I Migliori Tool AI per la Content Creation

IA - Live Igor Papo

Oggi parliamo di un tema molto attuale e in continua evoluzione: le intelligenze artificiali (IA). Per esplorare questo argomento, abbiamo con noi Igor Papo, un noto marketer e content creator su YouTube.

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Igor risponde con entusiasmo, spiegando un po’ di sé: “Ciao Ilario, ciao a tutti! Per chi non mi conosce, mi occupo di marketing digitale, aiutando le aziende a crescere attraverso campagne pubblicitarie, automazione e ottimizzazione, con un focus particolare sul performance marketing. Ho anche un canale YouTube dove condivido contenuti che spaziano dal marketing digitale all’intelligenza artificiale. Nei miei video, offro guide, tutorial e introduzioni a nuovi strumenti utili per imprenditori, professionisti e content creator.”

Ilario, incuriosito dal lavoro di Igor, gli chiede: “È interessante notare come tu abbia deciso di aprire un canale YouTube su un argomento così dinamico come quello delle IA. Immagino richieda un grande sforzo rimanere aggiornati e produrre contenuti di qualità!”

Igor conferma: “Sì, è vero, creare contenuti su YouTube richiede molto impegno, soprattutto in un settore in continua evoluzione come quello delle IA. Ho avviato il canale per condividere ciò che imparo nel mio lavoro quotidiano e per aiutare chi, come me, lavora nel marketing o nella creazione di contenuti. Negli ultimi due anni, l’intelligenza artificiale ha avuto un impatto enorme, e ho pensato che potesse essere utile offrire a chi mi segue una guida su come utilizzare al meglio questi strumenti.”

Ilario, riflettendo sulla sua esperienza, aggiunge: “Mi ritrovo molto in questa forma mentis. Anch’io sento il bisogno di rimanere aggiornato per non restare indietro. Condividere quello che si impara è un ottimo modo per consolidare le conoscenze e aiutare altri. Il flusso di novità nel campo delle IA è costante, ma il tuo approccio di selezionare e testare le informazioni prima di condividerle è davvero efficace.”

Igor spiega come cerca di gestire questa mole di informazioni: “Esatto. Il mio obiettivo è intercettare le novità, testarle e capire se possono essere utili per il lavoro quotidiano di chi mi segue. Ogni giorno escono nuovi strumenti, ma non tutti sono realmente utili. Solo quelli che apportano un valore aggiunto finiscono sul mio canale.”

Ilario poi tocca un tema delicato: “Parlando della situazione attuale, molti temono che le IA possano rubare posti di lavoro. Tu come vedi questo scenario? E soprattutto, qual è la situazione in Italia?”

Igor risponde con franchezza: “In Italia, la conoscenza delle IA è ancora limitata. Siamo una piccola nicchia di professionisti che ne comprendono le potenzialità. Il rischio più grande è che il divario tecnologico aumenti, lasciando indietro molte persone. Per quanto riguarda i lavori, è vero che alcune professioni cambieranno o scompariranno, ma ne nasceranno di nuove. Penso che il saldo finale sarà positivo, ma è fondamentale che chi è in ritardo si aggiorni per non essere lasciato indietro.”

Ilario concorda: “Condivido il tuo ottimismo. Le IA stanno trasformando il mondo del lavoro, ma offrono anche nuove opportunità. Chi padroneggia questi strumenti può diventare un punto di riferimento all’interno della propria azienda, creando contenuti migliori e più efficienti. Non si tratta solo di sopravvivere al cambiamento, ma di sfruttarlo a proprio vantaggio.”

Igor conclude: “Proprio così. Il progresso non si ferma, quindi è meglio cavalcare l’onda piuttosto che cercare di fermarla. Le persone che riusciranno a utilizzare al meglio questi strumenti non solo sopravviveranno, ma prospereranno. Le IA offrono enormi possibilità, come la creazione di nuovi contenuti e nuove professioni. Questo è il momento giusto per tuffarsi in questo mondo e scoprire tutte le opportunità che offre.”

Ilario aggiunge: “Il futuro è ricco di possibilità per chi è disposto a mettersi in gioco e a imparare. Grazie mille, Igor, per aver condiviso la tua esperienza e le tue riflessioni. Spero che chi ci ascolta prenda spunto per esplorare e sfruttare al meglio queste nuove tecnologie.”

Come utilizzare le IA nel mondo del lavoro odierno

Ci sono tre modi principali in cui le persone potrebbero approcciarsi all’uso delle intelligenze artificiali (IA). Alcuni partiranno da un’idea vaga di ciò che rappresentano, vedendo l’IA come una sorta di divinità in grado di fare qualsiasi cosa o come uno strumento specifico e potente. Queste persone potrebbero cercare di vendere soluzioni “miracolose” per fare milioni con l’IA, e dato che il campo è ancora in gran parte inesplorato, non possiamo nemmeno escludere che ci sia davvero una formula per creare qualcosa di prezioso con queste tecnologie.

Poi ci saranno quelli che utilizzeranno l’IA a un livello molto basico, quasi come farebbe una casalinga che chiede a ChatGPT la ricetta per la pasta all’amatriciana, quindi un utilizzo semplice e immediato. Infine, ci sarà un gruppo di persone che si appassionerà e dedicherà molto tempo a studiare come funzionano queste tecnologie. Questi individui comprenderanno profondamente il meccanismo di funzionamento delle IA, imparando tecniche avanzate come il prompting, studiando esempi di altri esperti e combinando vari strumenti per produrre risultati sofisticati. Alla fine, questi utenti saranno in grado di creare prodotti avanzati, che in termini di qualità saranno comparabili a quelli di oggi, ma ottenuti con competenze completamente diverse.

Il nostro ruolo come formatori e divulgatori sarà quindi quello di far comprendere che sì, esiste un modo per utilizzare l’IA come scorciatoia, e probabilmente sarà ciò che faranno gli studenti chiedendo a ChatGPT di spiegare la scoperta dell’America, ma ci saranno anche coloro che sfrutteranno le capacità di scrittura e comprensione del testo dell’IA in modo più avanzato. Questo rappresenta un‘opportunità positiva, anche se non priva di sfide e cambiamenti, come ogni innovazione. Tuttavia, l’unica scelta sensata che si può fare oggi è quella di studiare e rimanere aggiornati. Invece di respingere una nuova tecnologia, è importante comprenderla e cercare di sfruttarla, perché questo rappresenta una sorta di assicurazione per il futuro.

Nel mio caso personale, l’IA è già entrata prepotentemente nella mia vita lavorativa quotidiana. Se due anni fa non avessi deciso di approfondire questo argomento, oggi mi troverei in una posizione svantaggiata rispetto a chi invece ha studiato e si è aggiornato. Per questo motivo, consiglio a tutti, indipendentemente dal ruolo che si ricopre, di esplorare e capire come l’IA può essere integrata nel proprio lavoro.

Per un imprenditore, ad esempio, sarebbe saggio fare un’analisi delle diverse funzioni aziendali per capire dove l’IA potrebbe migliorare o sostituire determinati compiti. Non si tratta di eliminare posti di lavoro, ma di liberare tempo prezioso per i dipendenti, che potranno così dedicarsi a compiti più gratificanti e meno alienanti, migliorando le performance dell’azienda.

L’IA può portare benefici immediati in termini di efficienza e qualità del lavoro, soprattutto quando si tratta di attività standardizzabili e ripetitive. Un esempio potrebbe essere la preparazione di candidature per gare d’appalto, dove l’IA può aiutare nella scrittura e nella preparazione dei documenti, permettendo di risparmiare tempo e ottenere risultati migliori.

Per ottenere il massimo dall’IA, è fondamentale saper scrivere prompt efficaci. Ad esempio, si può chiedere a un’IA di rispondere a una domanda specifica come farebbe un medico, uno psicologo o un marketer, fornendo contesto e dettagli per ottenere un output più preciso e utile. Inoltre, è importante spezzare il processo in passaggi logici, guidando l’IA passo dopo passo verso l’obiettivo finale.

L’IA non è solo uno strumento per automatizzare compiti semplici, ma un mezzo che può trasformare radicalmente il modo in cui lavoriamo. Non si tratta di sostituire le persone, ma di cambiare il modo in cui si lavora, migliorando la produttività e stimolando la creatività. La chiave sarà imparare a usare l’IA in modo etico e produttivo, garantendo che resti un alleato prezioso nel nostro lavoro quotidiano.

  1. Adattabilità e Sperimentazione: Non limitarti a un solo tool o a una sola metodologia. L’intelligenza artificiale è in continua evoluzione, quindi sperimenta con diversi strumenti, anche quelli meno conosciuti, e cerca di adattare le tue scoperte alle tue esigenze specifiche. Ogni tanto, prenditi il tempo per esplorare nuovi strumenti e aggiornamenti.
  2. Formazione Continua: Come abbiamo discusso, il campo dell’AI è in rapido sviluppo. Mantenere una formazione continua, che sia attraverso corsi, tutorial, o seguendo canali come il mio, ti aiuterà a restare competitivo e innovativo.
  3. Community e Networking: Partecipa a forum, gruppi online, e community di professionisti che utilizzano l’AI. Questo ti permetterà di scambiare idee, ottenere suggerimenti, e risolvere problemi in modo più rapido. La collaborazione con altri professionisti può portare a scoperte inaspettate e a miglioramenti nelle tue pratiche lavorative.
  4. Etica e Consapevolezza: L’intelligenza artificiale offre potenti strumenti, ma è importante utilizzarli in modo etico. Considera sempre l’impatto delle tue creazioni e del tuo lavoro, sia sul pubblico che sugli altri professionisti.
  5. Personalizzazione degli Strumenti: Come accennato, creare GPT personalizzati o altri strumenti personalizzati può davvero potenziare il tuo flusso di lavoro. Investire del tempo nella personalizzazione all’inizio può portare a grandi risparmi di tempo e migliori risultati a lungo termine.
  6. Equilibrio tra Automazione e Creatività Umana: Anche se l’AI è potente, non dimenticare di mettere la tua creatività e umanità nel lavoro. L’intelligenza artificiale è uno strumento che dovrebbe amplificare le tue capacità, non sostituirle.

I migliori tool AI per la content creation

Ecco i tool consigliati da Igor Papo nella live, insieme alle relative descrizioni:

  1. MidJourney:
  • Leader nel campo della generazione di immagini, ma con una barriera all’entrata dovuta alla necessità di usare Discord e a un prompting complesso. Adatto a chi ha esperienza e vuole ottenere risultati di alta qualità.
  1. Flux:
  • Un’alternativa più semplice a MidJourney, con un output simile o addirittura migliore in alcuni casi. Consigliato per chi preferisce un processo di creazione meno complicato.
  1. DALL·E:
  • Utile per la creazione di immagini direttamente all’interno di ChatGPT 4, anche se meno efficace nei risultati realistici rispetto a MidJourney e Flux.
  1. Adobe Firefly:
  • Un altro strumento per la creazione di immagini, particolarmente utile quando si tratta di integrare testo e immagine.
  1. Ideogram:
  • Il migliore strumento per la creazione di immagini che contengono testi, eccellente per ottenere risultati integrati.
  1. Prompt Tuner:
  • GPT personalizzate che migliorano i prompt per ottenere immagini di alta qualità. Papo suggerisce di creare una GPT su ChatGPT per arricchire e dettagliate i prompt, soprattutto in inglese.
  1. Eleven Labs:
  • Leader nel campo del Text-to-Speech, permette la creazione di audio realistici in diverse lingue e con varie intonazioni. Offre anche funzioni di clonazione vocale e sound design per creare effetti sonori.
  1. Supertone AI e Udio:
  • Strumenti per la creazione di musica, sia per colonne sonore che per canzoni complete. Permettono di generare musica e testi a partire da semplici prompt e di fare editing delle tracce prodotte.
  1. ChatGPT con Data Analyzer:
  • Strumento preferito per l’analisi di grandi quantità di dati qualitativi e quantitativi, utile per elaborare informazioni complesse come feedback dei clienti o recensioni.
  1. GPT personalizzate per YouTube:
    • Consigliato per i content creator, permette di creare un assistente personale su ChatGPT per generare idee di video, strutture narrative, script dettagliati e suggerimenti basati sull’analisi dei propri contenuti passati.
  2. InVideo:
    • Strumento che consente di creare video a partire da testo o semplici prompt. Ideale per chi vuole creare contenuti video senza dover comparire in prima persona.

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