Chi è Godzilla? Storia, Poteri e Versioni di Godzilla
Storytelling Godzilla, TVBen ritrovati!
Come avrai capito dal titolo, in questo video e nei successivi intendo illustrare nel dettaglio la monumentale serie dei film di Godzilla, l’ambientazione nel quale si muove e i mostri altrettanto celebri con i quali si è scontrato nel corso dei decenni.
In questo primo video esplorerò le principali origini del mostro, ne illustrerò i poteri e le differenze di tutte le sue versioni giunte sullo schermo.
In questo a prticolo parlerò dell’ambientazione dei film di Godzilla attraverso le serie Heisei, Showa, Millennium e Legendary, trattandole come fossero un’ambientazione unica siccome il mondo rappresentato ha delle caratteristiche che attraversano l’intera saga.
Devi quindi tenere a mente che alcuni dei film sono in continuità tra di loro mentre altri sono linee temporali a parte, perciò vedrai riscrivere le origini dei mostri più e più volte.
Quasi tutti i film eccetto i reboot della saga però prendono seguito dai fatti narrati nel primo film del 1954, affermando quindi che esistono vari Godzilla che sono comparsi nei decenni dopo la distruzione del primo. Nella saga si fa riferimento a esemplari “di seconda o terza generazione” per indicare quei mostri come Anguirus e Rodan che appaiono in altri film dopo quelli nei quali vengono visti morire, trattandosi evidentemente di altri esseri simili a loro.
Chi è Godzilla?
Godzilla (“Gojira”) è uno dei più celebri kaiju (“mostri misteriosi) della storia del cinema, apparso per la prima volta nel film omonimo del 1954. Esso viene inteso inizialmente come una metafora delle distruttive armi atomiche, siccome il ricordo dei bombardamenti atomici del Giappone era ancora vivo. Dal 1954 fino al 1972, Godzilla fu interpretato da Haruo Nakajima oppure da altri attori come Katsumi Tezuka, Yū Sekida, Ryosaku Takasugi, Seiji Onaka, Shinji Takagi, Isao Zushi e Toru Kawai.
Il suo nome è un incrocio tra le parole giapponesi Gorilla e Balena, anche se una leggenda urbana molto diffusa vuole che esso fosse un soprannome di un addetto alla lavorazione del primo film.
Nel corso dei decenni la sua posizione si è spostata continuamente ed è stato ritratto a volte come il male minore rispetto ai tremendi mostri al soldo degli alieni, a volte come vero e proprio eroe nelle pellicole rivolte a un target molto giovane, per tornare a essere cattivissimo nelle pellicole più recenti.
Compare in 34 film giapponesi della Toho, tre film americani (quattro contando il prossimo “Godzilla vs Kong”), varie serie televisive e videogiochi.
Godzilla, in gran parte delle sue apparizioni, viene rappresentato come un essere anfibio bipede di origini preistoriche, di dimensioni enormi, mutato dalle radiazioni.
Poiché ai tempi della sua creazione gli scienziati non avevano ancora ben chiaro quanto potessero grandi i sauri bipedi, la creatura è stata fin dall’inizio proposta con dimensioni smisurate che hanno continuato a crescere fino ai giorni nostri, e con caratteristiche estetiche provenienti da diversi generi di sauri mescolate assieme (oltre a zampe provviste di quattro dita).
Godzilla è un essere molto territoriale se non proprio aggressivo, la cui enorme mole e gli attacchi atomici provocano enormi danni alle città umane, specialmente in Giappone, uno dei suoi obiettivi preferiti. A tale scopo nei decenni è diventato l’obiettivo principale da abbattere da organismi come la Japan Defense Force, che ricorre ad armi avanzate come i Cannoni Maser, il raggio zero assoluto e robot giganti come Super Mechagodzilla.
Altre volte è un mostro positivo dal punto di vista del pubblico – come nella serie animata Hanna & Barbera, in “Il figlio di Godzilla”, dove combatte altri mostri peggiori di lui e si prende cura del suo figlioletto, Minilla o Godzilla Junior. In alcune pellicole sembra convivere più o meno pacificamente con gli altri mostri, come in “Godzilla vs Gigan” dove vive in compagnia a Monster Island.
Origini di Godzilla
Nella sua prima apparizione, che da inizio all’era Showa, Godzilla era un rettile alto 50 metri e pesante 20mila tonnellate, un anello di congiunzione tra gli animali d’acqua e quelli di terra.
Dopo essere stato risvegliato e mutato dalla bomba atomica che devastò Hiroshima, prese ad attaccare Tokyo fino a quando il Dottor Daisuke Serizawa non mise a punto un’arma chiamata Oxygen Destroyer in grado di distruggere i legami molecolari dell’ossigeno, che lo ridusse a un ammasso d’ossa. Alla fine del film si allude al fatto che potrebbero esistere anche più creature come quella, affermazione profetica siccome nei sessant’anni successivi non fanno che comparire versioni aggiuntive del lucertolone, che si distinguono tra loro per aspetti più o meno marcati.
La serie Showa termina nel 1975 con “Terror of Mechagodzilla”, e in genere in questi film il mostro è un alleato dell’umanità che osteggia creature peggiori di lui.
Nella serie Heisei (1984-1995) il mostro torna a essere un flagello dell’umanità.
La sua specie viene definita “Godzillasauro”, che non sono i sauri omonimi realmente esistenti, bensì una versione depotenziata di Godzilla di origine naturale, molto più piccoli e senza doti atomiche.
In “Godzilla, Mothra, and King Ghidorah: Giant Monsters All-Out Attack” è un mostro posseduto dalle anime delle vittime giapponesi perite durante la Seconda Guerra Mondiale. Contro di lui scendono in campo i mostri protettori del Giappone: Mothra e gli insolitamente buoni Baragon e King Ghidorah.
Mentre nella serie Heisei i film hanno una stretta continuità, nella successiva serie MIllennium (1999-2004) ogni film ha una propria continuità e sono tutti sequel diretti del film del 1954.
Nella serie Millennium si cita il Godzilla originale del ‘54: in Gojira × Mekagojira le sue ossa vengono riesumate per creare il cyborg Kiryu, un nuovo MechaGodzilla.
In Godzilla Final Wars appaiono quasi tutti i mostri apparsi nei film giapponesi, controllati dagli alieni Xiliens, che vengono affrontati dal titolare della serie, liberato dai ghiacci artici pe rl’occasione.
La versione americana Tristar del 1998 è un mostro che successivamente è stato presentato come differente da Godzilla, tante sono le differenze dalla fonte originale. In questo caso è una comune iguana irradiata da test atomici che cresce a dimensioni enormi e che attacca New York (più che altro però fugge dai militari): non possiede il tipico raggio atomico ma è una creatura piuttosto agile e abile nello scavare buche. Questa versione, con il nome Zilla, appare in “Godzilla Final Wars” e viene sconfitta in pochi secondi dal titolare della serie.
La versione di “Shin Godzilla” del 2016 è ispirata all’incidente di Fukushima del 2011: qui abbiamo una creatura preistorica che, per sopravvivere alle radiazioni emesse da rifiuti tossici, si evolve per sopravvivere sia nell’acqua contaminata che sulla terraferma. Nel corso del film appare con più forme, con quella finale che presenta l’aria deturpata della sua prima incarnazione del ‘54.
Questa versione possiede la capacità di espellere i raggi radioattivi sia dalla bocca, che dalla coda che dalle pinne dorsali, per difendersi a 360 gradi. Si tratta di un Godzilla completamente mutante, una forza della natura incontrollabile, e poco prima di essere bloccato a fine film mostra di essere in grado di dare alla luce una nidiata di creature umanoidi dalla sua coda.
Nei reboot americani del Monsterverse attualmente in corso è un rettile anfibio del Permiano ritiratosi negli abissi oceanici per assorbire l’energia nucleare del centro della Terra che venne momentaneamente risvegliato da un sottomarino atomico nel 1954.
Una nuova serie animata intitolata “Godzilla Singular Point” in uscita nel 2021 fornirà sicuramente nuove origini del personaggio.
Biologia di Godzilla
Le caratteristiche del mostro che rimangono immutate tra tutti i film sono l’apparenza vagamente ricordante un t-rex, le tre fila di pinne dorsali come quelle di uno stegosauro, il collo da iguanodonte, la lunga coda e la pelle da coccodrillo. Nella prima apparizione ha una pelle grigiastra piena di cicatrici che ricorda le vittime del bombardamento atomico, caratteristica persa in tutti i film a eccezione del recente Shin Godzilla. Il suo caratteristico ruggito è prodotto in origine sfregando la corda di un contrabbasso con un guanto coperto di resina di pino.
Siccome i dialoghi giapponesi si riferiscono a lui come “it” non è chiarissimo se sia un maschio o una femmina. Nei media ufficiali non viene mai definito come femmina ma varie dichiarazioni lo indicano come maschio. L’equivoco nasce siccome in vari film, come quello del 1998 e in Shin Godzilla si riproduce asessualmente, e nella serie classica appare con un piccolo della sua specie ma non nato da lui, Minilla o Godzilla Junior.
Godzilla è una creatura preistorica anfibia che può muoversi sia sott’acqua che sulla terraferma, anche se in genere vive nell’oceano. Negli artwork del primo film viene rappresentato vivere con altri suoi simili sott’acqua, fino a quando i bombardamenti giapponesi non li uccidono e lo bruciano, scatenando la sua furia.
Nei film come “Godzilla Raids Again” e “Godzilla vs King Ghidorah” appaiono infatti vari Godzilla dopo che quello del ‘54 viene ucciso.
Nei film che vanno da “Il ritorno di Godzilla” a “Godzilla VS Biollante”, Godzilla è alto 80 metri e pesa 50.000 tonnellate. Da “Godzilla VS King Ghidorah” a “Godzilla VS Destroyah” è alto 100 metri e pesa 60.000 tonnellate.
Scende a 55 metri e 30.000 tonnellate in Godzilla 2000, Godzilla VS Megaguirus e in Gojira X Mekagojira e Godzilla:Tokyo SOS. Torna a 60 metri e 30.000 tonnellate In “Godzilla, Mothra, and King Ghidorah: Giant Monsters All-Out Attack”. In “Godzilla: Final Wars” torna ai fasti dei 100 metri e 55.000 tonnellate.
Nei recenti reboot americani vanta 108/118 metri circa e 90.000 tonnellate. Nei film anime tocca nientemeno che i 300 metri d’altezza!
Il mostro possiede una forza tale da abbattere grattacieli con una zampata, in “Godzilla: Final Wars” raggiunge livelli assurdi tali da permettergli di lanciare in cielo il nemico finale Keizer Ghidorah, che è molto più grande di lui. Oltre a ciò attacca con fauci, artigli e la possente coda prensile.
In quasi tutte le versioni, eccetto “Shin: Godzilla”, è una creatura dall’intelligenza quasi umana, specialmente nella trilogia Anime dove impiega strategie in battaglia decisamente astute.
In “Shin: Godzilla” è caratterizzato come un animale inarrestabile dall’intelligenza istintiva che non presta particolare attenzione a ciò che lo circonda.
La sua arma caratteristica è il raggio di plasma atomico superriscaldato, che viene emesso dalla bocca al termine del caricamento che provoca l’illuminazione delle pinne dorsali. Il colore del raggio varia di pellicola in pellicola, nonché la potenza: nel primo film basta a devastare un quartiere, in quelli più recenti riesce a distruggere un intero asteroide.
Il mostro produce varie versioni del raggio, che spesso è sufficiente a uccidere l’avversario di turno con un solo colpo: ne esiste una versione più potente, lo Spiral Atomic Ray, che riesce ad abbattere anche i mostri più potenti della serie.
Oltre al raggio convenzionale mostra una serie di poteri aggiuntivi.
Può emettere dalle proprie cellule un impulso nucleare in ogni direzione che funge da spinta concussiva. Possiede una resistenza alle ferite enorme, ma non infinita, a cui sopperisce con un fattore rigenerante che si espande alle singole cellule e persino al tessuto neurale (che nella vita reale normalmente non ricresce). E’ resistente completamente alle armi comuni e in maniera efficace a quelle del futuro.
Gli attacchi nucleari che subisce sono benefici anziché dannosi per lui, siccome si nutre appunto della stessa energia prodotta dalla scissione atomica. In “Godzilla vs Destoroyah” Godzilla Junior assorbe l’energia atomica del meltdown del padre maturando in una versione adulta identica al genitore.
Possiede un certo grado di poteri telepatici che gli consentono di comunicare con suo figlio oppure di percepire pericoli imminenti anche a grande distanza.
Oltre alle radiazioni talvolta è in grado di assorbire altre forme di energia per rivitalizzarsi.
Può sopravvivere per periodi indefiniti nel magma incandescente, sotto le pressioni oceaniche più accentuate, in mezzo al gelo, senza ossigeno e in “Godzilla vs. Megaguirus” persino al contatto con dei buchi neri in miniatura!
Godzilla è praticamente immortale, non soltanto per una capacità di vivere in ibernazione per millenni, ma anche grazie a un fattore rigenerante praticamente illimitato che farebbe impallidire quello di Wolverine. Nel film “Godzilla MIllennium” si spiega che le sconfinate abilità rigenerative sono dovute a una sostanza chiamata “Organizer G1” che rende possibile la rapida guarigione del mostro e di quelli basati sulle sue cellule, come Orga e Biollante.
Le sue debolezze sono connesse principalmente alla sua fisiologia nucleare. Le uniche armi che si dimostrano efficienti nel metterlo al tappeto sono: l’Oxygen Destroyer, i batteri anti-radiazioni di “Godzilla VS Biollante”, il cadmio che inibisce il reattore nucleare, gli attacchi di Mechagodzilla al suo cervello secondario (organo che viene citato soltanto in Gojira VS Mekagojira), e il meltdown che lo costringe a esplodere in “Godzilla VS Destoroyah”.
La versione presente nella trilogia dei film Anime merita un trattamento a parte siccome è molto differente da tutte quelle precedenti.
Godzilla appare come una incarnazione della distruzione stessa, che suscita un terrore atavico nella razza umana, una sciagura che ha privato l’umanità di tutte quelle qualità nobili che la società era riuscita a mettere a punto. Una creatura unica potenzialmente immortale, che rende impossibile la presenza della razza umana a causa della sua violenza e della sua incompatibilità con le altre specie viventi.
Il mostro è un’evoluzione delle forme di vita vegetali, una sorta di risposta della natura alle devastazioni prodotte dall’uomo.
Godzilla è un agglomerato di cellule elettromagnetiche, possiede uno scudo elettromagnetico sotto il suo corpo, come una bobina gigante. Possiede una forza e una costituzione spaventosa, tale da aver resistito a 150 attacchi nucleari sferrati in una sola volta.
Emana forti radiazioni attraverso un organo (le pinne sulla schiena) che alimenta il magnetismo emesso dal suo corpo. Se gli si vuole nuocere in quel lasso di tempo, l’unica speranza consiste nell’introdurre una sonda esplosiva attorno al suo corpo, che cede soltanto per un millesimo di secondo. Il mostro infatti ha eccezionali capacità rigenerative del suo corpo che ripristina gli organi danneggiati.
Si scopre che il Godzilla presente nel primo film (Godzilla Filium) è una sorta di figlio/clone identico al precedente (Godzilla Earth), che è l’avversario del secondo e terzo film.
Lo stesso ambiente, le piante, hanno finito per assomigliare a Godzilla pur di sopravvivere, come a dire che il pianeta stesso è dalla parte del mostro e lo ha eletto proprio signore incontrastato.
Il Godzilla Earth ha un’altezza superiore ai 300 metri, una massa superiore alle 100.000 tonnellate talmente impossibili anche per le logiche dell’ambientazione, e ha continuato a crescere per 20.000 anni. Per accumulare una spaventosa quantità di energia entra in periodi di stasi, come quando distrugge un meteorite che minacciava la sua sopravvivenza, riconfermandosi come un terrificante protettore del pianeta.
Personalità di Godzilla
Godzilla viene rappresentato in genere come un mostro dall’avanzata intelligenza, se non proprio umana, generalmente molto aggressivo o perlomeno territoriale.
Nel film del 1954 reagisce con violenza agli attacchi atomici degli americani che lo hanno disturbato e ferito, devastando il Giappone.
In “Ghidorah! Il mostro a tre teste” afferma di odiare gli umani come conseguenza del fatto di essere costantemente attaccato.
Quasi sempre viene ritratto come un mostro molto territoriale che mal sopporta gli altri kaiju: in “Godzilla raids again” combatte e uccide l’anchilosauro Anguirus. Quasi sempre prova un odio intenso verso i kaiju che minacciano la vita sulla Terra, come King Ghidorah, Biollante, Megalon, Gigan, Hedorah, Destoroyah e Orga. Per sconfiggerli è disposto ad allearsi con altri esseri relativamente più positivi verso gli umani, come il pteranodonte Rodan e la falena gigante Mothra.
Nel film 1998 della Tristar Godzilla – poi reso dalla Toho un vero e proprio mostro diverso, “Zilla” è una iguana mutata dalle radiazioni che si sposta a New York essenzialmente per difendersi e riprodursi. Suo figlio Zilla Jr appare nella successiva serie animata “Godzilla: The series” e ha un imprinting con lo scienziato Nick Tatopoulos, comportandosi come un mostro buono che combatte contro quelli distruttivi.
Lo Zilla del film riappare in un episodio come “Cyber-Zilla”, controllato dagli alieni e costretto a combattere contro suo figlio.
Nei film del Monsterverse è una sorta di “purificatore”, un predatore Alpha deciso a eliminare gli esseri come i MUTO e King Ghidorah che non appartengono all’ecosistema attuale del pianeta Terra. Al termine di Godzilla 2 si lascia intendere che provvederà con i Titani suoi simili a generare un nuovo regno a loro misura.
Nella trilogia Anime è un mostro enormemente aggressivo, vera e propria emanazione ed evoluzione del mondo naturale, che stermina gran parte dell’umanità e degli altri mostri giganti per assicurarsi il suo dominio sul pianeta.
Nei successivi 20.000 anni di esilio degli umani nello spazio, il mostro risplasma il mondo creando un ecosistema naturale del tutto nuovo: dalla forma umana dei suoi occhi è possibile intuire che possegga consapevolezza e intelligenza di livello umano.
Nel film Shin Godzilla è un animale che si muove incurante degli umani circostanti producendo enormi danni con la sua sola presenza: seguendo il proprio istinto continua a mutare per muoversi sulla terraferma e iniziare a riprodursi in una sua propria specie.
In risposta a una domanda se Godzilla fosse “buono o cattivo”, il produttore Shogo Tomiyama lo definì come un dio della distruzione Shinto, un’entità senza allineamento morale che non può essere giudicata secondo l’etica umana.
Godzilla in “Godzilla Singular Point”
Godzilla viene raffigurato in una rappresentazione giapponese dei tempi antichi nella quale si vedono dei guerrieri combattere contro dei Rodan, dove viene raffigurato come una bestia mitica delle acque chiamata “Gojira”.
Questa versione di Godzilla è presente in quattro forme.
“Godzilla Acquatiis” ha una fisionomia da rettile marino, dalle larghe pinne dorsali e con alcuni elementi che rimandano a Titanosaurus.
“Godzilla Amphibia” presenta alcuni tratti riconducibili a Varan: i piedi piatti e la forma quadrupede.
“Godzilla Terrestris” presenta alcune caratteristiche riconducibili a Gorosaurus, ha una forma bipede e il muso allungato.
“Godzilla Ultima” è una forma più mostruosa di quella Terrestris, con richiami all’era Showa, con scaglie dorsali bianche e una colorazione più scura.
ll suo comportamento tradisce una tendenza animalesca a terraformare l’ambiente in cui si trova per renderlo adatto alla propria sopravvivenza.
Man mano che si evolve risponde con violenza alle provocazioni degli altri kaiju, accentuando i propri caratteri di animale territoriale.
Questa versione di Godzilla è in grado di manipolare il proprio DNA per incentivare la propria evoluzione. Potendo manipolare gli Archetipi, Godzilla stesso è un punto di singolarità del materiale che consente la sua comparsa nel corso del tempo.
La forma Acquatiis può generare e controllare la polvere rossa che lo accompagna.
La forma Terrestris può proteggersi dagli attacchi in arrivo con il proprio sangue
La forma Ultima genera dalla bocca sette anelli di energia attraverso i quali proietta il proprio raggio atomico. Inoltre possiede un fattore rigenerante che gli permette di guarire rapidamente.
E con questo è tutto. Lasciami un commento, noi ci vediamo alla prossima.