SEO per Ecommerce: Le Migliori Strategie nel 2024

Strategie SEO per ecommerce

Nel mondo del commercio online, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) gioca un ruolo cruciale. Le aziende che si dedicano all’ecommerce devono padroneggiare strategie SEO specifiche per ottenere visibilità e aumentare le vendite. In questo articolo, esploreremo le migliori pratiche SEO per ecommerce nel 2024, offrendo una guida completa per migliorare la tua presenza online.

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Implementare strategie SEO efficaci per ecommerce è essenziale per il successo nel mercato online. Con una combinazione di SEO tecnica, on-site e off-site, è possibile migliorare la visibilità del tuo sito e aumentare le vendite. Ricorda di monitorare costantemente i risultati e di adattare le tue strategie alle nuove tendenze e alle esigenze del mercato.

La live tra Ilario Gobbi e Carmine Pucino inizia con un caloroso benvenuto da parte di Ilario ai suoi spettatori e la presentazione di Carmine come consulente SEO specializzato in e-commerce. Carmine ringrazia per l’invito e condivide alcune informazioni sul suo lavoro, sottolineando la sua passione per l’e-commerce e l’impegno nel settore della consulenza SEO per aziende e agenzie.

Cos’è la SEO per Ecommerce?

La SEO per ecommerce è l’arte di ottimizzare un sito web di vendita online per migliorare il suo posizionamento nei risultati di ricerca. Si tratta di un processo complesso che coinvolge vari aspetti, dalla struttura del sito al contenuto, fino alla link building. Comprendere le differenze tra la SEO generica e quella specifica per ecommerce è fondamentale per implementare strategie efficaci.

Differenze tra SEO Generica e SEO per Ecommerce

La SEO generica si concentra su siti web che non sono necessariamente orientati alla vendita, come blog o siti di informazione. Al contrario, la SEO per ecommerce deve affrontare sfide uniche, come la gestione di migliaia di schede prodotto e categorie. Ecco alcuni elementi chiave che differenziano le due:

  • Struttura del sito: Gli ecommerce hanno una struttura più complessa con molte più pagine.
  • Ottimizzazione delle schede prodotto: Ogni prodotto deve essere ottimizzato per parole chiave specifiche.
  • Gestione dei contenuti duplicati: È comune avere prodotti simili che richiedono strategie di canonical.
  • Link building: Gli ecommerce devono lavorare intensamente sulla link building per aumentare l’autorità del sito.

Carmine spiega che, pur essendo coinvolto anche nella formazione, la sua attività principale è la consulenza. Collabora con diverse agenzie, gestendo spesso interi team SEO. Parla delle sfide e della natura impegnativa del lavoro, menzionando l’importanza di prendersi delle pause per evitare il burnout, soprattutto in periodi intensi come gli aggiornamenti di Google.

Un aneddoto interessante riguarda il periodo in cui si trovava in Thailandia per il suo viaggio di nozze durante un grande aggiornamento di Google nel 2019, che sconvolse le SERP (pagine dei risultati dei motori di ricerca). Questo episodio evidenzia l’imprevedibilità del lavoro SEO e l’importanza di essere pronti a rispondere anche in momenti inaspettati.

Ilario chiede a Carmine di definire le differenze tra la SEO generica e quella specifica per e-commerce. Carmine risponde che la SEO, in generale, si basa su tre macroaree: tecnica, contenuti on-site e off-site. Tuttavia, sottolinea che la SEO per e-commerce è più complessa a causa della grande quantità di pagine e prodotti da gestire, della necessità di organizzare le informazioni in modo efficiente e della gestione dei contenuti ridondanti.

Carmine spiega che un blog interno all’e-commerce è sempre preferibile per vari motivi, tra cui l’ottimizzazione della link building e la gestione dei link interni, che sono cruciali per il posizionamento. Preferisce mantenere il blog come una sottocartella del sito principale piuttosto che come un sottodominio per facilitare l’ottimizzazione.

Quando Ilario chiede quale CMS (sistema di gestione dei contenuti) preferisca, Carmine menziona Prestashop, WooCommerce e Magento come le piattaforme con cui ha più esperienza. Sottolinea che Magento è molto potente ma richiede un impegno tecnico significativo, adatto a siti molto grandi con molte referenze.

Carmine discute anche strategie per ottimizzare il crawl budget, cioè la capacità di Google di scansionare e indicizzare le pagine di un sito. Suggerisce di dare priorità alle pagine più importanti e di ottimizzare la struttura delle tassonomie e dei link interni. Menziona l’importanza di bloccare l’indicizzazione delle URL dinamiche create dai filtri e dalle ricerche interne per evitare di sovraccaricare il budget di scansione di Google.

Carmine risponde a una domanda del pubblico sulla creazione massiva di descrizioni prodotto con strumenti automatizzati. Sostiene che questi strumenti possono essere utili come punto di partenza, ma le descrizioni devono essere ottimizzate manualmente per avere un impatto reale. Suggerisce di concentrare gli sforzi di ottimizzazione sui prodotti più importanti, per garantire una maggiore visibilità e competitività.

Ricerca e Ottimizzazione dei Prodotti

L’ospite racconta un’esperienza passata di ricerca per un cliente che vendeva scooter elettrici per disabili. La ricerca si concentrava non solo sulle specifiche tecniche, come batteria e potenza, ma anche su aspetti pratici rilevati dalle recensioni degli utenti. Per esempio, la capacità dello scooter di affrontare salite ripide e la larghezza adatta alle porte standard delle case.

Scraping delle Recensioni

Carmine parla di tecniche di scraping per raccogliere recensioni da siti come Amazon e Trustpilot. Viene discussa la legalità e l’utilità di queste tecniche, suggerendo l’importanza di avere recensioni verificate per migliorare la credibilità del prodotto.

Gestione di e-commerce Multi-Settore

Si discute se sia meglio gestire un e-commerce multi-settore con portali separati o con un unico portale diviso in sottocartelle o sottodomini. La decisione dipende dall’autorità e riconoscibilità del brand. Se il brand è già forte e riconosciuto, può gestire diverse categorie di prodotto su un unico portale. Altrimenti, è meglio separare i settori per evitare confusione e migliorare il posizionamento SEO.

Importanza del Blog

Il blog è essenziale per migliorare l’autorevolezza del sito e per attrarre utenti attraverso keyword informative. Permette di catturare l’interesse di utenti che stanno ancora cercando informazioni e non sono pronti ad acquistare immediatamente. Inoltre, aiuta nella link building, rendendo il sito più naturale e autorevole agli occhi dei motori di ricerca.

Gestione dei Contenuti Duplicati

L’ospite suggerisce l’uso del tag canonical per gestire i contenuti duplicati. Ad esempio, se ci sono prodotti molto simili, è meglio indicare a Google quale versione è quella principale per evitare problemi di duplicazione e migliorare il posizionamento SEO.

URL dei Prodotti

Si consiglia di mantenere gli URL dei prodotti puliti, senza includere le categorie, per evitare duplicati e semplificare la gestione del sito. Questo è particolarmente utile se un prodotto appartiene a più categorie.

Implementazione delle Recensioni

Per aumentare la fiducia degli utenti, è meglio affidarsi a piattaforme di recensioni esterne piuttosto che implementarle internamente. Le recensioni su portali specializzati sono percepite come più credibili e affidabili dagli utenti.

Indicizzazione dei Contenuti

Per velocizzare l’indicizzazione dei nuovi contenuti, l’ospite consiglia di inviare la sitemap a Google Search Console e, se necessario, richiedere l’indicizzazione manuale dei nuovi URL.

Se un prodotto non tornerà mai più disponibile, è meglio reindirizzare l’URL alla categoria più vicina. Se invece esiste la possibilità che il prodotto torni disponibile, è meglio mantenere la pagina attiva con un messaggio di avviso.

Checklist per i Neofiti del SEO per e-commerce

  1. Screaming Frog: Utilizzare questo strumento per analizzare la scansionabilità del sito, errori, gestione dei canonical, hreflang, title, headings, meta descrizioni e immagini.
  2. Google Search Console: Utilizzare per ottenere informazioni dettagliate sul sito e migliorare l’ottimizzazione.
  3. Keyword Research: Effettuare una ricerca delle keyword per ottimizzare le tassonomie del sito.
  4. Internal Linking: Ottimizzare i link interni utilizzando strumenti come Screaming Frog per verificare e migliorare l’interlinking.
  5. User Experience (UX): Assicurarsi che il sito sia user-friendly e ottimizzato per la conversione, con particolare attenzione alla struttura delle URL e alla gestione dei contenuti duplicati.

L’ospite conclude sottolineando l’importanza di una strategia SEO ben pianificata e di una costante ottimizzazione del sito per garantire il successo di un e-commerce.

La superficie delle potenzialità prospettiche dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’e-commerce rappresenta solo le prime cose che ci vengono in mente e che possiamo sfruttare, ma sono solo un accenno delle vere possibilità. Man mano che avanzeremo, non parliamo neanche di anni, perché l’evoluzione è così rapida che è difficile starle dietro, scopriremo una serie di opportunità che oggi sono del tutto inimmaginabili. Un esempio in questo senso è dato dal lavoro di Alessio Pomaro, un collega bravissimo e molto attivo nel campo dell’intelligenza artificiale. Alessio pubblica frequentemente su Facebook e LinkedIn riguardo l’utilizzo dell’IA per la creazione di immagini e video, mostrando cose davvero straordinarie.

Oggi, forse, quei video non sono ancora perfetti: si può notare qualche piccola imperfezione nei volti delle persone, ma guardando al futuro, è chiaro che le immagini saranno create tutte ad hoc. Non solo, saremo in grado di contestualizzarle e brandizzarle, mostrando occasioni d’uso attraverso i video. Ad esempio, se voglio dimostrare che il mio telefono è impermeabile, non lo scriverò solo nella descrizione, ma creerò una scena in cui il telefono cade nella vasca o nel lavapanni, e il prodotto viene visto materialmente in azione.

Queste opportunità saranno molto utili in futuro, specialmente per chi lavora nel campo della grafica o degli e-commerce in generale. Vedranno probabilmente emergere interessanti opportunità di lavoro. Non bisogna vedere l’intelligenza artificiale come una minaccia, ma come un’opportunità. Chi lavora nella grafica potrebbe non creare più immagini manualmente su Photoshop, ma utilizzerà l’intelligenza artificiale per soddisfare le richieste dei clienti con strumenti e approcci diversi. È solo un’evoluzione naturale del settore.

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