Oggi ci immergiamo nelle profondità di Sundered, un titolo videoludico che fonde in modo magistrale l’esplorazione e l’azione frenetica tipiche dei Metroidvania con le inquietanti atmosfere dell’universo di Lovecraft. Preparatevi a un viaggio nella follia, mentre esploriamo la sua storia intricata, i nemici agghiaccianti, i diversi finali e le profonde influenze di orrore cosmico che pervadono ogni pixel di questo capolavoro disegnato a mano.
Sundered: la storia
Il nostro viaggio comincia in un futuro apocalittico, dove il mondo è in uno stato di lenta, inesorabile decadenza, precipitato in rovina da una misteriosa calamità avvenuta secoli fa. In questo deserto polveroso e spazzato dal vento, seguiamo le gesta di Eshe, una talentuosa meccanica di un gruppo nomade, che si dedica a recuperare parti e riparare le macchine ormai logore per la sopravvivenza della sua gente. Un giorno, un suo compagno fidato non fa ritorno da una missione di recupero, spingendo Eshe all’azione. La sua ricerca la conduce in una strana tempesta di sabbia, che la trascina in una fossa misteriosa. Qui, Eshe inciampa sulla fonte di potere che ha causato la distruzione del mondo secoli prima, trovandosi intrappolata in un mondo sotterraneo in continua mutazione.
Appena si avventura nelle profondità di questo abisso mutevole, Eshe si imbatte nel Trapezoedro Brillante, un congegno inquietante e una sacra pietra che diviene la sua arma e il suo compagno. Il Trapezoedro le concede il potere di difendersi, ma è un’entità con i suoi propri desideri, essendo in realtà la coscienza di Nyarlathotep. Questo artefatto misterioso inizia immediatamente a spingere Eshe ad accettare il suo potere oscuro, suggerendo che corrompere le sue abilità con gli Elder Shards la renderà più potente.
La storia di Sundered è intessuta attorno a un conflitto titanico tra due fazioni principali: le Valkyrie e gli Eschaton. Le Valkyrie erano un tempo un’organizzazione militare e scientifica il cui unico scopo era difendere ciò che restava dell’umanità. In un mondo in declino, il loro leader, il Generale Leonard Waters, scoprì una strana città sotterranea dove le persone prosperavano nonostante il disastro globale. Questi abitanti, gli Eschaton, dedicavano la loro vita a un dio sconosciuto e la loro prosperità sembrava derivare proprio dallo Splendente Trapezoedro, che Waters ambiva per il bene superiore dell’umanità.
Gli Eschaton, d’altra parte, sono una civiltà teocratica e devota che si ritirò in caverne sotterranee per adorare Nyarlathotep, l’Antico. Nyarlathotep, presentatosi ai loro antenati, aveva donato loro il Trapezoedro Brillante come chiave per qualcosa di più grande. Gli Eschaton credevano che, seguendo le parole del Trapezoedro, avrebbero potuto condurre un rituale sacro per aprire un portale alla dimensione del loro dio, permettendo all’Antico di discendere e purificare il mondo per una nuova rinascita dell’umanità.
La guerra tra Valkyrie ed Eschaton fu inevitabile. Nel mezzo di questo terribile conflitto, il Generale Waters si infiltrò nella Cattedrale, dove la sacerdotessa degli Eschaton, Ishaela Bha’gor, stava conducendo il rituale per liberare Nyarlathotep. L’interruzione del rituale da parte di Waters causò una reazione a catena devastante: il portale esplose in milioni di frammenti di energia eldritch corrosiva. Questa esplosione non solo distrusse il portale ma corruppe tutto e tutti: gli Eschaton divennero orrori inumani e i Valkyrie si fusero con le loro macchine da guerra. Il paesaggio stesso si deformò e divenne instabile.
Mentre Eshe si muove in questo mondo rovinato, si scontra con una miriade di nemici, ognuno terrificante e unico. Queste creature, spesso generate in orde improvvise, variano notevolmente a seconda della regione. Nel Campo Valkyrie, si incontrano gli Aranea, piccoli nemici che camminano su terra e pareti, caricando con elettricità, e i Meteoroid, piccoli robot fluttuanti che si lanciano verso Eshe. Ci sono anche i Wurm, simili a lumache che si interrano e riemergono con un’onda d’urto, e i robot Hunter, stazionari ma capaci di sparare raggi laser attraverso i muri, con una modalità difensiva che genera esplosioni. I Panzer, altri robot, fluttuano e attaccano con fendenti di lame.
Nella Città Santa degli Eschaton, si affrontano i Crawler, figure mascherate che si muovono rapidamente anche sulle pareti, lanciandosi con denti circolari. Gli Screamer sono grandi vermi alati che sparano proiettili infuocati, mentre i Devourer, creature massicce, si teletrasportano e colpiscono con tentacoli. I Cultist, grandi figure ammantate, lanciano esplosioni ritardate o evocano muri corrotti per ostacolare Eshe.
Infine, nella Cattedrale, i nemici includono i Sentinel, robot con scudo che sparano con le loro armi, e gli Abberation, fori piatti da cui spuntano maschere, che lanciano proiettili a ricerca. I Notoctus sono sfere spinose stazionarie che sparano viti acuminate, mentre le Medusozoa sono enormi creature simili a meduse che fluttuano e caricano potenti raggi energetici. Molti di questi nemici presentano varianti più forti, indicate da prefissi, e se Eshe corrompe le sue abilità, copie fantasma degli avversari appaiono nelle orde, infliggendo danno ma morendo istantaneamente al primo colpo. L’arte disegnata a mano conferisce a ogni creatura un aspetto fantastico, sebbene a volte l’elevato numero di nemici possa rendere l’azione confusa.
La progressione di Eshe nel gioco ruota attorno agli Elder Shards, frammenti del rituale fallito e contenitori di energia eldritch. I boss principali rilasciano uno Elder Shard completo, mentre i miniboss ne lasciano frammenti, tre dei quali formano uno shard completo. In totale, ci sono sette Elder Shards sparsi nelle tre regioni del gioco. Le scelte di Eshe riguardo a questi shards determinano uno dei tre possibili finali.

Il finale predefinito, chiamato “Una Fetta di Bene e Male”, si ottiene se Eshe non abbraccia o distrugge tutti e sette gli Elder Shards, magari per non averli trovati tutti o per aver optato per una combinazione intermedia. Eshe affronta Nyarlathotep, il dio che gli Eschaton cercavano di evocare. Dopo averlo sconfitto, un portale si apre, permettendo a Eshe di fuggire e tornare a vagare nel deserto. Tuttavia, con orrore, si rende conto che il Trapezoedro Brillante è tornato con lei, a dimostrazione che, nonostante la vittoria apparente, la sua influenza persiste. In questo finale, Nyarlathotep combatte Eshe in modo quasi finto, per darle l’illusione di avere il controllo.
Il finale della Resistenza, “Faro di Speranza”, si ottiene quando Eshe decide di portare tutti e sette gli Elder Shards all’inceneritore, una macchina costruita dal Generale Waters prima della sua morte. Distruggere gli shards non solo fornisce moneta per i potenziamenti, ma espande anche l’albero delle abilità del Trapezoedro con nuovi nodi. Il Trapezoedro esprime la sua delusione per queste scelte. Quando tutti gli shards sono distrutti, Nyarlathotep acquisisce una fase extra nella battaglia finale: dopo la sua sconfitta iniziale, il Trapezoedro Brillante abbandona Eshe e si fonde con l’abominio caduto, rivelando che il dio è la sua vera forma, per tentare di ucciderla definitivamente. Eshe deve combattere senza la sua spada, affidandosi al cannone. Sconfiggere questa forma finale annienta sia Nyarlathotep che il Trapezoedro, ma il portale di fuga si frantuma, lasciando Eshe intrappolata per sempre nelle caverne, in una oscurità priva di vita. Qui, Nyarlathotep comprende che Eshe non si corromperà e cerca di eliminarla per salvaguardare la sua possibilità di uscire, ma il portale, indebolito, si chiude per sempre.
Infine, il finale dell’Abbraccio, “Uno con il Vuoto”, si ottiene portando tutti e sette gli Elder Shards agli Altari delle Abilità per corrompere le proprie capacità. Eshe abbandona la sua umanità seguendo la via dell’antico dio. Dopo aver abbracciato pienamente il potere del Trapezoedro, Eshe si reca nel Nether per affrontare un boss diverso: un doppelganger radiante di se stessa. Dopo la sua sconfitta, questa copia si muta in “Umanità”, un mostro grottesco che simboleggia ciò che Eshe ha sacrificato. Sconfiggere questa bestia permette a Eshe di sfuggire al regno maledetto. Distruggendo gli ultimi barlumi della sua umanità, Eshe si fonde con lo Splendente Trapezoedro, acquisendo un potere quasi divino e aprendo un nuovo portale per il deserto, da cui, sotto la sua direzione, l’oscurità antica inonda il mondo. Questo finale rappresenta la totale sottomissione al volere di Nyarlathotep.
I Miti di Cthulhu in Sundered
Sundered è profondamente intriso di influenze Lovecraftiane, non solo nella trama ma anche nell’estetica e nel design. Dal Trapezoedro Brillante stesso, direttamente ripreso dai racconti di Lovecraft come contenitore di una coscienza cosmica, a Nyarlathotep, che si manifesta come una figura ingannevole e manipolatrice, il gioco abbraccia appieno il mito di Cthulhu. Le abilità corrotte di Eshe, ad esempio, portano nomi che richiamano esseri del Mythos, come Mi-Go e Atlach-Nacha. La costante minaccia della perdita della sanità mentale e della trasformazione in qualcosa di inumano, un tema centrale nell’opera di Lovecraft, è il fulcro delle scelte morali e meccaniche di gioco di Sundered. È un’esperienza che ci ricorda come, di fronte a poteri più grandi della nostra comprensione, la resistenza può portare a una fine solitaria e disperata, mentre l’abbraccio della follia può trasformarci in qualcosa di mostruoso, ma con un potere inimmaginabile.
Immaginatevi di fronte a un labirinto di vetro: ogni volta che si rompe, il labirinto si ricompone, diverso ma ugualmente claustrofobico. Voi, Eshe, siete al centro. Una voce suadente vi sussurra di bere da una pozione oscura per vedere attraverso il vetro e distruggere gli ostacoli, ma sapete che ogni sorso vi rende sempre più simili alla creatura che vi ha intrappolato. La scelta è tra tentare di conservare la vostra forma originale in un’eterna prigione di oscurità, o diventare voi stessi il mostro, per ridisegnare il labirinto a vostra immagine, anche se ciò significa liberare l’orrore nel mondo.












































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