Kull di Valusia e l’era hyboriana spiegati

Kull di Valusia e l’era hyboriana spiegati

Ben ritrovati.
Oggi parleremo di uno dei personaggi fondamentali della narrativa sword and  sorcery: Kull di Valusia, creato da Robert E. Howard.

Chi è Kull il Conquistatore?

Kull di Valusia, detto anche Kull di Atlantide o Kull il conquistatore, compare per la prima volta in “Il regno fantasma” pubblicato nel 1929 su Weird Tales.

Soltanto tre storie del ciclo (Il regno fantasma; Gli specchi di Tuzun Thune; Re della notte) vennero pubblicate nel corso della breve vita del Bardo di Cross Plains. A esse si aggiungono nove racconti e un poema.
Le storie vennero riscoperte e curate da Lin Carter, che si occupò anche di sviluppare alcune di esse a partire da appunti incompleti di Howard.

Kull ha alcune analogie con il successivo Conan dello stesso Howard, al punto che i due personaggi vengono talvolta confusi tra loro e Kull viene scambiato per un “proto-Conan”.
Questo anche perché la storia di Conan “La fenice sulla spada” è praticamente una riscrittura della storia non pubblicata di Kull “Quest’ascia è il mio scettro”, a eccezione del nome dei personaggi, con più azione e meno filosofia. Tuttavia, come andremo a vedere, sono molte le differenze che distanziano i due protagonisti. Rispetto a quelle del cimmero, le storie di Kull sono intrise di maggiore malinconia, nichilismo e connotazioni filosofiche.

Nell’immaginario collettivo certe caratteristiche di Kull sono state spostate di peso a Conan, come gli Uomini Serpente che a eccezione di blandissime citazioni non appaiono mai nelle storie del Cimmero, e che invece sono gli avversari principali nella serie televisiva animata dedicata al barbaro. Per approfondire gli Uomini Serpente, consulta il mio video dedicato sul canale.

Kull appare nel film “Kull il conquistatore” del 1997 interpretato da Kevin Sorbo, pellicola che in origine avrebbe dovuto essere dedicata a Conan, e che riprende molti elementi dal racconto di quest’ultimo “L’ora del drago”.
Quando Schwarzenegger rifiutò di riprendere il ruolo del cimmero venne contattato Kevin Sorbo, all’epoca famoso per la serie TV di Hercules.
Questi chiese di interpretare un personaggio non portato da altri. Così il copione venne riadattato per vedere come protagonista Kull.

Il film del 1982 “Conan il barbaro” riprende molti elementi di Kull in primis: la presenza di Thulsa Doom e del Culto del Serpente, la giovinezza come schiavo e gladiatore (che Conan non è mai stato nei racconti di Howard). 

Re Kull è il protagonista dell’omonima serie a fumetti della Marvel Comics dal 1971 al 1985, molte storie della quale sono trasposizione di quelle di Howard. La Dark Horse ha prodotto dal 2006 nuove storie a fumetti del personaggio. Da notare che nella continuity della Marvel Comics Kull è un personaggio realmente esistito del quale Howard venne in qualche modo a sapere e ne descrisse le gesta.

Appare anche in un francobollo degli anni ‘70.  Il suo nome potrebbe avere ispirato il supercattivo con origini barbare della Fawcett Comics King Kull.
Viene menzionato anche in opere che trattano dello scrittore.  Nel fumetto “Colui che scriveva nelle tenebre” Lovecraft menziona ai suoi amici che Robert Howard ha creato “un nuovo personaggio sulla falsariga di Kull, un certo Conan”.

Tra Lovecraft e Howard esisteva un forte sentimento di stima reciproca. Il Solitario di Providence introdusse infatti alcuni elementi di Kull nelle proprie storie del ciclo di Cthulhu.

In “Le montagne della follia” si menziona l’Europa come l’antica Valusia. In “L’abitatore del buio” si dice che gli Uomini Serpente di Valusia recuperarono il Trapezoedro brillante. Il “Il diario di Alonzo Typer” si menziona che sempre gli Uomini Serpenti in ere remote gettarono le basi della magia.

Kull di Valusia spiegato

Kull di Valusia – L’era Hyboriana

L’inabissamento di Atlantide e Lemuria nel 18.000 avanti Cristo segna il periodo chiamato Era Hyboriana che si protrarrà fino al sorgere delle antiche civiltà a noi note. “Hyboran” è una contrazione del termine greco “Hyperborea”, un luogo mitico nell’estremo nord dove non era freddo e non si avvertiva il trascorrere del tempo.

L’era Hyboriana è un saggio scritto nel 1930 ma non pubblicato durante la vita dell’autore, che Howard scrisse per tracciare una pseudostoria coerente nelle sue opere.

Le avventure di Kull partono quindi da prima della scomparsa di Atlantide e ciò le colloca in un periodo di 8.000 anni antecedente a quello di Conan. Nel racconto di quest’ultimo “La torre dell’elefante” Yag-Kosha accerta infatti che il cimmero vanta una discendenza atlantidea.

L’era Hyboriana dei racconti di Howard interessa l’Europa e il Nord Africa prima degli sconvolgimenti continentali che ricordano quelli comunemente noti secondo la tettonica delle placche.

Howard ha tracciato una mappa nella quale si nota la sua concezione dei continenti prima di tali sconvolgimenti. Il Mediterraneo e il Mare Nero appaiono secchi, il fiume Nilo – chiamato Fiume Stige – arriva fino allo Stretto di Gibilterra.

I regni pre-cataclisma venivano chiamati i Sette Imperi di Thuria o Sette Regni composti dalle nazioni civilizzate. Thuria consisteva nel più grande continente, sebbene esistessero altri continenti più piccoli come quello a ovest di Atlantide e di Mu a est.
In origine esisteva una specie con affinità a quella umana chiamata Antica Razza che regnava sul mondo conosciuto. Questa venne sterminata dai Thuriani che si stabilirono nei loro territori.
Di questa specie facevano parte anche “divergenze” dal regno animale, come il gatto parlante Saremes.
Prima del grande sconvolgimento, esistevano i regni di Kamelia, Valusia, Verulia, Grondar, Thule e Commoria, oltre ad altri regni popolati da genti diverse e più antiche. Valusia era il più grande regno civilizzato. A est di Thuria erano situatele isole di Lemuria, che erano le vette del continente sommerso di Mu.  Secondo certi autori, la Tripla Federazione comprendeva Farsun, Zarfhaana e un altro Paese senza nome.

La capitale di Valusia è chiamata anch’essa Valusia, sebbene comunemente si creda che il suo nome sia “Città delle meraviglie”. Kull domina il suo regno dal Trono di topazio all’interno della Torre dello splendore.

Altri re di Valusia noti oltre a Kull sono Borna e Eallal: quest’ultimo venne ucciso 1.000 anni prima delle storie dagli Uomini Serpente nella sua stanza del trono, e questa venne sigillata a chiamata Stanza Maledetta.

Tra i principali popoli barbari si notano i Pitti, che dimoravano nelle isole remote nell’oceano occidentale, gli atlantidei, abitanti di un piccolo continente tra quello principale e le isole dei pitti, e i Lemuriani, che vivevano in un arcipelago di grosse isole nell’emisfero est.

Valusia si trovava all’estremità occidentale del continente thuranico e Grondar all’estremità orientale. Nei tratti meno aridi, nelle montagne e nelle giungle esistevano tribù di selvaggi.

A sud si trovava una cultura antichissima di possibile origine preumana. Sulle spiagge pi orientali esisteva una razza umana più misteriosa, che probabilmente proveniva da un altro continente senza nome a est delle isole lemuriane.

La società thuranica a quel tempo si stava deteriorando, e il suo esercito era composto in gran parte da mercenari.

Con l’inabissamento di Atlantide e di Lemuria le isole dei Pitti si innalzarono e diventarono la catene montuose di un nuovo continente. Vulcani eruttarono, laghi e oceani si formarono e intere nazioni vennero cancellate dalla faccia della Terra.

Una grande colonia di Pitti sopravvisse stanziandosi a sud di Valusia per respingere attacchi nemici. Molti Lemuriani fuggirono verso il continente Thuranico che era rimasto relativamente intatto. Lì finirono prigionieri di una razza antica che li schiavizzò per migliaia di anni.

Nella parte occidentale sorsero nuove forme di vegetazione. Dalle aree sommerse bestie e uomini scimmia sciamarono verso il regno continentale di Atlantide. 

Gli Atlantidei continuarono a degenerare ma mantennero una qualche base di conoscenza artistica ai tempi dell’integrazione con i Pitti, più selvaggi ma meglio preparati militarmente.

Nell’ambientazione di Howard sono presenti molte civiltà realmente esistite ma con nomi e caratteristiche differenti. Il Khitai è la Cina, l’Afghulistan è l’Afghanistan, Aquilonia è l’impero carolingio, Asgard è la Norvegia e la Svezia, la Stigia è l’Egitto, le Isole Pitte sono colonie indiane del Nordamerica, la Cimmeria comprende la Scozia, la Britannia e l’Irlanda celtica.

Nel racconto di Conan L’ora del drago si menziona anche il regno di Acheron.

Una delle principali divinità menzionate nel ciclo è Valka, il dio di tutti gli dei.

Prima di esso esisteva una non meglio precisata genìa di divinità con attributi lovecraftiani, presumibilmente orribili e provenienti da stelle remote, in onore dei quali sacerdoti malvagi tenevano riti blasfemi
In Valusia sono presenti fenomeni arcani e soprannaturali dei quali gli uomini non conoscono più la portata. In “Il silenzio del teschio” Kull e la sua corte inavvertitamente risvegliano il Silenzio, una vera e propria manifestazione dell’assenza di suoni che rende la vita insopportabile, ma Kull riesce efficacemente a spezzarlo tramite il rumore.

Kull di Valusia – Storia e descrizione

Kull è un Atlantideo, nato nella tribù della valle delle tigri, le cui vicende si svolgono intorno al 18.500 avanti Cristo.
Egli è un atlantideo superstite dell’inabissamento del continente, quindi le sue vicende avvengono millenni prima delle storie di Conan il barbaro, la cui mitologia parte appunto da tale evento.

Proprio come Conan e altri personaggi di Howard, Kull è un uomo vigoroso e muscoloso, con spalle ampie e possenti, e l’agilità di un felino. Si tratta di un guerriero formidabile, abile con l’arco e nella caccia come pochi altri. Nel canone Marvel, a causa dell’infanzia ferina e di anni di allenamenti, lo si qualifica come in possesso di una forza ai vertici dei livelli umani. Le sue armi usuali sono la spada da battaglia e l’ascia.

Come il cimmero ha avuto esperienze di ogni tipo e così ha maturato una forza, resistenza e agilità che pochi altri uomini possono vantare. Oltre a ciò possiede una intelligenza sofisticata che mette spesso alla prova con questioni filosofiche.

Viene ritenuto un barbaro e uno straniero e non si integra completamente nella società, specialmente per quanto riguarda i complotti e i giochi di potere dietro le quinte.

Rispetto a Conan tuttavia presta più attenzione alle questioni politiche che lo vedono direttamente coinvolto come re, siccome costituisce un possibile simbolo di unione per i sopravvissuti di Atlantide in uno stesso regno.

In confronto a Conan ha un comportamento piuttosto casto, non ci tiene a svolgere il ruolo dell’amante né a creare una sua discendenza e tratta le donne con dignità.

Ha una lunga inimicizia con il popolo dei selvaggi Pitti, che appaiono anche nelle storie di Conan e sempre come antagonisti.

Nonostante ciò, tra i suoi più fedeli amici ci sono Brule il Lanciere e Ka-Nu dei Pitti, oltre al suo consigliere Tu.

Viene descritto come un nemico degli antichi culti che comportano sacrifici umani. In “L’altare e lo scorpione” il narratore, fedele del Grande Scorpione, riferisce che Hull è in guerra con Thuron, sommo sacerdote dell’Ombra Nera.


Uno dei suoi nemici giurati è lo stregone Thulsa Doom, la cui testa appare come un teschio dagli occhi fiammeggianti. Egli sostiene di essere il più grande mago di tutti i tempi ed eterno nemico di Kull. Questo adepto del Culto del Serpente possiede grandi poteri magici come l’invisibilità, il viaggio tra dimensioni e l’invulnerabilità alle armi convenzionali.
A dispetto delle pretese compare soltanto in una storia di Howard e brevemente, probabilmente come ripensamento da parte dell’autore di quello che doveva essere il cattivo della storia.
Nei fumetti Marvel Comics è uno stregone immortale che agisce prima contro Kull e poi contro Conan e Red Sonja. Nelle storie di Cormac Mc Art espanse da Andrew J. Offutt compare in epoca arturiana.
Nel racconto Skull Face di Howard compare un negromante atlantideo che gli somiglia molto, Kathulos di Atlantide.

Compare nel film Conan il barbaro del 1982 ma, a dispetto del nome, sostanzialmente corrisponde a Thoth-Amon di Conan.

Kull presenta un’indole piuttosto riflessiva, introversa e malinconica e mostra nostalgia per la nativa Atlantide dove viveva da ragazzo. In “Gli specchi di Tuzun Thune” un malinconico Kull si reca dal mago Tuzun Thune, che a quanto pare è antichissimo, anche se si limita a offrirgli massime filosofiche.

Il mago gli mostra una sala di specchi, e più Kull si specchia, più inizia a convincersi di essere lui un riflesso e che l’altro sia il vero Kull.

Preso da questa convinzione inizia a trascurare gli affari di regno. Brule scopre che il mago fa parte di un complotto per uccidere il re ed elimina il mago, prima che Kull inizi a dissolversi all’interno dello specchio. Il re è salvo, ma continuerà a chiedersi per sempre quale delle due fosse la vera realtà.

Da piccolo la sua valle viene inondata e sopravvive allo stato brado.

In “L’esule di Atlantide” viene adottato da giovane dalla tribù Mare Montagna, senza ricordi e in stato selvaggio, e dimostra da subito uno scarso riguardo per le tendenze superstiziose della nuova patria. 

Alla pari di Conan mostra un apprezzabile senso dell’onore e di pietà, siccome nella sua prima apparizione uccide in modo indolore una ragazza che era destinata al rogo per avere sposato un uomo di Lemuria, alienandosi le simpatie della tribù che lo aveva accolto e dovendo fuggire.

Le sue origini Atlantidee non vanno comune perse con la sua nuova carica regale. Si coglie come non sopporti le offese al proprio onore, che è disposto a ricambiare con la spada, e che preferisca le libere unioni della propria gente ai matrimoni combinati dei valusiani (i quali, paradossalmente, si ritengono più civilizzati di lui sotto questo senso).

Nei due anni successivi alla sua fuga viene catturato dai pirati Lemuriani e costretto a lavorare come schiavo. Riesca a fuggire e diviene un bandito delle colline di Valusia, per finire prigioniero nelle segrete sotterranee. In seguito diviene un gladiatore, un soldato e un condottiero militare.

Kull, con il sostegno di alcuni militari e nobili insoddisfatti, prende il potere con la forza uccidendo il re Borna. Prende la corona dal suo capo insanguinato e diviene re di Valusia, una terra antichissima e ricca di misteri.

Presto scopre che la corona è più facile da conquistare che da mantenere. Gran parte delle sue storie vertono infatti su congiure in genere interne che puntano a detronizzarlo e a ucciderlo.

In “Il regno fantasma” Kull, ormai re di Valusia, viene informato dal saggio e vecchio re pitto Ka-Nu dell’esistenza di una cospirazione all’interno del suo regno.
Per dimostrare di essere attendibile Ka-Nu gli consegna una gemma rubata tempo addietro al Culto del Serpente: se ciò fosse scoperto significherebbe la sua condanna a morte.

Ka-Nu mette al suo servizio Brule il lanciere: tra lui e Kull c’è un’antipatia istintiva a causa dell’odio secolare tra le rispettive etnie. Questi gli rivela che parte dei suoi dignitari di corte sono stati sostituiti da Uomini Serpente, che sono in grado di assumere qualsiasi aspetto tramite la magia. Si tratta degli ultimi rimasugli di esseri inumani che vivevano in Valusia prima dell’arrivo degli uomini, condotti dagli umani nelle terre del nord per estinguersi ma tornati in segreto al seguito del Culto del Serpente.

L’unico modo per scoprirli è fare recitare loro la frase Ka nama kaa lajerama, che a causa della conformazione della loro mascella non sono in grado di ripetere.

Kull e Brule, ora divenuti amici, scoprono che gli Uomini Serpente si sono già sostituiti a buona parte delle sue guardie, e cercano addirittura di ucciderli per mettere sul trono un loro simile con l’aspetto di Kull. Il Pitto e il Valusiano sopravvivono all’attentato e rendono pubblico il complotto uccidendo il doppio di Kull.

In “Abisso nero” Brule informa Kull che un pitto della sua tribù è stato fatto sparire, grave torto siccome Pitti e Valusiani sono alleati. Indagando scoprono che un altro dei suoi compagni è stato ucciso, e che nei sotterranei di Kamula vi è un culto di insospettabili che adora Zugthuu, un mostro simile a un enorme verme. Kull intuisce la sofferenza della creatura costretta in quella forma, e mosso dalla compassione la uccide.

In “La gatta di Delcardes” Kull si reca a parlare con la gatta Saremes, un felino con il dono della parola e della preveggenza, e la invita a stare da lui a Valusia.
Dietro sua previsione si reca al lago proibito per salvare il suo amico Brule, ma viene informato dagli esseri preumani del lago con il quale deve scontrarsi che il pitto non si è mai recato lì.

Tornato a casa scopre che dietro la truffa della gatta – antica, ma senza il dono della parola – si cela lo stregone Thulsa Doom, che vuole vendicarsi per le offese recate al culto del Serpente.

Il suo regno è generalmente definito un periodo splendente di espansione e di consolidamento. Non vengono forniti dettagli sulla sua morte, anche se nei fumetti di Conan si menziona che sia morto migliaia di anni prima.

Dopo il suo regno, la memoria delle sue gesta permane nella mitologia dell’era di Conan, e ai tempi di Bran Mak Morn, re dei Pitti e discendente di Brule.

E con questo credo di avere riepilogato tutto quello che c’è da sapere su questo personaggio. Noi ci vediamo alla prosima.

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