Il Batman che Ride: la Storia del Villain Horror DC definitivo
Storytelling FumettiGotham City, una metropoli flagellata dal crimine e contaminata dal caos, un inferno per i cittadini onesti che vedono la loro vita e quella dei propri cari costantemente minacciata.
Leggi tutto: Il Batman che Ride: la Storia del Villain Horror DC definitivoUn abisso lugubre rischiarato da una flebile speranza, la crociata portata avanti da un coraggioso cavaliere solitario, che ha dedicato la propria vita alla salvezza del prossimo e alla lotta contro il crimine.
Ma, cosa accadrebbe se il salvatore di Gotham fosse in realtà la peggiore minaccia mai apparsa sulla Terra? Questa è la storia più terribile che la DC Comics abbia mai prodotto.
Questa è la storia del Batman che ride e degli orrori del Multiverso Oscuro.
Il Batman che ride e il Multiverso Oscuro: l’Orrore della DC Comics
Sappiamo tutti che Batman ha un adamantino codice morale che rispetta sempre e comunque, quello di non uccidere i suoi avversari, a prescindere da quanto marci e depravati essi siano. Il principe pagliaccio del crimine di Gotham ha messo più e più volte alla prova questa determinazione. Ha ucciso innumerevoli innocenti, massacrato Jason Todd, spedito Barbara Gordon sulla sedia a rotelle, minacciato più volte l’intera vita sulla Terra… ma il Cavaliere Oscuro ha sempre tenuto duro, risparmiando la vita del suo nemico.
E se una volta non l’avesse fatto?
Il Multiverso è un luogo molto grande, dove trovano spazio anche i più terribili sviluppi di percorsi che nella nostra realtà si sono mantenuti su un binario relativamente stabile.
Esiste un mondo (Terra -22) nel quale un moribondo Joker ha deciso di portare avanti fino all’ultimo la sua perversa missione omicida a danno di molte persone, arrivando a fare assistere a un immobilizzato Batman la morte di due coniugi e l’avvelenamento della loro figlioletta. Un trauma simile porta il nostro eroe all’esasperazione, e Bruce decide una volta per tutte di liberare il mondo da quella minaccia ghignante. Ma il Joker ha sempre l’ultima risata…
Dal suo corpo si rilascia una tossina del suo veleno che infetta Batman e che ne avvia una terribile trasformazione. In breve tempo Bruce inizia a notare preoccupanti cambiamenti nel suo comportamento, come la tendenza a trovare divertenti fatti macabri e crudeli, e il peggio deve ancora arrivare. Quando egli informa che il veleno lo sta trasformando in una versione sadica e maniacale di se stesso, è ormai troppo tardi: con un ghigno malato stampato in fronte elimina tutti i membri della sua bat-famiglia a eccezione di suo figlio Damian, che jokerizza per trasformarlo in una versione distorta di Robin.
E’ nata la più grande minaccia alla vita e alla sanità mentale che possa esistere su questa Terra. Un uomo con le risorse, le abilità e il genio di Batman misto alla crudele psiche di Joker: il Batman che ride.
Nessuno, letteralmente nessuno, è in grado di fermarlo. Il folle criminale spazza via con facilità tutti i membri della Justice League, e per prendersi gioco del simbolo del bene per eccellenza, avvelena con la kryptonite la mente di Superman facendogli ammazzare con le sue mani sua moglie e suo figlio.
Una tale crudeltà non poteva essere ristretta ai limiti di un unico mondo.
Esistono entità tremende nel vuoto tra dimensioni che abbracciano il caos e che non possono farsi sfuggire simili ambasciatori del male.
Una di queste è Barbatos, il bat-dio, colui che sostiene di essere stato il pipistrello che infranse la finestra di casa Wayne ispirando il giovane Bruce ad abbracciare l’oscurità nei panni di Batman.
Barbatos contatta il Batman che ride e lo incarica di mettere insieme altre versioni distorte, crudeli e pericolosissime di Batman, spesso in possesso di tremendi superpoteri e con nessuno degli scrupoli morali del nostro Cavaliere Oscuro.
Il nostro universo ha i giorni contati!
Ma da dove nasce un simile male?
All’alba dei tempi esisteva una tremenda entità, Perpetua, che dette origine a tre esseri. Il Monitor, l’Anti-Monitor e il Fabbro dei Mondi: quest’ultimo originò Barbatos come forza del decadimento dell’universo. Immaginate un intero multiverso creato dalle speranze e dalle peggiori paure degli esseri senzienti. L’universo più stabile divenne quello convenzionale che conosciamo, gli altri più tetri confluirono nel Dark Multiverse.
Barbatos si rivelò un drago che nessun San Giorgio poteva arginare. Eliminò il proprio creatore e dette seguito alla propria brama di distruzione e cercò di conquistare l’universo standard, fino a essere bandito nel corso della Crisi Finale. A quei tempi, Batman era riuscito a eliminare Darkseid venendo al contempo spedito indietro nel tempo: l’entità notò la sua presenza e decise di servirsene per approdare nel mondo convenzionale.
Come ogni entità lovecraftiana che si rispetti, anche Barbatos conta seguaci sulla Terra che lo adorano e che si operano per il suo ritorno. La Corte dei Gufi, una congrega dei più ricchi e influenti cittadini di Gotham, pianificò di infettare il corpo del nostro eroe con cinque metalli del Multiverso Oscuro per agevolare l’avvento del mostro.
Se Barbatos è l’Idea del Male di Berserk, allora non potrebbe non essere servito dalla propria Mano di Dio.
I cavalieri oscuri del Dark Multiverse sono ciò che più si avvicina nella DC alla congrega di Arcidemoni del manga di Kentaro Miura. E la cupa e terrificante figura di Femto trova un degno equivalente nel Batman che ride. Come in Berserk abbiamo un sacrificio che permette di accedere all’Interstizio e di essere elevati al rango di membro della Mano di Dio, qui abbiamo cinque metalli speciali che permettono agli esseri collocati da un lato del multiverso di essere trasposti con quelli dell’altro lato.
I Dark Knights comprendono versioni deviate di Batman altrettanto pericolose come: Red Death (un Batman con i poteri di Flash), Murder Machine (Batman cibernetico), the Merciless (una versione Ares di Batman), the Devastator (Batman Doomsday-style). Ciascuno di loro rappresenta una paura di Batman, come quella di non avere freni e di perdere la sua umanità.
L’azione combinata di vari eroi della Justice League mette Barbatos con le spalle al muro, portandolo al suo piano finale: servirsi dell’energia di Monitori e Anti Monitor e del Batman che ride per annientare l’intero universo. Un piano talmente folle da potere essere sventato da un team up altrettanto assurdo, quello tra Batman e Joker, che permette di bandire finalmente Barbatos e di portare la Terra fuori dal Dark Multiverse.
Ma una tale devastazione cosmica non poteva arrestarsi senza lasciare conseguenze.
Se Femto, o Griffith che dir si voglia, ha sfruttato le forze del Cavaliere del Teschio e di Ganishka per squarciare la barriera tra mondo materiale e quello mistico, perché non dovrebbe accadere una cosa del genere anche nella DC?
Gli echi dello scontro si propagano fino al Muro della Fonte, una barriera nella Galassia di Prometeo che separa l’universo da ciò che è alla base della creazione, e che ha intrappolato tutti i folli che hanno tentato di attraversarlo.
E ciò che doveva essere trattenuto tornò in libertà: Perpetua!
In origine la Fonte creò gran parte delle forze cruciali dell’Universo DC come la Forza della velocità, la Sfera degli dei e Le Mani. Queste avrebbero dovuto tornare alla Fonte ma una di loro decise di permanere e di usare quello straordinario potere per forgiare il multiverso a suo piacimento. Perpetua venne infine imprigionata nel Muro della Fonte, ma ugualmente influenzò suo figlio Anti Monitor portando alla prima Crisi, quella sulle Terre Infinite, oltre che Parallax (portando all’evento Ora Zero) e Alexander Luthor Jr. (avviando la Crisi Infinita).
Insomma, è pacifico che attraverso l’introduzione di questo personaggio si è cercato di definire un fil rouge che generasse una continuità tra le varie Crisi, ovvero gli eventi che finiscono per rimodellare periodicamente l’assetto dell’universo a fumetti DC.
Comunque questo ci da un’idea della portata cosmica di questo personaggio.
E tanto per cambiare, quale altro supercriminale si rivela all’altezza di una entità ogni oltre comprensione? Ma, ancora una volta, il nostro Batman che ride, giunto in possesso di poteri cosmici dopo avere trasferito il suo cervello nel corpo di un Bruce Wayne versione Dottor Manhattan!
Attraverso una serie di riscritture e reboot si è giunti quindi a definire più e più volte i particolari dietro le crisi e alla base dell’universo DC stesso, che è passato dall’avere Terre infinite, ad averne 51, e ora presenta la versioni negativa dell’universo tradizionale. Le barriere tra le dimensioni sono costituite dal Bleed (un concetto ereditato dalla casa editrice Wildstorm) e sono difese – nella versione New 52 – da una razza di esseri noti come i Monitor.
Tali riscritture, come detto, hanno portato a svelare il sistema di scatole cinesi alla base degli orrori che si celano nell’universo DC. L’ultimo arrivato è il concetto della Grande Oscurità.
La Grande Oscurità ebbe inizio quando il Creatore fece sorgere la Luce, al che la sua entità opposta si ritirò, rimanendo silente. La sua influenza si protrasse fino alla Crisi sulle Terre Infinite raggiungendo esseri come l’Anti Monitor, e la guerra risultante tra le forze in gioco nell’una e dall’altra parte si propagò fino ai reami di Paradiso e Inferno.
Bene e Male non possono esistere l’uno senza l’altro, perciò frammenti della Grande Oscurità continuarono a permanere e raggiunsero altri esseri come l’entità dell’Anti-Vita e Superboy Prime dando origine alla Crisi Infinita. Darkseid cercò di prendere il controllo della situazione destando la Grande Oscurità e portandola sotto il proprio dominio.
L’esito fu invece la morte del tiranno di Apokolips e il risveglio di un’altra entità malvagia, il Monitor Mandrakk. Un’infezione che poteva essere arginata solamente dal sistema immunitario del multiverso, i Supereroi, che nel corso della Crisi Infinita grazie alla Macchina dei Miracoli riuscirono a sventare il disastro.
Come abbiamo visto, il Multiverso DC, come quello lovecraftiano, è gremito di orrori soprannaturali che solo una fragile barriera separa dal nostro mondo.
Ma quale è l’entità più terribile tra quelle summenzionate?
Abbiamo sempre detto che Batman è l’uomo più pericoloso della Terra, e mai tale detto è stato così vero come con il Batman che ride.
Oltre Darkseid, oltre l’Anti-Monitor, oltre Barbatos, il Batman che ride è probabilmente l’orrore finale dell’ambientazione DC Comics.
Un uomo fisicamente e mentalmente perfetto come Bruce Wayne prestato alla sadica volontà distruttiva del Joker, un male che nemmeno la Justice League è in grado di fermare e che di fatto ha conquistato il proprio mondo.
E la tremenda constatazione che ne traiamo è che Batman e Joker sono due carte che non possono mai mancare nel mazzo. Il Batman che ride è la logica conclusione che traiamo da questo stato dei fatti: se il Joker muore si avvia una serie di eventi catastrofici (pensiamo alla timeline del videogioco Injustice), che in questo caso ha portato al suo mergersi con la sua nemesi, Batman.
Batman who laughs ha le carte in regola – scusate la battuta – per essere il cattivo definitivo non di Batman, ma dell’intero universo DC.
Nel corso della sua vita editoriale ha messo in piedi piani allucinanti dalla tremenda portata malvagia. Ha provato ad avvelenare il nostro Bruce Wayne con la sua medesima tossina per trasformarlo in un’altra versione di se stesso. Ha jokerizzato numerosi superesseri rendendoli delle minacce terribili per la vita stessa.
Ha ottenuto un corpo dotato di poteri uguali a quelli del Dottor Manhattan – il “dio scientifico” introdotto in Watchmen – che lo hanno reso una minaccia multiversale al livello di Perpetua, intenzionato a ricreare il multiverso sotto l’egida del caos.
Batman who laughs intende infettare chiunque con la materia oscura per tirare fuori il peggio di ognuno di noi e realizzare un mondo di incubo a sua immagine e somiglianza.
Ma, se c’è qualcuno in grado di fermare Batman, quello è proprio Batman!