Ben ritrovati, miei blasfemi amici, a un nuovo video sul Ciclo di Cthulhu di Howard Phillips Lovecraft.
Gli esseri definiti come la Grande Razza di Yith sono una razza di immensi coni iridescenti rugosi alti tre metri e mezzo, con la testa e altri corpi connessi a quattro arti estendibili terminanti in pinze o globi, uno dei quali culmina in una testa sferica gialla con tre occhi e tentacoli, e sono composti di materia semi-elastica e rugos. Essi comunicano tramite ticchettio e sfregamento di arti e si spostano mediante una base larga tre metri e mezzo contraendosi con una sostanza vischiosa.
Lovecraft in origine coniò il termine Yith come suggerimento per Duane W. Rimel che aveva chiamato il suo ciclo di sonetti “Dreams of Yid”, dei quali il Solitario aveva eseguito una revisione non accreditato. Una possibile fonte di ispirazione al romanzo di Lovecraft può essere stato il film fantasy “Berkeley Square” del 1933.
I loro sensi comprendono vista e udito e altri sconosciuti agli umani; grazie a tre occhi possono vedere ampie sezioni visive e al di là di ciò non hanno alcuna somiglianza con le altre creature sviluppatesi sulla Terra. Questi esseri nativi del pianeta Yith possiedono oltre a una superba intelligenza anche diversi poteri mentali, come la capacità di influenzare le menti, di leggere interi libri in un attimo, di comprendere istantaneamente diagrammi molto complessi.
Sono in grado oltretutto di padroneggiare il viaggio nel tempo mentale attraverso avanzati concetti matematici, che perciò può essere realizzato su qualsiasi pianeta.
È da notare il fatto che quelle che conosciamo non sono le fattezze reali della specie quanto i corpi dei remoti esseri originari della Terra dei quali hanno preso il possesso per sfuggire a un evento che li avrebbe condotti all’estinzione, circa duecento milioni di anni fa, perciò il loro reale aspetto è andato completamente perduto. Secondo qualche fonte gli “yithiani del passato” sarebbero stati degli invertebrati molto progrediti.
Non si tratta nemmeno dell’unica volta in cui hanno condannato una intera specie a perire al posto loro, siccome è noto che nel futuro compiranno lo stesso gesto – per sfuggire a una nuova estinzione – a discapito di una razza di coleotteri evoluti dalle migliori possibilità di sopravvivenza – e in seguito, quando la vita sulla Terra giungerà alla fine, verso i bulbi vegetali di Mercurio.

Questi alieni vivono in media 5.000 anni e si nutrono di cibi vegetali o sintetici. Provengono dal pianeta Yith, mondo misterioso che alcuni collocano oltre Plutone e altri attorno alla stella Ogntlach.
Questo mondo con tre lune ospita varie forme di vita grazie ai mari geotermicamente riscaldati, in particolare delle nere creature alate.
La loro riproduzione avviene mediante spore che vengono poste in contenitori sott’acqua, ma essendo estremamente longevi le necessità di riprodursi sono bassissime. La loro società industrializzata prevede di eliminare gli esemplari che appaiono vistosamente difettosi. Il loro ordinamento politico è una sorta di socialismo fascista dove una congrega di individui decide come distribuire le risorse. Non indossano vestiti, e ciascuno di essi pratica un tipo di scrittura che lo differenzia dagli altri.
Poiché non possiedono il senso del tatto e del dolore non si rendono nemmeno conto di eventuali malanni che li colpiscono, al punto che riconoscono i propri morti essenzialmente attraverso la vista.
I loro ricercatori hanno l’abitudine di sostituire le proprie menti con quelle di soggetti intellettualmente validi, che così per un certo periodo si comportano agli occhi degli altri goffi e fuori contesto: ad esempio, parlano come se avessero appreso la lingua sui libri di testo, spesso adottando formule linguistiche appartenenti a periodi storici sbagliati.
Gli Yithiani sono una razza relativamente tarda (si presume la prima specie aliena a essere giunta sulla Terra, 200 milioni di anni or sono) vissuta fino a 50 milioni di anni prima della comparsa dell’uomo, periodo nel quale contesero agli Antichi il dominio sul pianeta.
Tuttavia sono considerati la più importante dei Miti, siccome hanno scoperto i segreti del viaggio nel tempo e se ne servono per spedire le menti dei loro membri a occupare quelle di altri soggetti in altre epoche, per acquisire i segreti del passato e del futuro oppure per sfuggire all’estinzione, che tocca invece ai loro bersagli.
La vittima si trova travasata nel corpo dell’alieno e viene attentamente sorvegliata e costretta a rivelare tutto ciò che conosce, siccome gli esseri sono in grado di riprodurre quasi ogni genere di linguaggio: per il resto può vivere abbastanza liberamente facendo conoscenza di altri soggetti e visitando le loro città.
I soggetti sostituiti vengono infine fatti tornare nel proprio corpo mediante apposite macchine, con i ricordi sigillati da apposite barriere psichiche per non ricordare quanto vissuto durante il trasferimento, a eccezione di vaghe sensazioni che continuano a permanere e turbare il proprietario.
Rispetto ad altre specie più maligne dei Miti di solito compiono il minimo danno necessario per raggiungere i propri scopi. Sulla Terra hanno organizzato dei gruppi di cultisti per essere supportati nelle loro operazioni in cambio di benefici e conoscenze, ma sono ostacolati da certe sette come quella del Segno Giallo. Nella loro società l’idea di acquisire il corpo di altri per scansare la propria morte è molto disdicevole, sebbene alcuni provino ugualmente a farlo. Purtroppo, se uno dei due corpi muore il processo è irreversibile, e il superstite deve rassegnarsi a vivere nel corpo dell’altro.
La loro storia viene esplorata nel racconto “L’ombra calata dal tempo” di Lovecraft pubblicata nel 1936. Il professore Nathaniel Wingate Peesley di Arkham, docente di economia politica presso la Miskatonic University, nel periodo che intercorre tra il 1908 al 1913 manifesta segni di una strana amnesia.
Nel corso di una lezione sente la sua coscienza venire soppiantata, e la sua consapevolezza torna soltanto dopo oltre cinque anni, senza alcun ricordo di quello che è avvenuto nel frattempo.
In quel periodo la sua personalità sembra completamente cambiata, il suo modo di parlare comprende parole sia di epoca precedente che ancora da diventare noti, ignora fatti di nozione comune ma conosce argomenti a lui prima sconosciuti. E’ evidente inoltre che il “ Peesley secondario” cerchi di nascondere queste stranezze e di accumulare conoscenze in ogni modo.
In quel periodo il professore svolge una serie di viaggi per il mondo in luoghi molto discutibili in contatto con strani culti. Inoltre manifesta doti sovrumane come la capacità di assorbire le nozioni dei libri a enorme velocità, la conoscenza di fatti del futuro oppure di influenzare la mente altrui.
A un certo punto, nel 1913, afferma che i ricordi della sua vecchia vita stanno tornando, e provvede a far costruire una strana macchina. Dopo essere stato visitato da uno straniero magro ha una crisi e la personalità originale ritorna, pronunciando le stesse parole che stava enunciando nel 1908.
Dopo questa esperienza conserva la sensazione di poter conoscere elementi ancora da verificarsi, seppure bloccati da una barriera nella propria mente. Sente di avere una strana repulsione per gli specchi e scopre che anche altri nel corso dei secoli hanno subito un disturbo come il suo.
A partire dal 1914 sogna strane visioni di immensi palazzi e giardini sconosciuti, di ambienti sconosciuti come sale a volta dagli enormi pilastri di pietra, finestre colossali di forma rotonda, altissime porte ad arco, con glifi misteriosi sulle pareti.
Progressivamente torna a ricordare stralci del periodo che ha trascorso nel corpo di un membro della Razza di Yith: può osservarne quindi i costumi, apprendere come essi rapiscano soggetti di ogni razza dei Miti (Uomini Serpente, Tcho Tcho, Antichi dell’Antartide…) e individui della Terra di ogni epoca, da Atlantide agli imperi cinesi del futuro.
La loro città principale sulla Terra è Pnakotus, da qualche parte nel grande deserto di sabbia dell’Australia, contenente un’enorme biblioteca che racchiude i celebri “manoscritti pnakotici” che contengono cronache dettagliate della loro civiltà.
La loro scrittura è completamente diversa da quella umana e costituita da glifi, per scrivere utilizzano particolari stili e dischi di metallo. Il loro linguaggio si esprime mediante ticchettii di arti ma hanno inventato dei modi tecnologici per “suonare” le lingue degli altri popoli con i quali devono comunicare. Sappiamo che hanno a disposizione una tecnologia avanzatissima in fatto di macchinari e di mezzi di spostamento, sebbene le loro città siano immerse in ambienti simili a giungle e le città abbiano una foggia antica e ambienti senza finestre.
Hanno a disposizione un esercito munito di armi elettriche dalla forma di macchine fotografiche, specialmente per contrastare la minaccia dei Polipi Volanti.
I Polipi Volanti
I Polipi Volanti sono esseri alieni provenienti da mondi remotissimi soltanto in parte materiali e visibili, che 600 milioni di anni fa comandavano sulla Terra e almeno altri tre pianeti del Sistema Solare.

Giunsero sulla Terra ove edificarono le loro città di basalto e torri senza finestre e predarono inesorabilmente gli esseri viventi, in particolare i grandi esseri conici. In seguito a una dura guerra gli Yithiani riuscirono a isolarli nei cunicoli sotterranei che i primi già avevano iniziato ad abitare. La Grande Razza prese a sorvegliare con attenzione i pozzi accessibili dalle botole sigillate nelle antiche rovine, temendo un loro ritorno.
Nel corso dei secoli questi mostri tornarono a potenziare le forze e alla fine, 65 milioni di anni fa, sconfissero gli Yithiani che si trasferirono in massa 50 milioni di anni nel futuro da ora per prendere possesso dei coleotteri giganti che sostituiranno gli esseri umani. Da quando essi sono stati sconfitti e scacciati verso le gallerie che scendono nei meandri della Terra, gli Yithiani vivono nel costante terrore che essi possano tornare a reclamare quanto un tempo spettava loro.
Questi terrificanti mostri non possiedono la vista ma hanno comunque il senso della materia. I loro sensi possono oltrepassare i corpi fisici ma loro stessi non sono in grado di farlo. Sono estremamente suscettibili all’energia elettrica che può ucciderli completamente.
Essi non vengono descritti nell’aspetto siccome sono un argomento tabù per gli Yithiani, ma sappiamo che sono orribili esseri enormemente plastici, che hanno il potere di volare, di provocare cecità negli altri, di rendersi invisibili e di evocare fortissimi venti come armi. Si riconoscono facilmente per via del loro caratteristico sibilo, per il fatto che comunque restano parzialmente visibili e che provocano dei vortici nei quali l’aria viene risucchiata.
Anche se volano hanno un qualche genere di contatto con il suolo, siccome le loro impronte hanno la forma di cinque segni di pollice circolari.
Oggi i Polipi Volanti, adeguatisi al nuovo ambiente, vivono in caverne sotterranee e ormai non escono più allo scoperto: non hanno infatti bisogno di luce per vivere e sono soliti annientare coloro che invadono il loro territorio.
La Grande Razza di Yith stima che essi si estingueranno completamente dopo la fine dell’umanità.
Nella cultura popolare
“The Shadow out of time” è stata adattata in formato radio dalla H. P. Lovecraft Historical Society, a fumetti in Graphic Classics: H.P. Lovecraft, Skull Comics #5, The Shadow Out of Time” di I.N.J. Culbard.
La Grande Razza appare nei librogame “Il richiamo di Cthulhu” e “Le montagne della follia”.
In un episodio di Futurama è visibile uno della Grande Razza di colore viola atteggiato da aspirate sposa. In un episodio della serie 4400 un personaggio basa la sua descrizione del futuro sulla città degli Yithiani. Nel racconto “To Mars and Providence” i Marziani della Guerra dei mondi hanno gli attributi della Grande Razza. Nella storia “Hammers on Bone” di Cassandra Khaw il protagonista è uno Yithiano che si scambia con un umano di Londra.
Nel fumetto Weird Detective di Fred Van Lente e Guiu Vilanova un membro della Grande Razza da la caccia a un criminale nella New York del XXI secolo.
Nel videogioco “Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth” la Grande Razza appare nel finale sbloccabile raggiungendo i migliori risultati del gioco.
A inizio del gioco, il protagonista, Jack Walters, viene chiamato dalla polizia per entrare nella sede di un culto, la compagnia di Yith: nell’edificio attiva inavvertitamente un portale che provoca uno scambio di corpi fra lui e uno Yithiano. Passa così i successivi sei anni a Pnakotus, dove apprende molte informazioni sulle specie dei Miti che vivono sulla Terra e assiste all’attacco dei Polipi Volanti fuggiti dalle loro prigioni.
Uno Yithiano gli rivela che anche suo padre era un membro della razza di Yith, giacché aveva eseguito lo scambio prima del suo concepimento. Ne risulta che Jack ha alcuni tratti degli Yithiani (come vedere attraverso gli occhi delle persone e vedere passato e futuro); l’essere che gli rivela ciò è a tutti gli effetti il padre Yithiano di Jack. Costui poi cancella la sua memoria scusandosi per non potergli offrire altre risposte per mancanza di tempo.
Gli Aura Beasts del videogame Psi-Ops: The Mindgate Conspiracy sono ispirati ai Polipi Volanti.
Un paio di polipi volanti appaiono come boss nel videogioco “Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth”. Un polipo volante appare nel film breve Elder Sign di Joseph Nanni.
I Polipi Volanti sono avversari inclusi nel gioco di ruolo Pathfinder con le caratteristiche canoniche.
E per questa volta è tutto. Ricordati di iscriverti al canale, noi ci vediamo al prossimo blasfemo video.