Chi è Brundlefly? La storia completa de La Mosca di Cronenberg
StorytellingOggi parleremo de La Mosca, celebre film horror di David Cronenberg, risalendo alle sue origini cinematografiche e letterarie.
Tutte le opere appartenenti al franchise de “La Mosca” trattano di uno scienziato che, in seguito a un esperimento di disintegrazione e ricomposizione, si unisce a una mosca trasformandosi in un terrificante mostro per metà umano e per metà insetto.
I cinque film prodotti tra il 1958 e il 1989 sono tratti dal racconto “The Fly” di George Langelaan, pubblicato sul numero di giugno 1957 di Playboy Magazine.
Dal film di Cronenberg è stata tratta anche un’opera teatrale nel 2008 rappresentata al Théâtre du Châtelet, diretta dal compositore Howard Shore, con Daniel Okulitch nei panni di Seth Brundle.
Chi è Brundlefly?
Seth Brundle è un genio della fisica molecolare già all’età di 20 anni che, avendo sviluppato una repulsione per i mezzi di trasporto, si è concentrato sull’ideazione di un mezzo di spostamento istantaneo. Il nome è un omaggio al pilota Martin Brundle, anche se ironicamente lo scienziato soffre di chinetosi.
Rispetto ad altri film dell’orrore, nei quali l’aberrante aspetto fisico è un riflesso della perversione innata del soggetto, Brundle è invece un uomo mite e che lavora per il benessere dell’umanità. La sua insicurezza e inattitudine ai rapporti sociali (come Einstein, possiede vestiti identici per non dover decidere cosa indossare) lo conducono purtroppo a compiere un esperimento su se stesso senza le dovute cautele, che lo portano a diventare una bestia umana preda dei propri istinti.
Brundlefly, il nome della creatura risultante dall’esperimento, è un ibrido uomo mosca che inizialmente appare come un uomo normale, anzi sopra la media: presenta forza e agilità sovrumane e veri e propri superpoteri come la capacità di arrampicarsi sulle pareti. Con il tempo però il lato insettoide prevale e inizia a somigliare fisicamente sempre più a una mosca umanoide, divenendo raccapricciante e inumano nel processo, al punto da doversi servire di un succo acido che sputa dalla bocca per digerire il cibo da ingerire. L’essere è rappresentato con una mutazione in sei stati grazie al trucco di Chris Walas (sette se si conta la fusione con i telepod), con effetti che vanno a make-up della pelle a tute integrali fino a pupazzi animati.
Brundlefly comunque non è la creatura comune a tutti i film, anche se indubbiamente è la più famosa: ogni film invece ha una propria versione di uomo-mosca, come “PhilippeFly” e “MartinFly” a seconda della storia, le cui caratteristiche fisiche divergono in vario modo.
Tra i film anni ‘50 e quelli anni ‘80 vi è una sostanziale differenza: nella trilogia dei film classici abbiamo due creature metà uomo e metà insetto, siccome l’esperimento scambia parti del corpo dei due esseri: nella coppia di film moderni invece da due creature ne esce soltanto una, con caratteristiche di ambedue.
La Mosca è diventata una delle più celebri creature horror del cinema, venendo citata o parodizzata in molte opere. La Mosca appare in Hotel Transylvania 1 e 2, viene menzionata nel videogioco Tomb Raider III. Nell’episodio dei Simpson La paura fa novanta VIII Bart subisce lo stesso fato di Seth.
Nella serie animata Teenage Mutant Ninja Turtles del 1987 lo scienziato Baxter Stockman subisce un fato simile a quello di Brundle, divenendo un uomo mosca.
Questa interpretazione è in qualche modo rimasta legata al personaggio, al punto che subisce una trasformazione simile anche nella serie del 2012, nel film animato “Batman vs TMNT”, e nella serie a fumetti del 2013 Stockman si serve di cyborg a forma di mosche umanoidi.
La mosca (The Fly, racconto 1957)
Una notte, Francois Delambre viene chiamato al telefono dalla cognata Helène, che gli riferisce di avere ucciso suo fratello e lo esorta a chiamare la polizia. Nella fabbrica di famiglia vengono rinvenuti i resti maciullati dell’uomo, con la testa e il braccio spappolati dalla pressa idraulica.
Hélène dà la sua piena disponibilità alle indagini, ma rifiuta di rivelare il motivo per il quale ha ucciso il marito. La donna viene rinchiusa in manicomio e Francois riceve la custodia del nipote Henri. La cognata si rifiuta anche in seguito di rivelare perché ha commesso l’omicidio, e si limita a chiedere a Francois quanto dura la vita di una mosca.
L’uomo un giorno sente che il nipotino ha avvistato una mosca con una strana testa bianca: quando lo riferisce a Helene, la donna si agita: minacciandola di riferire l’avvistamento alla polizia, si decide infine a parlare, e gli consegna un resoconto dei fatti.
André Delambre era un geniale ricercatore che aveva messo a punto due macchine chiamate rispettivamente disintegratori e reintegratori, capaci di smaterializzare e rimaterializzare la materia da un punto all’altro dello spazio. I primi tentativi con oggetti vanno più o meno a buon segno, ma un gatto scompare senza poi riapparire.
Infine decide di testarlo su se stesso, tuttavia commette un errore dalle conseguenze terrificanti. Una mosca, a sua insaputa, entra nella capsula e, quando ne esce, l’uomo si ritrova con la testa e il braccio scambiati con quelli della mosca.
L’unica speranza dello scienziato è ritrovare la mosca con la testa bianca, per ripetere l’esperimento ricombinando il complesso degli atomi. La donna non ci riesce ma esorta il marito a riprovare comunque il trasferimento nel tentativo di aggiustare le cose.
Ecco, se pensavate che le cose non potessero mai andare peggio, avete perso la scommessa, e pagate da bere.
Andrè ne esce non soltanto con la testa ancora di mosca, ma alcune delle parti mancanti del gatto si sono fuse alla sua anatomia mutandolo ulteriormente.
Psicologicamente e fisicamente devastato, lo scienziato distrugge tutte le apparecchiature e chiede alla moglie di distruggergli la testa e il braccio con la pressa idraulica, per nascondere al mondo l’orrore che è diventato.
Dopo avere letto lo straziante resoconto, Francois va a trovare la cognata e apprende che questa per i sensi di colpa si è suicidata con il cianuro.
Quella sera l’uomo fa leggere il manoscritto al poliziotto che seguiva il caso, ma questi liquida la storia come il prodotto di una mente malata, e insieme decidono di distruggerlo.
Nel finale, Francois rivela al poliziotto che proprio quel giorno ha ucciso una mosca e l’ha seppellita nella tomba del fratello. Una mosca, con la testa bianca.
L’esperimento del Dottor K. (The Fly; film 1958)
L’esperimento del Dottor K è un film del 19568 diretto da Kurt Neumann con Vincent Price and David Hedison. È stato il film della 20th Century Fox di maggiore successo di quell’anno e il film meglio recepito di Neumann, che morì poco dopo la sua uscita. Si rivelò un grande successo di critica e viene ancora oggi ritenuto un capolavoro del cinema horror, anche per via della performance di Vincent Price e della scena finale della mosca con testa umana.
Contribuì inoltre a lanciare Vincent Price come divo dell’horror del tempo. Il titolo in italiano venne ripensato probabilmente perché il tema faceva pensare a La Metamorfosi di Franz Kafka (anche se, tecnicamente, non c’è nessun personaggio al suo interno che inizia per “K”).
Il film è una trasposizione molto fedele del racconto di partenza, salvo piccoli cambiamenti nei nomi e soprattutto nel finale.
François e l’ispettore trovano, sbigottiti, la mosca con la testa umana intrappolata in una ragnatela, che implora aiuto prima di essere mangiata da un ragno. L’ispettore schiaccia con un sasso il ragno ma così facendo elimina con lui anche la mosca. Ben sapendo che senza prove nessuno crederebbe a una simile storia, si accordano per fare risultare la morte dell’uomo come suicidio, scagionando la donna.
Curiosità: nel film Disney “Le follie dell’imperatore” si vede una mosca che chiama aiuto mentre è intrappolata in una tela di ragno rischiando di essere divorata, citazione della scena clou della pellicola.
La vendetta del dottor K. (Return of the Fly, film 1959)
La vendetta del dottor K. è un film del 1959 diretto da Edward Bernds, con Vincent Price che ritorna nel ruolo di François Delambre. Il film solitamente presenta recensioni medie, presentandosi come un sequel adeguato del primo film. La sceneggiatura era stata scritta espressamente per riutilizzare le location stanziate per il film precedente. Al contrario del predecessore, questo film è girato in bianco e nero.
Philippe Delambre, ora cresciuto, intende riprendere gli esperimenti del padre, anche se lo zio François è contrario. Il suo assistente Alan Hinds si rivela essere Ronald Holms, una spia industriale che intende vendere i segreti del processo a un certo Max. Un agente britannico cerca di fermarlo, allora Hinds lo teleporta mescolandolo con un porcellino d’india precedentemente smaterializzato. Si ricompone quindi con le zampe dell’animale, mentre il porcellino ha gli arti dell’uomo. La spia fa sparire il corpo dell’uomo nel fiume e, quando Philippe chiede spiegazioni, inserisce anche lui nell’apparecchio e per giunta, per pura malvagità, assieme a una mosca. Lo zio rimaterializza Philippe, ma questi ha testa, braccio e gamba invertiti con quelli della mosca. Il “PhillipeFly” con la testa da mosca rintraccia e uccide Max e Hinds, mentre l’ispettore Charas cattura la mosca con la testa di Philippe. Ambedue vengono posti nell’apparecchio e restituiti alla loro rispettiva forma.
Curiosità. La band horror punk The Misfits ha omaggiato il film con la canzone del 1978 “Return of the Fly”. Un episodio della terza stagione delle Tartarughe Ninja si intitola allo stesso modo.
La maledizione della Mosca (Curse of the Fly, film 1965)
La maledizione della Mosca è un film del 1965 diretto da Don Sharp, sequel de La vendetta del dottor K. Rispetto agli altri episodi è un film che viene trasmesso molto di rado, e non venne rilasciato in home video fino al 2007. Commercialmente si dimostrò un grande fallimento. Anche se è un sequel dei due capitoli precedenti, gli elementi del background non collimano con quanto affermato in precedenza.
Martin Delambre è sposato con Patricia, ma entrambi nascondono un segreto: il primo esegue con il padre Henri (evidentemente fratello di Philippe) esperimento di teletrasporto (menzionato per la prima volta in questi termini), la seconda è fuggita da un istituto di cura mentale. Martin, a causa di esperimenti andati male, possiede dei geni di mosca che lo fanno invecchiare precocemente e deve assumere un siero per mantenersi giovane.
I due Delambre hanno messo a punto i dispositivi per teletrasportare le persone tra Quebec e Londra. Tuttavia i primi esperimenti hanno avuto esiti tragici mutandoli nel fisico e nella mente: tra essi vi sono la prima moglie di Martin, Judith, e i suoi assistenti Samuels e Dill.
L’ispettore Ronet viene informato dall’anziano ispettore Charas dei fatti inerenti la famiglia Delambre. Man mano che il cerchio della polizia si stringe, Martin e suo fratello Albert decidono di liberarsi dei loro fallimenti. Teletrasportano a Londra Samuels e Dill ma ne escono come un’unica creatura contorta. Albert, orripilato, la uccide con un’ascia e fa a pezzi il macchinario.
Martin spedisce il padre Henri a Londra ma, non sapendo che Albert ha distrutto l’apparecchiatura, questi non si ricompone ed è perduto. Patricia invece fugge prima che il trasferimento venga ultimato. Martin cerca di convincerla ma senza il suo siero inizia a invecchiare progressivamente fino a che non si riduce a uno scheletro.
L’ispettore Ronet vede ciò che ne è rimasto e accompagna una sconvolta Patricia in casa.
La Mosca (The Fly; film 1986)
La Mosca è un film di David Cronenberg del 1986 remake dell’originale del 1958, ispirato liberamente al racconto di partenza, vincitore di un Academy Award per il migliore trucco.
Rispetto alle altre pellicole, questa versione si concentra maggiormente sulla degenerazione fisica e mentale che colpisce lo sfortunato scienziato, che inizia a diventare sempre più raccapricciante sia nell’aspetto che nei comportamenti. Tale trasformazione può essere vista come una metafora della paranoia sociale dell’epoca intorno all’HIV e all’ADS.
Cronenberg si impegnò nella regia dopo che era naufragato il progetto di una trasposizione di Total Recall, e chiese e ottenne massima libertà per quanto riguardava tutti gli aspetti artistici della pellicola. Riscrisse quindi largamente la sceneggiatura di Charles Edward Pogue, che comunque venne riconosciuto come co-autore nei titoli di testa. Ne apprezzava infatti l’intuizione di focalizzarsi non tanto sulla trasformazione in sé per sé, quanto su tutto ciò che precede la mutazione, che il regista poi orientò sui temi dell’alterazione fisica, del sesso e della colpa che gli sono cari. Cronenberg impose come protagonista maschile Jeff Goldblum su altri nomi celebri come Michael Keaton, John Malkovich e WIllem Dafoe; avrebbe voluto Linda Hamilton come protagonista femminile, la quale però trovò il copione troppo shockante (in primis la scena del parto della mosca) e rinunciò alla parte. Goldblum allora propose la sua compagna (e poi moglie) Geena Davis, che dopo alcune titubanze riscosse ampio gradimento. Il ruolo di Goldblum è stato elogiato dalla critica ed è una delle intepretazioni preferite dell’attore: l’attore ha vinto diversi premi come il Saturn Award del 1986.
Il film fu un successo commerciale e una delle pellicole di Cronenberg più celebri, incassando 60 milioni di dollari al botteghino. Dalla pellicola vennero rimosse alcune scene trovate troppo forti e quattro finali, tutti giudicati inappropriati.
In una delle scene più disturbanti, Brundle tenta un esperimento di trasferimento con un gatto e un babbuino, da cui esce un essere grottesco che è costretto a uccidere. Lo scienziato si arrampica sul soffitto ma poi cade su una tettoia, e si stacca a morsi una zampa di mosca che si accorge essergli spuntata.
Seth Brundle (Jeff Goldblum) è un genio della fisica molecolare, eccentrico senza vita sociale, che dedica la propria vita a un progetto rivoluzionario: una macchina di teletrasporto (“teletrasbordo” in italiano) composta da due telepod, che permettono di smaterializzare e rimaterializzare energia e materia da un contenitore all’altro senza attuare uno spostamento fisico.
Seth si accorda con la giornalista Veronica Quaife (Geena Davis) per documentare le sue scoperte in modo che possa scrivere un libro. Il primo esperimento con un animale però fallisce miseramente.
Fa una prova con una bistecca e, quando la ragazza riporta che ha un sapore sintetico, ipotizza che il computer restituisca non l’oggetto in sé per sé ma una sua rappresentazione.
Riprogrammando il computer, l’esperimento di teleporting con un babbuino riesce.
Purtroppo Stathis Borans, l’ex fidanzato di Veronica, la esorta ad abbandonare il servizio. Seth fraintende la situazione e sentendosi tradito, dopo essersi ubriacato mette in moto la macchina con se stesso all’interno.
E un passeggero imprevisto: una mosca che entra nella capsula. Il computer, confuso dalla presenza di due esseri viventi, decide di fonderli insieme.
L’esperimento apparentemente è un successo, ma l’uomo inizia a presentare cambiamenti fisici e psicologici via via sempre più marcati. Inizialmente la sua padronanza fisica e sessuale aumentano a livelli inconsueti, come se il processo fosse riuscito anche a migliorare l’organismo umano.
Ma, ben presto, la sua intelligenza inizia a scemare verso una direzione sempre più bestiale.
Brundle scopre che il suo organismo e quello della mosca si sono fusi insieme a livello molecolare e ora il DNA dell’insetto sta prendendo sempre più il posto di quello originale. Ciò lo porterà a diventare un essere né uomo né mosca, una “Brundle-Mosca” (“Brundle-Fly”), e inizia a presentare doti inumane come la capacità di camminare sul soffitto e a sciogliere i cibi con enzimi corrosivi per digerirli. Brundle capisce che sta perdendo la ragione e la compassione umana, venendo guidato soltanto da spinte istintive.
Come se non bastasse, Veronica scopre di essere incinta del figlio di Seth, e sogna di dare alla luce una larva gigantesca: non sapendo se il bimbo è stato concepito prima o dopo l’esperimento, decide di abortire
Quando lo scopre, Brundle la rapisce dalla clinica siccome intende ripetere un’altra volta l’esperimento e fondere tutti e tre insieme, diventando una famiglia definitiva.
Veronica cerca di resistere ma opponendosi fa sfaldare le ultime parti umane dello scienziato che si trasforma in un orripilante ibrido uomo-mosca. Stathis, in precedenza menomato da Brundle che gli ha versato addosso la sua bile acida, riesce a impugnare un fucile e a sparare interrompendo la connessione tra i due pod.
Brundle così si fonde con la macchina stessa e, con gli ultimi resti della sua coscienza umana, supplica Veronica di porre fine alle sue miserie, ponendosi la canna del fucile contro il capo. La donna comprende il suo dolore e gli spara.
Curiosità: il ginecologo che accoglie la larva partorita da Veronica è il regista Cronenberg stesso.
La Mosca 2 (The Fly II; film 1989)
La Mosca 2 è il sequel del precedente capitolo, diretto da Chris Walas. John Getz, nei panni di Stathis Borans, è l’unico attore a tornare nel ruolo. La pellicola ha avuto generalmente recensioni negative, specialmente se rapportate al predecessore.
Veronica dà alla luce il figlio di lei e Brundle, Martin, ma muore nel parto. Anton Bartok, finanziatore del lavoro del padre, spera di sfruttare a proprio vantaggio la biologia unica del nascituro. Il giovane passa così l’infanzia seguito da scienziati poco compassionevoli che lo sottopongono a ogni genere di test; infanzia molto breve comunque, siccome cresce all’età adulta in breve tempo. Sviluppa inoltre un’intelligenza geniale, riflessi incredibili e nessun bisogno di dormire.
Gli scienziati tentano senza successo di replicare la macchina del teletrasporto di Brundle, che inizialmente ha effetti mostruosi sugli animali oggetto dei test.
A cinque anni Martin ha sviluppato il fisico di un ventenne e un intelletto prodigioso, e Bartok gli propone di ultimare il lavoro del padre sui telepod. L’industriale si rivela comunque essere un tipo losco, ad esempio dice al ragazzo che i cani orrendamente mutati sono stati soppressi per pietà, quando invece sono stati lasciati in vita a soffrire.
Martin viene a sapere della sua eredità della quale era stato tenuto all’oscuro e che progressivamente si trasformerà in un mostro come suo padre. Il ragazzo riesce a far funzionare i telepod (che richiedeva un approccio di pensiero creativo) e capisce che per curarsi è necessario eseguire l’esperimento di fusione con un altro essere umano per sanare i geni danneggiati; ma l’altro verrà orribilmente mutato.
Martin e la sua amata Beth fuggono da Bartok, che vuole servirsi dei telepod per i suoi scopi di potere, ma il giovane inizia a mutare in una forma più da mosca.
Martin muta in “MartinFly” e da la caccia a Bartok, che ha rapito Beth per avere la password che gli serve per fare funzionare i telepod. Dopo avere eliminato gli assalitori cattura Bartok e dopo avere digitato la password (“papà”) entra con lui nel telepod facendolo attivare da Beth.
Martin ne esce quindi completamente umano, mentre Bartok diventa un mostro raccapricciante.
Questi viene quindi rinchiuso nello stesso contenitore dove era tenuto il cane mutato, e nel finale osserva una mosca che si posa su di esso.
The Fly: Outbreak
The Fly: Outbreak è una serie a fumetti pubblicata nel 2015 da IDW, scritta da Brandon Seifert e disegnata da Menton3. La storia si svolge dopo The Fly II.
Martin Brundle è tornato umano e vuole trovare una cura per Bartok attraverso i telepod. Questi però fugge e, prima di essere ucciso, aggredisce vari impiegati, che vengono messi in quarantena per paura di contagio. Martin deve fare i conti con le proprie responsabilità mentre la malattia della mosca si diffonde. Le vittime inizialmente si sentono ipersessualizzate ma poi si trasformano completamente in Mosche umane. Beth aiuta Martin a sopravvivere fino a quando anche questi non si trasforma in mostro; anche Beth si trasforma in una creatura e viene uccisa. Martin tenta di usare il teletrasporto con una vittima per guarire, ma viene ferito mortalmente durante il processo.
Ha comunque l’idea di usare nei telepod, al posto di persone vive, organi freschi per sopperire ai geni mancanti. Forse un giorno ciò potrà aiutare a contenere gli effetti di questa invenzione scellerata….
E con questo è tutto. Lasciami un commento, noi ci vediamo alla prossima.