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Come Promuovere un Libro Autopubblicato con il Self Publishing

Live Michele Amitrani

Puoi raccontarci un po’ della tua esperienza nel mondo del self publishing e cosa ti ha spinto a scegliere questa strada?

Mi chiamo Michele Amitrani. Sono un autore autopubblicato che ha scritto diversi libri e conosco il mondo del self publishing da oltre 10 anni.

Quali sono le principali sfide che gli autori indipendenti devono affrontare in Italia rispetto ad altri Paesi?

Abbiamo una differenza a livello di gusti personali e di recepimento del mercato. In Italia, fantasy e fantascienza sono considerati generi di nicchia e vendono di conseguenza. Thriller e romance, in Italia come all’estero, sono generi molto più gettonati da coloro che ambiscono a ritorni economici dalla scrittura più consistenti.
Ora dobbiamo fronteggiare anche la concorrenza di autori esteri che, traducendo i libri, si stanno espandendo anche in Italia, e che grazie a volumi di vendita maggiori alle spalle possono contare su mezzi pubblicitari più consistenti.

Che consiglio daresti a chi vuole iniziare a scrivere un romanzo ma non sa da dove cominciare?

Chi vuole dedicarsi al mondo del self publishing deve avere chiare le difficoltà a cui andrà incontro. I ritorni monetari dipendono da molti fattori: notorietà, genere scelto, concorrenza, ecc.

Talvolta un autore viene anche colto da dilemmi mentali, vedasi la ‘sindrome dell’impostore’ quando pensa di non avere sufficientemente talento e di non meritare il proprio successo.

A chi deve ancora iniziare con la carriera di scrittore, suggerisco di cominciare con la realizzazione di racconti e novellette anziché di libri. Bisogna sapere, oltre che come iniziare, anche come ultimare un libro. Non sapere come compiere questo passo può tradursi nel rimanere bloccati nella scrittura di un libro, che è un’opera molto impegnativa (può richiedere anche mesi se non anni). Scrivere una storia ad esempio di 1000/2000 parole, poi crescere progressivamente nella lunghezza, è un buon esercizio prima di cimentarsi in un romanzo.

Quali sono le differenze più significative tra pubblicare un libro con un editore tradizionale e farlo in self publishing?

Un editore serio crede nella propria proposta editoriale e si occupa degli aspetti di marketing, impaginazione, creazione della copertina, ecc.

Spesso un autore vuole soltanto scrivere, in tale caso l’editoria tradizionale gli permette di non dovere seguire queste attività. Un editore tradizionale, in teoria, consegna anche un anticipo allo scrittore.

Ci sono piattaforme o strumenti che consigli per la pubblicazione e la promozione di un libro auto-pubblicato?

So di colleghi che utilizzano l’intelligenza artificiale, anche per la scrittura vera e propria. Non mi risulta che sia ancora nato un best seller scritto completamente con le IA. Io utilizzo l’intelligenza artificiale per altre funzioni, come il marketing. Suggerisco in ogni caso di utilizzarla ‘a piccole dosi’, per quelle attività per le quali fornisce un valore aggiunto.

Io utilizzo Scrivener per creare la prima bozza del manoscritto, e poi passo a Vellum per l’impaginazione, aggiunta immagini, ecc. Sono tra i migliori programmi professionali in circolazione, e di conseguenza hanno un costo (una tantum) da sostenere.

Parliamo di marketing: quali strategie hai trovato più efficaci per promuovere un libro indipendente?

Sicuramente le sponsorizzazioni sono utili per fare conoscere un libro a un pubblico mirato, come ho consigliato a un autore con mezzi economici. Questi strumenti a pagamenti aiutano ad aumentare la visibilità.

Se non si hanno centinaia, migliaia di euro per un lancio del libro, e non si ha una presenza online consiglio di realizzare un secondo libro, al fine di creare un catalogo di prodotti. Più sono, come nel caso di una serie, meglio è.

Ovviamente bisogna verificare di essere in grado di scrivere un romanzo di senso compiuto, con un inizio e una fine ben strutturati. Se optate per un finale aperto, assicuratevi di avere a breve pronto un seguito!

Quali errori comuni vedi fare agli autori self published e come possono evitarli?

Lavorare da soli a copertine, editing, ecc., può tradursi in uno svantaggio, anche se il risultato finale varia sicuramente in base alle specifiche competenze possedute. Consideriamo comunque che quando andiamo a competere con autori di calibro internazionale, se il nostro scopo è guadagnare, dobbiamo raggiungere uno standard soddisfacente. Se invece la nostra passione è soltanto scrivere, possiamo ad esempio allenarci sul nostro blog o su Wattpad, in modo da ricevere pareri utili per scrivere dei romanzi migliori.

Esistono varie strade, non è detto che auto pubblicare su Amazon sia quella migliore a priori. In genere, ritengo che un lettore sia più incline a perdonare errori stilistici o grammaticali piuttosto che una storia non bella.

Come si può costruire una comunità di lettori fedeli quando si è autori indipendenti?

Non suggerisco di condividersi in maniera indiscriminata presso persone che non hanno mai sentito parlare di noi e non mostrano interesse. Meglio utilizzare quel tempo per scrivere un nuovo romanzo.

Il traffico alla tua pagina Amazon non è sinonimo di vendite. La qualità del romanzo che si vuole vendere non è scontata.

Il self publishing non è uno sprint, è una maratona. Se con il duro lavoro si riesce a costruire una nicchia di lettori affezionati, si ha raggiunto un ottimo risultato.

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