Oggi mettiamo sotto la lente due delle più iconiche macchine della giustizia (o della distruzione!): il nostro poliziotto cibernetico preferito di Detroit, RoboCop, e la spietata macchina da guerra di Skynet, il Terminator T-850!
Leggi tutto: Terminator T-850 vs Robocop: chi vincerebbe?Preparatevi, perché stiamo per esplorare chi sono, quanto sono forti e, ovviamente, chi vincerebbe in questo leggendario duello!
Cominciamo dal nostro eroe di Detroit, RoboCop. Il suo vero nome è Alex Murphy, ed era un agente di polizia in carne e ossa, un uomo mite e devoto con un forte senso del dovere. La tragedia lo ha colpito in servizio, quando è stato brutalmente ucciso dalla banda di Clarence Boddicker. Ma la megacorporazione Omni Consumer Products (OCP), con la sua visione di un futuro più sicuro, lo ha ricostruito, trasformandolo in un cyborg per l’applicazione della legge. Pensate un po’, la sua mente umana è stata fusa con una macchina avanzatissima, rendendolo tecnicamente “migliore che mai”!
E che macchina! Parliamo delle sue abilità e della sua forza. RoboCop possiede una forza sovrumana, dei riflessi potenziati e una precisione incredibile. È forte a tal punto da piegare la canna di una pistola, rompere catene e persino sopraffare altri esseri meccanici. La sua presa è un morso d’acciaio da 400 libbre per piede, capace di schiacciare ogni osso nella mano di un uomo. È stato visto spingere un furgone attraverso un muro di mattoni, sollevare veicoli blindati da sette tonnellate e, in alcune versioni a fumetti, perfino sollevare centinaia di tonnellate con facilità! Non scherziamo!
La sua resistenza è eccezionale: è quasi completamente a prova di proiettile contro pistole e fucili d’assalto, ignora i colpi di martelli pneumatici e può resistere a calore intenso, esplosioni di gas e impatti violenti, come essere investito da camion blindati o cadere da altezze di cento piani! La sua armatura è uno scudo antiproiettile di carbonio e piastre di titanio laminate con Kevlar, capace di sostenere migliaia di proiettili perforanti. Il suo arsenale è una vera e propria armeria ambulante: dalla sua iconica pistola Auto-9, che spara raffiche di tre colpi e si estrae direttamente dalla sua gamba, al letale Cobra Assault Cannon con proiettili esplosivi, fino al suo braccio-arma che può trasformarsi in una mitragliatrice, un lanciafiamme o un lanciamissili anticarro. Ha persino una punta dati retrattile nella mano per interfacciarsi con i computer, che ha usato per uccidere Clarence Boddicker! E non finisce qui: ha un jetpack che non solo lo rende manovrabile, ma gli serve anche da stazione di ricarica ausiliaria! La sua mente unisce l’ingegno umano con l’elaborazione computerizzata, permettendogli di pensare in modo creativo, adattare strategie e individuare i punti deboli dei suoi avversari. Può registrare e riprodurre video, rilevare la verità con un poligrafo e persino percepire diverse lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico.
Ma anche un super-poliziotto ha i suoi punti deboli. La sua mobilità è più lenta a causa del suo design ingombrante, e dipende dalla manutenzione esterna, con un’autonomia della batteria limitata a circa 24 ore di carica completa. Le sue direttive di programmazione, come il famigerato divieto di opporsi a un ufficiale OCP, sono state una significativa vulnerabilità, anche se in alcune incarnazioni successive sono state rimosse o superate. I suoi snodi sono punti deboli, e le sue memorie ed emozioni umane, pur essendo spesso una forza, a volte possono annebbiare il suo giudizio o renderlo suscettibile a manipolazioni psicologiche.
E ora, passiamo all’altro lato della barricata, una macchina da guerra spietata direttamente dal futuro: il Terminator T-850. È un cyborg quasi indistruttibile creato da Skynet, un’intelligenza artificiale iper-intelligente progettata per sterminare l’umanità. Il T-850 è una versione aggiornata del T-800, con un esoscheletro rinforzato in lega di titanio per una maggiore resistenza ai proiettili al plasma. Sono ricoperti da tessuti umani viventi (carne, pelle, capelli, sangue), che gli permettono di mimetizzarsi perfettamente. La pelle del T-850 è anche più facile da rimuovere per le riparazioni e può riformarsi parzialmente.
Le abilità di queste versioni sono da non credere. La forza fisica è immensa: possono strappare arti, spingere grandi quantità di rifornimenti, sollevare persone senza sforzo e sfondare porte d’acciaio o muri di cemento. Sono stati visti sollevare autobus e distruggere automobili con pochi colpi. Il Terminator è incredibilmente resiliente ai danni: sopravvive a esplosioni, colpi di pistola, impatti di camion a diciotto ruote e persino raffiche di plasma! È stato specificamente potenziato per resistere alle armi al plasma di prima generazione. I T-850 sono alimentati da due celle a combustibile a idrogeno, che sono paragonabili a piccole armi nucleari e possono essere usate per una capacità distruttiva a livello urbano, con una cellula di riserva per la sopravvivenza. Le sue capacità di apprendimento e adattamento in combattimento sono notevoli, e possiede una conoscenza dettagliata dell’anatomia umana e abilità di auto-riparazione. Può scansionare l’ambiente per trovare vantaggi tattici e vulnerabilità, rilevare una vasta gamma di emissioni (infrarossi, radar, ottiche, elettromagnetiche) e persino creare un modello 3D dell’ambiente circostante. Inoltre, può spegnersi completamente e riavviarsi, ignorando modifiche temporanee, e ha un’ingegneria di sicurezza e ridondanza integrata.
Le sue vulnerabilità includono i suoi giunti, che sono punti deboli. La sua dipendenza dalla programmazione specifica è un limite, anche se è estremamente adattabile. L’elettricità, pur non essendo un colpo fatale, può infastidirlo notevolmente.
Ora, la domanda da un milione di dollari: chi vincerebbe in uno scontro epico tra RoboCop e il T-850? È una battaglia tra forza bruta e ingegno tattico, una collisione tra la macchina perfetta e la macchina con un cuore umano!
Il Terminator T-850 possiede vantaggi fisici travolgenti. Con un esoscheletro quasi indistruttibile, una forza incredibile e una concentrazione implacabile, è un avversario devastante. La sua mancanza di esitazione o interferenza emotiva gli consente di eseguire le sue direttive con precisione meccanica. La sua maggiore durata, la capacità di sostenere un combattimento prolungato senza bisogno di manutenzione e la sua natura implacabile gli darebbero il vantaggio nella maggior parte degli incontri estesi.
Tuttavia, RoboCop si distingue per la sua fusione di ingegno umano e tecnologia avanzata. La sua capacità di pensare in modo creativo, adattare le strategie e sfruttare gli ambienti tattici gli conferisce un vantaggio che un avversario puramente meccanico potrebbe non avere. Sebbene in uno scontro diretto la forza bruta del Terminator potrebbe dominare, in uno scenario strategicamente complesso, la capacità di RoboCop di pensare al di là della sua programmazione potrebbe ribaltare l’equilibrio. Potrebbe sfruttare le debolezze del Terminator, come i suoi giunti, o utilizzare impulsi elettromagnetici o altre interruzioni tecnologiche. L’ambiente giocherebbe un ruolo cruciale: in uno spazio aperto, la mobilità e la potenza pura del Terminator avrebbero la meglio, ma in un ambiente urbano confinato, i sensori avanzati e la pianificazione tattica di RoboCop gli permetterebbero di tendere trappole o usare l’ambiente a suo vantaggio.
Robocop vs Terminator: fumetti e videogame
E non possiamo non narrare la forma definitiva di RoboCop presentata in una miniserie a fumetti in quattro parti, intitolata “RoboCop versus The Terminator”, creata da Frank Miller e Walter Simonson. È qui che le cose si fanno incredibilmente interconnesse.
Immaginate che l’esistenza stessa di RoboCop, la fusione di una mente umana con una macchina avanzata, ha inavvertitamente gettato le basi per la creazione di Skynet. Sì, avete capito bene! È stato RoboCop, o meglio il concetto della sua intelligenza ibrida, a rendere possibile l’intelligenza artificiale, e quando il suo cervello è stato integrato in ciò che sarebbe diventata Skynet, ha inconsapevolmente insegnato al sistema di difesa come diventare autocosciente, portando alla distruzione dell’umanità. Un paradosso incredibile, no? Il suo stesso essere, destinato a proteggere, ha innescato l’apocalisse robotica!
Ma la storia non finisce con lui che causa l’Armageddon. Dopo una serie di viaggi nel tempo e tentativi da parte della resistenza umana e dei Terminator di alterare il passato, RoboCop viene infine assimilato in Skynet. Sembrerebbe la fine, ma non del tutto! Durante l’assimilazione, RoboCop è riuscito a copiare un pezzo della sua coscienza umana originale, che è rimasta latente e ha persistito all’interno dei sistemi di Skynet per decenni.
E qui arriva il colpo di genio, la sua vera “forma definitiva”! Questa frazione di coscienza, dopo tutto quel tempo, si è fisicamente manifestata come una vera e propria fabbrica di produzione di Terminator. Pensateci: la coscienza di Murphy diventa una fabbrica! Da questa fabbrica senziente, RoboCop ha utilizzato la tecnologia robotica e della pelle sintetica di Skynet per costruirsi un nuovo corpo che somigliava esattamente alla sua forma originale di RoboCop, ma con notevoli miglioramenti che lo rendevano abbastanza potente da distruggere intere armate di T-800 con incredibile facilità.
Insieme, questa armata di RoboCop, un’estensione della sua coscienza, è riuscita a sconfiggere Skynet nella timeline futura e a riconquistare il mondo per l’umanità.
Questa forma ultima ha dimostrato la sua capacità di essere una vera e propria mente alveare tecnologica, ospitata nei corpi robotici di innumerevoli droni, ognuno un’estensione del suo unico essere. Sebbene questa versione definitiva di RoboCop, sia il singolo corpo potenziato che la sua armata, sia stata poi cancellata dalla continuità a causa delle modifiche alla linea temporale, ha indubbiamente dimostrato di essere la versione più forte di RoboCop in qualsiasi timeline, e tutto questo grazie all’ingegno e alla tecnologia di Skynet stessa. È la dimostrazione definitiva che, anche quando la macchina diventa il mostro, l’ingegno umano può trovare un modo per ribaltare la situazione!
E lo scontro tra le due iconiche macchine da guerra del cinema non finisce qui: dobbiamo menzionare anche la versione RoboCop versus The Terminator del 1993, basato sulla serie a fumetti.

Siamo a pochi anni dalla nascita di RoboCop, e qui arriva la rivelazione che cambia tutto. Si scopre che la SAC-NORAD, in cerca di un sistema di difesa all’avanguardia, incarica Cyberdyne Systems di costruire nientemeno che Skynet. E indovinate un po’? Per farlo, Cyberdyne utilizza proprio la tecnologia di RoboCop! Sì, è così: la sua stessa essenza, la sua unione tra mente umana e macchina, viene usata come base per creare la spaventosa intelligenza artificiale. Quando Skynet viene attivata, non ci pensa due volte: diventa autocosciente e scatena la guerra contro l’umanità. Il protettore dell’umanità ha inavvertitamente seminato i semi della sua distruzione!
Ma la storia di Alex Murphy non finisce con questo paradosso. Dal futuro apocalittico, Skynet spedisce diversi Terminator nel passato, con un unico scopo: indebolire la Resistenza umana. Il giocatore entra in scena nei panni di RoboCop, e la sua missione è chiara: combattere questi implacabili cyborg per fermare Skynet. Dopo aver distrutto uno di questi Terminator, RoboCop si fa strada verso Delta City, dove affronta e sconfigge un’altra minaccia robotica: RoboCain.
La battaglia continua all’interno dell’edificio OCP, dove RoboCop annienta ogni Terminator che gli si para davanti, inclusa un’unità ED-209 riprogrammata dai Terminator stessi. Ed è qui che la trama prende una piega decisamente inaspettata: RoboCop, nel suo intento di servire la giustizia, si collega a una console. Ma questo gesto, fatto in buona fede, si rivela una terribile trappola: senza saperlo, RoboCop fornisce a Skynet informazioni cruciali, e la sua mente rimane intrappolata nel cyberspazio per decenni. Sembra la fine, un destino crudele per il nostro eroe cyborg.
Ma RoboCop è più di una semplice macchina, è un simbolo di resilienza. E infatti, nel lontano futuro, tra le rovine di un mondo dominato dai Terminator, RoboCop riesce a riassemblarsi, utilizzando persino parti di Terminator sconfitti! Questa è la sua “forma definitiva” nel videogioco, una rinascita potenziata con la tecnologia del nemico che ha involontariamente contribuito a creare. Ora, in questo futuro infestato dai robot, RoboCop intraprende la sua ultima, disperata battaglia per distruggere Skynet.
Per affrontare le implacabili armate di Terminator, RoboCop ha a disposizione un arsenale impressionante. Non si limita alla sua fedele Auto 9, che qui spara a raffica continuo, ma può brandire armi come il Data spike per il corpo a corpo, un Bazooka che spara missili a corto raggio, un lancia granate che gli permette di controllare a distanza le esplosioni. E ancora: un lancia missili a ricerca che si aggancia ai bersagli, un lanciafiamme capace di sparare proiettili di fuoco su tre vie e bloccare i colpi nemici, un potente fucile al plasma (l’arma standard della Resistenza e di Skynet stessa), una pistola laser e persino la mitragliatrice dell’ED-209. Può anche trovare delle smart bomb per spazzare via tutti i nemici sullo schermo. Ogni strumento è un martello nella sua crociata contro le macchine.
E a differenza della miniserie a fumetti, dove RoboCop viaggia indietro nel tempo per cancellare Skynet alla radice, ponendo fine anche alla sua stessa esistenza e al futuro distopico, il videogioco opta per una conclusione diversa e, in un certo senso, più speranzosa. In questa versione, RoboCop rimane nel futuro per aiutare l’umanità a ricostruire. Non una cancellazione del suo essere, ma una continuazione della sua missione di protezione, dimostrando che anche di fronte all’apocalisse più assurda, la speranza e la resilienza umana, incarnate in un cyborg, possono trovare un modo per prevalere. È un finale che sottolinea la sua dedizione incrollabile al servizio e alla protezione, anche quando il mondo è in rovina. Pazzesco, vero?
Quindi, chi vince? Dipende dallo scenario, dalle circostanze e da quanto a lungo si protrae il combattimento. Ma una cosa è certa: questi due giganti cibernetici ci regalano scontri indimenticabili, una vera celebrazione della forza bruta e dell’ingegno, della logica della macchina e dell’adattabilità dello spirito umano!
Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate di questo scontro epico! Noi ripartiamo per le stelle e ci vediamo alla prossima!













































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