza di Shelly in una volta sola)
- capacità di sparire e ricomparire
- legame psichico con il corvo: può vedere le stesse cose che vede l’animale
- legame con animali: in alcune scene fa riferimento a “degli amici che lo seguono” e vengono inquadrati dei gatti sull’attenti, suggerendo che possieda un qualche legame almeno con tale genere di felini
- ottime capacità di mira e di combattimento (acquisite dopo la resurrezione)
Nella sua nuova forma Eric non ha bisogno di mangiare o dormire e possiede una forza e resistenza superiore alla norma che gli consentono di tenere testa a qualsiasi avversario. Possiede un’agilità sovrumana e la capacità di vedere attraverso il corvo e con visione felina. Finché è sostenuto dalla propria brama di vendetta non può essere ucciso e le sue ferite guariscono a una velocità sorprendente. Sembra essere in grado di guarire gli altri a un certo livello, come quando rimuove la morfina dal corpo di Darla Mohr semplicemente toccandola. Grazie a queste portentose abilità, il Corvo viene rappresentato come praticamente invincibile.
Le doti fisiche sovrumane, a seconda delle fonti, vengono giustificate come alimentate dal dolore oppure dall’amore per la persona persa.
La versione del fumetto è praticamente invincibile e il suo unico avversario è a conti fatti la sua stessa salute mentale; Eric è spesso preda di episodi depressivi, deliri e comportamenti autolesionisti, non riuscendo a superare il trauma per la morte sua e della sua fidanzata.
La versione del film al contrario è legata a stretto filo a quella del Corvo, che tutti possono vedere, e se l’animale viene ferito la sua invulnerabilità viene compromessa.
Appare inoltre in grado di assorbire e immagazzinare le emozioni provate da altri, al fine ad esempio di trasmetterle alla vittima come forma di tortura, come fa con Top Dollar infondendogli trenta ore di dolore di Shelly.
Tuttavia, se l’uccello che lo accompagna viene ferito o ucciso, il vigilante perde in proporzione i suoi poteri. Ciò accade anche se crede che la sua missione è terminata (come accade ad Alex Corvis quando gli viene fatto credere di non avere più obiettivi da sterminare).
Nella serie televisiva inoltre il personaggio switcha dal suo aspetto normale a quello truccato quando è vittima della rabbia, nel film invece quando il corvo viene ferito la sua invulnerabilità sparisce e il suo volto torna quello di partenza.
Nelle scene rimosse del film è introdotta l’idea che l’invulnerabilità del personaggio sparisca più questi rimanga invischiato con le faccende del mondo dei viventi.
Il fumetto “The Crow: Waking Nightmares” stabilisce che il Corvo perde i suoi poteri se decide di abbandonare il sentiero della vendetta. in tal caso diventa vulnerabile e subentra il rigor mortis, come se si trovasse nella tomba.
Nell’universo espanso di romanzi e fumetti apprendiamo che un Corvo può tornare dall’aldilà in più occasioni e che possono essere attivi più Corvi allo stesso tempo.
Eric Draven – Altre apparizioni
Il fumetto originale è stato ristampato in una versione espansa di 60 pagine nel 2011, che stando all’autore contiene ulteriore materiale visivo interessante e approfondimenti sulla romance dei protagonisti.
Nel film del 1994 la storia segue tendenzialmente in modo fedele quella originale ma con diverse differenze.
Eric qui è una rockstar (quindi le scene nelle quali fa danza classica sono sostituite da esercizi con la chitarra) e ha un rapporto più amichevole con Albrecht (il poliziotto che ha seguito il caso del suo omicidio) e con Sarah (l’equivalente di Sherri nel fumetto). Sono state omesse le scene di autolesionismo e in genere il personaggio appare più sano di mente della sua controparte cartacea, oltre che dall’atteggiamento più eroico.
Top Dollar – qui più giovane e abile combattente con la spada – viene presentato come il nemico principale nonché un boss criminale intento a far bruciare intere aree della città. Inoltre presenta una “sorella carnale” che gli spiega che il corvo funge da tramite tra Eric e il mondo dei vivi, perciò che occorre uccidere il primo per fare morire il secondo.
Il remake a fumetti del 1999 della Image Comics segue una trama simile ma con un ordine degli eventi differenti, probabilmente per costruire un aggancio tra il fumetto originale e il film del 1994.
Come in quest’ultimo infatti l’aggressione non avviene in strada ma in casa, con Eric che viene gettato dalla finestra dell’appartamento. La coppia viene uccisa un giorno prima delle nozze, essenzialmente dal gruppo di spacciatori che hanno colpito le persone nell’appartamento sbagliato. In questa storia viene coinvolto nell’indagine per individuare l’assassino di una ragazzina; scopre che la tomba di Shelley è stata profanata e incontra un altro vigilante, Walker, in grado di comunicare con i lupi, che sta uccidendo degli assassini.
Eric compare anche nel crossover a fumetti The Crow/Razor: Kill the pain e si legge sulla tomba che il suo cognome anche qui è Draven.
Nel film “Il Corvo 2 – la città degli angeli” Eric appare brevemente, e questo è l’unico dei sequel ad allacciarsi direttamente al primo capitolo.
Eric è interpretato da Mark Dacascos nella serie televisiva The Crow: Stairway to Heaven del 1998. In questa serie il personaggio – a differenza della fonte originale – è più un vigilante che punisce coloro che danneggiano gli innocenti ed è in cerca di redenzione, anziché della vendetta.
Gli “altri” Corvi
In ciascun film a partire dal secondo capitolo e nei romanzi il Corvo possiede un’identità differente, sempre una persona morta in modo violento e tornata in vita per vendicare se stessa e un’altra persona amata.
Il corvo 2 – La città degli angeli. Ashe Corven è un meccanico che viene ucciso con suo figlio Danny per avere assistito a un omicidio di una gang. Il suo nemico, il boss Judah Earl, vuole il suo potere per se stesso. Sarah, l’amica di Eric del film precedente, gli fornisce il trucco facciale in suo onore. Judah cattura il suo spirito corvo e ne beve il sangue per catturare i suoi poteri. Il finale inizialmente avrebbe visto Ashe condannato a vagare sulla Terra, ma in quello ufficiale può riunirsi con Danny.
Il corvo 3 – Salvation. Alexander Frederick “Alex” Corvis viene condannato alla sedia elettrica con l’accusa di avere ucciso la sua fidanzata, e torna in vita per vendicarsi. In questo caso il make up gli appare direttamente in fronte come conseguenza della morte.
La trama è basata sul romanzo The Crow: The Lazarus Heart, nel quale il Corvo è Jared Poe.
Il corvo 4 – Preghiera maledetta, basato sul quinto romanzo della serie. Jimmy Cuervo (Dan Cody nel romanzo) e la sua fidanzata vengono uccisi da dei satanisti che le rubano gli occhi per un rituale. Jimmy torna in vita per rintracciare i colpevoli.
Nella serie Tv compare un altro Corvo femminile, Hannah Foster, che viene riportata in vita dopo l’uccisione sua e di sua figlia. Possiede i poteri del Corvo ma è combattuta tra il desiderio di vendetta e di redenzione.
Nei fumetti e romanzi sono stati prodotti numerosi nuovi avatar del Corvo, dei quali elencherò i più importanti.
Joshua Zane, un nativo americano dei tempi della guerra civile americana che torna in vita un secolo dopo per punire gli assassini dei suoi familiari, reincarnatisi in una banda di biker.
Iris Shaw, la prima Corvo femminile, un’impiegata della Federal Conservation uccisa da dei terroristi assieme al suo figlio non ancora nato. Questa non è in grado di guarire e blocca le ferite con una cucitrice.
Michael Korby: ucciso con sua moglie durante un furto d’auto, viene resuscitato da due corvi chiamati Hugo e Manny, e deve compiere la vendetta prima di esaurire il sangue di Gorgone che scorre nelle sue vene.
Leandre, il Corvo medievale, deve vendicare la morte della moglie e il rapimento del figlio a opera di Lord Arthuro. Riesce a ucciderlo ma nel processo anche il figlio perde la vita. Abbandonato dal corvo è condannato a vagare fino a quando non comprenderà le ragioni dietro tale condizione.
L’Uomo, il prigioniero di un campo di concentramento che viene riportato in vita per vendicarsi dell’ufficiale responsabile della morte sua e dei suoi compagni. Fatto ciò si decide a punire anche un villaggio vicino che sapeva delle atrocità commesse e non aveva fatto niente.
Curare (Carrie) è una ragazza che – a differenza dei suoi colleghi – non crede nella violenza e aiuta il detective del suo caso a trovare il suo assassino.
David Amadio, un chierichetto ucciso assieme ad altre persone in un attacco terroristico a Roma. Una volta compiuta la sua vendetta non può riposare in pace siccome no ha scoperto la mente dietro l’attacco.
Oltre a svariati romanzi, sono state prodotte diverse serie a fumetti tra le quali quelle IDW: The Crow: Skinning the Wolves (2013), The Crow: Curare (2013), The Crow: Pestilence (2014) e The Crow: Memento Mori (2018) (quest’ultima realizzata dal team italiano Roberto Recchioni e Werther dell’edera).
Cosa rappresenta Eric Draven per noi?
Il personaggio de “Il Corvo” può essere considerato più un anti-eroe che un tradizionale eroe o un cattivo. La sua moralità è complessa e sfumata, e può variare a seconda della situazione e dell’interpretazione della storia.
Da un lato, “Il Corvo” è motivato dalla vendetta e dalla giustizia, cercando di punire coloro che hanno commesso ingiustizie, spesso violentemente. Questo potrebbe farlo sembrare un eroe per coloro che vedono la sua azione come una forma di giustizia per le vittime. Tuttavia, la sua vendetta spesso coinvolge un alto grado di violenza e punizione, che può essere moralmente ambiguo.
D’altro canto, “Il Corvo” è anche un personaggio tormentato e oscuramente romantico, con una profonda sensibilità per le ingiustizie subite. La sua missione di vendetta è spesso motivata dal desiderio di fare giustizia per coloro che sono stati vittime di crimini violenti e non puniti dalla legge. Questo lo rende un personaggio più complesso, con una moralità che non si adatta facilmente alla categoria di eroe o cattivo.
Più di ogni altra cosa, il Corvo è un angelo nero motivato da una determinazione implacabile nel realizzare la propria vendetta. La sua natura spettrale e il suo aspetto inquietante lo rendono una minaccia davvero formidabile per coloro che calpestano la vita umana in nome del profitto e di spietate ambizioni. Il suo personaggio incarna il desiderio di giustizia che ritorna dalla tomba e la capacità di affrontare il dolore estremo e la perdita attraverso la forza soprannaturale. La sua figura è oscura e enigmatica, ma allo stesso tempo commovente nel suo tormento e nella sua missione di vendicare l’ingiustizia subita. Il suo simbolo iconico è il corvo nero che lo accompagna, che simboleggia la morte e la sua connessione con il regno degli spiriti.
In definitiva, “Il Corvo” è un personaggio che esplora i confini della moralità e della giustizia, spesso sfidando le convenzioni tradizionali dei personaggi eroici e malvagi. La sua natura ambigua e tormentata lo rende un protagonista affascinante e intrigante, con molte sfaccettature da esplorare.
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