“Zaffiro e Acciaio” – Il telefilm di fantascienza anni ’70 spiegato

“Zaffiro e Acciaio” – Il telefilm di fantascienza anni ’70 spiegato

“Zaffiro e Acciaio”, serie televisiva scritta da Peter J. Hammond, venne trasmessa in Gran Bretagna tra il 1979 e il 1982 per un totale di 6 storie (assignment) divise in un totale di 34 episodi. In Italia è stata distribuita in DVD nel 2000. 

Hammond concepì la serie durante la sua permanenza in un castello che si diceva essere infestato dai fantasmi: scrisse cinque delle sei storie, mentre l’ultima fu scritta a quattro mani da Don Houghton e Anthony Read.

Formalmente si tratta di una serie di fantascienza, ma per atmosfera faceva pensare più a vere e proprie storie gotiche del terrore. Ancora oggi viene ricordata per la sua capacità di infondere un autentico terrore attraverso la semplice atmosfera ed effetti speciali poverissimi. Per compensare il budget molto più limitato rispetto a quello di Doctor Who, la produzione puntava sulle idee e sulle emozioni.

La serie, prodotta negli anni ‘70 dalla rete ATV, fu grandemente innovativa, per non dire sperimentale, e si poneva come rivale della celeberrima Doctor Who della BBC, la quale però ha visto un successo molto più duraturo nel lungo periodo, tale da arrivare ben nota fino a oggi.
Zaffiro e Acciaio tuttavia è divenuta un vero e proprio cult della fantascienza ricordata con affetto ancora oggi dagli appassionati.

La serie seguiva le avventure di Zaffiro e Acciaio, due esseri sovrumani incaricati di investigare su fatti misteriosi di sapore gotico e horror. Dietro questi misteri vi sono malfunzionamenti del Tempo stesso e interferenze da parte delle spaventose creature che lo abitano.

Le indagini si rivelano sempre molto complesse e mettono a dura prova l’acume e la resistenza dei protagonisti, seppur muniti di poteri soprannaturali.

Mentre in una serie come Doctor Who i protagonisti si muovono nel tempo, in Zaffiro e Acciaio è il tempo a muoversi fuori dai binari e a irrompere in maniera imprevedibile nella nostra vita, portando con sé terribili minacce che mai dovremmo incontrare.

Il budget era bassissimo e ciò si ripercuoteva sugli effetti speciali, al limite dell’inesistente. Si trattava quindi di una serie che puntava tutto sulle idee e sulla capacità di suscitare un genuino terrore e di stupire con situazioni sempre differenti.

La suspance difatti era onnipresente e la serie riusciva a trasmettere un genuino terrore, a causa dell’incapacità dello spettatore di prevedere cosa sarebbe potuto accadere da un momento all’altro.

Zaffiro e Acciaio, dopo la repentina chiusura della serie del 1982, sono apparsi in alcune serie a fumetti e audio avventure. Curiosità. Joanna Lumley, l’attrice che interpretava Zaffiro, tecnicamente è stata la prima donna ad avere interpretato il Dottore nella serie televisiva Doctor Who, essendo apparsa nel ruolo nello speciale comico The curse of Fatal Death del 1999.

Zaffiro e Acciaio – La trama

La sigla recitava questa introduzione:

<<Tutte le anomalie verranno riparate dalle forze che controllano tutte le dimensioni. Ovunque ci sia vita non verranno usati elementi transuranici pesanti. Sono disponibili pesi atomici medi. Oro. Piombo. Rame. Giaietto. Diamante. Radio. Zaffiro. Argento. Acciaio.
Sono stati assegnati Zaffiro e Acciaio.>>

L’ambientazione non veniva spiegata nel dettaglio all’interno della serie. Si intuiva comunque che nell’universo fosse in corso un qualche tipo di guerra che vedeva come nemico nientemeno che il Tempo stesso. Una forza primordiale aggressiva che spesso e volentieri esonda fuori dal proprio argine con gravi ripercussioni specialmente sul pianeta Terra.

L’universo ricorre quindi a una sorta di personificazioni degli elementi atomici dotati di poteri soprannaturali, ciascuno con una precisa personalità affine alla propria composizione atomica.

I due summenzionati elementi atomici si presentavano agli ignari umani sotto formo di un uomo e di una donna, incaricati di affrontare le minacce provocate dal tempo.

Zaffiro e Acciaio - Telefilm di fantascienza spiegato

Negli episodi  infatti non vi sono viaggi nel tempo, ma fenomeni spaventosi dovuti al fatto che il tempo sia impazzito e vi siano piani temporali mescolati. Zaffiro e Acciaio sono incaricati quindi di indagare sulla situazione misteriosa per trovare un modo per far tornare il tempo sui giusti binari.

I due protagonisti a conti fatti non sono personaggi con i quali è facile empatizzare: si tratta di esseri inconoscibili con un compito da portare a termine a ogni costo, e non si sa fino a che punto sono davvero dalla parte degli umani. Tuttavia a dispetto della loro origine soprannaturale possono fallire come qualsiasi umano e cadere vittima degli orrori del tempo.

Nel primo episodio, “La casa degli orologi”, Zaffiro e Acciaio intervengono in soccorso di due bambini i cui genitori sono scomparsi improvvisamente dalla loro antica casa nella campagna inglese. Le creature provenienti dal tempo, delle “macchie di luce”, iniziano a ingannarli e a spostarli in vari periodi temporali, sfruttando gli elementi antichi come le vecchie filastrocche. Inizia così un’estenuante guerra di logoramento che richiede anche l’intervento di Piombo per salvare la vita ai bambini, e impedire ai fantasmi di propagarsi liberamente. 

Nel secondo episodio, “Il fiore d’ottobre” i nostri si alleano con un cacciatore di fantasmi per svelare il mistero di una casa infestata da spettri rancorosi provenienti da varie epoche. Anche Zaffiro tuttavia cade vittima dell’Oscurità che controlla il fantasma nutrendosi del rancore, e Acciaio deve collaborare con l’indagatore umano per salvarla.

Nel terzo episodio, “Prigioniero del tempo”, due scienziati arrivano dal futuro per studiare il nostro tempo. Il loro figlio inizia a crescere e a decrescere per via delle alterazioni del tempo. Interviene Argento, un elemento scienziato, che li aiuta a risolvere il pasticcio.

Nel quarto episodio, “Foto d’epoca”, in una casa di un antiquario. sono presenti bambini appartenenti a diverse epoche. Nel quinto episodio, “Il ricevimento”, un industriale festeggia un party stile anni 30, dove compare il fantasma del socio, uno scienziato morto mentre stava lavorando su un qualcosa che avrebbe potuto curare ogni malattia, ma anche sterminare la razza umana.

Il tempo interviene per evitare che lo scienziato muoia perché vuole che porti a termine le sue scoperte. Zaffiro e Acciaio intervengono per far sì che l’uomo muoia, come dovrebbe essere.

Nel sesto e ultimo episodio, “Una notte nel futuro”, in una stazione di servizio sono presenti degli individui provenienti dall’inizio o dalla fine del tempo, senza un apparente legame temporale tra loro. Gli esseri sono in realtà dei mutanti accomunati dal desiderio di fare fuori i due protagonisti.

La serie finisce con un finale spiazzante: Argento condannato a un fato ignoto, e Zaffiro e Acciaio, intrappolati nel caffè, apparentemente condannati a vagare nello spazio per l’eternità.
In teoria doveva trattarsi di un finale momentaneo in vista di successive avventure, che però non vennero mai realizzate e lo resero quindi la conclusione definitiva della serie TV.

Negli audio Big Finish i personaggi ricompaiono, probabilmente liberati da Argento, e a essi si affiancano nuovi personaggi come Oro e Rubino.

Zaffiro e Acciaio spiegati

I protagonisti della serie, come detto, sono Zaffiro e Acciaio, due personificazioni dei rispettivi elementi, che si occupano di rimediare alle anomalie temporali alle quali sono assegnati.

Come si può intuire, ogni agente ha una personalità affine al proprio elemento di partenza.

Acciaio (David McCullum, molto noto all’epoca per la serie Man from Uncle) è un uomo alto dai modi freddi, rudi e perentori.
Zaffiro (Joanna Lumley, ben nota per la serie New Avengers, Gli infallibili tre, sequel di Agenti speciali) è una donna vestita dello stesso colore, dai modi materni e affabili, che funge da intermediatrice con gli umani. 

Nella serie vengono presentati altri dei loro colleghi. Piombo è un enorme uomo di colore gioviale e fortissimo. Argento è un raffinato signore in grado di costruire meccanismi complessi dal nullo. Ci viene fatto capire che a conti fatti anch’essi provino emozioni umane, come l’amore che Acciaio prova per Zaffiro e quello di Zaffiro per Argento.

Zaffiro e Acciaio sono due agenti operativi, ai quali si affiancano gli altri elementi che fungono da agenti specializzati, incaricati di supportarli quando le minacce appaiono fuori dalla loro portata.

Esistono in totale 115 elementi come i nostri protagonisti (oltre a 12 elementi transuranici, che sono però instabili, e quindi gli altri sono restii a convocare).
Anche se lo zaffiro e l’acciaio non sono elementi atomici, nell’economia della serie vengono trattati alla stregua di ogni altro elemento atomico.

Non viene spiegato chi sia esattamente l’organizzazione o la forza per la quale i due protagonisti lavorano, ma si intuisce essere un qualche genere di entità cosmica o dimensionale desiderosa di auto-preservarsi contro i disastri del tempo, potenzialmente una forza malvagia.

Nell’episodio 5 Acciaio conferma che loro sono alieni “nel senso extraterrestre del termine”. Sappiamo che sono stati coinvolti nella scomparsa del brigantino Mary Celeste e che una volta hanno atteso la comparsa di una nave per 75 anni, implicando che hanno una vita enormemente lunga.

Questa indeterminatezza contribuiva a generare il fascino dell’opera: non è dato sapere a conti fatti nulla sui due agenti, se non appunto che sono chiamati a risolvere le anomalie che affliggono lo spazio tempo: essi agiscono dove c’è vita, ovvero dove sono autorizzati solo i pesi atomici medi.

Zaffiro e Acciaio possiedono diversi tipi di poteri extrasensoriali. Possono comunicare telepaticamente e apprendere tutto ciò che riguarda la storia di persone e luoghi.
Zaffiro può richiamare abiti che indossava nel passato, usare la telecinesi, bloccare un determinato istante nel tempo, tornare indietro di un giorno, fungere da medium per gli spiriti dei defunti. 

Acciaio non dorme mai e può abbassare la propria temperatura allo zero assoluto per congelare il tempo stesso: possiede una forza sovrumana, capacità telecinetiche e un certo grado di invulnerabilità. Inoltre i due sono capaci di trasmettere i propri poteri per brevi periodi anche agli esseri umani.

Anche se non viene spiegato, si intuisce che vengano impiegati in coppia siccome insieme riescono a migliorare la loro efficienza complessiva.

Una caratteristica saliente della serie è che il tempo – anziché un elemento dell’ambientazione  – è il vero e proprio avversario.

Il tempo viene descritto come un corridoio che avvolge e attraversa ogni cosa. Non si può entrare nel tempo, ma a volte è il tempo che può entrare – o meglio, precipitare – nel nostro mondo. Esso è praticamente imbrigliato in una sorta di labirinto, ma talvolta si creano delle falle dalle quali possono uscire delle entità bloccate all’inizio e alla fine del tempo, che noi percepiamo come dei “fantasmi”.

Quando avviene una pressione, il tempo penetra e si porta via delle cose.

Il tempo, come detto, è popolato da creature che cercano di sfruttare queste falle per entrare. Per riuscirci hanno bisogno di un innesto, come una vecchia filastrocca recitata in una vecchia camera. Le creature possono dislocare anche esseri come Zaffiro e Acciaio, facendo credere loro di essere parte di altre sezioni del tempo.

E con questo, credo di avere riepilogato tutto ciò che c’è da sapere su questa serie. Lasciami un commento, noi ci vediamo alla prossima!

2 thoughts on ““Zaffiro e Acciaio” – Il telefilm di fantascienza anni ’70 spiegato

  1. Salve, mi puoi aiutare a capire meglio come finisce la serie? Ho visto l’ultima puntata in lingua inglese e non ho capito molto. Chi avrebbe teso loro una trappola? E perchè non riescono ad uscirne? Grazie. Andrea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy